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Cultura

I cognomi di Pantelleria / XXI parte Da Mangiapanelli a Marino

Orazio Ferrara

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MANGIAPANELLI I capostipiti, originari di Castelvetrano, arrivano in Pantelleria sul finire del Settecento e sono i cugini Aloisio e Diego Mangiapanelli. Negli atti del tempo il cognome è scritto a volte anche Mangiapanello, Mangiapanelle. Aloisio ovvero Luigi Mangiapanelli, nato a Castelvetrano circa il 1779 da Leonardo e Caterina La Rosa, ambedue nati anch’essi a Castelvetrano. Luigi Mangiapanelli, che esercita il mestiere di panettiere in Pantelleria, si sposa il 19 giugno 1811 (mercoledì) con la pantesca Angela Rizzo, figlia di Francesco e Anna Siragusa, da cui ha: Caterina Pasquala, Pasquala, Leonardo, Rocca e Francesco. Diego Mangiapanelli, nato circa il 1777 da Leonardo e Giuseppa Messina, si sposa in Pantelleria, dove esercita il mestiere di taverniere, con Caterina Magliolo o Mayolo, figlia di Salvatore e di Maria Cucciardi. Dalla coppia nascono: Leonardo, Salvatore e Giuseppe. Rimasto vedovo, Diego Mangiapanelli si risposa con Maria Marolla (o Mayolo?). Diversi membri della famiglia Mangiapanelli emigrano poi in Algeria, dove spesso prendono coniugi originari di Pantelleria. E’ il caso di Caterina Pasquala Mangiapanelli che emigra in Algeria, dove sposerà il 7 dicembre 1844 (sabato) a Philippeville (Constantine) Giuseppe Valenza, anch’egli di origini pantesche. Dei figli di Diego e Caterina Magliolo, Leonardo Mangiapanelli si sposa il 23 aprile 1853 (sabato) con Antonia Stuppa a Bone (Costantine); Giuseppe Mangiapanelli si coniuga il 7 febbraio 1853 (lunedì) con Angela Cusumano a Bone (Costantine); Salvatore Mangiapanelli si sposa in Pantelleria con Caterina Casano e in seconde nozze con Anna Casano. Riteniamo che dalla coppia Salvatore Mangiapanelli e Caterina Casano discendano la gran parte dei Mangiapanelli attualmente nell’isola. Dalla predetta coppia nascono Diego, sposato il 30 dicembre 1876 (sabato) con Maria Lorillo; Giovanni, coniugato il 1° luglio 1894 (domenica) con Caterina Brignone e in seconde nozze il 1° aprile 1907 (lunedì) con Antonia Pavia; Francesco si sposa il 19 aprile 1885 (domenica) con Cecilia Silvia. Nel Novecento un Diego Mangiapanelli è un esperto capitano di velieri, prima del “Fiume Delia” e poi de “La Madonnina”. Il vice-caposquadra della Milmart Tommaso Mangiapanelli, nato il 24 agosto 1902, muore nella difesa di Pantelleria l’11 giugno 1943 (il giorno della Resa).

MANNONE Famiglia originaria della Sicilia. D’azzurro alla banda accompagnata in capo da un braccio destro armato, movente dall’angolo sinistro del capo, impugnante un trafiere abbassato, in punta da una stella, il tutto d’argento. Il capostipite nell’isola è Joachin o Gioacchino Mannone citato in un battesimo del 26 luglio 1782. Giuseppe Mannone, nato a Tunisi circa il 1847, si sposa in Pantelleria in data 6 giugno 1874 (sabato) con Rosa Pandolfo, figlia di Giovan Battista e Elisabetta Cucciardi. Dai due nascono Francesca Mannone, che il 25 novembre 1898 (venerdì) convola nozze con Giovan Battista Almanza, e Giovanni Mannone, sposato il 14 febbraio 1909 (domenica) con Maria Busetta. Negli anni Sessanta del secolo trascorso era famoso, per le sue eccezionali qualità di sub, Giuseppe Mannone detto Sansone.

