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Cultura

I cognomi dell’isola di Pantelleria / VII parte: da Cozzo a Daidone

Orazio Ferrara

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di Orazio Ferrara

Cozzo. Famiglia di origini siciliane, ma prima ancora settentrionali, in quanto il capostipite, Antonio Cozzo, giunge in Sicilia nel secolo XVI proveniente dalla città di Verona. Un ramo siciliano attinse la baronia e il feudo di Galassi Un Giovanni Benedetto divenne poi castellano di Mazara del Vallo. Arma: Diviso, nel 1° d’oro, e nel 2° di rosso con tre monti d’oro moventi dalla punta. Giuseppe Cozzo, figlio di Vespasiano e Angela Pavia, nasce in Pantelleria intorno all’anno 1794 e sposa il 15 luglio 1816 (lunedì) Brigida Oliveri. Giuseppe muore il 17 maggio 1848 (mercoledì) all’età di circa 54 anni, mentre la moglie Brigida il 20 aprile 1866 (venerdì) all’età di circa 70 anni. La coppia ha i seguenti figli: Angela Cozzo sposata il 13 luglio 1850 (sabato) con Giuseppe Valenza; Marianna Cozzo; Vespasiano Cozzo sposato il 7 gennaio 1855 con Leonarda Maccotta; Natale Cozzo sposato in prime nozze con Maria Giglio e in seconde con Maria Brignone; Agostino Cozzo sposato il 8 febbraio 1870 (martedì) nella città di Costantine (Algeria) con Marie Louise Cornou; Maria Cozzo.

CULOMA. Questo è un altro dei cognomi panteschi più antichi, storpiato in malo modo dai parroci e dagli ufficiali d’anagrafe del tempo, essendo il cognome originario Colom. Il capostipite è un soldato di guarnigione al castello e proviene dall’isola di Maiorca, dove i Colom si stabilirono al tempo di re Giacomo I. I Colom di Maiorca alzarono per arma: En campo de plata, una paloma parda volando, con un ramo de olivo de sinople en el pico, y en punta, olas de mar al natural (In campo d’argento, una colomba marrone che vola, con un ramo d’ulivo verde nel becco, e in punta, onde del mare al naturale). Giovanni Culoma di Michele Culoma e della moglie Caterina, nato in Pantelleria intorno al 1605, il 23 aprile 1629 sposa Filippa Sana, da cui nasce Alberto Culoma in data 23 settembre 1630 (lunedì). Alberto il 17 gennaio 1661 (lunedì) sposa Rosa Ferrandes, nata il 4 gennaio 1643 (domenica) da Matteo Ferrandes e Maria Delfino. Alberto Culoma e sua moglie Rosa Ferrandes procreano: Antonio Culoma sposato il 16 agosto 1699 (domenica) con Francesca Valenza; Fortunato Culoma sposato il 9 novembre 1704 (domenica) con Maria Bonomo. Quest’ultima coppia ha una figlia di nome Rosa, che il 15 ottobre 1732 (mercoledì) va in sposa a Leonardo Salsedo, da cui nasce intorno al 1740 Giacomo Salsedo. DAIDONE. Il cognome Daidone è tipicamente siciliano e dovrebbe derivare da soprannome legato al toponimo Aidone in provincia di Enna. Attualmente presenta maggiore concentrazione nelle province di Trapani e Palermo. Arma dei Daidone: D’azzurro, con un daino d’oro sagliente in un albero di pino al naturale. I coniugi Daidone, intorno al 1660, fondano in Pantelleria una chiesa dedicata a Maria Vergine dell’Assunta, detta poi popolarmente della “Madunnuzza” per via di una

bellissima statuetta in marmo che vi si trova, pregevole copia della Madonna di Trapani col Bambino. La chiesa della “Madunnuzza” nell’anno 1793 diventa proprietà della “Confraternita dei Marini”, istituita nell’isola circa vent’anni prima, nel 1772, con l’approvazione di re Ferdinando di Borbone. Antonia Daidone, nata in Pantelleria nel 1652, sposa il 26 settembre 1672 (lunedì) Francesco Salsedo, nato nel 1647 da Giacomo Salsedo e Francesca Siragusa. Da Francesco Salsedo e Antonia Daidone nasce Giuseppe Salsedo, che il 21 agosto 1712 (domenica) sposa Brigida Sardano. Il militare Salvatore Daidone, nato il 21 ottobre 1920 a Pantelleria, muore in prigionia nel campo di Drewitz (Voivodato di Lódź, Polonia) il 10 aprile 1944 ed è sepolto nel cimitero militare italiano d’onore a Bielany presso Varsavia. (continua – 7) Foto: Arma dei Cozzo

Immagini originali tratte da stemma e albo del Casato di Marina Cozzo

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Cultura

Pantelleria, Ministero di Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi: 21 dicembre con il Vescovo

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In Chiesa Matrice Ss Salvatore, domenica 21 dicembre sarò una giornata particolare per la comunità strettamente religiosa di Pantelleria. 
Se, infatti, da una parte avremo l’anniversario dell’arrivo sull’isola delle Suore delle Poverelle, dall’atro durante la stessa celebrazione Eucaristica di ringraziamento delle ore 11:00, il nostro Vescovo Angelo Giurdanella conferirà il Ministero dell’Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi.

Per saperne di più: Suore delle Poverelle, 80 anni di professione a Pantelleria. Messa con il Vescovo Giurdanella

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Cultura

Pantelleria, Sold out per Antonino Maggiore e il suo libro “Le note stonate”

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Presentazione con mini spettacolo per un pubblico di ogni età 

Sold out al Circolo Ogigia, sempre magistralmente capitanato da Florinda Valenzain occasione della presentazione del libro di Antonino Maggiore “Le note stonate”.
Il pomeriggio culturale Centro ha ottenuto un tale successo da superare le previsioni degli organizzatori.

