Cronaca
DIA, pubblicata la relazione semestrale sui fenomeni criminali di stampo mafioso

DIA: PUBBLICATA LA RELAZIONE SEMESTRALE – I SEMESTRE 2022
Nella giornata di ieri 12 aprile è stata pubblicata sul sito della Camera dei Deputati la Relazione semestrale della DIA presentata dal Ministro dell’Interno e relativa ai fenomeni di criminalità organizzata di tipo mafioso del I semestre del 2022. L’analisi è realizzata sulla base delle evidenze investigative, giudiziarie e di prevenzione e documenta la tendenza, rilevata da diversi anni, circa il generale inabissamento dell’azione delle consorterie più strutturate che hanno ormai raggiunto un più basso profilo di esposizione e, come tale, particolarmente insidioso proprio in ragione dell’apparente e meno evidente pericolosità.
Tale tendenza risulta sempre più diffusa in tutte le matrici mafiose in considerazione del vantaggio loro derivante dalla insidiosa mimetizzazione nel tessuto sociale e dalla conseguente possibilità di continuare a concludere i propri affari illeciti in condizioni di relativa tranquillità senza destare le attenzioni degli inquirenti. La criminalità organizzata, infatti, preferisce agire con modalità silenziose, affinando e implementando la pervasiva infiltrazione del tessuto economico- produttivo avvalendosi anche delle complicità di imprenditori, professionisti ed esponenti delle istituzioni, formalmente estranei ai sodalizi.
Un’indubbia capacità attrattiva è rappresentata dai progetti di rilancio dello sviluppo imprenditoriale nella fase post-pandemica e dall’insieme di misure finalizzate a stimolare la ripresa economica nel Paese compulsate anche dai noti finanziamenti europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sulla base di queste considerazioni, la Relazione propone, con la consueta attenzione allo sviluppo ed alle trasformazioni delle organizzazioni mafiose, la descrizione del quadro criminale – anche schematizzata con l’ausilio di mappe esplicative della sua evoluzione recanti le presenze dei principali sodalizi attivi in ragione delle risultanze delle investigazioni concluse dalla DIA e dalle Forze di polizia – senza tralasciare gli importanti, ulteriori elementi informativi contenuti nei provvedimenti di scioglimento degli Enti Locali.
L’elaborato sottolinea, inoltre, quanto lo specifico contrasto debba essere svolto soprattutto avvalendosi della cooperazione internazionale attesa la perdurante tendenza delle mafie nazionali a rivestire ruoli di rilievo anche all’estero. È noto come le organizzazioni criminali, italiane e straniere, siano ormai proiettate a valicare sistematicamente i confini nazionali, costituendo una crescente minaccia per la sicurezza degli Stati, delle loro economie e dei diritti individuali.
Gli scenari futuri vedono pertanto le economie degli Stati sempre più contaminate dalle consorterie criminali “multiservice provider” in grado di sfruttare nel mondo digitale la capacità organizzativa di fare networking, di stabilire alleanze operative e strategiche tra gruppi diversi, anteponendo l’unità di intenti alle lotte interne. D’altra parte il limitato ricorso alla violenza, soprattutto nei territori oltre confine, nonché la conseguente mutazione delle organizzazioni criminali vieppiù profilate verso una vocazione affaristico-imprenditoriale, evidenziano il rischio che possa ridursi la percezione della pericolosità sociale della criminalità organizzata.
Per una efficace lotta contro tali insidie, la DIA ha sempre sottolineato, durante gli incontri internazionali, la necessità di utilizzare un linguaggio comune, metodologie e normative condivise per massimizzare l’efficacia delle azioni di contrasto poiché i nuovi scenari richiedono strategie congiunte e coordinate ad ogni livello, anche in considerazione del recente interesse della criminalità mafiosa verso il sistema delle criptovalute, nonché un più moderno ed efficace adeguamento normativo da parte dei Paesi UE ed extra UE.
