Cultura
Gibellina, al Teatro incompiuto di Pietro Consagra nascerà il ConsagraInnovationHub. Progetto da 65milioni
GIBELLINA (TP). Senza angoli retti, un unico movimento fluido, morbido, che nelle intenzioni di Pietro Consagra sarebbe dovuto diventare un’opera di Architettura Frontale, un teatro aperto al territorio, una scultura vivente e abitabile, con piani curvi e continui, che comunicava compattezza. Consagra avviò la costruzione del Teatro di Gibellina nel 1989, più di vent’anni dopo il terremoto che distrusse il Belìce, ma il progetto non fu mai completato e la struttura è rimasta incompiuta, enorme, divenendo un simbolo solitario, impossibile da dimenticare. Nei giorni in cui cade il 54° l’anniversario del sisma e a 33 anni dall’inizio dei lavori, diventa concreta la nascita del ConsagraInnovationHub. E’ stata infatti ammessa al bando che finanzia Interventi di riqualificazione del territorio del Ministero per il Sud, l’idea progettuale che regalerà una nuova vita al teatro incompiuto di Pietro Consagra.
Due anni fa, il Comune di Gibellina ha inaugurato la strada a doppia corsia che faceva parte del progetto originario, attraversa il teatro e lo collega a piazza Beuys; ma per completare il progetto di Pietro Consagra e rendergli un ruolo sul territorio, servono fondi imponenti: pochi giorni fa l’idea progettuale del ConsagraInnovationHub ha superato il primo step [decreto n. 319 del 30 dicembre 2021] ed è stata ammessa al mega bando del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale: 265 le idee progettuali presentate e 171 quelle ammesse che procederanno il loro percorso verso il finanziamento. Il bando è diretto a Interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’ innovazione nel Mezzogiorno per i quali sono stati stanziati 350 milioni di euro in cinque anni. Il ConsagraInnovationHub di Gibellina è un progetto enorme, legato al territorio e che proprio sulla Valle del Belìce avrebbe una ricaduta importante in termini di lavoro, impegno, innovazione e rinascita; prevede un investimento di 65 milioni di euro e mira a trasformare il Teatro in incubatore e aggregatore di energie, interventi di ricerca e potenziamento del capitale umano, sostegno ai giovani ricercatori, servizi alle imprese che decideranno di insediarsi nell’area ZES del Comune di Gibellina.
Per il sindaco di Gibellina, Salvatore Sutera “questo è solo l’inizio di una grande scommessa per completare finalmente una grande incompiuta e restituire alla sua giusta fruizione uno dei più importanti interventi al mondo di architettura frontale realizzata da Pietro Consagra. Sarà un grande gioco di squadra, che mette in campo eccellenze progettuali: guardo avanti con fiducia, sperando che questo progetto possa realizzarsi; lo proporremo comunque come priorità nelle svariate misure attivate dal nuovo Pnrr”.
Al progetto del ConsagraInnovationHub stanno lavorando importanti partner, con capofila il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, con il Comune Di Gibellina, il CNR e l’Università di Catania, Its Emporium di Castellamare del Golfo, Therreo, Ett Solution, il Consorzio interuniversitario di Firenze, la Fondazione Orestiadi, Studio Mario Cucinella, Club di prodotto Terre della Valle del Belice, la Rete Museale Belicina, il Cresm Società Cooperatica, Laboratorio Restauro Teri, G55 Comune di Partanna. L’attività di coordinamento per la presentazione della manifestazioned’interesse è stata realizzata da Lina Stabile e Giampiero Cappellino della Therreo srl.
Ogni partner coinvolto nel ConsagraInnovationHub potrà dar vita a proprie attività: centri di ricerca, sperimentazione e trasferimento di metodologietecnologiche, laboratori di ricerca applicata in ambito ITC per la valorizzazione dei beni
Culturali, una sala per conferenze e teatro attrezzata con traduzione in simultanea, aree dedicate all’Alta formazione (ITS e universitaria), aree di servizio (uffici amministrativi, Server Farm o Data Center), un incubatore di imprese ICT per la valorizzazione dei beni culturali.
Un altro passo di Gibellina verso un sistema che punta sulla restituzione di bellezza al territorio belicino, senza dimenticare la sua naturale vocazione ad attirare flussi turistici: a luglio scorso la riapertura del MAC, il museo intitolato a Ludovico Corrao, ha già attirato migliaia di visitatori accorsi per scoprire la più imponente collezione di arte contemporanea del Mezzogiorno d’Italia.
La costruzione del Teatro
La costruzione del Teatro a Gibellina fu avviata da Pietro Consagra nel 1989. Da allora si sono susseguiti gli appalti, nel 1989, 2004, 2011 e 2016; i lavori si sono fermati più volte, le ditte sono cambiate una dopo l’altra, fino al 2017 quando (due anni dopo la morte dell’artista) la struttura in cemento armato, definita in tutte le sue parti, fu messa in sicurezza. L’anno successivo, nel cinquantesimo anniversario del terremoto che rase al suolo il Belice, la gente di Gibellina entrò per la prima volta nel Teatro dalla storia infinita, complice un grande architetto come Mario Cucinella, che oggi sta lavorando alla musealizzazione del Cretto di Burri.
