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Cronaca

Donne lavoratrici di Pantelleria in una lettera aperta difendono la loro professionalità e formazione

Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta di un gruppo di imprenditrici, libere professioniste e semplici lavoratrici di Pantelleria sul loro ruolo e sulle loro competenze

Gentile direttore,

Le chiediamo spazio sul suo giornale per esternare la sorpresa e il dispiacere nel sentire che vengano fatte affermazioni senza conoscere la vera realtà lavorativa delle donne pantesche e sostenere in maniera riduttiva e poco rispettosa che la maggior parte di esse lavori senza formazione e professionalità. Caratteristiche queste ultime che non mancano certo alle decine di donne impegnate nelle nostre scuole, dall’Infanzia alle Superiori, o che lavorano nel settore della Pubblica Amministrazione, della Sanità e dei servizi del terzo settore. Sono donne formate, diplomate, laureate che non si sono cucite addosso un ruolo ma che hanno scelto una professione.

Formazione e professionalità che non mancano nemmeno alle donne pantesche impegnate nell’imprenditoria, e non sono poche.

Pensiamo alle manager delle nostre Aziende Agricole o alle figure professionali che lavorano come Architette ed Avvocatesse, Archeologhe, Psicologhe, Assistenti sociali o che gestiscono Aziende nei vari settori: commerciale, immobiliare, turistico, della ristorazione o negli studi professionali e di consulenza del lavoro. Anche queste sono donne formate, diplomate, laureate, molte di loro hanno completato gli studi sulla terraferma ma poi sono tornate sull’isola con consapevolezza e sono state capaci di mettere in gioco la loro professionalità.

Donne che non vivono con il sussidio della disoccupazione (NASPI) ma che si sono formate per conquistarsi un ruolo nella comunità lavorando con impegno e professionalità giorno dopo giorno… con fatica certo, affrontando a volte situazioni discriminanti, ma reagendo sempre con dignità e occupandosi anche del lavoro domestico. Sì il lavoro domestico che per alcune donne pantesche è una scelta come lo è quello agricolo e non si capisce perché ciò non debba avere una propria dignità. Viviamo in un’isola con una vocazione agricola millenaria… e forse proprio le donne hanno saputo custodire e valorizzare tradizione ed identità permettendo poi di creare ruoli innovativi nella ristorazione.

Donne lavoratrici che trovano anche l’entusiasmo e il tempo per dedicarsi al volontariato nel sociale, nelle iniziative culturali, nella cura delle persone bisognose o disabili, spesso rimediando ad una colpevole assenza di adeguate politiche sociali e welfare.

Sicuramente c’è anche la consapevolezza delle criticità che non mancano, considerando che la realtà isolana pecca di opportunità lavorative da offrire sia agli uomini che alle donne e che sono assenti strutture adeguate che accompagnino nella ricerca di un lavoro.

Situazioni di degrado e di discriminazione sono presenti a Pantelleria come nel resto d’Italia, ma è sbagliato generalizzare e doveroso intervenire. E anche su questi temi le associazioni del territorio (non necessariamente esclusivamente femminili) hanno sempre operato, rivolgendosi in modo particolare alle nuove generazioni e al mondo della Scuola, proprio per educare e creare consapevolezza. Verrebbe da chiedersi ma la politica dov’è? Cosa fa? Come interviene con programmi specifici che pur si potrebbero attuare? Di quale femminismo vogliamo parlare? Quello dei proclami? Quello di una parità di genere di facciata, ostentata da dietro una scrivania e non conquistata sul territorio radicandosi nel tessuto sociale, impegnandosi in un percorso condiviso con le proprie compagne e i propri compagni di viaggio?

Grazie dello spazio che ci vorrà concedere.

Un gruppo di donne pantesche (Maria, Francesca, Rosa, Caterina, Loredana, Tania, Cristina, Nadia, Giuseppina, Teresa, Elena, Marianna, Francesca, Concetta, Giovanna, Gloria, Claudia, Ornella, Fabiola, Marina…)

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Turismo

La Sicilia tra le mete estive 2025 più gettonate, grazie a Pantelleria

Direttore

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Bellezza, autenticità, risorse uniche, ma anche sinergia tra gli operatori dell’isola

Il dato è riportato da Affidabile.org, su cui Il Sicilia ha redatto una bella recensione.

I numeri a livello nazionale parlano di un italiano su venticinque che ha scelto la Sicilia per le vacanze estive del 2025. 
Sembrerebbe che la nostra regione  è presente sì, ma  grazie a Pantelleria, spettacolare rifugio di chi cerca mare, silenzio, autenticità, cultura, tradizioni, sport.

I dati raccolti da Affidabile.org attraverso Reddit registrano un’Italia che cerca autenticità, sostenibilità e bellezza, ma anche accessibilità economica e servizi all’altezza. E in questo gioco a somma zero, la Sicilia continua a scommettere sul proprio potenziale come se bastasse la bellezza a fare turismo.

La “perla nera del Mediterraneo”

Saranno i suggestivi e molteplici nomi e soprannomi a contribuire nel suo fascino, la Pantelleria secondo l’indagine, è entrata nella top 10 delle mete più consigliate, posizionandosi all’ottavo posto. Questo risultato è particolarmente ha la sua rilevanza, pensandola a destinazione per pochi, non di massa.

I turisti hanno capito che Pantelleria non è solo una destinazione di mare. Infatti le segnalazioni su  “Reddit” l’hanno raccomandata per la gastronomia e per non essere affollata.

Il viaggiatore negli ultimi anni ha cambiato prospettive,  andando in cerca luoghi che offrano un’esperienza intima, un contatto diretto con la natura e un’esplorazione autentica del territorio. La nostra isola offre tutto questo, con i suoi paesaggi vulcanici onirici, gli accoglienti  dammusi unici,  le calette solitarie, il Lago di Venere, i sentieri, gli asini e tanta, tantissima storia, incarna perfettamente questo ideale.

Con la sinergica azione di Pantelleria Island, del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, Pantelleria Experience e altre realtà e di una solerte amministrazione, si è riusciti a compiere grandi passi avanti nel settore turistico, così da aver conquistato un posto ambito, ma non di semplice raggiungimento, considerando che la Sicilia offre il meglio e le destinazioni più belle in Italia.

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Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Ambiente

Pantelleria, sospensione distribuzione acqua nel Capoluogo

Direttore

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Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per informare che  l’erogazione di acqua, oggi, in paese/capoluogo è sospesa, causa guasto nella rete idrica. Non si ha notizia su tempi per il ripristino del servizio idrico.

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