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Cronaca

Favignana, ennesima rottura della passerella, Giangrasso: Disagi insostenibili per la comunità

Redazione

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Favignana, ennesima rottura della passerella, Giangrasso: Disagi insostenibili per la comunità

Questa mattina si è verificata l’ennesima rottura della passerella, un evento che ormai sembra ripetersi con drammatica regolarità e che sta causando gravi disagi all’intera comunità di Favignana. Ancora una volta, studenti, lavoratori e cittadini si trovano costretti a subire doppiamente le difficoltà dell’insularità, aggravate dall’assenza di interventi risolutivi.

“La passerella è un’infrastruttura essenziale per garantire collegamenti sicuri e continuità nei trasporti, ma da anni è in condizioni inaccettabili”, dichiara Pietro Giangrasso, Consigliere Comunale di Favignana. “Non solo studenti e lavoratori ne subiscono le conseguenze dirette, ma l’intero tessuto economico e sociale dell’isola è pesantemente penalizzato. È inaccettabile che una comunità come la nostra debba vivere in una situazione di costante precarietà”.

A peggiorare il quadro è l’assenza di risposte concrete da parte della Regione. “Da anni – aggiunge Giangrasso – attendiamo invano le promesse mai mantenute dell’allora Assessore ai Trasporti, Marco Falcone, che aveva garantito la costruzione di una nuova passerella. Parole che, ad oggi, non si sono mai tradotte in fatti concreti, lasciando Favignana in uno stato di abbandono e isolamento”.

Chiedo con forza che la Regione metta finalmente fine a questa vergognosa situazione e intervenga subito con soluzioni definitive. “La comunità di Favignana non può più attendere – conclude Giangrasso – e non accetteremo ulteriori ritardi o promesse vuote. È tempo che le istituzioni rispettino i diritti dei cittadini e diano risposte concrete a un problema che si trascina da troppo tempo”.

Cronaca

Fabrizio D’Ancona dedica una toccante lettera dal titolo “Alla famiglia di Salvatore D’Amico, ex Sindaco di Pantelleria”

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In qualità di Sindaco di Pantelleria, desidero esprimere la mia più profonda vicinanza e solidarietà alla famiglia dell’ex sindaco Salvatore D’Amico, recentemente prosciolto da gravi accuse in un processo durato anni. La sua morte, avvenuta senza che avesse potuto godere pienamente della giustizia che gli era dovuta, lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità.

Il caso di Salvatore D’Amico è emblematico di una realtà che troppo spesso resta nell’ombra: quella degli errori giudiziari che, anziché tutelare, danneggiano irreparabilmente la vita di cittadini onesti. Secondo dati ufficiali, dal 1992 al 2022 lo Stato italiano ha speso oltre 900 milioni di euro per risarcire vittime di errori giudiziari, tra cui casi di ingiusta detenzione e condanne erronee. Questi numeri evidenziano non solo un costo economico, ma soprattutto un danno umano e sociale che non può essere ignorato.

È inaccettabile che un sistema che dovrebbe garantire giustizia possa, invece, distruggere l’immagine di un uomo o di una donna, le proprie attività e la serenità di intere famiglie. La lentezza dei processi, la burocrazia soffocante e la carenza di risorse sono solo alcune delle criticità che contribuiscono a questa ingiustizia sistemica.

Come nazione, come comunità, dobbiamo chiedere con forza una riforma del sistema giudiziario che ponga al centro la tutela dei diritti dei cittadini e l’efficienza della giustizia. Non possiamo permettere che altri, come Salvatore D’Amico, debbano subire il peso di un errore che non hanno commesso.

In memoria di Salvatore, dobbiamo tutti impegnarci a lavorare affinché la sua vicenda non sia solo un ricordo doloroso, ma un monito per tutti noi: affinché la giustizia sia veramente tale, equa e tempestiva.

Con affetto e stima.

Pantelleria, lì 30 maggio 2025

Fabrizio D’Ancona

Sindaco di Pantelleria

Può interessare approfondire la vicenda leggendo: 
Pantelleria, Salvatore D’Amico assolto per non aver commesso il fatto in processo del 2008

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Ambiente

Pantelleria, liberazione della Nitticora avvenuta con successo. Salvato esemplare di Falco della Regina – V I D E O

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Care e cari del “Il Giornale di Pantelleria”, vi scrivo per comunicarvi che la
liberazione della Nitticora del 17 maggio è avvenuta con successo.
E’ stato un momento emozionante a cui hanno assistito un gruppo di amici e
appassionati naturalisti, oltre che Davide Davì Agronomo del Parco di
Pantelleria, che l’aveva recuperata.
La liberazione è avvenuta grazie alla supervisione dell’Associazione
L’Avamposto, oltre che dell’Ispettore Superiore Camillo Matera, la
Sovrintendente Capo Silvia Muratore e il Commissario Superiore Luca Ferlito
del Corpo Forestale della Regione Sicilia.

