Salute
“Fuga degli ortopedici dalla sanità pubblica” è la denuncia del nuovo presidente di Asoto, il catanese Egidio Avarotti
È stato nominato il nuovo direttivo dell’associazione che riunisce gli ortopedici siciliani. Resterà in carica fino al 2026
“Continueremo a lavorare per supportare l’ortopedia siciliana in questo difficile periodo che registra una fuga dalla sanità pubblica a vantaggio del privato”. È la denuncia del neo eletto presidente di Asoto, Associazione siciliana ortopedici e traumatologi ospedalieri, Egidio Avarotti, che è anche direttore dell’unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia all’Arnas Garibaldi di Catania. “Negli ultimi mesi – spiega Avarotti -, cinque primari ospedalieri su ventidue, hanno abbandonato volontariamente il loro mandato perché gli organici sono sempre più ridotti, i turni stressanti e il contratto di lavoro non adeguato. Contiamo sui giovani anche se, secondo un recente sondaggio, entrano con difficoltà nel sistema sanitario nazionale pubblico, perché attratti da una quotidianità più allettante dell’ospedalità privata. Cercheremo di mantenere una risposta pubblica di qualità per i pazienti che ne hanno bisogno”.
Il nuovo direttivo di Asoto
Il nuovo consiglio direttivo, che resterà in carica dal 2024 al 2026, è composto oltre che dal neo presidente Egidio Avarotti, da Angelo Leonarda, past president e direttore U.O.C. di ortopedia e traumatologia dell’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo; da Giuseppe Tulumello, segretario e tesoriere, nonché direttore del reparto di Ortopedia e Traumatologia del polo ospedaliero Giovanni Paolo II di Sciacca. Dai consiglieri Salvatore Caruso, direttore di Ortopedia e traumatologia all’Umberto I di Siracusa; Alfio Catalano, responsabile dell’Ortopedia di Modica; Nicola Galvano, direttore di Ortopedia al presidio di Marsala e Castelvetrano; Piermarco Messinese, dirigente medico ad Ortopedia del Buccheri La Ferla di Palermo; Carlo Sugameli, direttore struttura complessa di Ortopedia e traumatologia al presidio ospedaliero S. Antonio Abate di Trapani.
I nuovi probiviri sono Giorgio Assenza, emerito specialista in Ortopedia e Traumatologia; Gianfranco Longo, direttore della struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia all’azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania, Giovanni Pignatti, direttore di Ortopedia al Rizzoli di Bagheria in provincia di Palermo e Roberto Sciortino, già direttore dell’unità operativa complessa Arnas Civico di Palermo, oggi al Centro Salus Toselli di Palermo. Revisori dei Conti, Ferdinando Granata, direttore di Ortopedia e Traumatologia dell’Ingrassia e del Civico di Partinico, Giovanni Restuccia, primario emerito dell’Arnas Garibaldi di Catania. Infine Giacomo Papotto, delegato Otodi Young e dirigente medico dell’ospedale Cannizzaro di Catania.
Breve storia di Asoto
L’Associazione Siciliana Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri venne costituita il 4 settembre 1996, ad opera di quattro medici ortopedici siciliani, Giorgio Assenza, Gaetano Bonfiglio, Domenico Crescente ed Ernesto Valenti. Lo scopo di Asoto è creare un luogo di incontro e scambio per tutti gli ortopedici del sistema sanitario regionale e determinare un linguaggio unico e collettivo.
Salute
Trapani, all’Ospedale Abate il corso sul massaggio del neonato
All’ospedale Sant’Antonino Abate di Trapani un corso sul massaggio del neonato (0–12 mesi), un progetto volto a sostenere i genitori e a rafforzare il legame profondo e consapevole con i propri bambini.
L’iniziativa sul massaggio infantile è promossa dal Servizio di Psicologia ospedaliera, in collaborazione con le la Neonatologia e l’Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero.
Attraverso esercitazioni guidate su un “bambolotto” didattico condotte da professionisti qualificati, mamme e papà imparano tecniche e gesti che ripropongono ai propri figli durante gli incontri. Il massaggio infantile rappresenta un efficace strumento per potenziare la relazione genitore-bambino, favorendo la comunicazione, il benessere e lo sviluppo neuropsicomotorio del neonato e rientra nelle linee di intervento relative alla umanizzazione delle cure nei contesti ospedalieri.
Durante le cinque giornate del corso, i genitori ricevono informazioni teoriche e pratiche attraverso la conduzione da psicologhe coadiuvate dall’ infermiera pediatrica ed ostetrica.
