Sociale
Giornata della Cooperazione Europea: a Favignana, Palermo, Malta, Ustica e Mahdia eventi per celebrare i programmi di cooperazione internazionale

Si svolgeranno il 3 ottobre e a Favignana, Palermo, Malta, Ustica e, il 1° ottobre a Mahdia (Tunisia), una serie di eventi che coinvolgono la popolazione locale per far conoscere e ricordare i benefici della cooperazione, le azioni messe in atto dall’Unione europea per aumentare la comprensione culturale e per superare le disparità economiche nei territori.
Su iniziativa dell’Autorità di Gestione dei programmi Italia-Malta e Italia-Tunisia – Dipartimento della Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana i partners del progetto AMPPA – Aree marine protette e pesca artigianale (Aree Marine Protette delle Isole Egadi, Ustica e Gozo, Dipartimento regionale della Pesca Mediterranea, e i comuni di Gharb e Ghajnsielem) e i partners del progetto MED Dé.Co.U.Plages – Metodologie di economia sostenibile per i rifiuti costieri utilizzabili dalle spiagge (Partners AMP Egadi, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Institut National des Sciences et Technologies de la Mer, Faculté des Sciences Mathématiques, Physiques et Naturelles de Tunis) hanno lavorato insieme per organizzare diversi eventi territoriali che coinvolgono i cittadini sui temi della sensibilizzazione ambientale, ma anche della pace e della collaborazione fra i popoli, per la costruzione di comunità più unite e consapevoli.
Lunedì 3 ottobre a Favignana dalle 10.30 alla Spiaggia Praia, con il coinvolgimento degli alunni dell’Istituto comprensivo “Antonino Rallo” è in programma la “Spiaggia Ecologica: giochi e attività sulla tutela delle spiagge, la biodiversità costiera e la protezione ambientale” L’evento si svolgerà in contemporanea a Gozo (Malta).
A partire dalle 12.30 si terrà il FLASH MOB “Un mediterraneo di pace e cooperazione”, realizzato in collaborazione con l’evento “A Scuola di OpenCoesione” del PO FESR Sicilia 2014/2020: in diretta streaming da Favignana, Palermo, Ustica e Gozo (Malta) si terrà un’iniziativa che coinvolgerà centinaia di giovani, tante bandiere, coreografie, colori, lingue, storie e tradizioni per lanciare un messaggio unico, di cooperazione fra i popoli. Sarà possibile seguire l’evento in diretta sulla pagina Facebook PO FESR Sicilia 2014/2020 e dei Programmi Italia – Malta e Italia-Tunisia.
A Ustica alle 15.00, è in programma l’inaugurazione dell’esposizione fotografica “Per terra e per mare: i luoghi da salvaguardare” che offrirà approfondimenti e spunti di riflessioni attraverso le suggestive immagini realizzate all’interno dell’Area marina protetta.
E ancora in contemporanea a Favignana, Gozo e Ustica alle 17 è in programma l’evento “In bici per la pace”, una staffetta ideale attraverso il Mediterraneo dove chiunque con la propria bici potrà partecipare ad una simbolica passeggiata attraverso le isole per portare – in una particolare staffetta – la bandiera della pace e il messaggio dell’importanza della sostenibilità ambientale, offrendo un momento di riflessione su ciò che sta accadendo nel nostro Pianeta. A Mahdia (Tunisia) tutti gli eventi elencati si svolgeranno sabato, 1° ottobre 2022.
“Ci tenevo a ringraziare tutti i coloro che hanno collaborato alla buona riuscita delle manifestazioni – afferma il direttore dell’Area Marina protetta “Isole Egadi” Salvatore Livreri Console – dall’Amministrazione comunale, al Dirigente scolastico, all’Autorità di Gestione e naturalmente a tutti i referenti dei programmi di cooperazione internazionale. Mai come in questo momento – prosegue Livreri Console – è importante partecipare, sensibilizzare, ma soprattutto coinvolgere i territori su temi come questi, lavorando insieme per superare ogni barriera e difficoltà, costruendo insieme la nostra idea di futuro sostenibile”.
Sociale
Cibo cotto e non somministrato, enti del trapanese in sinergia per distribuzione a persone indigenti

