Economia
FIM CISL Sicilia, aumento di busta paga per metalmeccanici
COMUNICATO STAMPA FIM CISL SICILIA del 27 gennaio ‘24 Nella Busta Paga di gennaio gli oltre 25.000 metalmeccanici del settore artigianato in Sicilia hanno trovato l’aumento dei minimi retributivi definito, a livello nazionale da Fim Fiom Uilm e dalle rappresentanze datoriali Confartigianato, CNA, Casartigiani e Claai, il 21 dicembre dello scorso anno. La quota rappresenta un anticipo degli aumenti dei minimi retributivi che si andrà a determinare nel prosieguo della trattativa per la vigenza contrattuale 2023-26 del Ccnl Artigiani Area Meccanica, comprendente 4 settori: meccanica-installazione impianti, odontotecnici, orafi-argentieri e restauro artistico beni culturali ed è calcolata sull’indice Ipca del 2023. L’aumento (tecnicamente denominato AFAC – Acconto su Futuri Aumenti Contrattuali) è di 96 euro al 4^ livello, pari ad un percentuale media del 6.6% per tutti i livelli salariali, che sarà riconosciuto a più di 500.000 lavoratori impiegati nel Paese nel settore dell’artigianato dell’area meccanica. La prima tranche è di 50 euro dal 1° dicembre 2023 (recuperata nella busta paga di Gennaio 2024), la seconda 46 euro dal 1° aprile 2024. Questo accordo dimostra che le buone relazioni sindacali, attraverso la contrattazione, possono portare risposte veloci e adeguate anche rispetto alle retribuzioni, soprattutto in una fase inflattiva particolarmente penalizzante per il potere d’acquisto dei lavoratori. La trattativa per il rinnovo dell’intero contrattato nazionale proseguirà nei prossimi giorni e affronterà i seguenti temi: conciliazione vita lavoro-orario lavoro, formazione professionale, salute e sicurezza. Verrà anche richiesto di affrontare gli aspetti previdenziali per definire la costituzione di un Fondo di Previdenza Complementare di categoria. Questo primo passo del rinnovo del CCNL artigiani, area meccanica, consente alla nostra regione di valorizzare meglio il lavoro in questo settore che riteniamo fondamentale per far emergere le importanti realtà e le esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici che accogliamo ogni giorno nelle nostre sedi territoriali Cisl con i quali condivideremo ancora i risultati della trattativa in corso. Il settore oggetto del rinnovo contrattuale è molto diffuso anche nel territorio Agrigento-Caltanissetta-Enna, rappresentato dal Segretario Generale, Alessio Pistritto, dove insistono realtà di piccole e medie dimensioni. Alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto, che beneficeranno dei risultati ottenuti, si ricorda che gli sportelli FIM, presenti presso le sedi Cisl di Agrigento, Caltanissetta, Enna sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. A quante e quanti sono impegnati nel settore dell’artigianato, ulteriore assistenza e informazioni saranno fornite relativamente ai fondi FON.TE (fondo di pensione complementare) e SAN.ARTI (fondo di assistenza Sanitaria Integrativa ), nonché sulle prestazione erogate dall’Ente bilaterale dell’artigianato che prevedono prestazioni a favore dei lavoratori.
Pietro Nicastro, Segretario generale FIM CISL Sicilia
Ambiente
Addio termosifoni? L’Italia inventa la pittura che riscalda i muri grazie al grafene
Una rivoluzione invisibile: la vernice che scalda le pareti
Un’innovazione che sembra uscita dalla fantascienza arriva dall’Italia: una pittura riscaldante al grafene, sviluppata dalla società BeDimensional SpA in collaborazione con l’Università di Genova.
Si applica come una normale vernice, ma è capace di trasformare intere pareti in superfici radianti, eliminando la necessità di termosifoni, stufe o pannelli ingombranti.
Raggiunge temperature oltre i 100°C consumando appena 35 watt per metro quadrato, molto meno rispetto ai comuni sistemi elettrici e con un risparmio potenziale del 40% sui consumi energetici.
Un’idea destinata a cambiare il modo in cui riscaldiamo le nostre case — soprattutto in un periodo in cui ottimizzare i consumi di luce e gas è diventata una necessità per molte famiglie.
Perché tutti parlano della vernice riscaldante al grafene
Il segreto sta nel grafene, materiale considerato rivoluzionario per l’efficienza con cui conduce elettricità.
Quando la parete pitturata viene collegata a semplici elettrodi in rame, entra in funzione il Joule effect, generando calore direttamente sulla superficie.
Questa tecnologia offre:
un calore più uniforme
un ambiente senza sbalzi termici
meno dispersioni energetiche
Un approccio che si integra perfettamente in un percorso di consumo consapevole. Per monitorare meglio i consumi domestici è utile conoscere il costo del kWh o il proprio consumo energetico.
Come funziona davvero: tecnologia semplice, risultati sorprendenti
La vernice è compatibile con diverse superfici, dai normali intonaci ai pannelli sandwich, ed è pensata sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni.
Non servono impianti complessi: basta applicarla e collegare gli elettrodi.
