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Ambiente

Egadi, al via opere per transizione energetica. Forgione “Una svolta per le nostre isole”

Direttore

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𝐀π₯ 𝐯𝐒𝐚 𝐧𝐞π₯π₯𝐞 π„π πšππ’ π₯𝐚 𝐫𝐞𝐚π₯𝐒𝐳𝐳𝐚𝐳𝐒𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐒 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 π₯𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐒𝐳𝐒𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐜𝐨π₯𝐨𝐠𝐒𝐜𝐚 𝐟𝐒𝐧𝐚𝐧𝐳𝐒𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐚π₯ 𝐏𝐧𝐫𝐫. π…π¨π«π π’π¨π§πž: β€œπ”π§πš 𝐬𝐯𝐨π₯𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 π₯𝐞 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐒𝐬𝐨π₯πžβ€

Nei prossimi mesi saranno avviati nelle #Egadi i lavori per la realizzazione di una serie di importanti opere per la transizione ecologica inserite nell’ambito del Programma Isole Verdi, finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La Giunta comunale ha dato il via nei giorni scorsi alle procedure per l’affidamento delle progettazioni e l’avvio delle gare.

β€œSiamo alla vigilia di un cambiamento epocale”, dice il sindaco Francesco Forgione. β€œQueste opere cambieranno il volto delle Egadi e contribuiranno a migliorare in modo significativo la qualitΓ  della vita nelle nostre isole”.

Tutte le informazioni sul sito istituzionale del Comune

Marina Cozzo Γ¨ nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietΓ  logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della CittΓ  – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Ok per FISA a formazione soccorritori. Presidente Perrotta “La lotta per la giustizia continua”

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La Fisa ottiene l’autorizzazione, ma il presidente Perrotta non si ferma: “La lotta per la giustizia continua”

​ROMA – La Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) ha recentemente ottenuto una nuova autorizzazione che le permette di continuare a formare soccorritori acquatici e rilasciare brevetti per il salvamento in mare, laghi, piscine e fiumi, un riconoscimento importante che attesta la validitΓ  e la qualitΓ  del suo operato. Nonostante questo successo, il presidente Raffaele Perrotta ha dichiarato che la battaglia della Federazione Γ¨ tutt’altro che conclusa.
​”L’autorizzazione che abbiamo ricevuto conferma la correttezza del nostro percorso,” ha affermato il presidente Perrotta, “ma non ci fa dimenticare l’ingiustizia di un decreto statale che continua a penalizzare il settore.”
​Il presidente della FISA ha ribadito la sua ferma intenzione di proseguire la lotta per la modifica di un decreto che Γ¨ profondamente iniquo. “Nonostante la legge sia oggi a nostro favore, non possiamo accettare che sia ingiusta per altri. La giustizia non deve essere un privilegio per pochi, ma un diritto per tutti. La nostra battaglia non Γ¨ solo per noi, ma per l’intero popolo e per le future generazioni che verranno.”
​Perrotta ha sottolineato che l’obiettivo Γ¨ garantire un cambiamento radicale che porti a un decreto piΓΉ equo e giusto per tutti gli operatori del settore, soprattutto a vantaggio degli assistenti bagnanti sempre in balia delle onde e di un mestiere rischioso ma mai analizzato nei suoi aspetti piΓΉ pericolosi. “Dobbiamo assicurarci che chiunque voglia contribuire alla sicurezza in mare lo possa fare in un sistema che riconosca il merito e non si basi su disparitΓ ,” ha concluso.
​La FISA, pur godendo ora di una posizione di forza, dimostra cosΓ¬ un forte senso di responsabilitΓ  e una chiara visione etica, mettendo in primo piano non solo i propri interessi, ma i principi di equitΓ  e giustizia sociale per l’intera Nazione che dovrebbe essere un esempio per tutti gli altri paesi.
Chi non fa niente per impedire un ingiustizia è colpevole come chi la commette. .così termina il presidente della FISA.

