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Sociale

Giornata Mondiale Rifugiato, Sindaci a conferenza su accoglienza, lavoro e integrazione

Matteo Ferrandes

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La Giornata Mondiale del Rifugiato, celebrata per la prima volta a Santa Domenica Vittoria, grazie al SAI gestito dal Consorzio Umana Solidarietà e in collaborazione con ALS MCL Sicilia che ha promosso la conferenza “AGIRE L’ACCOGLIENZA – IL LAVORO CHE FA INTEGRAZIONE”. Presentate la riedizione del Vocabolario del Lavoratore straniero “In Tasca” e Migrants.Work, la piattaforma “privata” dedicata al lavoro straniero

 

A Santa Domenica Vittoria, in provincia di Messina, è stata celebrata per la prima volta la Giornata Mondiale del Rifugiato. Ieri mattina, presso l’aula consiliare del Palazzo municipale, si è svolta la conferenza dal titolo “Agire l’accoglienza: il lavoro che fa integrazione”. Sono intervenuti i sindaci dei Comuni che ospitano il SAI “Santa Domenica Vittoria” – il sindaco Nunzio Spartà per Santa Domenica Vittoria ed il sindaco Antonio Stroscio per quello di Floresta – seguiti dal dottor Paolo Ragusa (presidente di ALS-MCL Sicilia e Componente dell’Osservatorio Regionale sul Fenomeno Migratorio – Assessorato regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e del Lavoro), dalla project manager Martina Novello, quale responsabile della piattaforma Migrants.Work e dal dottor Gabriele Gurgone in veste di coordinatore del SAI locale. Nel pomeriggio, nella centralissima Piazza Marconi di Santa Domenica Vittoria, si è tenuto un momento di integrazione con degustazione dei piatti tipici africani sapientemente preparati dal ristorante “Da Marianna” con i consigli delle ospiti Ola, Antonia e Marwa, ed un’esibizione musicale dal vivo di un gruppo africano con musica etnica. Grande è stata la partecipazione della comunità locale che ha apprezzato la diversa  cultura culinaria, e ballato al ritmo dei tamburi africani. In merito a quanto accaduto nella propria città, il sindaco di Santa Domenica Vittoria, Nunzio Spartà, dichiara: “Quella di ieri è stata una giornata importantissima su un tema delicato che coinvolge circa 110 milioni di persone che sono costrette ad abbandonare le proprie case a causa dei conflitti e delle persecuzioni. È la prima volta che a Santa domenica Vittoria viene celebrata la giornata del Rifugiato in cui abbiamo affrontato temi importanti come l’inclusione, l’accoglienza, l’integrazione e l’abbattimento delle barriere culturali. Abbiamo anche festeggiato con tutta la popolazione ascoltando musica e assaporando i piatti tipici dei nostri ragazzi ospiti a Santa Domenica Vittoria. È stata una giornata ricca di emozioni e di nuove esperienze che ci hanno dato una maggiore consapevolezza sull’importanza del progetto. Infine voglio ringraziare il nostro parrocco per la sua partecipazione, il presidente ASL – MCL Sicilia Dott. Paolo Ragusa e il responsabile del progetto SAI a Santa Domenica Vittoria Dott. Gabriele Gurgone”.

Per il dottor Paolo Ragusa (Presidente di ALS-MCL Sicilia e Componente dell’Osservatorio Regionale sul Fenomeno Migratorio – Assessorato regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e del Lavoro) “Il lavoro è priorità se parliamo di integrazione, è la vera chiave di volta. Ed è per questo che abbiamo pensato ad uno strumento meraviglioso che mira a sviluppare il mercato del lavoro straniero, ovvero Migrants Work, la prima piattaforma privata che favorisce l’incontro della domanda e dell’offerta lavorative, dove le aziende possono scegliere il curriculum vitae dell’ immigrato che ritengono più funzionale per le loro esigenze produttive. Ringrazio l’amministrazione di Santa Domenica ed il sindaco Nunzio Spartà con cui abbiamo in programma di instaurare delle sinergie a breve per lo sviluppo della comunità locale”.

Soddisfazione viene espressa anche dal Coordinatore del SAI di Santa Domenica Vittoria, Gabriele Gurgone: “Oggi per la prima volta viene celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato a Santa Domenica Vittoria e questo per me in qualità di coordinatore della struttura Sai locale è un motivo di grande orgoglio. Il nostro progetto avviato da 6 mesi consta di 25 ospiti sui 30 disponibili e grazie anche alla sinergia con le amministrazioni locali dei Comuni ospitanti (Santa Domenica Vittoria e Floresta) abbiamo già avviato degli stages formativi per i nostri ospiti, e siglato un contratto di lavoro. Segno che il nostro lavoro che parte dall’accoglienza degli immigrati, ma che  ovviamente mira ad una piena integrazione fino all’autonomia lavorativa e di conseguenza abitativa degli ospiti, va sicuramente nella direzione giusta. Ringrazio le istituzioni locali, i sindaci dei Comuni, il Dott. Nunzio Spartà  ed il Dott. Antonio Stroscio, che ci ospitano per la loro massima disponibilità ed il mio team che ogni giorno con professionalità e soprattutto tanto cuore si distinguono per dedizione ed impegno”. Il sindaco di Floresta, Antonio Stroscio: “E’ stata una giornata emozionante quella a cui ieri abbiamo preso parte. Da subito abbiamo sposato l’idea di ospitare queste famiglie al fine di garantire loro la serenità che meritano. Sicuramente questo ci permetterà di mettere in campo uno scambio culturale importante oltre a dare nuovo impulso al terzo settore. Ma non solo, sarà un motivo anche per implementare le scuole considerato il fenomeno dello spopolamento sempre più frequentemente.. Attraverso la scuola sarà ancora più facile accelerare il processo di aggregazione sociale e culturale”.