In particolare, in relazione al crescente sviluppo delle transazioni finanziarie attuate mediante il ricorso a nuove tecnologie e allo scambio di rappresentazioni digitali di valore, quali criptovalute e NFTs, è stato avviato nel periodo in esame un tavolo permanente volto allo studio delle correlate fenomenologie e all’individuazione di possibili elementi di contatto con la criminalità organizzata. Si evidenzia, altresì, come i rischi insiti nella crescente diffusione dei virtualasset, sui quali anche nel semestre in esame si è incentrata l’attenzione degli organismi internazionali ed europei cosi come quella del legislatore nazionale, trovino conferme nel dispositivo di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. In tale ambito, si sottolinea l’efficacia della Rete Operativa Antimafia @On di cui la DIA è ideatrice, promotore e Project Leader, che è oggetto di apposita disamina nel Focus di questa relazione semestrale.
La Rete, il cui progetto era stato avviato nel 2013 e recentemente rifinanziato per ulteriori 24 mesi dal “Grant Agreement” tra il Direttorato Generale per la Migrazione e Affari Interni della Commissione EU DG-HOME e la DIA con ulteriori 2 milioni di euro “ISF4@ON” a partire dal 1° febbraio 2022, rappresenta lo strumento con cui la DIA favorisce le Agenzie di Polizia (LEAs) nello scambio operativo delle informazioni relative alle organizzazioni criminali presenti negli Stati Membri dell’Unione Europea per sostenere le indagini transnazionali anche mediante il rapido invio sul posto di investigatori, specializzati nel particolare fenomeno criminale indagato, a vantaggio dei Paesi richiedenti.
Nel semestre in esame, il Network ha altresì supportato le Unità investigative degli Stati Membri della Rete @ON in 80 investigazioni e ha finanziato 286 missioni operative in favore di 1000 investigatori che hanno portato complessivamente all’arresto di 480 persone, inclusi 6 latitanti, e al sequestro di circa 146 milioni di euro, droga e armi. Sono state inoltre recentemente adottate nuove forme di cooperazione giudiziaria (Squadre Investigative Comuni – SIC) e innovativi strumenti finalizzati ad una condivisa lotta al crimine organizzato in ambito continentale (organismi e gruppi di lavoro multilaterali) che devono considerarsi l’anticipazione di una vera e propria legislazione antimafia condivisa tra le Nazioni.
Da quanto sopra rappresentato emerge chiaramente la necessità di un approccio globale nel contrasto alla criminalità organizzata, con particolare attenzione all’aggressione dei beni illecitamente accumulati dalle mafie, anche fuori dai confini nazionali, mediante gli strumenti dei sequestri penali e di prevenzione. Su questo fronte, la portata dei provvedimenti preventivi eseguiti nel semestre in esame testimonia la costante attenzione nel peculiare settore della Direzione Investigativa Antimafia che orienta sempre le sue attività a protezione del tessuto economico del Paese dalle ingerenze della criminalità organizzata.
Ambiente
Pantelleria 2030. Strategie e visioni per un futuro sostenibile

Il 17-18 ottobre 2025 al Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo
Dopo il primo incontro di maggio scorso, prosegue con due giornate dedicate al confronto
e alla co-progettazione sul futuro dell’isola il percorso partecipativo Pantelleria 2030 –
Strategia di Sviluppo Sostenibile.
Venerdì 17 ottobre, alle ore 17.00, presso il Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo, si
terrà il secondo incontro pubblico, un momento aperto alla cittadinanza e agli stakeholder
locali per condividere suggestioni, esperienze e idee su temi centrali come la gestione
delle risorse, la biodiversità, la partecipazione e lo sviluppo locale.
L’incontro, promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, rappresenta una nuova
tappa del cammino verso la costruzione condivisa della Strategia di Sviluppo Sostenibile in
linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la Strategia Nazionale e quella Regionale per
lo Sviluppo Sostenibile.
Durante la serata interverranno Donatella Bianchi, giornalista, autrice e conduttrice di
Linea Blu su Rai 1, da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente e del mare.
Ambasciatrice della biodiversità e voce autorevole della divulgazione ambientale, porterà a
Pantelleria una riflessione su come unire conoscenza, comunità e cura dei territori per
costruire insieme un futuro sostenibile.
Seguirà l’intervento di Antonio Abalsamo, architetto e urbanista, esperto di pianificazione
partecipata e tutela del paesaggio. La sua visione unisce architettura, comunità e
sostenibilità, invitando a ripensare il futuro dell’isola con uno sguardo collettivo e
rigenerativo.