Tra i vantaggi principali:
nessuna manutenzione
assoluto silenzio
nessun elemento visibile che ingombra l’ambiente
massima libertà di design
Una soluzione ideale per bagni, studi, locali tecnici e spazi difficili da raggiungere con i sistemi di riscaldamento tradizionali.
Pro e contro: come trasformare un’innovazione in opportunità
Vantaggi
Consumi ridotti rispetto ai riscaldamenti elettrici tradizionali
Installazione semplice
Calore uniforme
Nessun impatto estetico
Per chi desidera valutare alternative più convenienti, è possibile confrontare le offerte luce e le offerte gas.
Sfide
Meno efficiente delle pompe di calore più performanti
Necessità di certificazioni e test a lungo termine
Disponibilità commerciale iniziale limitata
Nonostante ciò, il potenziale è enorme: soprattutto per ristrutturazioni eleganti, locali piccoli, ambienti umidi o progetti ad alto valore estetico.
Il calore invisibile che cambia la casa
La pittura al grafene propone un nuovo modello di comfort domestico: invisibile, efficiente e sostenibile.
In futuro potrebbe integrarsi con tecnologie smart e sistemi fotovoltaici, trasformando ulteriormente il modo in cui utilizziamo l’energia.
Questa innovazione tutta italiana potrebbe davvero portare a un mondo senza termosifoni visibili. Se i prossimi test confermeranno le prestazioni promesse, la pittura riscaldante al grafene potrebbe diventare uno dei pilastri dell’edilizia sostenibile del futuro.
Ambiente
Grande adesione a “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, il progetto del Parco
C’è tempo fino al 31 dicembre 2025
Sono molte le adesioni che stanno giungendo sia da parte di proprietari di terrazzamenti agricoli coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e conduzione sia da parte di terzi che sono interessati a prendere in gestione tali terreni per recuperarli attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, o allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate.
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria promuove una ricognizione su tutto il
territorio dell’isola per individuare proprietari di terrazzamenti agricoli — coltivati
ma a rischio di abbandono, oppure già incolti — interessati a renderli disponibili in
affitto per almeno 15 anni. L’obiettivo è favorire il recupero e la valorizzazione dei
terrazzamenti, privilegiando coltivazioni tradizionali come vite, cappero, ulivo,
origano, oltre ad altre produzioni mediterranee e piccoli allevamenti.
Invio delle manifestazioni di interesse:
UN’OPPORTUNITÀ IMPORTANTE PER I PROPRIETARI DEI TERRENI
E PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE PANTESCO
Di seguito il link all’avviso https://www.parconazionalepantelleria.it/news-dettaglio..
Economia
Pantelleria isola di terra e non di mare. Un progetto per aiutare il settore pesca
Le condizioni favorevoli per il pescatore e l’avventore
Sin dalle origini di questa isola, l’uomo aveva intuito la sua vocazione agricola, mentre il comparto pesca, con meraviglia dei più, è praticato prevalentemente, da sempre, per diletto, per passatempo.
Una terra emersa da eruzioni vulcaniche, che fino al 1892 (data dell’ultimo episodio) ha cambiato aspetto, altitudine. La riva frastagliata, di difficile approdo da un mare troppo profondo già sotto costa. Senza parlare dei frequenti fenomeni tellurici cagionanti tsunami… Meglio stare a terra, una terra generosa, seppur arida.
Così si profila questa attitudine all’agricoltura per Pantelleria, mentre il comparto pesca è praticato prevalentemente, da sempre, per diletto, per passatempo.
Eppure questa isola una piccola realtà ittica è presente e resiste. Per aiutare e tutelare la quale si sarebbe pensato ad un progetto.
Il progetto: riqualificazione zona attracco pescatori e creazione ambienti per la conservazione e lavorazione del pesce
Si parla infatti di riqualificare l’area dedicata all’attracco delle barche dei Pescatori che è allocata subito dopo il cantiere di Esposito. Con una miglioria che prevede pensiline, banchi per la vendita al dettaglio e anche un raccoglitore hight tech della spazzatura prodotta oltre che di quella casualmente raccolta con le reti in mare. quest’area delle pescherie di Pantelleria, farci una pensilina, attacchi di luce e acqua corrente e quanto altro si potrebbe valutare importante.
Inoltre, nell’area del mattatoio dell’Arenella, si parla di fare un capannone per i magazzini per i pescatori per tenere tutte le loro cose.
I locali saranno corredati di frigorifero, abbattitore, più un laboratorio di trasformazione, nel quale i pescatori potranno anche cucinare: si pensi all’estate e al turista che va a comprare il pesce o addirittura già cotto professionalmente, evitando fritti in casa, con odori e pulizia annessi.
Da questo progetto esce un sistema di valorizzazione della pesca che passa attraverso la realizzazione di condizioni favorevoli per chi vuole fare il pescatore.
Il pescatore, in questo assetto prende il pesce, lo conserva e lo rivende a un prezzo diverso magari in un momento diverso.
Questo disegno potrebbe rappresentare un incentivo anche per altre persone che desiderino avvicinarsi a questo lavoro che vede spesso aiuti dalla Regione Siciliana.
In questo modo si ha la possibilità di:
- posto da attracco per l’imbarcazione personale
- si vendere anche il pesce sul posto
- conservare o lavorare, vendendo il prodotto finito
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