Cultura
Pantelleria nel romanzo di Giusy Andaloro “La porta dimensionale”, ora su Amazon
“La porta dimensionale”, la seconda opera letteraria di Giusy Andaloro, che dopo l’esordio come autrice con le poesie, approda nel romanzo. Anche questo ultimo libro è dedicato a Pantelleria, ma qui l’autrice compie una narrazione seducente, fatta di misteri, passioni, scirocco e mare.
Un’isola.
Un amore impossibile.
Una maledizione che attraversa i secoli.
Quando il passato torna a reclamare il suo prezzo, l’amore diventa l’unica via di salvezza. . .
All’alba, Victoria approda a Pantelleria, un’isola selvaggia e magnetica, dove le scogliere di ossidiana si tuffano in un mare profondo e misterioso.
L’aria è carica di presagi e ogni ombra sembra sussurrare storie perdute.
Fin dal primo istante, Victoria percepisce un richiamo impossibile da ignorare: frammenti di ricordi sepolti,
volti dimenticati, emozioni sopite da secoli.
Ma chi o cosa la sta aspettando davvero su quest’isola sospesa tra realtà e leggenda?
Il destino si manifesta negli occhi di Battista, un uomo dal passato tormentato e dal fascino selvaggio, il cui sguardo nasconde segreti che attraversano i secoli.
Tra Victoria e Battista scatta un legame inspiegabile, un’attrazione ancestrale, che sfida ogni logica e ogni ragione.
Ma l’ombra di un’antica maledizione incombe sulle loro vite:
“Tutto ciò che hai conquistato lo perderai, come è sempre stato e sempre sarà per la tua famiglia.”
Il vento di Scirocco porta con sé il peso di queste parole, e Victoria sente il brivido del destino percorrerle la schiena.
Mentre esplorano l’isola, il confine tra passato e presente si assottiglia.
I dammusi silenziosi, le viuzze scoscese, le scogliere nere e il mare profondo diventano testimoni di enigmi che aspettano di essere risolti.
Antiche voci risuonano tra le mura, ombre invisibili li osservano dall’acqua, e un portale dimenticato tra le dimensioni attende di essere riaperto, celando un amore antico e una colpa che reclama giustizia.
Ogni scoperta è un colpo di scena, ogni passo un rischio mortale, e ogni scelta potrebbe cambiare il corso delle loro vite per sempre.
Victoria e Battista devono affrontare enigmi che sfidano la logica e le leggi del tempo, mentre il passato minaccia di risucchiarli in un ciclo di dolore eterno.
Riusciranno a spezzare la catena del destino, o la maledizione li separerà per sempre?
In questo romanzo, suspense, mistero e passione si intrecciano alla magia primordiale di Pantelleria: il vento scuote le rocce, il mare custodisce verità sommerse e il cielo al tramonto si tinge di rosso come un presagio ineluttabile.
Ogni pagina è un viaggio tra emozioni profonde, pericoli nascosti e rivelazioni che cambiano la vita.
I lettori saranno catturati da un mondo dove l’amore e il destino si confrontano in un duello senza tempo.
L’isola di Pantelleria diventa protagonista, magnetica e incantata, avvolgendo i personaggi in un’avventura mozzafiato tra passione, mistero e segreti secolari.
“La Porta Dimensionale: Amore e Mistero Oltre il Confine” è il romanzo perfetto per chi ama thriller romantici, storie misteriose, segreti sepolti dal tempo, portali dimenticati e avventure che tengono il cuore in sospeso fino all’ultima pagina.
Ogni momento, ogni sguardo, ogni segreto potrebbe cambiare tutto, e ogni lettore sarà trascinato in un mondo dove la realtà e il mistero si fondono in un’unica esperienza indimenticabile.
Victoria e Battista scopriranno che l’amore può essere più potente di ogni maledizione…ma il destino non si arrende facilmente, e solo chi ha il coraggio di affrontarlo fino in fondo potrà decidere il proprio futuro.
Alcuni segreti non dovrebbero mai essere risvegliati.
Alcuni amori, però, sono disposti a rischiare tutto.
Immergiti nel mistero e scopri il segreto che attraversa i secoli.
Disponibile in formato ebook su Amazon.
Cultura
Pantelleria, il Centro Giamporcaro omaggia il Vescovo de “Le poesie di Lillo”
Il Centro Giamporcaro, per mani del suo Presidente Anna Rita Gabriele, fa omaggio del libro di poesie di Lillo di Bonsulton al Vescovo Giurdanella
Il Giamporcaro partecipa attivamente al Villaggio di Natale, messo in scena presso Piazza Cavour di Pantelleria. Scopo essenziale per il Centro Culturale è la vendita di due libri, il cui provento verrà utilizzato per la realizzazione della statua dedicata all’asino pantesco: un modo per esaudire il desiderio di un uomo particolare, pantesco di adozione, che tanto si è speso per la cultura e la società di Pantelleria.