La serata sarà arricchita dalla proiezione del cortometraggio “Gocce di Rugiada”, che
intreccia il racconto di una giovane in cerca di soluzioni con la potenza dei saperi naturali.
Barbara Sarnari ci racconterà come l’acqua può diventare fonte di ispirazione per
sviluppare comunità e partecipazione, invitando tutti a riflettere sul valore dell’acqua e sul
nostro rapporto con le risorse del Pianeta.
Il percorso prosegue sabato 18 ottobre dalle 9.00 con un workshop di co-progettazione a
gruppi ristretti, nel quale i partecipanti saranno guidati in due momenti principali:
– lo sviluppo di visioni, in cui cittadini e realtà locali immaginano scenari desiderabili
per il futuro dell’isola, mettendo a fuoco valori e priorità comuni;
– la proposta di idee, fase in cui le visioni vengono tradotte in proposte e soluzioni
concrete per trasformarle in azioni realizzabili sul territorio.
Alle ore 18.00 di sabato 18 ottobre è previsto un momento di restituzione pubblica, aperto
alla cittadinanza, durante il quale saranno presentati gli elementi conclusivi più significativi
emersi dai lavori di gruppo e dalle riflessioni condivise.
Per maggiori informazioni sul percorso e sugli eventi, visitare la pagina dedicata:
�� https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=191
Cronaca
Palermo – Emergenza violenza, Alemanno (MI): urgente intervento dell’esercito

EMERGENZA VIOLENZA A PALERMO, OMICIDIO DEL GIOVANE PAOLO TAORMINA:
“CITTÁ ALLO SBANDO, INASCOLTATA LA NOSTRA DENUNCIA CON LA QUALE AVEVAMO
CHIESTO, NEI MESI SCORSI, L’INTERVENTO URGENTE DELL’ESERCITO. DICIAMO NO ALLA
CULTURA DELLA SOPRAFFAZIONE MAFIOSA, CHE VIENE PROPAGANDATA ANCHE
TRAMITE I SOCIAL. ORGANIZZEREMO UN DIBATTITO PUBBLICO SU QUESTO TEMA”
“L’uccisione a sangue freddo del giovane Paolo Taormina è, purtroppo, la
dimostrazione di ciò che da mesi denunciamo sul versante sicurezza a Palermo. Una
città allo sbando e, in particolare, un centro storico nelle mani della criminalità
organizzata e degli spacciatori, dove regna sovrana l’illegalità”.
É quanto affermano il responsabile provinciale di Palermo del Movimento
Indipendenza”, Marco Giammanco e la coordinatrice cittadina, Anna Maria Meli,
che stigmatizzano il grave fatto di sangue di cui è stato vittima il giovane palermitano,
Paolo Taormina.
“Avevamo chiesto, nei mesi scorsi, l'intervento urgente dell’esercito, a causa della
carenza di organico delle Forze dell'Ordine, – affermano gli esponenti di
Indipendenza – e ci fu risposto che esageravamo ed oggi, dopo questo brutale
assassinio, tutti a rivendicare la presenza dei militari. E, purtroppo, avevamo ragione
noi. Adesso le parole non servono più. Piuttosto è inderogabile intervenire con degli atti
concreti per sradicare questa lobby del malaffare, restituendo così la città in mano alla
Palermo pulita e perbene”.
“Troppi giovani morti negli ultimi anni, nell’indifferenza delle istituzioni – aggiungono
Giammanco e Meli – vittime di quella cultura mafiosa di sopraffazione, che oscura la
parte sana di Palermo. Non è pensabile che possano passare, anche tramite i social,
messaggi che inneggiano al modello mafioso. Ed è proprio su questo tema che il
Movimento Indipendenza, fondato da Gianni Alemanno, ha intenzione di organizzare
un dibattito pubblico di confronto, per discutere e individuare tutti gli strumenti idonei
da adottare, per far sì che prevalga sempre la legalità contro l’affermazione della
violenza, impedendo l’utilizzo del web come strumento di propaganda criminale”.
Ambiente
Pantelleria, da domani distribuzione acqua a Khamma e Tracino – calendario ottobre 2025

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