Elezioni
Elezioni, in Europa premiati gli estremi

IN EUROPA PREMIATI GLI ESTREMI
Con oltre il 6% e una carrettata di preferenze, c’è un’Italia che apprezza chi picchia
a sangue, occupa le case popolari e non paga, e si becca condanne per
comportamenti violenti, oltre ad essere sotto processo per analoghi reati. Non è una
critica la mia, ma una constatazione. C’è un cospicuo numero d’italiani che vuole
questo, e credo se ne debba tenere conto.
L’aspetto positivo? Meno del 10% degli italiani vuole, o ha bisogno del Reddito di
Cittadinanza. Quindi il nostro Popolo sovrano (?) non è povero, e preferisce
lavorare. Del resto non è un male essersi liberati di un movimento inconcludente,
che ha gettato al vento un mare di soldi con iniziative farlocche, a partire dai
banchi a rotelle, e che anche quando dominava il Parlamento accettava di mettere
su casa col PD e affini – mai sconfitto alle politiche come quella volta –
affidandogli pari numero di ministeri, 9, fra cui quelli sostanziosi di Difesa, Salute,
Beni Culturali, Interni (diciamolo a qualcun altro che la Lamorgese fosse
“indipendente”), Economia, Infrastrutture, Politiche Agricole. In effetti sembrava
un governo del PD più che di Giuseppì-Di Maio, asse peraltro presto esploso. E
non si dica che l’M5S avesse la Giustizia: purtroppo è l’unico ministero ove il
vertice non comanda le sue principali pedine.
Contenta la Schleyn, che avrebbe guadagnato più punti di tutti dalle ultime
politiche. Peccato che li abbia tolti all’alleato “Giuseppì dal copioso CV”, e che il
governo si sia rafforzato nelle sue tre componenti, anche se un pezzo di Lega è
insorto sdegnato per la scelta di Salvini della sua 1^ punta, dimenticando i vizi
privati passati di qualcuno. Questo governo, lo rammento, non si qualifica come
centro-destra, né come tale è qualificato dagli avversari. L’essersi imposto sembra
peraltro stia tirando la cordata in Europa a forze di analogo sentire, in Francia e
Germania. Non è poco. Macron, è vero, ci ha messo del suo con le sue smanie da
“piccolo Grande Corso”, ma Giorgia ha contribuito a rasserenare i francesi su
Marine LePen, non più considerata come una Kapò di Birkenau.
Pare invece naufragare del tutto la “terza via”, con Calenda, Renzi e la Bonino che
più che litigare e far la pace non hanno saputo fare, e che con la sigla “Più Europa”
non si son accorti di aver messo una gran paura a chi avversa questa Europa, per
quel che è diventata. E per ciò che non è riuscita a diventare. Non c’è proprio
spazio per la moderazione, vera o presunta.
La crescita degli estremi ha un lato negativo: tutti si prendono molto sul serio,
radicalizzando lo scontro e applicando bilancino da farmacista ad ogni parola
dell’avversario. Perdono così tanto tempo sulle sfumature lessicali, sulla ricerca
dell’interpretazione di una battuta, e a sinistra sull’interrogativo categorico
Kantiano “Sei antifascista?”, che gli resta poco per proporre qualcosa di concreto o
analizzare i fatti. Se ne avvantaggia la destra che, governando, deve giocoforza fare
e, se soddisfa, incamera consensi, mentre l’opposizione si accanisce a sbarrare
occhi e assumere aria contrita e meravigliata, preoccupata e distratta dal dover
sistematicamente interrare i propri idoli, penultimo Soumahoro.
Carmelo Burgio
Elezioni
Egadi – Eletto Sindaco Giuseppe Pagoto (PD), gli auguri del Giuseppe La Francesca

Eletto Sindaco delle Isole Egadi Giuseppe Pagoto. Gli auguri di buona amministrazione da Giuseppe La Francesca Vice Segretario Provinciale Partito Democratico
Giuseppe Pagoto torna alla guida del Comune di Favignana.
È lui il nuovo governatore delle isole Egadi che stravince sull’avversario Francesco Sammartano.
I Voti
A Favignana Pagoto ha distanziato Sammartano di 89 voti, mentre su Levanzo l’ex sindaco ha ottenuto 95 voti contro 24 e a Marettimo c’è stata una perfetta parità: 181 a 181.
Gli auguri dalla politica
Così Giuseppe La Francesca Vie Segretario del PD (TP)
“Buon lavoro al neo eletto Sindaco delle Isole Egadi, Giuseppe Pagoto.
Che sia una questa l’avvio di una nuova stagione per tutto l’arcipelago egadino, all’insegna delle tante sfide da affrontare insieme a tutte le altre isole minori della regione siciliana e che riguardano lo sviluppo turistico, i collegamenti marittimi e l’ambiente.”
Giuseppe La Francesca
Vice Segretario Provinciale
Del Partito Democratico
Elezioni
Pantelleria – Referendum 8 e 9 giugno, previsto trasporto ai seggi per elettori disabili

