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Cultura

Festa dei Nonni, gli Angeli Custodi di ciascuno di noi. In Italia sono 12 milioni

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“Quando il tuo nipotino, che ti ha visto da lontano, ti corre incontro pieno di luce dentro agli occhi, in quel momento, in quel preciso istante, non è una semplice dolce creatura che ti sta venendo incontro, ma è il Creato intero, Dio compreso.” (Carlo Sorrentino sociologo e scrittore). Oggi ricorre la Festa dei Nonni, in gran parte delle nazioni del mondo che celebrano la loro figura e l’influenza sociale degli stessi. Infatti sono oltre 12 milioni i nonni in Italia, il più alto numero d’Europa. I nipoti arrivano in media a 54,8 anni e quasi il 26% si affaccenda per occuparsi della progenie, mentre i genitori sono a lavoro impiegandosi anche economicamente per aiutare i figli Nella tradizione cattolica, i nonni festeggiano come loro patroni i Santi Gioacchino ed Anna, genitori di Maria e nonni di Gesù, che vengono celebrati il 26 luglio.

Infatti, la festa dei nonni è stata creata negli Stati Uniti D’America, paesi prevalentemente protestanti,  nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter, su proposta di Marian McQuade, una casalinga dello Stato della Virginia, madre di quindici figli e nonna di ben quaranta nipoti.

Il Pres. Jimmy Carter

La infaticabile, quanto mai ingegnosa nonnina, iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956, pensando soprattutto all’educazione delle giovani generazioni e la relazione con i loro nonni. Mentre nei natali  Stati Uniti la festa nazionale dei nonni (in inglese, National Grandparents Day) viene celebrata ogni anno la prima domenica di settembre dopo il Labor Day, in Italia, essa coincide con il 2 ottobre, così come da legge  159 del 31 luglio 2005 “quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”. Tale data coincide con il ricordo liturgico degli angeli custodi nel calendario cattolico dei Santi. Nella nostra nazione autori e ideatori della “festa dei nonni”, (dal 1978) sono Maria Zanni, Michele Armetta. Successivamente, si interessa alla manifestazione Franco Locatelli (Presidente dell’Unione Nazionale Florovivaisti – Unaflor). Arturo Croci, Wim Van Meeuwen e Walter Pironi, che ufficializzano il comitato ufficiale della festa dei nonni nel  1997. A seguito dell’istituzione nazionale della festa, con tanto di legge, è stato istituito  il «Premio nazionale del nonno e della nonna d’Italia», che il presidente della Repubblica assegna annualmente a dieci nonni, in base a una graduatoria compilata dall’apposita commissione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Il compito di promuovere iniziative di valorizzazione del ruolo dei nonni, in occasione di tale data, spetta per legge a regioni, province e comuni. Invece, il Regno Unito, pur essendo stata introdotta nel 1990, ha cominciato la sua celebrazione solo dal 2008, nella prima domenica di ottobre. In Francia, i nonni e le nonne hanno riti a sè e sono festeggiati ogni anno separatamente. La festa della nonna, già dal 1987, la prima domenica di marzo. Dal 2008 è stata introdotta la festa del nonno la prima domenica di ottobre. Ai nostri cari Angeli Custodi è stato attribuita una espressione floreale con nontiscordardime

Non-ti-scordar-di-me

Secondo la tradizione, la denominazione di “nontiscordardimé” sarebbe legata a una leggenda germanica, secondo la quale Dio stava dando il nome alle piante quando una piantina, ancora senza nome, gridò: “Non ti scordar di me, Dio!” e Dio replicò: “Quello sarà il tuo nome!”. Chi di noi può scordare i propri di nonni, compagni perfetti di ogni gioco, complici omertosi di marachelle, donatori di abbracci e amore incondizionato come nessun altro?! Tanti auguri, nonni! Marina Cozzo    

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Pantelleria nel romanzo di Giusy Andaloro “La porta dimensionale”, ora su Amazon

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“La porta dimensionale”, la seconda opera letteraria di Giusy Andaloro, che dopo l’esordio come autrice con le poesie, approda nel romanzo. Anche questo ultimo libro è dedicato a Pantelleria, ma qui l’autrice compie una narrazione seducente, fatta di misteri, passioni, scirocco e mare.

Un’isola.
Un amore impossibile.
Una maledizione che attraversa i secoli.
Quando il passato torna a reclamare il suo prezzo, l’amore diventa l’unica via di salvezza. . .