Tra animazioni, artigianato, e altro ancora si è creata un’atmosfera singolare, accogliente, nel pieno centro del Capoluogo, nonostante il meteo un pò ballerino.
Nella mattinata di ieri, 22 dicembre 2025, lo stand riservato al Giamporcaro ha ricevuto l’inaspettata visita del nuovo parroco, Don Ramesh, e del Vescovo Angelo Giurdanella, con quel suo fare accogliente e luminoso. L’alto prelato in questi giorni è a Pantelleria per una serie di eventi, come l’anniversario delle Suore delle Poverelle, e per portare la propria parola nella comunità tra messe ed incontri e visitando associazioni come l’Albero Azzurro.
Il Presidente Anna Rita Gabriele ha colto l’occasione per fare un dono a sua eminenza: il libro “Le poesie di Lillo”.
Un gesto che rimarrà nella memoria del Centro Culturale ma, sicuramente, anche dello stesso alto prelato.
Cultura
I dolci siciliani delle feste: un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola
I dolci siciliani che non possono mancare sulle tavole delle feste Un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola
In Sicilia, il Natale non è solo una festa: è un rito collettivo che passa dalle mani alle cucine, dai ricordi alle tavole imbandite. Ogni provincia custodisce un patrimonio di dolci che raccontano storie antiche, influenze arabe, creatività contadina e un amore profondo per la condivisione. Pantelleria, con la sua identità forte e mediterranea, partecipa a questo mosaico portando in tavola sapori unici, ma accogliendo anche i grandi classici della tradizione siciliana. Di seguito, ho fatto una selezione dei dolci che non possono mancare nelle case siciliane durante le feste.
Buccellato: il re delle feste
Il buccellato è forse il dolce natalizio più rappresentativo dell’isola. Un anello di pasta frolla ripieno di fichi
secchi, mandorle, noci, uva passa e scorze d’arancia.
Ogni famiglia ha la sua versione, ogni provincia la sua sfumatura. È un dolce che profuma di casa, di
pazienza e di mani che impastano insieme.
Cubbaita e torrone alle mandorle
La Sicilia non rinuncia mai ai suoi torroni: mandorle di Avola, miele, zucchero e la magia del caramello.
La cubbaita, di origine araba, è una lastra croccante di sesamo e miele: semplice, essenziale, irresistibile.
Pignolata o Pagnuccata
Piccole palline di pasta fritta, ricoperte di miele e decorate con zuccherini colorati.
È il dolce della festa, del gioco, dei bambini che rubano i pezzetti con le dita. In molte case si prepara ancora
in grandi teglie da condividere con vicini e parenti.
Biscotti di mandorla
Ricci, morbidi, profumati: i biscotti di mandorla sono un simbolo della pasticceria siciliana.
A Natale diventano un dono prezioso, spesso preparati in casa e offerti come gesto di affetto.
Scorzette d’arancia candite e glassate
Le arance siciliane, regine dell’inverno, diventano protagoniste anche nei dolci.
Le scorzette candite o immerse nel cioccolato fondente sono un classico elegante e profumato, perfetto per
chiudere un pranzo importante.
I geli: agrumi, cannella e tradizione
Il gelo di arancia, di limone, di mandarino o di cannella è un dessert leggero, digestivo e profondamente
identitario.
È il modo più semplice per portare in tavola il profumo degli agrumeti siciliani.
I dolci di Pantelleria: un’identità che profuma di isola Pantelleria aggiunge alla tavola delle feste la sua anima unica:
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Mustazzola pantesca
Un dolce antico, speziato, spesso preparato per le grandi occasioni. La sua forma e il suo impasto raccontano la storia dell’isola e delle sue contaminazioni mediterranee.
Il cous cous dolce (nelle famiglie che lo tramandano)
Una preparazione rara, ma ancora viva in alcune case: semola lavorata a mano, frutta secca, miele, agrumi.
Un ponte tra Sicilia e Nord Africa che trova a Pantelleria la sua naturale dimora.
Biscotti al passito
Il passito di Pantelleria, oro liquido dell’isola, diventa ingrediente per biscotti aromatici e intensi, perfetti
per accompagnare un brindisi di fine pasto.
Perché questi dolci resistono al tempo
Ogni dolce siciliano è un racconto: parla di famiglie, di stagioni, di ingredienti poveri trasformati in tesori.
A Natale, più che in ogni altro momento dell’anno, questi sapori diventano un ponte tra generazioni, un modo per ritrovarsi e riconoscersi. Pantelleria, con la sua identità forte e il suo spirito comunitario, continua a custodire e reinterpretare queste tradizioni, mantenendo vivo un patrimonio che appartiene a tutta la Sicilia.
Barbara Conti
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