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Cultura

Erice, i linguaggi dell’arte tra le suggestioni di un borgo medievale

Redazione

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I linguaggi dell’arte, della musica e della creatività tra le suggestioni di un borgo medievale

I linguaggi dell’arte, della musica e della creatività tra le suggestioni di un borgo medievale, meraviglie che succedono d’estate a Erice, tra le vie.  Mostre e installazioni site-specific, ma anche cinema con una selezione di film di qualità. Una geografia emozionale del luogo con iniziative pensate per la particolarità ambientale, culturale e architettonica di Erice.

Dal Castello di Venere, nei Giardini del Balio e fino alla Torretta Pepoli, una suggestiva installazione dal titolo “Un volo per la Pace”, sculture in ceramica, raffiguranti colombe in volo.  Ideato da PLS studio, diretto dall’artista Paola Lo Sciuto. Le colombe sono lo stemma di Erice e simbolo universale della pace. Fin dall’antichità il volo delle colombe era l’apogeo delle Festività in onore della figura della dea Afrodite (emblema di fertilità, amore, bellezza) cui il figlio Erice aveva dedicato il tempio. Il binomio colombe-dea è stato nell’antichità il suggello del luogo sacro, con la Cristianità il popolo ericino si è rivolto ai santi Giuliano e Alberto e alla Madonna, in epoca moderna è tornato a simboleggiare la vetta divenendo la colomba stemma cittadino e le celebrazioni per la Madonna di Custonaci la festa religiosa più importante. L’installazione è visitabile fino al 4 novembre.

Gli eventi di Ericestate fino al 14 agosto

Fino al 14 agosto Erice è ricca di eventi per tutti i gusti: incontri, concerti, rassegne cinematografiche, proiezioni di cortometraggi, conferenze e tanto altro.

In particolare, al Chiostro dell’Istituto Wigner-San Francesco è in scena la rassegna di musica “ Santa Cecilia a Erice a cura della Fondazione Ettore Majorana, che dall’8 agosto sta riscuotendo molto successo. Giovani concertisti del Conservatorio Statale di Musica “Santa Cecilia”, colti nel momento più alto e poetico del loro sbocciare. Rigorosi esercizi di libertà, per mettere in scena le proprie idee interpretative. Una straordinaria realtà di talenti che propone i migliori frutti espressivi della ricerca musicale e interpretativa dei nostri giorni. Il programma prevede oggi giovedì 11 agosto il concerto “Mi mancherai” con musiche di Donizetti, Verdi, Vavilov, Pergolesi, Puccini, Lehar, Gastaldon; venerdì 12 agosto si continuerà con “Schubert – Sollima” con i cameristi del Conservatorio (violino, viola, violoncello e pianoforte). Sabato 13 agosto Suoni per il divertimento”  con il “The fingers”, clarinettensemble con musiche di Gershwin, Joplin, Strauss, Brahms, Mozart, Rota, Mores, Lacalle, de Abreu, Pixiguinha. Si concluderà domenica 14 agosto con “Los Ymposibles – Un viaggio dalla Spagna del Rinascimento al Nuovo Mondo con Stradella Y-Project (tenore, viole da gamba, clavicembalo, tiorba e chitarra barocca). Musiche di Bocanegra, Codex Zuola, Codex Compañon, de Murcia, Mixteco, Sanz, Zespedes.  I concerti sono gratuiti,  si svolgeranno alle 19.30 e si potrà accedere solo ed esclusivamente esibendo l’Erice Card.  La card si può acquistare online su https://fondazioneericearte.org/erice-card/  oppure direttamente presso la sede dell’evento.  L’Erice Card, al costo di 8 euro, valida fino al 31 dicembre 2022,  è acquistabile in tutti i siti culturali della Fondazione Erice Arte  e della Fondazione Ettore Majorana, nella stazione di valle della Funierice, all’infopoint del Comune di Erice a Porta Trapani. Oltre all’accesso illimitato ai siti culturali della città di Erice (Castello di Venere, Polo Museale “A. Cordici”, Istituto Wigner-San Francesco, Istituto Blackett-San Domenico), consentirà di usufruire di sconti pari almeno al 10% per soggiornare in alberghi o recarsi nei ristoranti convenzionati e di tariffe agevolate per viaggiare in funivia.