All’alba, Victoria approda a Pantelleria, un’isola selvaggia e magnetica, dove le scogliere di ossidiana si tuffano in un mare profondo e misterioso.
L’aria è carica di presagi e ogni ombra sembra sussurrare storie perdute.
Fin dal primo istante, Victoria percepisce un richiamo impossibile da ignorare: frammenti di ricordi sepolti,
volti dimenticati, emozioni sopite da secoli.
Ma chi o cosa la sta aspettando davvero su quest’isola sospesa tra realtà e leggenda?
Il destino si manifesta negli occhi di Battista, un uomo dal passato tormentato e dal fascino selvaggio, il cui sguardo nasconde segreti che attraversano i secoli.
Tra Victoria e Battista scatta un legame inspiegabile, un’attrazione ancestrale, che sfida ogni logica e ogni ragione.
Ma l’ombra di un’antica maledizione incombe sulle loro vite:
“Tutto ciò che hai conquistato lo perderai, come è sempre stato e sempre sarà per la tua famiglia.”
Il vento di Scirocco porta con sé il peso di queste parole, e Victoria sente il brivido del destino percorrerle la schiena.
Mentre esplorano l’isola, il confine tra passato e presente si assottiglia.
I dammusi silenziosi, le viuzze scoscese, le scogliere nere e il mare profondo diventano testimoni di enigmi che aspettano di essere risolti.
Antiche voci risuonano tra le mura, ombre invisibili li osservano dall’acqua, e un portale dimenticato tra le dimensioni attende di essere riaperto, celando un amore antico e una colpa che reclama giustizia.
Ogni scoperta è un colpo di scena, ogni passo un rischio mortale, e ogni scelta potrebbe cambiare il corso delle loro vite per sempre.
Victoria e Battista devono affrontare enigmi che sfidano la logica e le leggi del tempo, mentre il passato minaccia di risucchiarli in un ciclo di dolore eterno.
Riusciranno a spezzare la catena del destino, o la maledizione li separerà per sempre?
In questo romanzo, suspense, mistero e passione si intrecciano alla magia primordiale di Pantelleria: il vento scuote le rocce, il mare custodisce verità sommerse e il cielo al tramonto si tinge di rosso come un presagio ineluttabile.
Ogni pagina è un viaggio tra emozioni profonde, pericoli nascosti e rivelazioni che cambiano la vita.
I lettori saranno catturati da un mondo dove l’amore e il destino si confrontano in un duello senza tempo.
L’isola di Pantelleria diventa protagonista, magnetica e incantata, avvolgendo i personaggi in un’avventura mozzafiato tra passione, mistero e segreti secolari.

“La Porta Dimensionale: Amore e Mistero Oltre il Confine” è il romanzo perfetto per chi ama thriller romantici, storie misteriose, segreti sepolti dal tempo, portali dimenticati e avventure che tengono il cuore in sospeso fino all’ultima pagina.
Ogni momento, ogni sguardo, ogni segreto potrebbe cambiare tutto, e ogni lettore sarà trascinato in un mondo dove la realtà e il mistero si fondono in un’unica esperienza indimenticabile.
Victoria e Battista scopriranno che l’amore può essere più potente di ogni maledizione…ma il destino non si arrende facilmente, e solo chi ha il coraggio di affrontarlo fino in fondo potrà decidere il proprio futuro.
Alcuni segreti non dovrebbero mai essere risvegliati.
Alcuni amori, però, sono disposti a rischiare tutto.

Immergiti nel mistero e scopri il segreto che attraversa i secoli. 

Disponibile in formato ebook su Amazon.

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Cultura

Pantelleria, il Centro Giamporcaro omaggia il Vescovo de “Le poesie di Lillo”

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Il Centro Giamporcaro, per mani del suo Presidente Anna Rita Gabriele, fa omaggio del libro di poesie di Lillo di Bonsulton  al Vescovo Giurdanella

Il Giamporcaro partecipa attivamente al Villaggio di Natale, messo in scena presso Piazza Cavour di Pantelleria. Scopo essenziale per il Centro Culturale è la vendita di due libri, il cui provento verrà utilizzato per la realizzazione della statua dedicata all’asino pantesco: un modo per esaudire il desiderio di un uomo particolare, pantesco di adozione, che tanto si è speso per la cultura e la società di Pantelleria.

Tra animazioni, artigianato, e altro ancora si è creata un’atmosfera singolare, accogliente, nel pieno centro del Capoluogo, nonostante il meteo un pò ballerino.

