Spettacolo
Erice saluta il nuovo anno con una grande festa al borgo e un forte messaggio di pace
Per tutte le festività natalizie Erice ha offerto un cartellone di eventi e momenti da non perdere.
A partire dalle 19.00 del 31 dicembre fino a tarda serata sarà possibile ammirare una suggestiva installazione artistica, firmata da Nicola Augugliaro, negli spazi dell’Istituto Blackett-San Domenico della Fondazione Ettore Majorana e del Centro di Cultura Scientifica di Erice, fondata nel 1963 dal fisico Antonino Zichichi, e da allora frequentata da Nobel e scienziati di tutto il mondo. Attraverso pannelli illustrativi, foto d’archivio, pagine di giornali e cimeli, luci, colombe, racconti, musiche sarà ricostruito mezzo secolo di attività della fondazione che, di fatto, ha determinato la rinascita di Erice sotto l’egida della cultura scientifica internazionale. Sarà possibile fare un viaggio nella storia di questo luogo inteso come “Culla di Pace”.
Qui novantamila scienziati di tutto il mondo hanno sottoscritto il ‘manifesto di Erice’. L’appello è stato sottoscritto per la prima volta nel 1982 dal presidente del Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana”, Antonino Zichichi, insieme a due tra i maggiori esponenti della fisica del XX secolo, Paul Dirac e Piotr Kapitza. Il documento è rivolto ai potenti della Terra per la diffusione di una scienza senza barriere ideologiche, politiche e razziali. Una scienza senza frontiere, né segreti, ma al servizio dell’uomo e della pace. Proprio lo spirito di questo manifesto spinse in quegli anni il capo del governo italiano a proporre Erice come sede dei colloqui di pace tra Israele e Palestina.
Ai visitatori verrà offerto un bicchiere di bollicine di spumante al fine di brindare al nuovo anno e riflettere sulla pace, così fortemente offesa dagli ultimi avvenimenti internazionali. A Erice per l’ultimo dell’anno si dice no alla guerra, alle armi, al razzismo, e sì alla pace, alla vita e all’accoglienza dell’altro.
L’evento è organizzato dalla Fondazione Ettore Majorana e dal Centro di Cultura Scientifica di Erice.
La notte di Capodanno, sarà festeggiata con l’attesa della mezzanotte in Piazza della Loggia, nell’ambito delle iniziative di “EricèNatale”, organizzate dal Comune di Erice e dalla Fondazione Erice Arte con il sostegno de I Borghi più belli d’Italia e la Funierice, in collaborazione con associazioni ed enti del territorio.
Con il borgo illuminato a festa con il grande albero di Natale, nella notte più festosa dell’anno, Erice darà il benvenuto al nuovo anno con il ritmo degli Ottoni Animati e la selezione musicale di Alberto Anguzza.
Gli Ottoni Animati sono nati nel 2008 da un’idea di Alessandro Mancuso e Alberto Anguzza. Sono il risultato di una ricerca tra i suoni della tradizione siciliana, prendendo spunto dalle varie dominazioni, e la musica moderna. Ben 11 elementi per un mix sonoro, spontaneo ed esplosivo, che racchiude tradizione bandistica popolare e avanguardia internazionale, per far arrivare la cultura dell’Isola attraverso gli strumenti a fiato, evocando i ricordi delle celebrazioni dei paesi dove, a fare musica è la banda che porta l’amore e la passione dei musicisti tra la gente.
La band, che fa parte dalla Scarlatti Management è formata da Alberto Anguzza (front Man & Music Director), Alessio Spanò (voce), Giovanni Balistreri (sax tenore), Roberto Marceca (tromba), Eugenio Tinnirello (tromba), Giovanni Pensabene (flicorno), Samuele Scalise (corno), Antonio Anguzza (trombone), Francesco Paolo Bianco (tuba), Vito Morello (chitarra), Tommaso Carollo (batteria) e Alfonso Rizzo (percussioni).
Sarà l’occasione per ascoltare il nuovo brano degli Ottoni Animati “Ti giuro non lo faccio più”che richiama fortemente il jazz degli anni d’oro dei grandi saloon e delle più famose scene da gioco dei grandi film.
Gli Ottoni Animati animeranno Piazza della Loggia trasformandola in una discoteca a cielo aperto, con il loro sound inconfondibile. La lunga notte sarà accompagnata dalla selezione musicale di Alberto Anguzza, frontman degli Ottoni Animati.
EricèNatale – Il borgo dei presepi è organizzato dal Comune di Erice e dalla Fondazione Erice Arte con il sostegno de I Borghi più belli d’Italia e la Funierice, in collaborazione con l’ Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, la Proloco di Erice, la Cooperativa Kleos, la Fondazione Ettore Majorana e Centro di Cultura Scientifica, la Montagna del Signore, l’Associazione “Amici della Musica” di Trapani, l’Associazione “Amici della Musica” di Palermo, l’Associazione Salvare Erice, l’Associazione Nerd Attack, l’Istituto d’Istruzione superiore “Ignazio e Vincenzo Florio”, l’Istituto Tecnico Turistico “Sciascia e Bufalino”. I mercatini di Natale e la casetta di Babbo Natale sono a cura dell’Associazione “Il Bajuolo di Erice”.
Cultura
Gianni Bernardo a Palermo e Roma con “La casa dei silenzi”: oltre 150 repliche per l’artista di Pantelleria
Torna in scena Gianni Bernardo con “La casa dei silenzi” la sua pièce teatrale che ha conquistato il pubblico con raffinatezza
Gianni Bernardo incontra un nuovo pubblico. Due tappe, 9 novembre al Piccolo Teatro dei Biscottari di Palermo, nel centro storico della città e 14, 15 e 16 novembre sul palcoscenico del Teatro Elettra di Roma, a due passi dal Colosseo.
Gianni torna a raccontare “La casa dei silenzi”, pièce da lui scritta e interpretata, liberamente ispirata a “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, rappresentata in molte città italiane per oltre 150 repliche.
Teatro di narrazione fatto di sfumature, di dettagli, di odori, di ascolto. Racconti di vita, cunti della memoria, ricordi che avanzano per scansioni impercettibili, parole e immagini che “si muovono e si impastano” dentro una storia fatta di tante piccole storie legate al filo fascinoso e incantante della memoria che Gianni trasfigura in una sorta di diario fortemente evocativo introducendo molteplici “quadri” ora gioiosi e brillanti, ora malinconici e suggestivi.
Info e prenotazioni: 347.856.1181
https://www.youtube.com/watch?v=vP6PXQ6MU1k
Spettacolo
Pantelleria, programmazione film per novembre al Cinema San Gaetano
Programmazione mese di novembre:
- sabato 01 e domenica 02 novembre, ore 21,00 UNA BATTAGLIA DOPO L’ ALTRA: un gruppo di rivoluzionari si ritrova quando un perfido nemico ritorna dal passato dopo 16 di silenzio. Un cast eccezionale sotto la regia di Paul Thomas Anderson:

- sabato 08 e domenica 09 novembre, ore 21,00: TRON: ARES, segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione

- mercoledì 12, giovedì 23 e venerdì 14, ore 21: Per te: Paolo, affetto da Alzheimer precoce, cerca di restare presente per il figlio e la moglie, mentre tenta di ricucire il legame col fratello

- sabato 15 e domenica 16 novembre, ore 21,00: TRE CIOTOLE: Marta e Antonio sono una coppia che si separa dopo quello che sembrava un banale litigio. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce. Antonio, invece si butta completamente nel lavoro.

- sabato 22 e domenica 23 novembre ore 21,00 AFTER THE HUNT-DOPO LA CACCIA: Una professoressa universitaria si trova a un bivio personale e professionale quando un’allieva stellare lancia un’accusa contro uno dei suoi colleghi

- sabato 29 e domenica 30 novembre ore 21,00 LA VITA VA COSÌ: Il film è ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha impedito la costruzione di un resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda rifiutandosi di vendere un suo terreno

Cultura
Pantelleria applaude l’inclusione: “Aspettando l’Asinello” conquista tutti
Non un semplice spettacolo, ma un’esperienza di comunità
“Aspettando l’Asinello“, scritto e diretto da Lucia Boldi con la collaborazione di Antonietta Valenza, continua a commuovere e far sorridere il pubblico di Pantelleria, trasformando piazza Cavour in un palcoscenico di vita vera.
Liberamente ispirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett, la piccola pièce alterna momenti ironici e poetici, ma a renderla unica è il suo cuore: gli attori dell’associazione L’Albero Azzurro, protagonisti di un teatro autentico, senza maschere né artifici, dove ogni gesto è verità e ogni parola è emozione.
Un teatro che diventa specchio dell’isola, e simbolo di un’inclusione vissuta, non proclamata, con l’impagabile partecipazione del M° Gianni Valenza e la sua musica.
Ogni replica è un piccolo miracolo, un atto di coraggio e improvvisazione.
E l’imprevisto, qui, non è un ostacolo: è parte del copione, come nella vita.
Sul palco, ogni ragazzo ha portato qualcosa di sé:
Roberta Belvisi, precisa e attenta;
Luisa Costa, con i suoi abbracci spontanei; Quintina Policardo, che tra una prova e l’altra porta il suo setter Argo; Tony Princiotto, impaziente di indossare le orecchie dell’asinello; Samuela Ferrandes, che volteggia sul palco interpretando il maestrale; Gianni Di Chiara, che attende sempre il suo turno con serenità; Mariateresa Lopez, stretta nel suo maglioncino fino al momento dell’ingresso; Nino Perniciaro, sulla sua sedia a rotelle elettrica e infine Giacomo Policardo, rumorista straordinario, che con la canzone U sciccareddu riesce a strappare risate e applausi — persino dalle tre asinelle vere, nel recinto accanto alla piazza.
Venerdì 10 Aspettando l’Asinello non andrà in scena, invece sabato alle ore 18 si terrà l’ultima replica, eccezionalmente davanti al sagrato della chiesa, poiché la piazza sarà occupata da barbecue e padellate di spaghetti. Un dettaglio che sembra uscito da Beckett stesso, ma che a Pantelleria diventa realtà, con il sorriso.
“Aspettando l’Asinello” è stato presentato dal CAI di Pantelleria, con il sostegno del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e del Comune, e fa parte di un progetto più ampio: la realizzazione di un documentario, curato dal videomaker Nicola Ferrari e la sua Associazione Culturale Obiettivo Mediterraneo che racconterà come sull’isola l’inclusione non sia una promessa, ma una pratica quotidiana.
“Questo spettacolo — spiega Lucia Boldi — è nato dal desiderio di dare voce a chi non sempre ne ha una. I ragazzi dell’Albero Azzurro non recitano: vivono. E a modo loro ci insegnano che la normalità è solo una parola, e che la diversità è un dono.”
Tra una prova e l’altra, Boldi confessa di aver contato trentasei caffè offerti da amici e spettatori.
“Ho forse la gastrite — scherza — ma anche il cuore pieno di gratitudine.”
E Pantelleria applaude, non solo lo spettacolo, ma un’idea di umanità che cammina, sorride e sa aspettare. Anche l’asinello.
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