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Ambiente

Salvata dalla Guardia Costiera una tartaruga β€œcaretta-caretta” in difficoltΓ 

Redazione

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Nei giorni scorsi, il personale della dipendente Delegazione di Spiaggia di
San Vito Lo Capo ha soccorso ed affidato alle cure dell’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale della Sicilia un’esemplare di tartaruga β€œcaretta-caretta” in localitΓ  Cala
Marinella presso la Riserva dello Zingaro.
La segnalazione Γ¨ arrivata da alcuni diportisti che hanno individuato la
tartaruga in difficoltΓ  e provveduto a recuperarla a bordo; subito dopo, la sala
operativa della Capitaneria di porto di Trapani inviava in zona il battello B36 della
dipendente Delegazione di Spiaggia di San Vito Lo Capo il cui personale prendeva
in custodia l’esemplare e lo trasportava verso il porto di San Vito Lo Capo dove, nel
frattempo, era giunto il personale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della
Sicilia per le necessarie cure del caso.
Da un prima valutazione, la tartaruga – lunga circa 90 cm – risultava ferita e
con difficoltΓ  ad immergersi e, quindi, fondamentale Γ¨ stata la prontezza della
segnalazione e la collaborazione da parte dei diportisti alla Capitaneria di porto
nonchΓ¨ tutte le successive fasi, ormai consalidate tra l’AutoriΓ  Marittima e gli altri
enti, che hanno consentito il salvataggio dell’esemplare.

Con l’occasione, si richiama l’attenzione da parte di tutti gli utenti del mare
sull’importanza dell’immediata segnalazione di avvistamenti di esemplari di
tartarughe marine contattando la Capitaneria di porto piΓΉ vicina oppure il 1530 al
fine di far intervenire tempestivamente gli Enti preposti alla cura, soccorso ed
assistenza necessari per difendere la specie β€œcaretta-caretta” che secondo quanto
indicato dalla Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della
Natura (IUCN Red List) Γ¨ considerata come specie vulnerabile e minacciata di
estinzione e, pertanto, da proteggere.
Trapani, 18.08.2025

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Ambiente

Ponte sullo Stretto: tra ambizioni ingegneristiche e sfide di sostenibilitΓ 

Redazione

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IlΒ Ponte sullo Stretto di MessinaΒ torna al centro del dibattito nazionale dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte delΒ Cipess. L’opera, destinata a collegareΒ Sicilia e CalabriaΒ con una struttura a campata unica, Γ¨ considerata un’impresa ingegneristica senza precedenti in Europa. Tuttavia, mentre il governo sottolinea i benefici economici e infrastrutturali, enti e associazioni sollevano dubbi sulle criticitΓ  ambientali e tecniche ancora aperte. In questo scenario, tra entusiasmo e perplessitΓ , si delineano i prossimi passi di una delle opere pubbliche piΓΉ discusse d’Italia.

Un progetto unico al mondo e i suoi obiettivi
IlΒ Ponte sullo StrettoΒ Γ¨ concepito come una struttura a campata unica lunga oltre 3 chilometri, con una larghezza di 60 metri e un’altezza che consentirΓ  il passaggio delle piΓΉ grandi navi mercantili. Secondo la documentazione ufficiale, potrΓ  ospitare sei corsie stradali e due binari ferroviari ad alta capacitΓ . Si tratta di un progetto che, se realizzato nei tempi previsti, diventerΓ  un simbolo diΒ innovazione tecnologicaΒ e di connessione strategica tra Nord e Sud del Paese.

Sul sito ufficiale della societΓ  Stretto di Messina si evidenzia inoltre il carattere internazionale dell’iniziativa: ingegneri, universitΓ  e aziende specializzate, cosΓ¬ come realtΓ  legate aiΒ fornitori di energia elettrica, sono coinvolti in un percorso di ricerca e sviluppo che potrebbe rendere l’Italia un punto di riferimento nel settore delleΒ grandi infrastrutture. Una visione che punta non solo al miglioramento dei collegamenti, ma anche al rafforzamento del ruolo geopolitico del Paese nel Mediterraneo.

