Cultura
Dalla Siria alla Sicilia le origini del cannolo tra il sacro e il profano
																								
												
												
											“Tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus”, ovvero un tubo di farina ripieno di latte per un dolcissimo cibo. Questa frase potrebbe sembrare una definizione di un cruciverba ante-litteram, ma in realtà è la prima definizione registrata del cannolo, data da Marco Tullio Cicerone nel periodo in cui era il questore dell’odierna Marsala (75 a.C.).
Sebbene le notizie sulla sua storia non siano registrate, attraverso gli accenni presenti in numerosi scritti possiamo comunque scoprire interessanti curiosità sul cannolo e analizzarlo anche da una prospettiva diversa. Se da un lato c’è il chiaro riferimento all’epoca romana attraverso le parole di Cicerone, dall’altro ci sono leggende e aneddoti che ci riportano in Sicilia nel periodo della dominazione araba.
La città natale di questa prelibatezza sarebbe Caltanissetta, sede di numerosi harem di emiri saraceni. Qui le concubine dell’emiro per passare il tempo si dedicavano alla realizzazione di dolci, e in uno dei loro esperimenti avrebbero creato il cannolo, la cui intrigante forma cilindrica sarebbe un’evidente allusione alle doti amatorie del Sultano e alla sua virilità. Il risultato di questa preparazione è il dolce citato da Cicerone rielaborato sulla base di un dolce arabo già esistente, a base di ricotta, mandorle e miele, e chiamato qanawāt, come il toponimo di un villaggio siriano.
Se parlassimo di una sorta di “religione del cannolo”, potremmo dire che le sue origini musulmane non stupiscono più di tanto, dal momento che la varietà dei suoi sapori e la pomposità della sua composizione non si sposano con la sobrietà che caratterizza la religione cristiana. D’altro canto, però, il cannolo è siciliano in tutto e per tutto, è colorato come la Sicilia ed è pieno di contrasti come ogni siciliano che si rispetti, con una scorza ruvida esterna a cui fa da contraltare una morbida crema all’interno.
Si tramanda che insieme alla leggenda delle concubine ce ne sia un’altra, sempre ambientata a Caltanissetta, che invece avvicina i cannoli al mondo cattolico, dato che secondo questo racconto sarebbero stati preparati per la prima volta in un convento. Le suore, infatti, soprattutto a Carnevale si dilettavano nella preparazione di dolci di ricotta e mandorle tritate, decorati con scaglie di cioccolato; dato che arrotolavano l’impasto attorno a una canna di fiume per poi friggerlo nello strutto, avrebbero proprio battezzato la delizia ispirandosi alla sua forma. Tra le due leggende ci sarebbe un legame documentato da un dato storico: quando si svuotarono gli harem con l’arrivo dei Normanni in Sicilia, molte concubine convertitesi al Cristianesimo presero i voti e probabilmente portarono con sé in convento anche le ricette, compresa quella del cannolo.
In un intreccio di tradizioni cristiane e musulmane, in un giro tra il sacro e il profano, è affascinante vedere come questo dolcissimo tubo sia riuscito a conquistare tanto le concubine quanto le suore, e a mettere d’accordo anche due mondi apparentemente molto lontani. Ancora oggi i cannoli sono ritenuti di buon auspicio, portatori di fecondità e perfino capaci di scacciare ogni malignità; la tradizione vuole che quando vengono offerti dovrebbero essere 12 o multipli di 12, perché questo numero rappresenta i mesi dell’anno e i cicli lunari, e donarne tanti significa augurare prosperità e abbondanza.
Nicoletta Natoli
Cultura
Il gusto di Pantelleria conquista Palermo: successo per il Bacio Pantesco a Villa Boscogrande
														All’evento Sicilian Experience anche la gastronomia tradizionale pantesca con il ristorante I Giardini dei Rodo
Il ristorante I Giardini dei Rodo ha portato con orgoglio un pezzo della sua isola all’evento culinario Sicilian Experience – La Sicilia da Gustare, tenutosi a Palermo nella splendida cornice di Villa Boscogrande. Il dolce simbolo dell’isola, il Bacio Pantesco, ha ottenuto un consenso entusiastico da tutti i partecipanti.
Alla manifestazione del 29 ottobre scorso, I Giardini dei Rodo ha scelto di presentare il Bacio Pantesco, un dolce iconico dell’isola, apprezzato fin da subito per la sua storia e la sua bontà. Questo momento rappresenta un’importante occasione di visibilità per la cucina pantesca, portando “un po’ di Pantelleria in Sicilia”, come hanno commentato i titolari del ristorante.