MARINO Famiglia originaria di Genova, di cui un ramo venne in Sicilia al tempo di Federico II, diffondendosi in Messina e Palermo. Arma dei Marino di Palermo: D’azzurro al leone rampante coronato di oro su 3 fasce ondate di argento su azzurro. In Pantelleria li ritroviamo nella seconda metà del ‘500, quando vive nell’isola la coppia Giovanni Marino e sua moglie Francesca. Di questi coniugi sappiamo di due figlie: Joanna o Giovanna e Francesca. Joanna Marino si sposa il 5 febbraio 1605 (sabato) con il milite spagnolo Francesco de Vega, figlio di Alonzo e sua moglie Leonarda, mentre Francesca Marino sposa Matteo Pavia in data 2 maggio 1615 (sabato). Verso la metà del Seicento vive nell’isola Domenico Marino che il 25 settembre 1661 ha sposato Francesca Madrigal, da cui ha un figlio cui pone nome Felice. In seconde nozze Domenico Marino il 3 ottobre 1695 (lunedì) sposerà Nimpha o Ninfa Silvia, che gli darà altri due: Laura e Salvatore. Orazio Ferrara

(21 – continua)

Foto: Arma dei Marino

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Cultura

Pantelleria, grande successo per “Il Presepe a Gadir”: uno spettacolo nello spettacolo

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Oggi si ripete con gli oltre 60 figuranti, meteo permettendo –  F O T O


Ieri 28 dicembre, alle suggestive ore del crepuscolo, Gadir si è animato e illuminato di arte, passione e partecipazione, grazie alla regia della PGS Madonna della Pace.
L’antico borghetto marinaro si presenta già come uno spettacolare presepe ogni giorno dell’anno, ma ieri vederlo animato di così tante persone, nelle ore del crepuscolo, con quell’accenno di rigore invernale è stato come vivere sospesi nel tempo. Il tutto allietato dalle melodie di mirabile zampognaro, come tradizione vuole.


Ottima l’organizzazione, i cui fautori si sono armati di forza e pazienza, dovendo fronteggiare anche le bizze del maltempo.
Tutti si sono impegnati anche oltre il dovuto, sapendo che così si fa se si vuole lasciare il segno in una piccola ma grande impresa come Il Presepe a Gadir.

Ogni postazione aveva il suo perchè, non era messa lì come riempitivo e ciascun figurante ha animato con maestria e leggerezza la simpaticamente definita Betlemme marinara.


L’evento è supportato dal Patrocinio del Comune di Pantelleria, della Zio Tano Academy, dell’Ente Parco che ha “messo a disposizione” due splendidi esemplari di asini dell’allevamento San Matteo di Erice. Importante il supporto della Polizia Municipale, Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto, di diversi volontari e de Il Coro, che si è prestato ad una foto insieme ad un impareggiabile Aldo Salerno, improvvisato castagnaro.

E in un andirivieni amicale e festoso, di gente che si conosce da sempre e riunita in un contesto simile, si intravede la capanna della natività, con tanto di bambinello vero e proprio, di nome Francesco.

Tra le postazioni, vi era quella del gioco dei dadi, della lavanderia, del fornaio che offre squisite e biscotti, fino anche del barbiere, del fabbro e del pastore, per menzionarne solo alcuni. Si è pensato a tutto per rendere Gadir un presepe vivente memorabile, con gli oltre 60 attori in scena.

Domani, 29 dicembre, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, si replica, meteo permettendo, per permettere a quanta più gente possibile di assistere ad uno spettacolo nello spettacolo, nella graziosa e amena Gadir.

In copertina foto di Simone Raffaele

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Cultura

Radici di pietra e di cielo: Lorenzo Reina, l’uomo che ha ascoltato la sua terra

Laura Liistro

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Santo Stefano Quisquina saluta Lorenzo Reina non solo come il creatore del Teatro Andromeda, ma come un artista totale, capace di restituire senso, bellezza e dignità a un territorio e ai suoi simboli più profondi. La sua opera non si limita a un capolavoro architettonico incastonato tra i monti Sicani: è una visione del mondo che intreccia arte, natura e spiritualità.
L’arte di Lorenzo Reina nasce da un rapporto intimo con la terra e con il tempo naturale.
Le sue sculture, le installazioni e le architetture non impongono una presenza, ma sembrano emergere dal paesaggio stesso.
Pietra, luce, silenzio e cielo diventano materia artistica. Ogni gesto è misurato, essenziale, come se l’opera fosse il risultato di un ascolto profondo del luogo.
Il Teatro Andromeda rappresenta la sintesi più alta di questa ricerca: una scultura abitabile, un’opera totale in cui convergono arte visiva, architettura, astronomia e filosofia.
Ma Andromeda è anche il cuore di un’esperienza rituale che Reina ha saputo riportare in vita, restituendo dignità ai riti dei solstizi e ricreando quel filo antico tra l’uomo e la natura.
Con le celebrazioni del solstizio d’estate e del solstizio d’inverno, Lorenzo Reina ha trasformato il teatro in uno spazio sacro laico, dove il passaggio delle stagioni viene celebrato attraverso la luce, la musica e la danza.

