Ambiente
Forestali – Antonio David: “Auguriamo che il nuovo governo Schifani dia giustizia e credibilità ai lavoratori”
Il nuovo Governo Regionale Siciliano si avvia ad una nuova fase di lavoro con tempi che certamente non possono aspettare viste tutte le emergenze in corso tra rincari e questioni lavorative tutte da riprendere o rivedere. Con la nomina dei nuovi 12 assessori si deve rimediare quanto prima al tempo perso e nuove aspettative che tante famiglie attendono e, dai tanti lavoratori che sperano in tempi migliori. A questo proposito vive e vegeta un perenne problema irrisolto da tanto tempo ciè quello del settore Forestale tra le varie sfaccettature che sono in corso e da graduatorie di lavoratori che sono sotto due gestioni diverse, cioè il Dipartimento Agricoltura e Foreste e quello del Territorio e Ambiente, pur essendo i lavoratori accomunati nella stessa graduatoria. Un paradosso nato dall’entrata in vigore dell’Art. 12 voluto fortemente dai sindacati e non dai lavoratori che ad oggi si trovano in situazioni penalizzanti e che pagano una guerra interna con posizioni tutte da discutere. Ora i neo assessori Luca Sammartino (Agricoltura) ed ElenaPagana (territorio e Ambiente) devono rivedere e riportare credibilità al settore così come dice Antonio David (foto) operaio forestale e responsabile del sito di ForerestaliNews – “Auguriamo un buon lavoro al nuovo Presidente Schifani e ai neo assessori Sammartino e Pagana nel prendere in mano una volta per tutte la credibilità del comparto Forestale, dando la giusta dignità lavorativa ai padri di famiglia che per tanti anni hanno sofferto tante ingiustizie e angherie in quarant’anni di lavoro. Essere stabilizzati è il minimo di giustizia non solo per noi lavoratori ma per l’intero territorio e sistema che può godere di manodopera reale e specializzata dopo tanti anni di servizio.” – Un settore molto discusso in tutti i salotti e in tutte le salse, con penalizzazioni e situazioni che molte volte non sono imputabili ai lavoratori che piangono motivazioni non cumulabili con il loro lavoro. -“Sfruttare al meglio le risorse Europee e quelle del governo regionale che deve preventivare annualmente come spese correnti, – continua ancora David – deve essere la normalità di un sistema ben oleato e funzionante se si vuole uscire dal limbo del non far niente per non aver niente. Tutti debbono essere responsabili del loro compito come noi lo saremo se vedremo i giusti sistemi organizzativi che sin d’ora sono mancati”
Ambiente
Pantelleria, variazione calendario raccolta rifiuti
Come da avviso pubblico, il Comune di Pantelleria comunica una variazione del calendario di raccolta rifiuti

Ambiente
Ambiente, via libera ai cani al guinzaglio nelle aree naturali protette
I cani al guinzaglio potranno entrare nelle aree naturali protette della Sicilia. Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, che aggiorna le disposizioni vigenti e regolamenta, secondo criteri più attuali, la fruizione del patrimonio naturale regionale.
«L’introduzione dei cani al guinzaglio all’interno di parchi e riserve è una novità che ho fortemente voluto – sottolinea l’assessore Savarino – per rispondere alle legittime istanze dei numerosi fruitori, tra cui molti turisti, di questi luoghi splendidi che caratterizzano il territorio siciliano. Vivere esperienze di immersione nella natura in compagnia degli animali d’affetto è un’opportunità per adulti e bambini, nel rispetto dell’equilibrio con la fauna selvatica e la flora. Dopo il regolamento emanato la scorsa primavera che consente ai dipendenti dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente di portare in ufficio i loro animali domestici, con questo provvedimento proseguiamo il nostro impegno nell’accrescere il benessere dei cani e di chi se ne prende cura».
Il decreto consente l’introduzione dei cani al guinzaglio in specifici sentieri e aree individuate dall’ente gestore delle aree naturali protette sulla base di linee guida e criteri fissati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, previo parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Resterà in vigore, invece, il divieto di ingresso nelle zone A dei parchi e delle riserve naturali integrali e nelle altre zone di ciascuna area naturale protetta dove non è consentita la fruizione. L’ente gestore può comunque prevedere deroghe motivate, specifiche e nominative, nei limiti fissati dalle linee guida regionali. Adesso tutti gli enti gestori provvederanno a integrare i rispettivi regolamenti di fruizione dei singoli siti naturalistici.
Ambiente
Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale
Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.
Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio
fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata
nel 2018.
Un po’ di storia
Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia
l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un
risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale
tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta
ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo
tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con
la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle
ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche
nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali
e personali di ognuno di noi.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
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