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Cultura

E’ scoppiata l’estate a Pantelleria. La annunciamo con una foto stupenda di Sergio Endrigo e famiglia

Direttore

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Da qualche giorno le temperature si sono addolcite, sull’isola. 
20°C lieve brezza da sud e tutti i fiori sgargianti costellano uno scenario generale pazzesco.

Ieri primo maggio, decisamente è stata una giornata pre-estiva, ma oggi invita a scendere tutti al mare e godere del sole generoso e accogliente di Pantelleria.
Qui, per quelli di una certa generazione, è facile associare estate anche ad uno dei VIP più illustri e seguiti degli anni ’70/80: Sergio Endrigo.
Il cantante di nascita croata e velocemente naturalizzato romano, ha lasciato un segno che ancora è molto vivo sulla Perla Nera del Mediterraneo, che lui spesso raggiungeva con il suo veliero, che ormeggiava a Gadir.
Nella foto in basso è ritratto con Giovanni D’Amico, alias Ballacullummera, grande pescatore, uomo di cuore e, perchè no, anche artista.

Endrigo aveva messo radici a Pantelleria, acquistando una proprietà presso l’incantato Arco dell’Elefante. In quella via che porta alla punta estrema di Cala Levante, vi è uno slargo dedicato all’indimenticato artista.

Era amico di molti panteschi che aveva saputo conquistare con la nobiltà del suo animo creativo. Con essi amava scambiare battute di pesca, chiacchiere, canzoni e gioco di morra, creando ricordi indimenticabili, anche per Pantelleria.

Ringraziamo Claudia Endrigo per averci concesso l’uso della foto.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Noto – Premio Honos 2025 – Etica, Memoria e Bellezza Civile: tra i premiati la nostra direttrice Marina Cozzo

Giada Zona

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Nella motivazione: “Il Suo percorso professionale – ispirato da un profondo senso di appartenenza e da una costante tensione verso la libertà di espressione e di visione – rappresenta in pieno lo spirito di questa sezione del Premio, dedicata a coloro che attraverso la cultura, la parola, il racconto e l’impegno civile danno dignità alle radici e voce ai territori spesso marginalizzati”

📍 Palazzo Nicolaci, Noto (SR)
🗓 Sabato 4 ottobre 2025 – ore 17:00

Nel segno dell’Etica e della Bellezza

Sabato 4 ottobre 2025, nella magnifica cornice barocca di Palazzo Nicolaci a Noto, si svolgerà la nuova edizione del Premio Honos, riconoscimento nazionale che, da anni, celebra memoria, legalità, cittadinanza attiva, cultura e impegno civile.
Promosso dalla Galleria EtnoAntropologica in collaborazione con i Comuni del Circuito Honos, l’evento porrà al centro del dibattito il tema guida del 2025: “Etica e Bellezza”. Due parole che, insieme, rappresentano un’alternativa concreta ai linguaggi dell’illegalità, alla decadenza culturale e alla bruttezza sociale generata dai poteri occulti.
Laura Liistro, Presidente della Galleria EtnoAntropologica dichiara: “Etica e Bellezza sono oggi gli atti più coraggiosi che una comunità possa praticare. Il Premio Honos premierà storie vere di resistenza morale e impegno silenzioso. Perché costruire bellezza, oggi, significa scegliere di stare dalla parte giusta.”

Programma e messaggi dell’edizione 2025

A dare il via alla serata sarà un video istituzionale che ripercorrerà il cammino delle comunità Honos. A seguire, alle ore 17:15, si terrà la conferenza “Poteri Occulti”, con il già magistrato e sindaco di Napoli Luigi De Magistris, in dialogo con la storica del crimine Laura Liistro, co-curatrice con il dott. Scarabelli di una recente riscoperta d’archivio sulla mafia siciliana e di diversi personaggi che hanno lottato contro il crimine conservati nell’oblio voluto dalla mafia.
Alle ore 18:00 prenderà il via la cerimonia di premiazione, presentata da Carmen Attardi, con introduzione dei premiati a cura di Maria Antonietta Liistro, coordinatrice premio Honos 2025.

