Cronaca
Guardia Costiera soccorre passeggera: parto prematuro a bordo di nave

Dalle prime luci dell’alba di oggi 16 luglio 2025, la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Trapani è stata impegnata nell’assistenza ad una passeggera a bordo del traghetto “Catania” della società Grimaldi Lines, in navigazione da Tunisi a Civitavecchia.
La passeggera italiana, assistita da personale medico di bordo, ha infatti inaspettatamente dato alla luce durante la navigazione, con un parto pretermine, il bambino che aveva in grembo.
Sotto il coordinamento della Centrale operativa regionale della Guardia Costiera di Palermo, la nave, dopo aver escluso un’evacuazione medica con elicottero causa la particolare situazione, è stata dirottata verso il porto di Trapani, il più vicino e attrezzato per questo tipo di emergenza.
Contemporaneamente è stato allertato personale medico del 118 al fine di predisporre la presenza in banchina di 2 ambulanze di cui una provvista di incubatrice.
Alle ore 06:45 il traghetto ha ormeggiato in porto presso la banchina Ronciglio est e la passeggera con il neonato sono stati affidati alle cure dei sanitari già presenti sottobordo, per essere successivamente trasportati presso la locale struttura ospedaliera “Sant’Antonio Abate”.
Mamma e figlio sono in buone condizioni di salute.
Salute
Pantelleria, chiusura reparto ostetricia all’Ospedale Nagar. Sindaco D’Ancona presenta proposta per ASP e Regione

Oggi portato problema in Consiglio Comunale straordinario. La proposta per salvare il reparto “evitando un ulteriore arretramento dell’offerta sanitaria locale”
E’ dello scorso 10 luglio 2025, la notizia per cui l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani intenderebbe rimodulare la Rete Ospedaliera, con la riduzione di posti letto e addirittura reparti.
I dati: Trapani si passa da 934 a 926 posti letto complessivi, con una perdita netta di 8 posti, ma la realtà è ancora più preoccupante se si guarda nel dettaglio. All’ospedale di Trapani vengono tagliati 17 posti letto per acuti, proprio nel presidio centrale dell’ASP. A Castelvetrano si perdono altri 12 posti, di cui 10 in Chirurgia generale, e si compie una scelta incomprensibile: la cancellazione dell’Urologia oncologica, reparto altamente specializzato e riconosciuto come polo di riferimento regionale. Un danno enorme per il territorio e per i pazienti oncologici che dovranno spostarsi altrove, lontano dalla propria provincia, per curarsi”.
Ci sarebbero piccoli incrementi: +18 posti letto a Marsala, +20 a Mazara del Vallo, +16 a Salemi (ma solo per lungodegenza). Ma è un’illusione pensare che bastino a compensare il taglio complessivo e la disorganizzazione diffusa.
A Pantelleria
A Pantelleria, ad esempio, si cancella il reparto di Ostetricia, presso l’Ospedale Bernardo Nagar, negando un servizio essenziale a un’isola già penalizzata dalla distanza.
Allo scopo, in data odierna, 16 luglio, è stato convocato un Consiglio Comunale straordinario e d’urgenza, affinchè la tematica venisse discussa in Casa Comunale, con la partecipazione della cittadinanza e con la presentazione di una proposta da inoltrare all’ASP di Trapani, nonchè all‘assessore regionale, Daniela Faraoni.
Il testo integrale della proposta presentata dal Sindaco Fabrizio D’Ancona
- In particolare si propone accorpamento delle unità di chirurgia e ginecologia in un unica area funzionale con due posti letto in regime di degenza ordinaria, mantenimento delle attività di day hospital per entrambe le specialità e organizzazione e utilizzo integrato del personale esistente, con impiego del personale ostetrico per l’assistenza di base, supporto del personale infermieristico di ambulatorio, coinvolgimento nelle reperibilità dei dirigenti chirurghi del Pronto Soccorso;
- aumento dei posti di lunga degenza e riabilitazione
- attivazione dei posti DRSA, un posto letto per la pediatria, rafforzamento del servizio farmaceutico ospedaliero, razionalizzazione dell’organizzazione che consenta di continuare a garantire interventi programmati e gestione delle urgenze, contenendo l’impatto delle carenze strutturali e valorizzando le risorse presenti.
La richiesta
Pertanto considerato quanto sopra si chiede con forza una rimodulazione della proposta dell’ASP che tenga conto della specificità e delle reali esigenze di Pantelleria, evitando un ulteriore arretramento dell’offerta sanitario locale, “essendo” indispensabile che l’ospedale continui a svolgere il proprio ruolo di presidio strategico in un territorio geograficamente isolato per garantire diritti e dignità a cittadini che qui vivono tutto l’anno e ai numerosi turisti che frequentano l’isola.
Restando in attesa di un urgente riscontro si invitano l’ASP di Trapani e assessorato alla salute a un confronto istituzionale aperto e costruttivo per definire soluzioni sostenibili e condivise.
L’atto è stato approvato all’unanimità dei presenti.
Ambiente
Pantelleria, riprogrammato orario stacco di energia elettrica nel capoluogo fissato per 17 luglio

La Società SMEDE ha reso noto che le operazioni di sospensione di erogazione di energia elettrica Nelle vie centrali del capoluogo di Pantelleria, sono oggetto di slittamento di orario.
Ambiente
DALLA MITOLOGIA ALLA SCIENZA: ARCADIA, IL FUTURO DELLA RICERCA IN MARE