Si rende noto che, in previsione delle consultazioni referendarie, fissate per le giornate di domenica 8
e lunedì 9 Giugno p.v., sarà disponibile un SERVIZIO DI TRASPORTO specificatamente
destinato agli elettori diversamente abili e/o con problemi di deambulazione, al fine di facilitarne
il raggiungimento del seggio elettorale di relativa appartenenza.
A tal fine, si precisa che:
IL SERVIZIO SARA’ SVOLTO
con le modalità di seguito meglio specificate:
il servizio verrà attivato previa personale richiesta di prenotazione da parte degli elettori
interessati, entro la giornata precedente alle consultazioni elettorali (sabato 07/06/2025),
nella fascia oraria dalle ore 08,00 alle ore 14,00 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00;
il Comune, tramite contatto telefonico 0923/695047, provvederà a raccogliere le
prenotazioni e a inoltrare le stesse all’operatore affidatario del servizio con tempestività,
unitamente all’elenco dei nominativi e relativi indirizzi degli elettori richiedenti;
il servizio di trasporto sarà effettuato nelle giornate delle consultazioni elettorali di
domenica 08 Giugno p.v., dalle ore 09,00 alle ore 20,00 e di lunedì 09 Giugno p.v.,
dalle ore 09,00 alle ore 13,00.
Elezioni
Safina (PD): “Un collegio elettorale unico per le isole minori. Diamo voce e dignità a territori troppo spesso dimenticati”

Trapani, 13 maggio 2025 – “L’istituzione di un collegio elettorale unico che rappresenti tutte le Isole minori della Sicilia è il tema di un disegno di legge che ho presentato nei giorni scorsi all’Assemblea regionale siciliana. Una proposta che nasce dall’ascolto diretto degli amici di Favignana e Pantelleria, e dal confronto con amministratori locali come il candidato sindaco alle Egadi Giuseppe Pagoto. L’obiettivo è chiaro: dare voce e dignità a comunità che troppo spesso vengono marginalizzate e dimenticate”.
Lo dichiara il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, illustrando il contenuto della proposta di modifica alla legge regionale 20 marzo 1951, n. 29, in materia di elezione dei deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana.
“Con questo intervento legislativo – spiega Safina – proponiamo di aumentare di uno i seggi attribuiti con il sistema proporzionale, portandoli da 62 a 63. Conseguentemente, il numero dei candidati della lista regionale sarà ridotto da sette a sei. Una modifica necessaria per garantire una rappresentanza parlamentare stabile e diretta agli abitanti delle Isole minori, territori con caratteristiche socio-economiche specifiche e fragilità strutturali particolarmente gravi”.
“La marginalità geografica – aggiunge il deputato dem – incide profondamente sulla vita quotidiana dei cittadini isolani: mobilità, diritto alla salute, istruzione, accesso ai servizi essenziali. Le difficoltà nei collegamenti, l’approvvigionamento idrico, la gestione dei rifiuti sono solo alcune delle sfide che queste comunità affrontano ogni giorno. Una rappresentanza diretta in Assemblea può contribuire concretamente a colmare questo divario”.
Safina conclude con un appello: “Mi auguro che i colleghi deputati, a prescindere dallo schieramento politico, accolgano favorevolmente questa proposta. È il momento di dare alle Isole minori una voce autorevole e permanente nelle istituzioni regionali. Perché la Sicilia è una sola, e non può permettersi di lasciare indietro nessuno”.
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Mario
08:46 - Giugno 11, 2024 at 08:46
Perché questo articolo non è firmato da nessuno? Essendo chiaramente un articolo politico di parte sarebbe più corretto farlo a meno che la testata non abbia deciso di schierarsi politicamente (allora sarebbe corretto dirlo in modo chiaro ai lettori)