I PREMIATI DEL 2025
CITTADINANZA ATTIVA
In memoria di Lorenzo Genovese , autore dell’opera in dialetto siciliano “ U latru ri ficupala”
Conferimento al Comune di Buscemi come Comunità Honos 2025
Premiati:
• Vincenzo Camilleri
• Halim Moses
-Comitato Venerdì Santo a Corleone
• Giuseppe Puccio
• Paolo e Alessandro Catinella
• Lorenzo Leone
-Paolo Puglisi

HUMANITAS
In memoria della dottoressa Cettina Gozzo
Premiati:
• Mariagrazia Morello
• Dott. Giuseppe Barbagallo
• Carmelo Gueli

LIBERTAS
In memoria del Gen. Ing. Dott. Pasquale Marcello – ritirerà lo studioso Francesco Carchedi
Premiati:
• Alessandra Cristina
• Marina Cozzo
• Lorenzo Tondo
• Carlo Faiello
• Lillo Defraia
• Giuseppe Puncello

CONSTANTIA
In memoria del dott. Salvatore Gozzo
• Giovanni D’Urso
• Luigi Santagati
• Salvatore La Monica
• Vittorio Ricci
• Vincenzo Papa
• Calogero Raviotta
• Mauro Ricci
• Paolo Italia

HONOR
In memoria di Salvatore Amenta, vittima di mafia
• Pippo Faraone
• Carmelo Orlando

PREMIO EXEMPLUM 2025
• Luigi De Magistris
Per il coraggioso impegno nella tutela della legalità e dei diritti democratici contro ogni forma di potere criminale.

RICONOSCIMENTI SPECIALI
Paolo Amenta – Sindaco di Canicattini Bagni e Presidente ANCI Sicilia
Per il sostegno alla Galleria EtnoAntropologica e l’impegno a favore delle comunità locali.

Capitano Mirko Guerriello – Arma dei Carabinieri
Menzione speciale per il progetto educativo “Risorse e Web” con Don Fortunato Di Noto.
La serata si concluderà con la proiezione del nuovo video istituzionale del progetto “Banca della nostra Memoria”, nata per valorizzare le storie e le testimonianze civili raccolte dai Comuni del circuito Honos.
Seguirà la firma simbolica dei Comuni aderenti e un brindisi conclusivo.
Un premio che guarda al futuro.
ll Premio Honos 2025 sarà molto più di una cerimonia: sarà un manifesto di valori, un racconto corale di bellezza etica e responsabilità collettiva. In un’epoca segnata dalla sfiducia, il Premio darà voce a chi ogni giorno sceglie di non voltarsi dall’altra parte.

Palazzo Nicolaci, Noto |
4 ottobre 2025 – ore 17:00

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Cultura

Pantelleria – Chiusura Castello, ci scrive Cesar Requesens discendente del principe dell’isola: suggerimenti

Redazione

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Dalla ricostruzione storica, alle possibili soluzioni per riscattare l’antico e suggestivo maniero

La questione Castello di Pantelleria non va proprio giù a nessuno. La sua chiusura ha letteralmente scombussolato l’isola a partire dagli operatori culturali ai cittadini.
Ci ha scritto Cesar Requesens, pronipote del principe di Pantelleria

Gentile Marina, ho letto in merito al castello e ritengo che alcune informazioni siano degne di nota:

– La divisione tra amministrazioni ha una sua logica che risale all’epoca feudale. Fin dall’inizio (nel 1491, quando mio antenato Luis de Requesens y Cardona acquistò l’isola), il castello divenne proprietà del barone stesso, che doveva occuparsi della manutenzione dell’edificio e della guarnigione di soldati, e da lì esercitava il suo potere di impero misto.