Si continua con i “Giovedì di Agosto, promossi dal Gruppo Archeologico Erykinon, affiliato all’Associazione dei Gruppi Archeologici d’Italia, impegnato nell’attività di promozione e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e monumentale dell’agro-ericino. Incontri culturali, a Palazzo Sales, per immergersi nella storia e tra i tesori del territorio. Gli argenti, le antiche strade, gli scavi più recenti e gli studi sulla montagna sacra, arricchiranno di affascinanti notizie i pomeriggi di questa calda estate. La rassegna si è aperta con il professore Maurizio Vitella. Un altro appuntamento con la storia (11 agosto, alle ore 19.30, al Palazzo Sales) sarà con Antonino Filippi, con resoconti delle fonti antiche lette da Nello Savalli.

Per gli appuntamenti della rassegna “Cortili narranti” dell’Associazione “Salvare Erice”, dopo il successo di “Borgo in Musica” che ha visto esibirsi i talenti del Conservatorio di Trapani, venerdì 12 agosto, alle ore 21.00, al palazzo Sales, la proiezione di due cortometraggi sull’orrore della guerra.  “Il combattimento di Tancredi e Clorinda”, con la regia di Maria Paola Viano e Emanuel Coss e le musiche di Alessandro Olla. In un remoto futuro di una sognata Gerusalemme, Tancredi ignora di lottare contro la donna che ama, Clorinda, travestita da cavaliere nemico. Il combattimento si fa progressivamente più violento, finché Tancredi uccide Clorinda. Il cast del cortometraggio è composto da Ettore Agati, che interpreta il testo, il baritono Francesco Piano nelle vesti di Tancredi e il soprano Maria Grazia Piccardi in quelle di Clorinda.  Si continuerà con un’altra produzione cinematografica: “Mio Caro Salvatore”, un film diretto da Mike Allen e scritto da Francesco Torre, ambientato nel 1943 che narra della storia d’amore tra due studenti universitari siciliani interrotta dalla guerra.

Per “Erice al cinema“: nella cornice di Piazza San Giuliano, alle ore 21.30, saranno proiettati i film “Dio è donna e si chiama Petrunia” (giovedì 11 agosto) e “Rocketman” (sabato 13 agosto).

Appuntamento stabile con l’arte con una la mostra “Il Vittoriale a Erice. D’Annunzio, de Chirico, Sciltian” al Chiostro dell’Istituto Wigner-San Francesco e al Polo Museale “A. Cordici”. Un’esposizione che comprende undici tele del pittore russo di origine armena Gregorio Sciltian, i bozzetti originali di de Chirico per “La figlia di Iorio” e le vestaglie delle amanti di Gabriele d’Annunzio, visitabile fino al 4 novembre. Nata da un’idea di Giordano Bruno Guerri, sovrintendente della Fondazione Erice Arte, e di Lorenzo Zichichi, Fondazione Ettore Majorana, la mostra è curata da Victoria Noel-Johnson, in collaborazione con il Comune di Erice.

La rassegna Ericestate 2022 è organizzata dal Comune di Erice con il supporto della Fondazione Erice Arte, della Fondazione Ettore Majorana e dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” ,in collaborazione con   l’Associazione “Salvare Erice”, il Gruppo Archeologico “Erykinon”, l’ Associazione “Amici della Musica” di Palermo, la Montagna del Signore, la FuniErice.
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Cultura

Radici di pietra e di cielo: Lorenzo Reina, l’uomo che ha ascoltato la sua terra

Laura Liistro

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Santo Stefano Quisquina saluta Lorenzo Reina non solo come il creatore del Teatro Andromeda, ma come un artista totale, capace di restituire senso, bellezza e dignità a un territorio e ai suoi simboli più profondi. La sua opera non si limita a un capolavoro architettonico incastonato tra i monti Sicani: è una visione del mondo che intreccia arte, natura e spiritualità.
L’arte di Lorenzo Reina nasce da un rapporto intimo con la terra e con il tempo naturale.
Le sue sculture, le installazioni e le architetture non impongono una presenza, ma sembrano emergere dal paesaggio stesso.
Pietra, luce, silenzio e cielo diventano materia artistica. Ogni gesto è misurato, essenziale, come se l’opera fosse il risultato di un ascolto profondo del luogo.
Il Teatro Andromeda rappresenta la sintesi più alta di questa ricerca: una scultura abitabile, un’opera totale in cui convergono arte visiva, architettura, astronomia e filosofia.
Ma Andromeda è anche il cuore di un’esperienza rituale che Reina ha saputo riportare in vita, restituendo dignità ai riti dei solstizi e ricreando quel filo antico tra l’uomo e la natura.
Con le celebrazioni del solstizio d’estate e del solstizio d’inverno, Lorenzo Reina ha trasformato il teatro in uno spazio sacro laico, dove il passaggio delle stagioni viene celebrato attraverso la luce, la musica e la danza.

