Cronaca
Eliana Esposito (SL) candidata Presidente-Regione Siciliana sulla sentenza del processo Borsellino: “Lo Stato assolve se stesso)
Così Eliana Esposito sull’assoluzione integrale nei depistaggi del processo Borsellino: “Lo Stato italiano non ha vergogna nell’ingannare i Siciliani oltre che offenderli. Per i Giudici della Repubblica, ci sono stati, sì, depistaggi per nascondere i veri responsabili dell’omicidio, questi responsabili venivano da apparati dello Stato, ma i relativi reati sono … prescritti. Per non esserlo ci dovrebbe essere l’aggravante mafiosa che, naturalmente, giusto in questo caso è esclusa. Lo Stato italiano non può condannare gli omicidi di mafia, come sempre, perché dovrebbe condannare se stesso.
Come ai tempi di Andreotti, arriva all’ultimo sempre un giudice a insabbiare tutto. Ricapitoliamo: Borsellino non è stato ucciso dalla mafia, era un depistaggio, questo depistaggio viene dagli apparati dello Stato, quindi Borsellino, direttamente o no, è stato ucciso dallo Stato, o da apparati deviati dello stesso (diciamo così) ma non si tratta di roba mafiosa, bensì di roba vecchia, che possiamo tranquillamente archiviare. Giusto? E perché lo Stato, o i suoi “apparati deviati”, non ebbe neanche tempo di “incaricare” la mafia del crimine, ma lo esercitò in prima persona? Cosa sapeva Borsellino sui rapporti Stato-Mafia e quindi sull’omicidio di Falcone per cui dovevano chiudergli la bocca subito? Per noi è tutto anche troppo chiaro!
Alla Sicilia restano le menzogne, le ipocrisie delle “navi della legalità”, le accuse razziste di mafia, il lutto inguaribile per la perdita di coloro che lottano per liberarci dalla mafia, e, quando serve, di subire i crimini. Questa è la dominazione italiana, da sempre”.
Segreteria
Siciliani Liberi
Cronaca
Liberty Lines, sequestro da 100milioni alla società che collega Sicilia con Pantelleria Egadi Eolie e Pelagie
Terremoto nei trasporti marittimi: la società degli aliscafi indagata per reati di truffa ai danni dello stato, corruzione e frode nell’esecuzione di un servizio pubblico
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale Trapani ha eseguito il decreto di sequestro preventivo disposto dalla Procura della Repubblica di Trapani per oltre 100 milioni di euro alla Liberty Lines S.p.A..
La società di collegamenti marittimi veloci dalla Sicilia alle isole minori (Eolie, Egadi, Pelagie, Pantelleria, Ustica), è indagata per: truffa ai danni dello stato, corruzione e frode nell’esecuzione di un servizio pubblico ipotizzati nei confronti di soggetti riconducibili alla governance della società, alla sua compagine sociale e ai suoi manager e dirigenti.
Con il predetto sequestro, la Procura della Repubblica di Trapani ha nominato un collegio di amministratori giudiziari, per assicurare la continuità aziendale e il collegamento alle isole minori.
Salute
ASP Trapani, ancora allerta massima per i messaggi truffa aventi oggetti il CUP
Azienda Sanitaria Provinciale Trapani mette in guardia i pazienti e utenti
Si susseguono le segnalazioni di messaggi truffa aventi per oggetto il Centro Unico Prenotazioni dell’ASP Trapani.
Arrivano SMS a ignari utenti con scritto: “Si prega di 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 con urgenza 𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘜𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘊𝘜𝘗 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥ano”, da numeri con prefisso 899 o 893, che identificano numeri a tariffa a pagamento, utilizzati per servizi di intrattenimento. Si raccomanda quindi, in particolare le persone anziane, di non rispondere o chiamare questi sms, e in ogni caso a verificare i numeri sulla home page del sito aziendale www.asptrapani.it al link “Sportelli CUP”.
Cronaca
Trapani, spaccio casalingo casa mentre è ai domiciliari. Arrestato 24enne
TRAPANI: SPACCIA NONOSTANTE GLI ARRESTI DOMICILIARI.
IN CARCERE 24ENNE TRAPANESE
I Carabinieri della Compagnia di Trapani coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Cinofili di
Palermo Villagrazia, al termine di un servizio finalizzato alla repressione del fenomeno
dello spaccio di sostanze stupefacenti hanno tratto in arresto un 24enne del posto.
Una mirata perquisizione condotta presso l’abitazione del quartiere Sant’Alberto in cui
l’uomo viveva sottoposto agli arresti domiciliari, permetteva di rinvenire e porre sotto
sequestro, 101,66 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish suddivisa in due
panetti, la somma contante di euro 760,00 “ritenuto provento di attività illecita” oltre a
vario materiale per il confezionamento in dosi dello stupefacente e un impianto di
videosorveglianza utilizzato per monitorare il perimetro dell’abitazione, dopo l’arresto
l’uomo veniva tradotto presso il Carcere di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziari.
Il giorno seguente i Carabinieri della stazione Borgo Annunziata, presso il Carcere di
Trapani, eseguivano nei sui confronti un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare
emessa dalla Corte di Appello di Palermo, che disponeva la detenzione in carcere in
sostituzione degli arresti domiciliari alla quale era precedentemente sottoposto.
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