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DUE MEDICANE SULL’ITALIA A FEBBRAIO, NON ERA MAI SUCCESSO NEGLI ULTIMI 50 ANNI

Giovanni Di Micco

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DUE MEDICANE SUL MEDITERRANEO, 3 CICLONI SULL’ITALIA NEI PRIMI 60 GIORNI DEL 2023

In questi primi 60 giorni del 2023 si sono contati già ben 3 diversi “medicane” o “cicloni simil-tropicali”, un evento eccezionale per questo periodo dell’anno e mai osservato prima nel mese di febbraio negli ultimi 50 anni. Cosa sta succedendo?

 

Il 2023, nonostante i lunghi periodi di calma meteorologica per la presenza ingombrante dell’anticiclone, ha visto anche la formazione di ben 3 medicane in meno di 3 mesi attorno all’Italia. Il primo si è formato il 21 gennaio nel mare Adriatico, il secondo il 10 febbraio a ridosso della Sicilia, e l’ultimo tra fine febbraio e inizio marzo vicino alla Sardegna orientale.

 

I medicane sono gli “uragani nel Mediterraneo”?

 

Il termine Medicane sta per “Mediterranean Hurricane” e indica un cosiddetto “uragano mediterraneo”, un fenomeno raro che descrive un ciclone che si forma sul Mediterraneo che assume delle caratteristiche simili a quelle di un ciclone tropicale, (è infatti detto anche TLC, ciclone simil-tropicale), con un “occhio” al centro della circolazione, forti piogge e venti eccezionalmente intensi.

 

I TLC o Medicane prendono vita dalle classiche depressioni mediterranee (aventi le stesse caratteristiche delle depressioni extra-tropicali che si formano in Atlantico) che, grazie anche ad una superficie del mar Mediterraneo ancora insolitamente “calda”, evolvono, comportandosi in parte come un vero e proprio ciclone tropicale. In particolare spesso si forma un occhio centrale, cioè una zona, nel mezzo della tempesta, praticamente sgombra da nubi, proprio come si osserva negli uragani. Ad accumunare medicane e cicloni tropicali è anche la spirale nuvolosa che si forma e si avvita attorno all’occhio, e i fenomeni intensi che accompagnano l’evento: parliamo di piogge abbondanti, torrenziali e localmente alluvionali, venti con raffiche tempestose e onde del mare fino a 6-7 metri di altezza.

 

Sebbene quindi non si tratti di veri e propri uragani, sono cicloni molto intensi che ne assumono alcune caratteristiche. Ma ci sono anche importanti differenze: il Medicane si distingue dai cicloni tropicali e dagli uragani innanzitutto per la durata media di vita, generalmente non superiore alle 24-48 ore. I cicloni tropicali e gli uragani durano diversi giorni o settimane.

 

“Il TLC è un fenomeno tipicamente mediterraneo, e per questo motivo i cicloni veri e propri e gli uragani non si formano e mai si potranno formare. Il Mediterraneo – spiega Rino Cutuli, meteorologo di Meteo Expert – è un bacino troppo piccolo rispetto alle dimensioni dell’oceano: un ciclone tropicale ha un diametro che può superare i 500 chilometri e, quando trasformato in uragano raggiunge anche i 1500 km, praticamente la dimensione dell’Italia”.

 

Differente è anche la “scintilla” che ne scatena la formazione. “Così come avviene per i cicloni tropicali, che prendono tutta la loro energia dal calore latente dell’oceano, anche il TLC si nutre del calore del mare Mediterraneo, ma nasce principalmente dal contrasto acceso tra due masse d’aria con caratteristiche termoigrometriche molto diverse, una massa d’aria molto fredda e secca e una molto calda e umida”.

 

Per la prima volta dal 1969 si sono verificati Medicane o cicloni simil-tropicali anche a febbraio

 

I primi mesi del 2023 sono stati decisamente anomali se guardiamo le statistiche storiche di formazione dei TLC. La formazione di TLC o Medicane è piuttosto normale e frequente infatti nei mesi autunnali e all’inizio dell’inverno. Stando alle osservazioni fatte dal 1969 ad oggi, infatti, si contano 23 medicane o TLC distribuiti tra i mesi di settembre e gennaio. Nessuno prima d’ora tra febbraio e marzo, e nessuno nel mese di giugno.

