Ambiente
Eco-tassa UE: bollette più salate dal 2027
Il 18 aprile il Parlamento europeo ha approvato definitivamente, con 413 voti favorevoli, la prima parte della legge definita come “la più grande legge sulla protezione del clima di tutti i tempi” – Peter Liese, Partito popolare europeo.
Seguendo la direttiva “Fit for 55”, tre sono stati i provvedimenti presi:
La riforma dell’ETS (Emission Trading System) – il mercato delle emissioni di gas serra
Il Fondo Sociale per il Clima – per attutire l’impatto della riforma ETS sulle famiglie.
Introduzione del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) – Il meccanismo dell’adeguamento del carbonio alla frontiera che obbligherà gli importatori di determinate merci ad acquistare i permessi di emissione relativi alla produzione delle merci importate.
Quali saranno le conseguenze di questi provvedimenti sui cittadini Italiani? Principalmente la riforma ETS sarà quella che graverà di più sui portafogli dei cittadini Italiani ed europei in generale. Perchè? Con la sua introduzione nel 2027 le bollette di luce e gas diventeranno più care per tutti.
Vediamo nel dettaglio la riforma e come essa porterà all’aumento di prezzo dei combustibili fossili come gas per riscaldamento, benzina e diesel.
Cos’è l’ETS e perché impatterà le bollette?
Partendo con una definizione, L’ETS è il mercato delle emissioni di gas a effetto serra (GHG). Seguendo il principio “chi inquina paga” questo mercato è strutturato per incentivare le industrie a ridurre le proprie emissioni ed investire in tecnologie sostenibili.
Cosa cambia con la nuova riforma dell’ETS (ETS II)? Con il nuovo progetto di legge recentemente approvato, l’area dei soggetti obbligati a pagare le quote di CO2 si estende, andando ad includere anche edifici e trasporto su strada. In termini pratici, trasportare e utilizzare combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) costerà di più.
Il risultato: dal 2027 le bollette del riscaldamento degli edifici o abitazioni dove si utilizza ancora questo tipo di combustibili cresceranno esponenzialmente. Chi ne pagherà le conseguenze? le famiglie.
Ovviamente il testo del progetto di legge prevede misure di salvaguardia per evitare picchi di prezzo:
Un freno di emergenza, che posticiperebbe l’avvio del nuove regime al 2028, da attivare se i prezzi del gas naturale superano i 106 euro per megawattora sull’hub TTF di riferimento;
Un rilascio di ulteriori crediti nel mercato del carbonio per abbassare i prezzi dei combustibili fossili se essi superano i 45 euro per tonnellata. E questa disposizione sarà in vigore solo fino al 2030.
Queste misure saranno sufficienti? Gli esperti – si legge sul Sole 24 Ore – dicono di no, accusando gli europarlamentari di creare false aspettative.
Fondo Sociale per il Clima: Aiuterà?
C’è anche da considerare che la misura verrà affiancata da un nuovo Fondo sociale per il clima dal valore di 86,7 miliardi di euro, a disposizione dei Governi dal 2026. Questo strumento mira ad attutire il colpo per le famiglie più povere, distribuendo i proventi dell’ETS ai consumatori in difficoltà (famiglie vulnerabili, piccole imprese e utenti dei trasporti particolarmente colpiti dalla crisi energetica).
Come spiegato dal vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans “coloro che possono pagare pompe di calore e pannelli solari avranno un forte incentivo a farlo e coloro che non possono farlo da soli, sarà disponibile il supporto del Fondo sociale per il clima”.
Riportando queste parole alle misure per le cosiddette “Case Green”, solo chi si adeguerà alle previsioni della direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici si troverà non penalizzato rispetto all’aumento dei combustibili fossili. E gli altri?
La legge sul Clima Costerà Cara
Le nuove norme alzeranno i costi dell’energia in un periodo già caratterizzato da estrema incertezza economica e avversione agli investimenti. L’inflazione persiste e, dopo due anni di pandemia e lo scoppio del conflitto Russo-Ucraino, l’Italia ha già visto uno spropositato aumento dei prezzi di luce e gas.
In un contesto simile, la nuova legge non fa altro che peggiorare la situazione alzando ancora di più il costo dell’energia. Apparentemente, Bruxelles non ha ancora compreso che mantenere i prezzi dell’energia bassi è essenziale per la sopravvivenza dell’economia continentale.