Eventi intensi e sospesi nel tempo, capaci di generare un’atmosfera definita da molti come “magica”.
Il momento culminante è l’ingresso del sole nella “Maschera della Parola”, un gesto simbolico in cui la luce diventa messaggio, “parola di luce”, sintesi perfetta della sua poetica.
Questi riti, che attirano visitatori da tutta Italia e dall’estero, non sono semplici spettacoli, ma esperienze collettive di contemplazione e consapevolezza.
Lo dimostrano anche iniziative recenti come il “Solstizio di Pace 2025”, che hanno rafforzato il valore spirituale e universale di Andromeda, rendendolo un luogo di incontro tra culture, sensibilità e pensieri diversi.
Nella cosiddetta “Sicilia fredda”, spesso relegata ai margini, Reina ha costruito un’estetica della resistenza e della lentezza.
Ha dimostrato che la bellezza non ha bisogno di clamore, ma di radicamento.
Il vero tesoro che lascia a Santo Stefano Quisquina è una visione: l’idea che l’arte possa ricucire il rapporto tra uomo e natura, tra passato e futuro, tra materia e luce.
Oggi, tra i Sicani, la sua opera continua a parlare.
Non come monumento immobile, ma come esperienza viva.
Lorenzo Reina ha saputo materializzare la bellezza e trasformarla in rito, in comunità, in memoria condivisa.
Quella luce, diventata parola, continua a illuminare chi sa fermarsi ad ascoltare.

Laura Liistro

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Personaggi

Charlotte da Pantelleria a Live Box di Casa Sanremo 2026

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Charlotte, all’ anagrafe Sabina Esposito, cantautrice siciliana originaria di Pantelleria, parteciperà martedì 24 Febbraio 2026 al Live Box di Casa Sanremo, nello spazio Web Music Promotion gestito della Lino Management Berlin e Kalan Eventi Group, presentando il suo ultimo singolo “Come le foglie e il vento

https://youtu.be/8O17KOBqy38?si=5ZKTu_uTYYuRLypV

L’ artista arriva a questo appuntamento grazie alla collaborazione con l’agenzia siracusana di eventi e spettacoli gestita da Walter Iannì, da anni operante nel settore dello spettacolo e nella promozione di talenti emergenti, non solo in ambito musicale.
La stessa è partners commerciale per la Sicilia della Lino Management Berlin per tutti gli eventi in programma in ambito nazionale. Conosciamo meglio in breve Charlotte.

La carriera artistica di Charlotte
L’ artista pantesca consegue nel 2018 la Laurea in “Musica, Spettacolo, Scienza e Tecnologia del suono” presso il Politecnico Internazionale “Scientia et Ars” di Vibo Valentia con indirizzo Canto Moderno.
Nel corso della sua carriera partecipa a numerose manifestazioni canore nazionali e internazionali, conseguendo ottimi risultati professionali e la vede sempre protagonista in vari masterclass musicali.
A Febbraio 2023 supera i casting per il Talent televisivo “The Coach” nel febbraio 2024, dopo aver superato i casting di Sanremo DOC, si esibisce con il suo ultimo inedito al Palafiori di Sanremo durante la settimana del Festival di Sanremo. Conosce Walter Iannì grazie ad un progetto denominato “ L’ Angolo dei Talenti “, live su piattaforma social Tik Tok, promosse dalla stessa agenzia è finalizzate alla promozione e visibilità di artisti in genere. Successivamente accede di diritto al “Talenti Special 2025 “, talent online, abbinato al progetto “L’ Angolo dei Talenti “, dove tutt’ora la vede in gara fino al 30 Aprile 2026 con altri colleghi del ramo musicale e artistico.
Artista di carattere e professionalmente preparata, così la definiscono Walter Iannì e Lino Sansone, responsabile diretto della Lino Management Berlin, augurano all’ artista siciliana il meglio per i prossimi appuntamenti in programma.

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