Le criticitΓ  ambientali e tecniche sollevate dagli esperti
Nonostante le ambizioni, il progetto non Γ¨ esente da critiche. Secondo diversiΒ enti accreditatiΒ e associazioni ambientaliste, uno dei principali nodi riguarda l’impatto sull’ecosistema dello Stretto, un’area caratterizzata da biodiversitΓ  marina e da condizioni geologiche e sismiche particolarmente delicate. Le analisi hanno messo in evidenza i rischi legati alla fauna ittica e alla navigazione, oltre alle emissioni e alΒ costo del kWhΒ necessario per alimentare un cantiere di tali dimensioni.

Dal punto di vista tecnico, alcune perplessitΓ  si concentrano sulla resistenza della struttura alle sollecitazioni estreme, mentre sul piano economico si valuta anche l’incidenza delΒ Prezzo Unico Nazionale (PUN)Β per la fornitura di energia necessaria ai lavori. LoΒ Stretto di MessinaΒ Γ¨ noto per forti venti e per la sua attivitΓ  sismica. Sebbene i progettisti abbiano previsto soluzioni di ultima generazione, come materiali ad alta prestazione e sistemiΒ antisismiciΒ avanzati, restano interrogativi sulla reale capacitΓ  di un ponte di tali dimensioni di affrontare condizioni naturali eccezionali.

Un’ulteriore questione riguarda i costi di manutenzione e la gestione futura dell’opera, che secondo alcuni esperti dovrebbero essere regolati anche in coerenza con gli indirizzi stabiliti daΒ ARERA. Se da un lato ilΒ governoΒ assicura che il ponte sarΓ  sostenibile nel lungo periodo, dall’altro esperti indipendenti sottolineano la necessitΓ  di piani finanziari dettagliati e realistici.Β 

Tempistiche, finanziamenti e prospettive future

Con l’approvazione definitiva delΒ Cipess, il progetto Γ¨ entrato in una fase operativa. Secondo quanto comunicato dalΒ Ministero delle Infrastrutture, i cantieri potrebbero avviarsi entro la fine del 2025, con una durata stimata di circa otto anni per il completamento. Il costo complessivo previsto supera i 13 miliardi di euro, finanziati in parte con risorse statali e in parte attraverso contributiΒ europeiΒ e privati.

Sul fronte occupazionale, il governo parla di un impatto significativo:

decine di migliaia di addetti diretti e indiretti saranno coinvolti nella costruzione

una volta completata, l’opera dovrebbe generare benefici a lungo termine per la mobilitΓ  e per l’economia del Sud

i settori piΓΉ interessati saranno turismo, logistica e commercio

Le autoritΓ  sottolineano come il ponte rappresenti una sfida e al tempo stesso una grande opportunitΓ  per ridurre l’isolamento infrastrutturale dellaΒ Sicilia.

Tuttavia, le prospettive future dipenderanno dalla capacitΓ  di conciliare obiettivi ingegneristici e tutela del territorio, cosΓ¬ come dalla possibilitΓ  di scegliere ilΒ fornitore piΓΉ convenienteΒ per sostenere in modo efficiente i consumi energetici legati alla gestione dell’opera. La societΓ  Stretto di Messina ha dichiarato di voler collaborare con universitΓ  e centri di ricerca per monitorare costantemente l’impatto del progetto e garantire il rispetto degli standard ambientali. In questo senso, il ponte si configura non solo come un’opera di collegamento, ma come un banco di prova per l’Italia suΒ innovazione, sostenibilitΓ  e visione strategica.

Fonte:Β https://www.papernest.it/

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