 

Secondo i dati di Meteo Expert tra febbraio e marzo, almeno fino a quest’anno, non si erano mai verificati eventi simili sul Mediterraneo, e quest’ultimo medicane, ufficialmente soprannominato Juliette, è il terzo TLC in soli 3 mesi. Il 21 gennaio si è formato un medicane piuttosto eccezionale perché generato condizioni davvero anomale, ovvero in pieno afflusso di aria molto fredda dai Balcani. Il 10 febbraio poi si è formato Helios, che ha portato un’intensa ondata di maltempo sulla Sicilia, con mareggiate, venti intensi, e scaricando al suolo piogge di un anno intero in poche ore. E ora Juliette, formatosi a est della Spagna dove ha raggiunto lo status di TLC il 28 febbraio, spostandosi successivamente verso est, aggirando le coste della Sardegna, fino a portarsi sul Tirreno centrale giovedì 2 marzo.

 

“Il periodo più gettonato per la formazione di Medicane è l’autunno e la prima parte dell’inverno proprio perché si raggiunge il massimo di temperatura superficiale delle acque dei mari e ricomincia a prendere forma la corrente a getto polare, che si abbassa di latitudine convogliando le correnti più fredde perturbate e verso il Mediterraneo rendendo più probabile l’innesco di tutti i processi che possono eventualmente generare dei TLC” spiega Simone Abelli, meteorologo di Meteo Expert.

 

La formazione di questi fenomeni non si era mai verificata nel mese di febbraio negli ultimi 54 anni. “Veniamo da un 2022 bollente, – spiega Cutuli – e le acque del Mediterraneo si sono mantenute ben oltre la norma anche ad inizio anno. Questo ci fa capire quanto caldo sia il bacino del mar Mediterraneo. Questo periodo dovrebbe essere il periodo in cui il mare si è ormai raffreddato e un periodo di sostanziale latenza e “calma” meteorologica, con temperature normali che non dovrebbero certamente essere favorevoli alla formazione di questi fenomeni. E questo ci conferma che il global warming c’é e che il Mediterraneo è un hotspot del cambiamento climatico”.

 

Con il cambiamento climatico aumentano le probabilità di formazione di questi eventi. “Il 2022 è stato l’anno più caldo dal 1800 per l’Italia. E questi fenomeni purtroppo diventeranno, in quanto eventi meteo estremi, sempre più frequenti e intensi. La siccità estrema che prosegue per alcune zone del Nord, è anch’essa un evento estremo. L’estremizzazione riguarda sia l’arrivo di piogge molto abbondanti e concentrate in un breve periodo di tempo, sia la totale assenza di piogge. Questo significa che il cambiamento climatico è già qui, ci siamo già dentro con tutte le scarpe”.

 

 

È possibile consultare le previsioni nel dettaglio sul sito www.iconameteo.it.
Per chiarimenti e approfondimenti siamo a disposizione al numero 026602181, selezionando il tasto 1 “Produzione TV

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Allerta Meteo, torna il maltempo in Sicilia e Pantelleria

Direttore

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Torna il maltempo in Sicilia.

La Protezione Civile ha diramato il consueto quotidiano bollettino meteo, che riporta maltempo da allerta gialla, per la Sicilia e l’isola di Pantelleria.

FORZANTE ROVESCI O TEMPORALI E CONDIZIONI METEOROLOGICHE AVVERSE
le criticità idrogeologiche e idrauliche possono risultare sensibilmente più gravose in caso di rovesci o temporali o di condizioni
meteorologiche avverse la cui localizzazione geografica, distribuzione e intensità sono connotati da elevata incertezza previsionale.

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Allerta Meteo, Tempesta di Halloween sempre più vicina. Allarme alluvioni anche a Pantelleria

Redazione

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Forte maltempo in tutt’Italia tra stasera, domani e venerdì 31. La Tempesta di Halloween arriva da Spagna e Francia ed è sempre più vicina. Tanta neve sulle Alpi e condizioni avverse anche in Sicilia e tutto il Sud
di Peppe Caridi da Meteoweb.eu

Immagine a scopo illustrativo realizzata con l’Intelligenza Artificiale © MeteoWeb
Torna subito il maltempo sull’Italia, con la Tempesta di Halloween che arriva prima del previsto e sarà più forte del previsto, almeno di quanto previsto nei precedenti aggiornamenti. Le ultime corse dei modelli meteorologici hanno aggiustato il tiro e compreso meglio cosa succederà nelle prossime ore e nei prossimi giorni sull’Italia, e si fa davvero sul serio al punto che scatta l’allarme alluvioni per domani in Toscana ed Emilia Romagna e per venerdì al Sud. Le mappe, infatti, sono emblematiche, e non bisogna neanche trascurare un altro elemento importante che caratterizzerà i prossimi giorni: la neve. Abbondante, per la second volta nel giro di pochi giorni, sulle Alpi.