Fonte: https://energia-luce.it/news/eco-tassa-caro-bollette-2027/
Ambiente
Pantelleria, ordinanza per indagine geofisica dell’isola: limiti nella navigazione
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria ha emesso ordinanza riportante il seguente avviso:
Nel periodo dal 01 dicembre 2025 al 30 luglio 2026 le seguenti unità
effettueranno un’attività di indagine geofisica con l’ausilio di strumentazione quale
Multibeam Echosounder, Subbottom Profiler, Sound Velocity Profiler e Campionamenti a
mezzo benna Van Veen nell’ambito del progetto “SEAMOUNTS” nello Stretto di Sicilia:
• “NG SURVEYOR” di bandiera Italiana, IMO n°9690872, nominativo
internazionale “I.B.E.G.”, t.s.l. 1856, lung. mt. 64,80;
• “IEVOLI AMBER” di bandiera italiana, IMO n°9764984 nominativo
internazionale “I.B.S.J.”, t.s.l. 3715 lung. mt. 83,07;
• “IEVOLI COBALT” di bandiera italiana, IMO n°976872 nominativo
internazionale “I.B.O.K.”, t.s.l. 4495, lung. mt. 83,83;
•
“NG WORKER” di bandiera italiana, IMO n°9533244 nominativo
internazionale “I.C.I.D.”, t.s.l. 3923, lung. mt. 88,00.
La campagna oceanografica è dedicata alla mappatura su larga scala di 79 montagne sottomarine situate oltre le 12 miglia dalla costa italiana a una profondità compresa tra 150 e 2000 metri, con lo scopo di raccogliere dati cruciali per la conservazione della biodiversità e la valutazione dei rischi geologic
Le citate unità opereranno all’interno di una macro area all’interno della quale ricadono anche le acque sottoposte alla giurisdizione del Circondario Marittimo di Pantelleria.
Nello stralcio cartografico sotto riportato, è rappresentata la macro area in questione i cui punti di coordinate geografiche (datum WGS ‘84) sopra emarginati sono indicati con i numeri 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84 e 85 come meglio riportato nella tabella sottostante. Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, le navi dovranno essere considerate “NAVE CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola

1.2 I comandanti/conducenti delle unità navali in transito in prossimità delle unità
impegnate nelle succitate operazioni, dovranno, secondo perizia marinaresca,
transitare alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità,
evitando di creare moto ondoso nonché valutando l’eventuale adozione di misure
aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni
di potenziale pericolo.
Ambiente
Pantelleria, al via bando per intervento di conservazione biodiversità del Lago
Gara per “Intervento di Conservazione della biodiversità del Lago Bagno dell’Acqua/Specchio di Venere” – Importo di 480.121 euro; scadenza invio candidature: 16/12/2025
Con fondi del Piano Sviluppo e Coesione PSC FESR 2014/2020 Regione Siciliana Azione 6.5.1
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria comunica che è stata avviata la procedura di gara aperta per l’appalto dei lavori finalizzati alla conservazione della biodiversità del Lago Specchio di Venere con applicazione del criterio del minor prezzo e secondo le disposizioni di lex specialis contenute nel bando di gara, avvalendosi della stazione appaltante “Centrale Unica di Committenza dei Comuni di Pantelleria – Lampedusa e Linosa – Ustica e Salemi” e del supporto dell’Ufficio Tecnico del Comune.
Lo stesso Ente ha provveduto ad accurate indagini idrogeologica, vegetazionale, ambientale e
paesaggistica delle aree circostanti il Lago “Bagno dell’Acqua”, meglio noto come “Specchio di
Venere”, con il supporto tecnico-scientifico dei ricercatori e dei progettisti, individuando gli
obiettivi e definendo le modalità di tale intervento per:
- salvaguardare la biodiversità, con particolare riguardo alle specie vegetali endemiche presenti sulle rive del lago;
- proteggere le peculiarità geologiche e naturalistiche dell’area, evidenziandone, al contempo, le caratteristiche, ai fini di una fruizione turistica consapevole;
- garantire una migliore regimazione delle acque che defluiscono dai versanti verso il lago,
- tendendo a trascinare limo verso l’interno del bacino;
- migliorare la fruizione turistica nelle aree idonee, delimitandole in modo da evitare interferenze dannose con le zone di maggior pregio o meritevoli di tutela. A tale scopo si è provveduto, nel corso del periodo 2022 e 2023, ad una serie di sopralluoghi in sito, sotto la guida del personale tecnico dell’Ente Parco, al fine di concordare e definire le azioni e le modalità di intervento, nonché dimensioni e caratteristiche delle opere necessarie.