Eventi intensi e sospesi nel tempo, capaci di generare un’atmosfera definita da molti come “magica”.
Il momento culminante è l’ingresso del sole nella “Maschera della Parola”, un gesto simbolico in cui la luce diventa messaggio, “parola di luce”, sintesi perfetta della sua poetica.
Questi riti, che attirano visitatori da tutta Italia e dall’estero, non sono semplici spettacoli, ma esperienze collettive di contemplazione e consapevolezza.
Lo dimostrano anche iniziative recenti come il “Solstizio di Pace 2025”, che hanno rafforzato il valore spirituale e universale di Andromeda, rendendolo un luogo di incontro tra culture, sensibilità e pensieri diversi.
Nella cosiddetta “Sicilia fredda”, spesso relegata ai margini, Reina ha costruito un’estetica della resistenza e della lentezza.
Ha dimostrato che la bellezza non ha bisogno di clamore, ma di radicamento.
Il vero tesoro che lascia a Santo Stefano Quisquina è una visione: l’idea che l’arte possa ricucire il rapporto tra uomo e natura, tra passato e futuro, tra materia e luce.
Oggi, tra i Sicani, la sua opera continua a parlare.
Non come monumento immobile, ma come esperienza viva.
Lorenzo Reina ha saputo materializzare la bellezza e trasformarla in rito, in comunità, in memoria condivisa.
Quella luce, diventata parola, continua a illuminare chi sa fermarsi ad ascoltare.

Laura Liistro

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Personaggi

Charlotte da Pantelleria a Live Box di Casa Sanremo 2026

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Charlotte, all’ anagrafe Sabina Esposito, cantautrice siciliana originaria di Pantelleria, parteciperà martedì 24 Febbraio 2026 al Live Box di Casa Sanremo, nello spazio Web Music Promotion gestito della Lino Management Berlin e Kalan Eventi Group, presentando il suo ultimo singolo “Come le foglie e il vento

https://youtu.be/8O17KOBqy38?si=5ZKTu_uTYYuRLypV

L’ artista arriva a questo appuntamento grazie alla collaborazione con l’agenzia siracusana di eventi e spettacoli gestita da Walter Iannì, da anni operante nel settore dello spettacolo e nella promozione di talenti emergenti, non solo in ambito musicale.
La stessa è partners commerciale per la Sicilia della Lino Management Berlin per tutti gli eventi in programma in ambito nazionale. Conosciamo meglio in breve Charlotte.

La carriera artistica di Charlotte
L’ artista pantesca consegue nel 2018 la Laurea in “Musica, Spettacolo, Scienza e Tecnologia del suono” presso il Politecnico Internazionale “Scientia et Ars” di Vibo Valentia con indirizzo Canto Moderno.
Nel corso della sua carriera partecipa a numerose manifestazioni canore nazionali e internazionali, conseguendo ottimi risultati professionali e la vede sempre protagonista in vari masterclass musicali.
A Febbraio 2023 supera i casting per il Talent televisivo “The Coach” nel febbraio 2024, dopo aver superato i casting di Sanremo DOC, si esibisce con il suo ultimo inedito al Palafiori di Sanremo durante la settimana del Festival di Sanremo. Conosce Walter Iannì grazie ad un progetto denominato “ L’ Angolo dei Talenti “, live su piattaforma social Tik Tok, promosse dalla stessa agenzia è finalizzate alla promozione e visibilità di artisti in genere. Successivamente accede di diritto al “Talenti Special 2025 “, talent online, abbinato al progetto “L’ Angolo dei Talenti “, dove tutt’ora la vede in gara fino al 30 Aprile 2026 con altri colleghi del ramo musicale e artistico.
Artista di carattere e professionalmente preparata, così la definiscono Walter Iannì e Lino Sansone, responsabile diretto della Lino Management Berlin, augurano all’ artista siciliana il meglio per i prossimi appuntamenti in programma.

