Cultura
Favignana: un viaggio multimediale tra lusso e innovazione architettonica con i Florio
Favignana ha stupito con un nuovo progetto culturale che ha unito storia, lusso e innovazione architettonica. Una realtà immersiva (ma non solo) è stata protagonista dell’estate favignanese.
Il progetto denominato “I Florio tra lusso ed innovazione architettonica”, curato dall’Area Marina Protetta “Isole Egadi” Ente Gestore Comune di Favignana, è stato finanziato dal Ministero della Cultura con il “Fondo per la Cultura anno 2022”,
Il finanziamento ministeriale a cui il Comune di Favignana è riuscito ad accedere ha avuto come finalità principali la tutela, conservazione, restauro, fruizione, valorizzazione e digitalizzazione del patrimonio culturale.
L’allestimento realizzato, tra la fine del 2023 e gli inizi del 2024, presso Palazzo Florio, storica residenza estiva della famiglia Florio tra la fine dell’800 e la metà del ‘900, è risultata una delle più apprezzate attrazioni culturali dell’isola.
L’allestimento museale si sviluppa su due livelli del Palazzo: il primo piano, dedicato alle attività economiche della Famiglia Florio, con l’ausilio di iPad per la realtà aumentata, trasporta i visitatori indietro nel tempo attraverso riproduzioni multimediali della vita sociale e delle attività imprenditoriali (la produzione del tonno, le spezie, il vino Florio, e la compagnia di navigazione) che resero famosa la Favignana dei primi del ‘900.
Il secondo piano, di contro, ospita una sala espositiva dedicata alla figura di Donna Franca con una esposizione di riproduzioni fedeli di alcuni dei più significativi abiti di gala da Lei indossati durante eventi mondani nella Palermo della Belle Epoque. L’allestimento offre anche un’esperienza tattile, i visitatori, infatti, possono toccare con mano i tessuti di confezionamento degli abiti esposti.
Il connubio tra supporti tecnologici come proiezioni audio/video e realtà aumentata, con riproduzioni materiali di abiti e monili mostra ed esalta lo sfarzo e l’opulenza della Famiglia Florio generati dalla loro innata propensione imprenditoriale.
“L’Area Marina Protetta ha nella propria mission la valorizzazione del territorio e delle tradizioni” dichiara Salvatore Livreri Console, direttore dell’Area Marina Protetta. “Il recupero della storia e dell’epopea dei Florio alle Egadi è quindi uno snodo importante per mostrare come si sia evoluta nel corso di un secolo la visione del Mare e delle sue risorse”.
Il progetto, ideato come mostra permanente, ha utilizzato spazi restaurati ma non ancora musealizzati di Palazzo Florio, garantendone fruibilità continuativa nel tempo anche in periodi di bassa stagione.
Insieme allo Stabilimento Florio, le strutture museali sono, ormai, considerate attrazioni culturali di rilievo internazionale, il solo Palazzo durante la stagione di apertura, aprile-novembre 2024, ha registrato circa 20.000 presenze, generando un indotto che ne permette l’autofinanziamento delle attività museali ed ampliando l’offerta culturale del territorio egadino. Questo progetto ha rappresentato un’importante iniziativa per valorizzare il patrimonio culturale di Favignana, offrendo ai visitatori un viaggio unico tra storia, lusso e innovazione.
Cultura
Solarino, 1827–2027: la memoria di un Comune che nasce e cresce
Ci sono date che non appartengono soltanto agli archivi, ma continuano a parlare al presente.
Il 20 dicembre 1827 è una di queste per Solarino, giorno in cui il centro abitato ottenne l’autonomia amministrativa dal Distretto di Siracusa, nella Valle di Siracusa, entrando ufficialmente nella storia istituzionale del Regno delle Due Sicilie come ente autonomo, seppur inizialmente definito comunello.
Una parola, comunello, che oggi può sembrare marginale, ma che all’epoca indicava una realtà in formazione, un organismo amministrativo giovane, chiamato a strutturarsi e a dare ordine alla vita civile di una comunità già esistente e vitale.
Non si tratta, però, di un termine comparso improvvisamente nel 1827.
Già nel 1821, infatti, l’appellativo comunello compare in un atto di morte ufficiale, nel quale viene dichiarato il decesso di Salvatore Carpinteri, nato a Solarino nel 1759.
La dichiarazione fu certificata dal parroco don Antonino De Benedictis, a conferma di come Solarino fosse già riconosciuto come entità territoriale distinta all’interno della documentazione civile ed ecclesiastica, ancor prima del riconoscimento formale dell’autonomia comunale.
La nascita del Comune non fu un atto improvviso, ma il risultato di un percorso più lungo. Le radici affondano infatti nel 1760, anno della fondazione del centro abitato ad opera della famiglia Requesens, momento che segna l’inizio della storia urbana di Solarino.
L’autonomia del 1827 rappresentò una seconda, decisiva fase: quella della piena responsabilità amministrativa e civile.
A raccontare quel primo periodo sono anche i registri ufficiali.