Il recupero degli alimenti prodotti nel punto cottura del presidio ospedaliero di Salemi, e non somministrati, e l’erogazione come pasti gratuiti a cittadini che si trovano in situazione di fragilità socio-economica.
E’ questo il frutto di un accordo di collaborazione tra l’ASP di Trapani, il Comune di Salemi e la Fondazione San Vito Onlus, per la realizzazione di questo progetto di recupero degli alimenti prodotti e la loro distribuzione a fini di solidarietà sociale, siglato oggi dal direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria, Danilo Palazzolo, dal sindaco della cittadina belicina, Vito Scalisi, e dal presidente della fondazione, Vito Puccio.
Il progetto pilota, autorizzato con delibera del Commissario straordinario dell’ASP Sabrina Pulvirenti, di durata annuale, prevede il recupero dei pasti in esubero, prodotti presso il punto cottura dell’ospedale di Salemi, da destinare a soggetti bisognosi di assistenza economica, individuati dai Servizi sociali del comune.
Nel punto cottura, gestito da una ditta esterna, vengono preparati tutti i pasti destinati ai pazienti, oltre del presidio di Salemi, anche per gli ospedali di Alcamo, Marsala, Castelvetrano e Mazara del Vallo.
Con la supervisione della U.O.C. Igiene degli alimenti e della nutrizione, diretta da Sebastiano Corso, gli alimenti non consumati verranno ritirati da volontari della Fondazione, formati dall’ASP, Fondazione che provvederà alla distribuzione degli alimenti in favore dei cittadini beneficiari, sia presso la sede che direttamente a domicilio.
“Si tratta – commenta il Commissario straordinario – di una lodevole iniziativa di recupero e redistribuzione degli alimenti, che evita gli sprechi di cibo da un lato, e dall’altro sostiene famiglie che si trovano in situazioni di indigenza”.
La somministrazione partirà già dal mese di ottobre, e inizialmente sono stati già individuati una decina di nuclei familiari.
In copertina immagine da facebook
Cultura
Divieto dei cellulari a scuola, le reazioni degli studenti di Pantelleria

Sul non uso dei telefoni in classe: interviste a Filippo Maccotta e Emanuele Pinna
Tra le diverse novità che interessano il mondo scolastico, dal 15 settembre 2025 per la Regione Siciliana, tra i banchi delle scuole di ogni ordine e grado è vietato l’utilizzo cellulare.
Figli e famiglie sono divisi: c’è chi la ritiene una strategia formativa e chi, invece, non è d’accordo.
Abbiamo così voluto conoscere la reazione degli studenti di Pantelleria, su questa novità che tanto clamore ha riscontrato.
Sono stati scelti a campione due giovani di diversi contesti scolastici. Si tratta di studenti modello, molto impegnati e maturi per l’età e l’epoca storica che stanno vivendo.
Filippo Maccotta
Il primo, Filippo Maccotta, 15enne al II anno di liceo scientifico, ci ha innanzitutto spiegato che attualmente nel suo istituto i cellulari verranno conservati negli zaini, per tutto l’arco della giornata scolastica e non potranno essere usati nemmeno durante la ricreazione. Nel caso non dovesse funzionare, i docenti o chi per loro provvederanno a requisire gli smartphone.
“Anche prima durante le lezioni il telefono non si poteva utilizzare e sono d’accordo, ma il divieto di utilizzarli durante la ricreazione mi sembra esagerato. L’anno scorso, nonostante si potesse usare durante la ricreazione, stavamo in gruppo e non solamente al telefono. Reputo che sia un po’ inutile proibirlo durante la ricreazione e credo peggiori la situazione perché ci si sente più incatenati. “
Emanuele Pinna
La seconda testimonianza ci arriva da Emanuele Pinna, in classe terza media
Emanuele, cosa ne pensi di questa nuova normativa? “Sono d’accordo con questa nuova normativa perché permette a tutti noi studenti, soprattutto a quelli meno responsabili, di non usare il telefono a scuola. Siamo tutti più coscienti, sapremo quando è corretto utilizzarli e quando no. Sono favorevole al divieto.”
Giada Zona
Economia
Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.
«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».
Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it.
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo
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