Tuttavia, questa situazione non durò a lungo. A partire dal re successivo (da Ferdinando I d’Aragona si passò in Spagna all’imperatore Carlo V), gli attacchi dei pirati berberi resero necessario stabilire una guarnigione stabile di circa 100 uomini che dipendevano dal re. Questo fu il motivo per cui l’imperatore inviò una prima guarnigione che dipendeva sempre (come il castello) dallo “Stato” (la corona) e così rimase per sempre.
L’isola (il comune) apparteneva e dipendeva dal feudatario (i baroni Requesens poi principi), ma il castello e la sua guarnigione dipendevano dalla corona e poi dallo Stato che le succedette, che doveva occuparsi della manutenzione del castello e della sua guarnigione militare.

È molto importante sottolineare che da quelle prime guarnigioni di soldati nacquero nel tempo gran parte degli attuali lignaggi dell’isola (da qui tanti cognomi di origine spagnola come D’Aietti, Boccanera, Pineda, ecc…).

– Con il tempo, il castello stesso divenne una prigione, ma non smise di svolgere la sua funzione di “ripopolamento”, poiché molti dei detenuti finirono per mescolarsi con la popolazione locale e, una volta scontata la pena, si sposarono e rimasero sull’isola, creando nuove famiglie e casate.
– La disputa tra le amministrazioni ha un significato storico che deriva proprio da quell’epoca feudale (cosa molto siciliana, del resto, dove l’epoca feudale non è stata del tutto superata, con una separazione ancora esistente tra il locale e lo statale). In questo caso specifico sottolineo che queste dispute avvengono tra amministrazioni, che in fondo non sono altro che lo Stato che deve essere sempre al servizio degli amministrati, i cittadini panteschi.

È curioso quindi che con questo conflitto tra amministrazioni che si scaricano a vicenda la responsabilità della ristrutturazione dell’edificio, si evidenzia, ancora una volta, il problema storico dell’isola: l’incuria delle amministrazioni.

C’è qualcosa di importante in mezzo a questo conflitto. Il progetto milionario di ristrutturazione del porto (che è un’altra amministrazione, in questo caso il porto).
Ciò che è chiaro in questo caso è chi ci rimette: la vita culturale dell’isola e i suoi cittadini. Chi non rispetta gli accordi (le amministrazioni, incapaci di mettersi d’accordo) deve trovare la soluzione e restituire l’unico spazio culturale storico veramente importante e simbolico di tutta l’isola.

Un ultimo suggerimento, se può essere utile.
La fondazione Pantelleria è stata recuperata dal passato proprio per potenziare, con capitali privati convogliati attraverso il comune, il capitale necessario a valorizzare l’isola e attrarre un turismo di qualità (che necessita soprattutto di cultura).

Io stesso sto lavorando alla creazione della fondazione Requesens principe di Pantelleria proprio per valorizzare i valori storico-culturali di quelli che erano feudi del ramo siciliano della mia famiglia.
Questa via intermedia, con il sostegno delle istituzioni attraverso sovvenzioni, compresa ovviamente la fondazione Armani, potrebbe essere la via intermedia che sblocca la questione.

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Cultura

Pantelleria, 7 ottobre Festa della Madonna del Rosario a Sibà: Santa Messa e divertimento tra musica e degustazioni

Direttore

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L’evento è organizzato dalla Chiesa Forania di Pantelleria e dell’infaticabile associazione Barbacane

Martedì 7 ottobre, in occasione della Festa della Madonna del Rosario, in Sibà, si sta organizzando, come di consueto, il doppio evento che vede una prima parte totalmente religiosa, con processione, messa e rosario.
Poi si inserisce il secondo step dei festeggiamenti, organizzato della patrona sibaiota dall’Associazione Barbacane , con musica a cura del M° Giuseppe Spata e degustazioni di vari piatti, nella tipicità pantesca. 
Un altro evento da non perdere.


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