Un pubblico così nutrito, sfidando il vento e il gelo, ha totalmente gremito la sala dello storico circolo di Pantelleria Centro. Persone di ogni età è accorsa a conoscere la nuova opera del musicista pantesco.
Moderata da Franca Zona, esperta e raffinata scrittrice, e da Giovanna Drago, insegnante sensibile e preparata, la presentazione ha alternato momenti di pura e intimistica commozione a quelli di leggerezza e sobrietà, esattamente come lo stesso libro, “Le note stonate” (Casa Editrice Menna – Avellino) fa e induce a fare durante la lettura.

Antonino Maggiore, presentato come uomo e come scrittore da Franca Zona, è  definito “maestro per passione”. “Le note stonate” viene  scritto in quattro giorni, o meglio notti. La stesura è nata come un “viaggio segreto” da condividere con poche persone. E così, inizialmente è stato: l’autore aveva mandato ciò che egli stesso ha definito un opuscolo, a Giovanna Drago la quale immediatamente inizia un’opera di convincimento alla pubblicazione che svolta quando la collega lo invita a riflettere sul ruolo degli insegnanti che devono essere anche degli educatori, in un contesto storico dove spicca la fragilità degli alunni.
Da qui, l’invio alla casa editrice e parte tutta questa nuova avventura da cui si appalesa la personalità di Antonino Maggiore. 
L’entusiastico approccio non solo alla lettura, ma all’ascolto del libro “Le note stonate” era palese ancor più pensando alle ondate di sentimenti e percezioni che da esso scaturiscono.

Per sorpresa del protagonista del pomeriggio letterario, un capannello di suoi alunni, ad un certo punto, lo ha circondato in un coro canoro, o meglio, in abbraccio canoro, affettuoso e leggiadro per la tenera età.
Un sipario, un piccolo ma dolce spettacolo che ha reso ancora più apprezzato l’evento de “Le note stonate”.

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Cultura

Suore delle Poverelle, 80 anni di professione a Pantelleria. Messa con il Vescovo Giurdanella

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80° di Professione Religiosa sull’isola

Per gli 80 anni di professione religiosa sull’isola, sono previsti grandi festeggiamenti.

Sabato 20 dicembre ore 20.00 VEGLIA DI PREGHIERA “MENDICANTI DI LUCE” in Chiesa Madre SS Salvatore;
Domenica 21 dicembre ore 11.00 Chiesa Madre CELEBRAZIONE EUCARISTICA DI RINGRAZIAMENTO presieduta dal nostro Vescovo Angelo Giurdanella a cui seguirà un rinfresco in oratorio.

Suore delle Poverelle a Pantelleria

La presenza delle Suore Poverelle a Pantelleria risale al lontano 1945, quando il primo gruppo di sei suore fu destinato all’ospedale di Khamma. Da allora si sono susseguiti anni di servizio operoso, di dono gratuito verso i malati, gli anziani, i bambini e la comunità tutta. Una presenza silenziosa ma attiva, fatta di dedizione, disponibilità, ascolto, accoglienza, attenzione ai più deboli e ai più bisognosi ma anche di gioia e di affetto, di entusiasmo e di vitalità.

Fondazione della congregazione

La congregazione ha origine nel 1864 a Bergamo, per opera di Don Luigi Maria Palazzolo.

Il sacerdote realizzò un’associazione di volontarie, per curare la gestione di un oratorio destinato alle ragazze povere del rione popolare di San Bernardino. Le donne si occupavano dell’insegnamento del catechismo e di varie attività caritatevoli a vantaggio della gioventù derelitta.

Le suore, dette delle Poverelle, da allora continuano a dedicarsi alle opere a favore della gioventù, aggiungendo tra le loro finalità la visita ai poveri e agli ammalati a domicilio, la cura degli orfani e, più tardi, l’insegnamento. Nel 1875 aprirono la prima filiale a Vicenza e l’anno successivo a Brescia e a Breganze.

Vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 5 gennaio 1919.

Le religiose dell’istituto ampliarono rapidamente il loro ambito di azione.

Infatti, nel 1919 fondarono una casa a Roma, dove vennero loro affidati i servizi domestici presso il pontificio collegio Urbano di Propaganda Fide. Nel 1922 aprirono a Grumello del Monte un centro per la cura e la riabilitazione dei disabili gravi. Poi, nel 1926 presero ad assistere le detenute del carcere di Bergamo e a partire dal 1931 si dedicarono all’assistenza delle comunità di emigrati italiani in Francia, Belgio e Lussemburgo. Nel 1952, fondando una casa in Congo, si aprirono all’apostolato missionario. In occasione dell’epidemia di ebola verificatasi nel maggio 1995 a Kikwit (Congo), alcuni ammalati furono ospitati presso un ospedale diretto dalle suore. Le religiose continuarono la loro opera di assistenza anche quando si capì che il contagio era quasi inevitabile.

Sei di loro, tutte provenienti dalla Lombardia, contrassero la malattia e morirono. 

Le Suore delle Poverelle si dedicano all’istruzione, alla gestione di orfanotrofi e case famiglia, all’assistenza agli emarginati e agli ammalati.

 

Oltre che in Italia, le suore sono presenti in Brasile, Burkina Faso, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Kenya, Malawi, Perù e Svizzera; la sede generalizia è a Bergamo.

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