Il sorvolo del Lago

 

Tutti abbiamo potuto assistere al suo vigoroso e perfetto volo, tanto da poterlo
considerare di buon auspicio per il migliore proseguimento della sua
migrazione verso le zone umide del nord Italia ed Europa.
Evidentemente le cure con iniziali vitamine e acqua fresca e gli abbondanti
pasti, (alici e latterini) sono bastate per rimetterla in sesto.
Ma come sappiamo, la meravigliosa natura di Pantelleria non smette mai di
riservarci incontri e momenti straordinari, che spesso ci lasciano l’animo colmo
di gioia, mista al reverenziale stupore.

Il falco della regina nel cimitero di Scauri

Infatti pochi giorni dopo la liberazione della Nitticora, ho ricevuto un altra
telefonata, questa volta da Alice Bernardo e Virginia Zanoli, che richiedeva da
parte mia un particolare intervento, per aiutare un falco rimasto incastrato in
una fessura di un muro all’interno del cimitero di Scauri.

Accorso immediatamente sul posto, trovandovi Vittoria che era riuscita ad
individuarlo nonostante il mimetismo e a tenerlo sottocchio, ho potuto
constatare che effettivamente il falco era bloccato nella fessura del muro, non
potendo andare né in avanti né all’indietro.
E appena liberato dalla difficile situazione, con grande meraviglia capii in
seguito che si trattava di uno splendido esemplare femmina di Falco della
Regina, (Falco eleonorae).
Effettuato un primo controllo sul posto dello stato di salute generale, ho potuto
verificare che la bellissima creatura non presentava nessuna evidente ferita e le
ali parevano perfette per il volo, ma come si può vedere nel video, il primo
tentativo di volo avvenuto durante il recupero non è andato bene.
Cosi decisi di portarla a casa per tenerla meglio sotto osservazione e accertarmi
che non avesse qualche problema più serio, come ad esempio, sintomi di
intossicazione o peggio di avvelenamento.
Trascorsa la notte in tutta tranquillità, dato che “la Regina” ha gradito solo un 
po d’acqua e tanto riposo, già al mattino scalpitava e strideva per dirmi che era
pronta per riconquistare il suo regno, il cielo.
Non prima però di aver effettuato un primo piccolo volo all’interno delle pareti
protette del dammuso, posandosi regalmente sul mio letto ho potuto appurare
che aveva ragione, la Regina stava benissimo ed era bella e fiera e da li mi
guardava con il suo sguardo profondo e penetrante.
Il giorno prima evidentemente aveva solo le ali un po anchilosate e assoluto
bisogno di riposo.

Lo stesso pomeriggio infatti, sotto la mia supervisione, dell’Ispettore Sergio
Gallo e dell’Agente Benigno Domenico del Corpo Forestale e in presenza di
Vittoria Zanoli e l’amico Giuseppe Casano, è stata liberata nello stesso luogo
del ritrovamento.
Fin dal primo contatto, sembrava proprio che la magnifica creatura non avesse
alcun timore della nostra presenza, come avesse ben compreso che eravamo
tutti li per aiutarla.
Ed è’ stata davvero un esperienza unica e irripetibile vederla volare libera tra i
suggestivi e mistici paesaggi del cimitero di Scauri, facendoci restare tutti con il
fiato sospeso, vedendola attardarsi prima di spiccare il volo, prolungando
l’incanto del magico momento e donando a tutti il tempo di ringraziarla e chissà,
lei che senza dubbio è una regina, di ringraziare noi.

Va senz’altro ricordato che il nome “Falco della Regina” è un omaggio alla
famosa Giudicessa Eleonora D’Arborea del regno indipendente D’Arborea,
vissuta nel XIV secolo e da tutti considerata Regina di Sardegna.
Eleonora D’Arborea fu una grande donna, che stabilì alleanze e regnò con
lungimiranza e saggezza, resistendo alle pressioni e alle pretese territoriali degli
aragonesi, mantenendo a lungo e saldamente l’ultimo regno autoctono e
autonomo di Sardegna.
Inoltre, al di là di essere diventata simbolo della resistenza e della volontà di
indipendenza del Popolo sardo, oggi la Regina è anche nota per aver
promulgato le prime leggi in Europa e forse nel mondo in materia di protezione
della natura e in difesa degli uccelli rapaci, aggiornando la Carta de Logu,
vietando di fatto la caccia dei rapaci adulti e le razzie dei nidiacei frequenti
nell’epoca.
Per questo quattro secoli dopo, il Generale dell’esercito sabauda e naturalista
Alberto della Marmora, propose il nome scientifico del falconide (eleonorae),
appunto Falco della regina, in onore di Eleonora D’Arborea, Regina di
Sardegna, essendo in vita particolarmente legata a questa specie.
Naturalmente ispirato da tale femminea regalità, seguendone il filo conduttore
non posso esimermi dal dedicare queste lettere a tutte le donne protagoniste di
questa storia e come questa di tante altre simili, che costellano le importanti
azioni di salvaguardia della natura avvenute per mano delle donne.
A Virginia che con occhio attento osserva il mondo della natura e ascoltandone