Nella mattinata di ieri, 22 dicembre 2025, lo stand riservato al Giamporcaro ha ricevuto l’inaspettata visita del nuovo parroco, Don Ramesh, e del Vescovo Angelo Giurdanella, con quel suo fare accogliente e luminoso. L’alto prelato in questi giorni è a Pantelleria per una serie di eventi, come l’anniversario delle Suore delle Poverelle, e per portare la propria parola nella comunità tra messe ed incontri e visitando associazioni come l’Albero Azzurro.

Il Presidente Anna Rita Gabriele ha colto l’occasione per fare un dono a sua eminenza: il libro “Le poesie di Lillo”.
Un gesto che rimarrà nella memoria del Centro Culturale ma, sicuramente, anche dello stesso alto prelato.

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I dolci siciliani delle feste: un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola

Barbara Conti

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I dolci siciliani che non possono mancare sulle tavole delle feste Un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola

In Sicilia, il Natale non è solo una festa: è un rito collettivo che passa dalle mani alle cucine, dai ricordi alle tavole imbandite. Ogni provincia custodisce un patrimonio di dolci che raccontano storie antiche, influenze arabe, creatività contadina e un amore profondo per la condivisione. Pantelleria, con la sua identità forte e mediterranea, partecipa a questo mosaico portando in tavola sapori unici, ma accogliendo anche i grandi classici della tradizione siciliana. Di seguito, ho fatto una selezione dei dolci che non possono mancare nelle case siciliane durante le feste.

Buccellato: il re delle feste
Il buccellato è forse il dolce natalizio più rappresentativo dell’isola. Un anello di pasta frolla ripieno di fichi secchi, mandorle, noci, uva passa e scorze d’arancia. Ogni famiglia ha la sua versione, ogni provincia la sua sfumatura. È un dolce che profuma di casa, di pazienza e di mani che impastano insieme. Cubbaita e torrone alle mandorle La Sicilia non rinuncia mai ai suoi torroni: mandorle di Avola, miele, zucchero e la magia del caramello. La cubbaita, di origine araba, è una lastra croccante di sesamo e miele: semplice, essenziale, irresistibile.

Pignolata o Pagnuccata
Piccole palline di pasta fritta, ricoperte di miele e decorate con zuccherini colorati. È il dolce della festa, del gioco, dei bambini che rubano i pezzetti con le dita. In molte case si prepara ancora in grandi teglie da condividere con vicini e parenti.
Biscotti di mandorla Ricci, morbidi, profumati: i biscotti di mandorla sono un simbolo della pasticceria siciliana. 
A Natale diventano un dono prezioso, spesso preparati in casa e offerti come gesto di affetto.

Scorzette d’arancia candite e glassate
Le arance siciliane, regine dell’inverno, diventano protagoniste anche nei dolci.
Le scorzette candite o immerse nel cioccolato fondente sono un classico elegante e profumato, perfetto per chiudere un pranzo importante. I geli: agrumi, cannella e tradizione Il gelo di arancia, di limone, di mandarino o di cannella è un dessert leggero, digestivo e profondamente identitario. È il modo più semplice per portare in tavola il profumo degli agrumeti siciliani.

I dolci di Pantelleria: un’identità che profuma di isola Pantelleria aggiunge alla tavola delle feste la sua anima unica:

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Mustazzola pantesca Un dolce antico, speziato, spesso preparato per le grandi occasioni. La sua forma e il suo impasto raccontano la storia dell’isola e delle sue contaminazioni mediterranee.
Il cous cous dolce (nelle famiglie che lo tramandano)
Una preparazione rara, ma ancora viva in alcune case: semola lavorata a mano, frutta secca, miele, agrumi. Un ponte tra Sicilia e Nord Africa che trova a Pantelleria la sua naturale dimora.

Biscotti al passito
Il passito di Pantelleria, oro liquido dell’isola, diventa ingrediente per biscotti aromatici e intensi, perfetti per accompagnare un brindisi di fine pasto. Perché questi dolci resistono al tempo Ogni dolce siciliano è un racconto: parla di famiglie, di stagioni, di ingredienti poveri trasformati in tesori.

A Natale, più che in ogni altro momento dell’anno, questi sapori diventano un ponte tra generazioni, un modo per ritrovarsi e riconoscersi. Pantelleria, con la sua identità forte e il suo spirito comunitario, continua a custodire e reinterpretare queste tradizioni, mantenendo vivo un patrimonio che appartiene a tutta la Sicilia.

Barbara Conti

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