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Cultura

Geometrie Variabili: Scolpire nello Spazio oltre le Rocce di Pantelleria

Redazione

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Un nuova sfida  è stata intrapresa dall’Artista Tufano, noto sull’Isola per la sua passione scultorea scavando dentro l’Anima della Roccia Nera di Pantelleria.

‘Geometrie Variabili’ è la fresca proposta di una mostra che si svolgerà a Varese in Viale San Pedrino 4, dal 1° marzo al 12 aprile 2020, di evidentissima impronta ‘Idealistica’ nel collocarsi e distendersi oltre la superficie tangibile della Galleria, conquistando lo Spazio Cosmico, entro il quale si manifesta la costruzione di Forme Geometriche Variabili; punto di partenza, una linea colorata.

“Se mi domandi: ‘Dove sei?’, rispondo ‘Sono nello Spazio’. Tutte le Forme di Vita si modellano a piacimento del Cosmo nel Caos. Credo che Bruno sarebbe d’accordo”. Da questa manifesta affermazione, trapela l’Energia Pensante dell’Artista, che fa viaggiare, come Nomade nel Mondo, ogni linea tracciata con ossessione su uno spazio ormai ristretto, proiettandola nel Vuoto e facendone scaturire una peculiare confluenza di Codici Comunicativi che, dalla caotica discordanza, riportano, d’improvviso, ad un Armonico Equilibrio. Si sviluppano, pertanto, capacità percettive, visive e di pensiero del tutto peculiari.

Instabilità e Variabilità non sono altro che nuove Prospettive Immaginarie, scolpite, eteree, dentro una Mappa Transitoria che si libra nel Divino Infinito. Una ‘nouvelle approche’ artistica che sembrerebbe contrastare con le familiari istanze di Tufano, ‘Scultore tutto d’un Pezzo’ dell’ Aspra, Selvaggia e apparentemente Mummifica Pantelleria.

“Ma l’Isola non contiene la prerogativa dell’Inerzia, essa è in continua e inarrestabile transizione; e le sue mutazioni sono tutte in quelle graduali ma incisive interazioni naturali che la modellano e la scolpiscono senza sosta: lo Scultore interviene per dare inizio ad una Idea di trasformazione, ma la Natura lo sostiene e lo arricchisce sempre”.

Un’avventura artistica ‘fenomenologica’, al termine della quale poter comprendere, in modo unitario e coerente, l’Idealismo Estetico del nostro Essere nel Mondo.

Un’elaborazione travagliata della Ricerca Estetica, come brillante Consapevolezza dell’Esistenza, attraverso la Scultura Esplorativa nello Spazio Immenso dell’Universo.

 

Franca Zona

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Sociale

Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

Redazione

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Cultura

Pantelleria – Ripristino campanile, Comunità di Tracino-Khamma ringraziano amministrazione e Cons. Maddalena

Direttore

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La comunità di Khamma – Tracino ringrazia il sindaco Fabrizio D’Ancona e l’amministrazione tutta per il ripristino del campanile della Chiesa Madonna della Pace.
L’ apparecchio delle vecchie campane era stato installato nel 2006/2007 ,con le offerte fatte da diverse famiglie locali. Da qualche anno il dispositivo che governa il tutto si era danneggiato e purtroppo non è stato possibile ripararlo.

In tutto questo il Consigliere Comunale Giuseppe Maddalena si è fatto portavoce di un gruppo di parrocchiani, che ha fortemente voluto che le campane tornassero a suonare dopo qualche anno di silenzio.
Grazie a quest’ultimo e a questa amministrazione, la contrada può svegliarsi e scandire le ore del giorno con il tocco delle campane.

Gli abitanti di Khamma- Tracino

Foto a cura di Simone Raffaele

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Cultura

Pantelleria, tornano a suonare le campane della chiesa di Tracino

Redazione

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La Chiesa Madonna della Pace torna a far sentire la sua voce

Un sentito ringraziamento al Sindaco.

Grazie al supporto dell’amministrazione e con la collaborazione dei consiglieri comunali finalmente le campane della Chiesa Santa Maria della Pace tornano a risuonare, riportando nel nostro paese un simbolo di tradizione, fede e unione. 
Era molto tempo che la felice contrada di Tracino non sentiva scadenzata la propria vita dall’armonico suono del campanile.

Le campane non sono soltanto un suono: sono un richiamo alle nostre radici, un segno di vita e di comunità che continua a crescere e a guardare al futuro con fiducia. Il ripristino del loro funzionamento coincide con il magico periodo natalizio, sapendolo rendere più suggestivo.

Grazie di cuore a chi ha reso possibile tutto questo.
Invitiamo tutti a condividere la notizia e a partecipare ai prossimi momenti comunitari nella nostra amata chiesa di Tracino

Jean Rizzo
Segretario comunale Forza Italia

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