La perturbazione sta arrivando dal Mediterraneo occidentale: ieri si è abbattuta sul Portogallo provocando forti piogge, estendendosi poi rapidamente a Spagna e Francia. Sull’Italia il maltempo inizierà a fare sul serio già stasera, con forti piogge in Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia e Toscana (specie settentrionale), e le prime piogge pre-frontali anche al Nord/Est (Veneto e Friuli Venezia Giulia) e al Sud (Sicilia orientale e Calabria meridionale). In Francia avremo piogge torrenziali nel Sud del Paese con forti temporali, mentre sulle Alpi occidentali cadrà subito molta neve, che interesserà anche le zone di confine dell’Italia, tra Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia.

Allerta Meteo, mappe spaventose per domani giovedì 30 ottobre

Domani, giovedì 30 ottobre, il maltempo farà davvero sul serio. Sin dalle prime ore del mattino forti temporali con piogge molto abbondanti colpiranno l’alto Tirreno. Le Regioni più colpite saranno Liguria e Toscana, con picchi di 200mm tra La Spezia, Massa, Carrara e Pisa, l’area a più alto rischio alluvioni. Ma cadranno grandi piogge anche sul resto del Nord, in Emilia (con improvvise piene dei fiumi) e in Friuli Venezia Giulia, al confine con la Slovenia. Il maltempo colpirà anche Lazio e Sardegna:

Nel pomeriggio/sera il maltempo persisterà in modo molto pericoloso su Toscana ed Emilia Romagna, con forti temporali e piogge torrenziali che si sposteranno lentamente verso est e sud/est colpendo duramente anche la Romagna, Firenze, Arezzo, Siena e Grosseto. Forti piogge ancora in Umbria, Lazio, Sardegna (attenzione alla Corsica!), con forti temporali nel basso Tirreno e nel Canale di Sicilia, dove si formeranno supercelle temporalesche in procinto di abbattersi su tutto il Sud nel giorno successivo, venerdì 31. Intanto le piogge saranno intense già domani sera sulla Sicilia orientale, sullo Stretto di Messina e nella Calabria meridionale.

Nella giornata successiva, dopodomani, venerdì 31 ottobre

Con Halloween, il maltempo si concentrerà al Centro/Sud con forti temporali in Sicilia, Calabria, ma anche tra Lazio, Campania e Puglia. Ne parleremo in modo approfondito nei prossimi aggiornamenti. Intanto, un flash sul prosieguo: nel weekend arriva un altro ciclone atlantico che domenica, il giorno dedicato al ricordo di tutti i morti, 2 novembre, colpirà in modo intenso l’Italia con forti piogge e temperature in picchiata al Nord a partire dal pomeriggio. La nuova ondata di maltempo si intensificherà tra domenica sera e lunedì 3 ottobre, e la neve, stavolta, scenderà fino a 1.000 metri di altitudine. La prossima settimana, infine, forte maltempo persistente al Sud con un ciclone vagante nel cuore del Mediterraneo.

Dettagli dalla Protezione Civile Dipartimento Regione Siciliana – Allerta anche a Pantelleria


“FORZANTE ROVESCI O TEMPORALI E CONDIZIONI METEOROLOGICHE AVVERSE
le criticità idrogeologiche e idrauliche possono risultare sensibilmente più gravose in caso di rovesci o temporali o di condizioni meteorologiche avverse la cui localizzazione geografica, distribuzione e intensità sono connotati da elevata incertezza previsionale. “

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Meteo – Prosegue lo stato di allerta in tutta la Sicilia, Pantelleria compresa

Direttore

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Prosegue per tutte le prossime 24/36 ore lo stato di allerta gialla per le condizioni meteo avverse, rese note dalla Protezione Civile.

DAL MATTINO DI OGGI, MERCOLEDI 15 OTTOBRE 2025, E PER LE SUCCESSIVE 24-36 ORE, SI PREVEDONO PRECIPITAZIONI DA SPARSE A
DIFFUSE, A PREVALENTE CARATTERE TEMPORALESCO. I FENOMENI SARANNO ACCOMPAGNATI DA ROVESCI DI FORTE INTENSITÀ,
FREQUENTE ATTIVITÀ ELETTRICA, LOCALI GRANDINATE E FORTI RAFFICHE DI VENTO

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