I riscontri sono positivi: molti genitori, infatti, chiedono nuove occasioni di confronto e sostegno, riconoscendo in queste iniziative un valido aiuto per affrontare, con maggiore consapevolezza, una fase di vita tanto delicata quanto spesso poco evidenziata.
Il corso si svolge, settimanalmente, presso i locali della Biblioteca diocesana – stanza “Il Piccolo Principe” – a Casa Santa Erice, concessi dal Seminario vescovile.
Il corso è gratuito, ed è possibile prenotarsi, per le prossime edizioni, scrivendo all’indirizzo: ambulatorio.neonatologia@asptrapani.it
Salute
Medici di famiglia e farmacisti in rivolta: 5 e 6 novembre doppio sciopero
La prima agitazione è innescata dal sindacato Snami, la seconda dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Primo sciopero del 5 novembre
Ambulatori chiusi e niente visite (tranne casi specifici), è quanto previsto dai disordini indetti dallo SNAMI.
I medici di medicina di base sciopereranno per tutta la giornata del 5 novembre, tranne che per alcune prestazioni definite “indispensabili”:
- visite domiciliari per pazienti che non possono spostarsi;
- visite in assistenza programmata a malati terminali;
- prestazioni di assistenza domiciliare integrata (Adi);
in generale le prestazioni definite “indispensabili” nell’ambito degli accordi regionali.
Saranno garantite tutte le prestazioni rese nell’ambito dei servizi per tossicodipendenza, di igiene pubblica, d’igiene mentale e di medicina fiscale. I medici degli istituti penitenziari garantiranno l’assistenza urgente (incluse le terapie non rinviabili), la presenza nei processi.
Perchè i medici scioperano
Snami parla di “svalutazione della medicina territoriale, mancata tutela a genitorialità ed esigenze familiari, mancanza di programmazione e specializzazione universitaria, barriere burocratiche”. Alla protesta di domani aderisce anche la Lamg (Libera associazione medici di medicina generale).
Secondo sciopero dipendenti farmacie private il 6 novembre
Giovedì 6 novembre si asterranno dal lavoro 60mila dipendenti delle farmacie private in tutta Italia, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 agosto 2024.
Le sigle sindacali protagoniste Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dopo l’insuccesso delle trattative con l’associazione datoriale di settore Federfarma. I sindacati chiedono aumenti retributivi.
Cronaca
Sequestri della Capitaneria di Porto di Trapani circa 2 quintali di pescato non tracciato in area portuale
Commercio itinerante di prodotti ittici non autorizzato
Nei giorni scorsi un’operazione di polizia marittima volta al rispetto delle leggi sulla
pesca marittima è stata portata a termine dai militari della Capitaneria di Porto di
Trapani presso le banchine del porto peschereccio.
I militari della Guardia Costiera, coadiuvati da una pattuglia del Comando Provinciale
dei Carabinieri, hanno sottoposto a controllo numerosi mezzi adibiti al trasporto di
prodotti ittici e alla vendita itinerante, individuando quattro persone intente a
vendere circa 200 chilogrammi di prodotto ittico privo della documentazione necessaria
a garantirne la corretta tracciabilità, requisito fondamentale per assicurare la piena
tutela del consumatore finale. Durante la suddetta attività, è stato accertato inoltre che
gli ambulanti esercitavano la vendita in assenza delle previste autorizzazioni da parte
degli enti competenti necessari all’esercizio della vendita itinerante.
Al termine dell’operazione di polizia, sono state elevate complessivamente 4 sanzioni
amministrative per un totale di 13.000,00 euro e tutto il prodotto è stato posto sotto
sequestro e distrutto in quanto non è stato possibile accertarne la provenienza e la
conservazione idonea per il consumo finale.
Nel corso dell’operazione è stata altresì rilevata la presenza di numerose cassette ed
imballaggi destinati al prodotto ittico che galleggiavano nello specchio acqueo portuale,
abbandonate illecitamente da ignoti.
L’attività svolta dai militari della Capitaneria di porto di Trapani, sotto il coordinamento
della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, si inserisce nella quotidiana vigilanza
svolta su tutto il compartimento marittimo di giurisdizione, che viene assicurata (in orari
diurni e notturni) dal personale a terra ed imbarcato sulle motovedette in servizio presso
tutti gli uffici marittimi dislocati sul litorale e presso le Isole Egadi al fine di contrastare la
commercializzazione illecita di prodotto ittico e di tutela degli operatori del settore che
operano nel pieno rispetto delle normative vigenti.
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