Michele Rametta, eletto di polizia e ufficiale dello stato civile, attestò che nel corso dell’intero anno 1827 non si verificarono eventi rilevanti, un dettaglio che oggi può sembrare secondario ma che restituisce l’immagine di una comunità ordinata, capace di avviare il proprio cammino istituzionale in un clima di stabilità.
- Fonte – Comune di Solarino
Il primo atto civile del nuovo Comune risale al 28 dicembre 1827 e riguarda Giuseppe Terranova, giovane di 24 anni, figlio di Matteo, insieme alla moglie Maria Mangiafico: un nome che segna simbolicamente l’inizio della Solarino autonoma.
Quasi due secoli dopo, quella storia continua a essere raccontata.
L’Amministrazione comunale di Solarino, guidata dal sindaco onorevole Tiziano Spada, ha scelto di ricordare l’evento dell’autonomia comunale, valorizzando i colori istituzionali giallo e blu.
Colori che rimandano a una fase storica successiva rispetto alle origini, ma che testimoniano l’evoluzione dell’identità cittadina nel tempo, tra memoria e presente.
Ricordare il 1827 oggi non significa celebrare una data in modo formale, ma riconoscere il valore di un percorso collettivo.
Solarino non è il frutto di un singolo momento, bensì il risultato di tappe successive, di scelte amministrative, di uomini e famiglie, di documenti e di silenzi.
È in questa continuità che si costruisce l’identità di una comunità.
La storia, quando è condivisa e compresa, non guarda solo indietro: diventa uno strumento per leggere il presente e progettare il futuro.
E Solarino, forte delle sue radici e consapevole del proprio cammino, continua a scrivere la sua pagina, giorno dopo giorno.
Laura Liistro
Cultura
Vespa Club Pantelleria, cambio programma per l’evento Babbo Natale tra le contrade
Variazione nel programma
Comunicato per evento Babbo Natale in Vespa di domani 21 Dicembre
Il Vespa Club Pantelleria ASD , INFORMA tutta la cittadinanza che in seguito alle avverse condizioni meteo , il programma subirà qualche variazione che di seguito si riporta :
Nelle contrade il Babbo Natale riceverà i bambini presso i circoli Trieste Stella e Agricolo Scauri mentre a Pantelleria centro presso la saletta del bar Tikirriki.
Gli orari indicati nel programma iniziale rimarranno invariati.
Il Babbo Natale però vista la pioggia prevista arriverà in autovettura e non in Vespa. Approfitto a nome mio e di tutti i soci del club per auguravi un buon Natale a tutti ed un prosperoso nuovo Anno.
Vi aspettiamo numerosi.
Il Presidente Giovanni Pavia
Cultura
Pantelleria, gli auguri di fine anno del Parco Nazionale: bilancio delle attività e sguardo al futuro
Presso la trattoria Marrone di Scauri si è tenuto l’incontro di fine anno promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, occasione per rivolgere gli auguri per il 2026 alla cittadinanza e alle autorità intervenute, ma anche per fare il punto sui numerosi progetti portati avanti nel corso dell’anno. Nel saluto iniziale il Commissario Straordinario Italo Cucci ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al lavoro del Parco, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, cittadini e operatori locali.

Ha poi rimarcato la sua soddisfazione nel ricoprire
questo ruolo che dà forza all’Ente e che permette di portare avanti il lavoro anche con il
supporto delle istituzioni nazionali.
Durante la serata è stato tracciato un bilancio delle attività del Parco, sottolineando
l’impegno costante nella tutela del territorio, nella valorizzazione delle tradizioni locali e
nello sviluppo di percorsi inclusivi e sostenibili. Particolare attenzione è stata dedicata al
festival Pantelleria Asinabile, progetto simbolo di inclusione e accessibilità, del quale è
stato proiettato il documentario firmato da Nicola Ferrari, accolto con grande interesse e
forte emozione dal pubblico presente.
Nel corso della serata si è svolta anche la consegna dei diplomi ai partecipanti del corso
introduttivo teorico pratico per la costruzione dei muretti a secco “L’Arte dei muri a secco”,
iniziativa che ha mirato a preservare e tramandare una delle tecniche costruttive più
rappresentative del paesaggio pantesco, riconosciuta come patrimonio culturale e
identitario dell’isola.
Parole di gratitudine sono state espresse anche dal direttore facente funzioni Carmine
Vitale, appena riconfermato in questo ruolo, che ha ringraziato la comunità pantesca per la
fiducia accordata e per il sostegno dimostrato nei confronti dei progetti del Parco,
ribadendo la volontà di continuare a lavorare insieme per la crescita e la valorizzazione
dell’Isola di Pantelleria.
Prima del brindisi e del momento conviviale il Sindaco Fabrizio D’Ancona ha portato un
saluto e condiviso alcune riflessioni, sottolineando l’importanza del legame tra istituzioni e
territorio e il rapporto di collaborazione fattivo tra Comune ed Ente Parco.
Una serata di gioia, con momenti di emozione, in un clima di partecipazione e
condivisione, con il rinnovato impegno del Parco Nazionale a proseguire nel percorso di
tutela, inclusione e sviluppo sostenibile anche nel nuovo anno.
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