Sociale

Cibo cotto e non somministrato, enti del trapanese in sinergia per distribuzione a persone indigenti

Redazione

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Il recupero degli alimenti prodotti nel punto cottura del presidio ospedaliero di Salemi, e non somministrati, e l’erogazione come pasti gratuiti a cittadini che si trovano in situazione di fragilità socio-economica.
E’ questo il frutto di un accordo di collaborazione tra l’ASP di Trapani, il Comune di Salemi e la Fondazione San Vito Onlus, per la realizzazione di questo progetto di recupero degli alimenti prodotti e la loro distribuzione a fini di solidarietà sociale, siglato oggi dal direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria, Danilo Palazzolo, dal sindaco della cittadina belicina, Vito Scalisi, e dal presidente della fondazione, Vito Puccio.
Il progetto pilota, autorizzato con delibera del Commissario straordinario dell’ASP Sabrina Pulvirenti, di durata annuale, prevede il recupero dei pasti in esubero, prodotti presso il punto cottura dell’ospedale di Salemi, da destinare a soggetti bisognosi di assistenza economica, individuati dai Servizi sociali del comune.
Nel punto cottura, gestito da una ditta esterna, vengono preparati tutti i pasti destinati ai pazienti, oltre del presidio di Salemi, anche per gli ospedali di Alcamo, Marsala, Castelvetrano e Mazara del Vallo.
Con la supervisione della U.O.C. Igiene degli alimenti e della nutrizione, diretta da Sebastiano Corso, gli alimenti non consumati verranno ritirati da volontari della Fondazione, formati dall’ASP, Fondazione che provvederà alla distribuzione degli alimenti in favore dei cittadini beneficiari, sia presso la sede che direttamente a domicilio.
“Si tratta – commenta il Commissario straordinario – di una lodevole iniziativa di recupero e redistribuzione degli alimenti, che evita gli sprechi di cibo da un lato, e dall’altro sostiene famiglie che si trovano in situazioni di indigenza”.
La somministrazione partirà già dal mese di ottobre, e inizialmente sono stati già individuati una decina di nuclei familiari.

In copertina immagine da facebook

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Cultura

Divieto dei cellulari a scuola, le reazioni degli studenti di Pantelleria

Giada Zona

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Sul non uso dei telefoni in classe: interviste a Filippo Maccotta e Emanuele Pinna

Tra le diverse novità che interessano il mondo scolastico, dal 15 settembre 2025 per la Regione Siciliana, tra i banchi delle scuole di ogni ordine e grado è vietato l’utilizzo cellulare.
Figli e famiglie sono divisi: c’è chi la ritiene una strategia formativa e chi, invece, non è d’accordo.
Abbiamo così voluto conoscere la reazione degli studenti di Pantelleria, su questa novità che tanto clamore ha riscontrato.
Sono stati scelti a campione due giovani di diversi contesti scolastici. Si tratta di studenti modello, molto impegnati e maturi per l’età e l’epoca storica che stanno vivendo.

Filippo Maccotta

Il primo, Filippo Maccotta, 15enne al II anno di liceo scientifico, ci ha innanzitutto spiegato che attualmente nel suo istituto i cellulari verranno conservati negli zaini, per tutto l’arco della giornata scolastica e non potranno essere usati nemmeno durante la ricreazione. Nel caso non dovesse funzionare, i docenti o chi per loro provvederanno a requisire gli smartphone.

“Anche prima durante le lezioni il telefono non si poteva utilizzare e sono d’accordo, ma il divieto di utilizzarli durante la ricreazione mi sembra esagerato. L’anno scorso, nonostante si potesse usare durante la ricreazione, stavamo in gruppo e non solamente al telefono. Reputo che sia un po’ inutile proibirlo durante la ricreazione e credo peggiori la situazione perché ci si sente più incatenati. “

Emanuele Pinna

La seconda testimonianza ci arriva da Emanuele Pinna, in classe terza media

Emanuele, cosa ne pensi di questa nuova normativa? “Sono d’accordo con questa nuova normativa perché permette a tutti noi studenti, soprattutto a quelli meno responsabili, di non usare il telefono a scuola. Siamo tutti più coscienti, sapremo quando è corretto utilizzarli e quando no. Sono favorevole al divieto.”

Giada Zona 

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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