il suo richiamo può accorgersi delle meraviglie che possono celarvisi, e in
questo caso ha fatto la differenza tra la vita e la morte di una così bella creatura.
A Silvia Muratore del Corpo Forestale e ad’Annamaria del Centro di Recupero
Fauna di Ficuzza della Lipu che da vere Maestre della Terra, esercitano
quotidianamente la loro professione con passione e sincero amore per la Natura,
in sinergia salvando e curando migliaia di animali ogni anno.

A tutte le donne che grazie alla loro sensibilità e dedizione tipica delle madri,
forse pur senza saperlo, tengono ancora in mano quel filo che la Regina
Eleonora ha tessuto più di 600 anni or sono, cercando di garantire e custodire
l’integrità e la bellezza del mondo e le sue meraviglie alle generazioni future.
Il Falco della regina raro sia in Italia che in Europa, predilige le scogliere a
picco sul mare durante la nidificazione ed essendo un grande aviatore, riesce a
percorrere più di 10.000 Km. per svernare in Madagascar e sulle Isole
Mascarene nell’Oceano Indiano, riunendosi in grandi colonie.
E’ sulla lista rossa delle specie da proteggere con uno stato di conservazione
cattivo, la specie risulta vulnerabile, in Italia si contano circa 700 coppie e i
fattori della cattiva conservazione, dipendono principalmente del crescente
disturbo delle masse turistiche che si riversano nelle isole e nelle regioni
peninsulari dell’Europa proprio nei mesi in cui la specie nidifica, luglio – agosto.
Dovrei essere qui a gioire di queste bellissime esperienze, ma come sappiamo il
male non dorme mai, ma noi lo teniamo attenzionato e presto usciremo con nuovo
articolo dedicato al disegno di legge sulla caccia del Governo.

Il Presidente dell’Associazione Culturale L’Avamposto
Anselmo Consolo

Per informazioni e segnalazioni di animali feriti o in difficoltà puoi chiamare i seguenti numeri:

  • Pantelleria 331 7405287 Anselmo Consolo; 339 1627347 Linda Russo; 366 2784148 Fleur Chetwind;
  •  Palermo 351 9753080 Giuseppe Santangelo; 347 3774613 Ignazio Pedone;
  • Cefalù e Madonie 3341362149 Alessandro Morello

Mail: avampostoumano@gmail.com

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Salute

Pantelleria – Rotary, oggi nuovo incontro: prevenzione dentaria con Giovanni Palermo e Dario Ferrante

Direttore

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Tema dell’incontro: alimentazione e salute orale

Anche quest’anno, il quindicesimo, per l’esattezza, il Rotary Club Pantelleria si è impegnato per una mattinata dedicata alla prevenzione dentaria nelle scuole.
A capitanare l’incontro,  con la gioventù pantesca, sotto l’occhio soddisfatto del Presidente Mimmi Panzarella, come sempre il dr. Giovanni Palermo.
L’esperto, come ogni volta è riuscito ad intrattenere gli studenti sull’importanza della prevenzione sin da fanciulli.

Quest’anno il tema trattato era: alimentazione e salute orale.
Pertanto si è parlato in particolar modo del ruolo dell’alimentazione per la salute della bocca, su come il cibo influisce sull’igiene dentale. Lo ha fatto egregiamente il neo medico odontoiatra Dario Ferrante, che ricordiamo è anche un grande sportivo della podistica (campione, quest ‘anno, italiano sui 100 km, scendendo come tempo sotto le 7 ore).

Il nostro socio Giovanni Palermo ha parlato diffusamente della corretta tecnica di spazzolamento dei denti, al fine di tenerli sani. Le classi si sono dimostrate particolarmente attente facendo numerose e interessanti domande

Il Rotary di Pantelleria, ancora una volta si consolida sul territorio come realtà sempre attento e sensibile ad iniziative che riguardino la salute e l’igiene.

Domani appuntamento in Sala Consiliare per un evento sull’Alzheimer, dalle ore ore 10.00 – Ingresso Libero

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