ISPRA PRESENTA ALLA CAMERA ARCADIA, LA NUOVA NAVE OCEANOGRAFICA
PER ESPLORARE IL MARE PROFONDO E AFFRONTARE LA SFIDA CLIMATICA
Il progetto MER – Marine Ecosystem Restoration ha un nuovo alleato: un laboratorio galleggiante all’avanguardia, un simbolo di equilibrio tra uomo e natura, dove scienza e tecnologia si incontrano per dare voce agli ecosistemi marini e fronteggiare le sfide ambientali del nostro tempo. È Arcadia, la nuova nave oceanografica dell’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – progettata per studiare, monitorare e proteggere gli ecosistemi marini del Mediterraneo. Tecnologie all’avanguardia, missioni scientifiche multidisciplinari e un obiettivo chiaro: raccogliere dati, costruire conoscenza e orientare le politiche ambientali verso un futuro più sostenibile. Con Arcadia, ISPRA rinnova il proprio impegno nella tutela del mare, mettendo in campo un’infrastruttura scientifica d’eccellenza al servizio della ricerca, dell’ambiente e della collettività.
Presentata oggi alla Camera dei deputati, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, Arcadia prende simbolicamente il largo, segnando un passaggio storico per la scienza del mare in Italia. Il suo varo è previsto per giugno 2026, ma la sua missione è già cominciata: è, infatti, il cuore operativo del progetto MER, il più grande investimento del PNRR per la tutela dell’ambiente marino, con una dotazione di 400 milioni di euro. Un programma ambizioso, attuato da ISPRA sotto l’egida del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per mappare e ripristinare ecosistemi sommersi spesso invisibili, ma fondamentali per il clima, la biodiversità, l’economia.
TECNOLOGIA E RICERCA PER IL MARE PROFONDO
La nave è progettata per svolgere missioni oceaniche prolungate. La propulsione ibrida diesel-elettrica, operativa in modalità full electric per quattro ore, riduce l’impatto acustico e ambientale e assicura la qualità dei dati raccolti anche in aree marine protette. La nave avrà la certificazione di classe silenziosa Quiet/Silent, che rappresenta un unicum nell’ambito mediterraneo
STRUMENTAZIONE AVANZATA PER STUDIARE L’INVISIBILE
A bordo, Arcadia dispone di alcune tra le tecnologie subacquee più evolute oggi disponibili in Europa:
– Tra le principali innovazioni una struttura integrata nella chiglia denominata “gondola”, lunga circa 9 metri, all’interno della quale saranno installati numerosi sensori e sistemi acustici di ultima generazione. Questo allestimento consentirà di effettuare rilevamenti continui e di altissima qualità anche in condizioni operative estreme
– un ROV (Remotely Operated Vehicle) work-class elettrico, manovrabile da remoto, capace di operare fino a 4.000 metri di profondità, dotato di telecamere 4K, sonar, laser 3D che consente di effettuare missioni scientifiche in ambienti estremi come esplorazioni geologiche, rilievi biologici o interventi su infrastrutture sottomarine
– un AUV (Autonomous Underwater Vehicle) autonomo, capace di missioni indipendenti di oltre 60 ore fino a 3.000 metri di profondità, per la mappatura del fondale, la localizzazione di oggetti e relitti, per individuare anomalie geofisiche e per profilare, in 3D, gli habitat marini.
UNA NAVE, PIÙ LABORATORI
Sulla nave saranno anche presenti due natanti ausiliari per la mappatura costiera: un catamarano elettrico completo di veicolo di superficie senza equipaggio (ASV) per la mappatura di acque superficiali, protette e chiuse e una imbarcazione secondaria equipaggiata con sensori adatti all’esplorazione geofisica. Futura è dotata inoltre di laboratori galleggianti umidi e asciutti, attrezzati rispettivamente per l’analisi in tempo reale di campioni biologici e ambientali, tra cui fauna ittica, organismi bentonici e planctonici, plastiche e rifiuti marini, nonché carote di sedimento e per l’osservazione, il fissaggio e la preparazione dei campioni per le successive analisi chimiche, fisiche e biologiche.
La nave è pensata per indagare montagne sottomarine, “canyon” profondi, habitat vulnerabili, relitti sommersi – molti dei quali mai esplorati prima – rendendo possibile una comprensione nuova e dettagliata degli ecosistemi marini.
UN’INFRASTRUTTURA AL SERVIZIO DEL PAESE
La nuova nave è un’infrastruttura flessibile e interconnessa, concepita per rispondere alle sfide ambientali del presente con strumenti scientifici di altissimo livello e sarà impegnata in attività strategiche per la transizione ecologica:
● caratterizzazione e monitoraggio dei fondali marini finalizzati all’installazione e alla manutenzione di cavi, condotte e linee sottomarine di trasmissione dati ed elettriche nonché di subacquee e impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili
● mappatura e monitoraggio geomorfologico e biologico di habitat profondi con l’obiettivo di approfondire la conoscenza delle caratteristiche geologiche, valutare il potenziale geominerario, analizzare gli effetti dei cambiamenti climatici nelle profondità del Mar Mediterraneo e tutelare la biodiversità marina
● Assistenza e manutenzione di boe offshore per il rilevamento dei parametri meteomarini, attraverso l’impiego di tecnologie avanzate e mezzi sottomarini di ultima generazione.
CONOSCERE PER PROTEGGERE
Arcadia non è solo una nave: è una scelta strategica, un progetto che unisce scienza, Istituzioni e collettività per rafforzare la capacità del Paese di conoscere, proteggere e valorizzare il proprio patrimonio marino.
Grazie alla collaborazione con la Marina Militare e al sostegno costante del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ISPRA guida un’impresa che guarda lontano e in profondità
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