“Con il presente progetto” dichiara il Commissario Straordinario Italo Cucci “si realizzerà la parte
più urgente e significativa degli interventi finalizzati alla salvaguardia delle caratteristiche
ecologiche e naturalistiche del Parco, e alla protezione dello stesso dalle interferenze negative
potenzialmente derivanti dalle attività agricole e turistiche, che peraltro devono continuare a
coesistere insieme a quelle di conservazione e di ricerca”.
“Contemporaneamente” conclude il RUP Carmine Vitale direttore f.f. “si migliora la fruibilità del
Lago ai fini di un turismo anche di tipo naturalistico e geologico, mettendo in evidenza le numerose
peculiarità geologiche, botaniche, faunistiche ed archeologiche del sito. Le opere proposte tengono
conto dello stato attuale delle conoscenze, a seguito dei numerosi ed approfonditi studi da parte di
Università e centri di ricerca, che hanno messo in evidenza le numerose peculiarità della zona”.
La procedura ha un importo a base di gara di 480.121 euro e la scadenza per l’invio delle
candidature è il 16/12/2025 entro le 14:00. La data termine per la richiesta di chiarimenti è fissata per l’11 dicembre p.v.
Maggiori dettagli al seguente link
gara conservazione Lago
Ambiente
Ambiente, 13 milioni per 5 progetti “siti importanti”. Tra questi Lampedusa
Lampedusa, saline di Priolo, saline di Trapani e Paceco, fiume Pollina e pantano Lentini. Queste le cinque aree naturali siciliane per le quali sono stati finanziati da Roma altrettanti progetti prioritari di ripristino ambientale, complessivamente per oltre 13,3 milioni di euro. Con l’accordo tra la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, infatti, è stato approvato il finanziamento delle proposte presentate dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, finalizzate all’attuazione in Sicilia del Regolamento europeo sul ripristino degli habitat naturali (il cosiddetto Restoration law).
«Il governo Meloni ha valutato positivamente i nostri progetti – commenta l’assessore Giusi Savarino – e a breve con queste risorse potremo dare attuazione, coinvolgendo gli enti gestori, a quanto previsto in fase progettuale. Un percorso da me avviato che ci permetterà di riqualificare, implementare e tutelare ancora meglio i siti individuati. Cito, tra tutti, l’acquisizione al patrimonio regionale della casa di Domenico Modugno, nella spiaggia dei Conigli a Lampedusa, dove nascerà il Centro per la biodiversità del Mediterraneo e la bonifica di un’area nelle saline di Priolo, tornate ad essere habitat di nidificazione dei fenicotteri rosa, esempio di resilienza ai margini di un grande polo industriale. Priorità per il governo Schifani, che finalmente potranno essere realizzate».
A seguito dell’intesa tra la Presidenza del Consiglio e il Mase, nei prossimi mesi il Ministero stipulerà uno specifico accordo con la Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Territorio e dell’ambiente, per definire le procedure di attuazione dei progetti.
Queste, in sintesi, le proposte della Regione, finanziate per 13 milioni e 367 mila euro:
– Riserva naturale Isola di Lampedusa: prevista la riqualificazione naturalistica della costa meridionale di Lampedusa, ricostituzione della vegetazione naturale, acquisizione e valorizzazione dell’immobile nei pressi della spiaggia dei Conigli (ex casa Modugno) per realizzarvi il Centro per la conservazione e la fruizione della biodiversità insulare del Mediterraneo.
– Riserva naturale Saline di Priolo: prevista la creazione di aree umide attraverso la bonifica di un sito industriale finalizzate a favorire la nidificazione, lo svernamento e la migrazione di specie avifaunistiche.
– Riserva naturale Saline di Trapani e Paceco: sarà realizzato un progetto di recupero della Salina Bella e delle aree ecologicamente connesse.
– Sito Natura 2000 Fiume Pollina: in connessione con il Parco delle Madonie, sarà realizzato un progetto di riqualificazione fluviale del tratto a valle.
– Zona di protezione speciale per l’avifauna Pantano Lentini: qui sarà realizzato un progetto di acquisizione, riqualificazione e tutela.
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