cronaca
ELezioni – Pantelleria : atto gravissimo a danno della lista: presentato esposto ai carabinieri

‘Sparito’ il verbale di consegna della Lista nel passaggio del plico tra Pantelleria e la Commissione Elettorale Circondariale di Marsala
Ieri è avvenuto un fatto gravissimo e increscioso nei confronti della nostra lista, Pantelleria 2050.
Il giorno 3 maggio, alle ore 11:20, ci siamo recati presso gli uffici del Comune di Pantelleria per depositare la documentazione necessaria per presentare la nostra lista dei candidati alle prossime elezioni del Sindaco e del Consiglio Comunale.
Il Segretario Comunale ha controllato i nostri documenti e gli allegati e ha redatto un’attestazione, in doppio originale, di avvenuto deposito, nella quale evidenziava il nome del presentatore della lista, la data e l’orario in cui avveniva il deposito, il numero e il tipo dei documenti e degli allegati presentati.
Un atto necessario a certificare l’avvenuto deposito entro i termini di legge.
Le attestazioni sono state firmate dal Segretario e protocollate.
Uno dei due originali è stato consegnato ai presentatori della lista, mentre l’altro è stato depositato dal Segretario Comunale sopra la pila della documentazione presentata.
A questo punto tutti i documenti venivano inseriti in una busta che veniva sigillata e firmata dal Segretario per essere, il giorno successivo, consegnata a Marsala alla Commissione Elettorale Circondariale, cui spetta il compito di verificare e ammettere le liste.
Dopo il deposito, i plichi sigillati delle liste sono stati custoditi presso gli uffici comunali, dentro una cassaforte, per essere trasferiti il giorno successivo a Marsala.
Ma il giorno dopo, il 4 maggio, riceviamo una telefonata dalla stessa Commissione, la quale ci informava che all’interno del plico della nostra lista non era presente l’attestazione di deposito dei documenti.
Questo documento era sparito.
Non sappiamo come.
Non sappiamo per mano di chi.
Fortunatamente, il Segretario è riuscito a recuperare dal Protocollo una copia della suddetta attestazione, dimostrando che la documentazione era stata prodotta entro i termini di legge.
Si tratta di un fatto gravissimo, perché se non avessimo avuto modo di produrre tale attestazione, la nostra lista sarebbe stata esclusa.
Stamattina, il delegato per la presentazione della lista ha presentato un esposto presso la Stazione dei Carabinieri di Pantelleria per denunciare questo fatto non solo grave, ma crediamo senza precedenti.
Ora sarà compito dell’autorità giudiziaria indagare per cercare di ricostruire i fatti ed individuare gli eventuali responsabili.
La campagna elettorale inizia nel modo peggiore.
Speriamo che non continui in questo modo.
Ambiente
Pantelleria, sospensione distribuzione acqua nel Capoluogo

Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per informare che l’erogazione di acqua, oggi, in paese/capoluogo è sospesa, causa guasto nella rete idrica. Non si ha notizia su tempi per il ripristino del servizio idrico.
Turismo
Pantelleria, rettifica avviso consegna materiale promozionale TTG Rimini 2025

E’ fissata per il giorno lunedì 22 settembre 2025 la scadenza per la presentazione del materiale promozionale, per fiera del turismo TTG di Rimini 2025.
Per saperne di più: Pantelleria – Turismo, cercasi sponsor per il TTG di Rimini
Ambiente
Marettimo, Guardia Costiera sequestra 3,5 quintali di prodotti ittici e rete a strascico

La Guardia Costiera sequestra due attrezzi irregolari e circa tre quintali e mezzo
di prodotto ittico ad unità da pesca a strascico
Nei giorni scorsi un’importante operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente
marino e del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, sotto il coordinamento del 12°
CCAP della Direzione Marittima di Palermo, è stata portata a termine dalle donne e
dagli uomini della Guardia Costiera nell’ambito del Compartimento Marittimo di
Trapani coinvolgendo il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala e di
quello dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo.
Grazie al sistema di monitoraggio satellitare V.M.S., la Sala Operativa della
Capitaneria di Porto di Trapani individuava alcune unità da pesca a strascico attive
all’interno della zona GSA 16 (area geografica sud occidentale della Sicilia, istituita per
monitorare lo stress di cattura di alcuni stock ittici) nonostante nel mese di settembre
sia in vigore il fermo pesca regionale, misura essenziale per garantire il ripopolamento
delle specie e l’equilibrio biologico.
Prontamente venivano inviate in zona la M/V (CP) 770 della Capitaneria di porto di
Trapani e il G.C. B 166 dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo, che intercettavano a
sud-ovest di Marettimo un peschereccio della marineria di Porticello; l’imbarcazione,
oltre a operare in periodo vietato, utilizzava una rete non conforme alla normativa
comunitaria, con maglie inferiori al consentito e, quindi, altamente dannose per
l’ecosistema perché in grado di catturare anche esemplari giovani.
L’utilizzo di reti non conforme è particolarmente dannoso per l’ecosistema e per le
specie ittiche in quanto la non conformità della dimensione delle maglie che
compongono gli attrezzi da pesca ne modifica significativamente la selettività e
permette, dunque, la cattura di esemplari di taglia inferiore a quella consentita anche
in fase di crescita e riproduzione.
L’attrezzatura e quasi mezzo quintale di pescato venivano, così, sequestrati e al
comandante dell’unità venivano contestate due sanzioni amministrative per un totale
di 4.000 euro per aver violato il periodo di interruzione della pesca come disposto dalla
normativa regionale e per avere pescato con un attrezzo da pesca non consentito.
Contemporaneamente, un’altra unità da pesca della stessa marineria, già monitorata
dai sistemi della sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani, veniva
ispezionata al porto di Marsala dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di
Marsala accertando anche in questo caso un’attività di pesca a strascico nella zona
GSA 16 in periodo vietato.
Sono scattati, quindi, il sequestro della rete e di circa tre quintali di pescato, oltre a una
sanzione amministrativa pari a 2.000 euro.
Tutto il pescato sequestrato, complessivamente circa tre quintali e mezzo, è stato
devoluto in beneficenza.
L’attività’ svolta dagli uomini della Guardia Costiera si inserisce nella quotidiana
vigilanza svolta su tutto il Compartimento marittimo di giurisdizione, che viene
assicurata, in orari diurni e notturni, dal personale a terra ed imbarcato sulle
motovedette in servizio presso tutti gli uffici marittimi dislocati sul litorale e presso le
Isole Egadi al fine di controllare il rispetto delle norme di settore.
Trapani 15.09.2025
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