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Personaggi

E’ morta Brigitte Bardot, icona del cinema e sex symbol degli anni ’60

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Si è spenta a 91 anni Brigitte Bardot, diva del cinema per eccellenza e deli anni ’60, nonchè attivista memorabile per i diritti degli animali.

Mai attrice fu più simbolo di sensualità e libertà sessuale.

Le sue iniziali, BB, erano riconoscibili e subito riconducibili a quell’artista completa: oltre che attrice era  cantante e modella. 
Figlia di un ricco industriale parigino, era appassionata di danza ed entrò al Conservatorio di Parigi nel 1949 e a quindici anni divenne la mascotte della rivista Elle.
L’attrice ha recitato in 56 film prima di porre fine alla sua carriera nel 1973 e di dedicarsi alla difesa degli animali

Il primo ruolo nel cinema fu nel 1952 dal regista Jean Boyer in Le Trou normand al fianco del grande attore Bourvil.
A soli 18 anni sposò Roger Vadim,  assistente alla regia di Marc Allegret, a cui si deve, di fondo, la scoperta della Bardot come viso e corpo per il cinema.
Da qui una serie di partecipazioni, come Poppea in  Mio figlio Nerone con Alberto Sordi e Vittorio De Sica per la regia di Steno.

Bisogna aspettare il 1956 perchè entri nella leggenda del cinema, grazie al film del marito Vadim (dal quale si separerà nel ’57), E Dio creò la donna, che l’ha immortalata come icona di bellezza.

Dopo il film di Vadim i produttori iniziano a bussare con insistenza alla sua porta e ben presto BB diviene addirittura l’attrice più pagata del cinema francese. E’ arrivata addirittura a girare 4 film in 12 mesi: En cas de malheur (dove recita con Jean Gabin), Les Bijoutiers du clair de lune, Une Parisienne e La Femme et le Pantin. Il ’59 è l’anno di Babette va alla guerra (sul set conosce e si fidanza con l’attore Jacques Charrier) e di La verità di Clouzot dove interpreta un ruolo che la farà soffrire: quello di una donna che viene accusata dell’omicidio del marito, ma che i paesani giudicano come una mangiatrice di uomini e poco di buono.

Nel 1960 diventa mamma di Nicolas, suo unico figlio che tuttavia non accetta e lo affida ad una balia.

Con il film Vita privata, poi, conosce l’attore Sami Frey che diventa il suo nuovo amante dopo la liaison con Raf Vallone e prima di quella con il ricco playboy tedesco Gunther Sachs, che sposerà per divorziare nel 1969. 

Le battaglie animaliste

Il 1963 segna l’inizio delle battaglie animaliste, promuovendo  un’arma che uccida in modo indolore le bestie nei macelli; a questa iniziativa ne seguiranno decine di altre – forse la più celebre e significativa sarà quella contro le pellicce.
Nel 1964 recita in Viva María! e poi comincia a incidere dischi come Le Soleil (1966), Harley-Davidson (1967), poi il regalo d’amore di Serge Gainsbourg: Je t’aime… moi non plus (1967).

BB continua la sua carriera cinematografica dove incontra le colleghe Annie Girardot – Les Novices (1970) e Claudia Cardinale con la quale rifà una coppia di pistolere sexy in Les Pétroleuses. L’Histoire très bonne et très joyeuse de Colinot trousse-chemise (1973) è l’ultimo film della sua carriera.

Dopo questo film, l’artista parigina si dedica anima e corpo alla lotta per la protezione degli animali, come quella contro la caccia alle foche. Alla sua battaglia anche il presidente francese Valéry Giscard d’Estaing si allinea e vieta l’importazione di pelli di foca in Francia. Nella sua lotta, Bardot fu sostenuta da numerose personalità dello showbiz francese e non solo come Isabelle Adjani, Kim Basinger, Johnny Hallyday, Alain Delon e Jacques Chirac.

Con la sua tenacia e il suo impegno riesce a influenzare l’intero paese  tanto da vietare l’importazione e il commercio di pelli di cane e gatto.

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