«Siamo orgogliosi di aver potuto condividere la nostra isola attraverso un piccolo gesto gastronomico – affermano i titolari –. La nostra missione è far conoscere l’identità, i sapori e la passione di Pantelleria anche fuori dall’isola.»
La partecipazione all’evento é stata anche un’importante occasione di incontro e condivisione, confermando il legame tra le realtà gastronomiche siciliane e l’impegno comune nella valorizzazione dei prodotti tipici e dell’identità culinaria del territorio. 

Con entusiasmo e gratitudine per l’accoglienza ricevuta, il ristorante torna a Pantelleria arricchito dall’esperienza e pronto a continuare il proprio percorso di promozione del gusto pantesco, con l’auspicio di portare ancora più lontano l’autenticità dell’isola.
Cultura
Sicilian Experience 2025: La Sicilia celebra la sua eccellenza gastronomica
														Palermo, 29 ottobre 2025 – Oltre mille partecipanti, più di quaranta chef, decine di aziende gastronomiche e un’atmosfera carica di emozioni: la seconda edizione di Sicilian Experience ha superato ogni aspettativa, confermandosi come uno degli eventi più attesi nel panorama enogastronomico dell’isola.
Organizzato nella splendida cornice settecentesca di Villa Boscogrande, l’evento ha celebrato la Sicilia nell’anno in cui l’isola è insignita del prestigioso titolo di Regione Europea della Gastronomia 2025. Un riconoscimento che premia le eccellenze agroalimentari e culturali del territorio, e che Sicilian Experience ha saputo onorare con eleganza e passione.
Un viaggio tra gusto e bellezza
Ideato da Giovanni Porretto, executive chef dell’Hotel Hermitage Relais & Châteaux e vicepresidente Euro-Toques Italia, e da Natale Di Maria, chef patron di Villa Boscogrande e delegato regionale Euro-Toques Italia, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Innova Adv, l’evento ha offerto agli oltre 1.100 ospiti un percorso degustativo unico.
Tra le postazioni allestite nel giardino e nelle sale affrescate della villa, più di 40 chef siciliani hanno proposto piatti d’autore, espressione autentica della tradizione e dell’innovazione culinaria isolana. Ad accompagnare le creazioni gastronomiche, una selezione di oltre 100 etichette di vino curata dall’associazione Le Donne del Vino, birre artigianali locali e i prodotti di 20 aziende del settore agroalimentare.
Un’atmosfera immersiva
A rendere l’esperienza ancora più suggestiva, la partecipazione dell’Associazione Bella Époque, che ha incantato i presenti con costumi ottocenteschi, trasformando la serata in un vero e proprio viaggio nel tempo. Tra luci soffuse, musica e profumi, Sicilian Experience ha saputo fondere storia, arte e gusto in un evento memorabile.
Presenze istituzionali e riconoscimenti
La serata ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti istituzionali, tra cui l’on. Mario Giambona, Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento Attività Produttive della Regione Siciliana, e Pietro Alongi, Assessore all’Ambiente del Comune di Palermo, a testimonianza del valore strategico dell’enogastronomia per lo sviluppo del territorio.
Un appuntamento che guarda al futuro
Con questa seconda edizione, Sicilian Experience si conferma non solo come vetrina delle eccellenze siciliane, ma anche come laboratorio di idee, relazioni e progetti per valorizzare il patrimonio culturale e gastronomico dell’isola. Un evento che ha saputo unire professionisti, appassionati e istituzioni in un abbraccio collettivo alla Sicilia più autentica.
 
 
Spettacolo
Le top film e serie TV dell’ultima settimana secondo Justwatch
														L’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima settimana: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts
I Film

 Per i film, A House of Dynamite stabile in vetta per la seconda settimana consecutiva. Presentato al Festival di Venezia, il film racconta la corsa contro il tempo scatenata quando un missile non rivendicato colpisce gli Stati Uniti: la missione è scoprire chi lo abbia lanciato e come reagire. Con A House of Dynamite, Kathryn Bigelow ha conquistato la critica firmando un thriller geopolitico carico di tensione, mettendo a confronto scienza militare, diplomazia e il rischio di un conflitto globale.
Entra direttamente in seconda posizione La ballata di un piccolo giocatore. Lord Doyle, giocatore d’azzardo perseguitato dai debiti e dai creditori, decide di rifugiarsi a Macao finché le acque si calmino. Nella città simbolo del gioco d’azzardo, Doyle incontra una donna che potrebbe rappresentare la sua salvezza e cambiare il corso della sua vita.
Chiude il podio, anch’esso come nuova entrata, Eden. Ambientato dopo la crisi economica mondiale del 1929, il film segue un gruppo di persone che sogna una vita alternativa al di fuori del capitalismo. Per realizzare il proprio desiderio, il gruppo si reca alle Galápagos per ricominciare da capo, affrontando speranze e difficoltà in un’avventura che mescola sogno e realtà.
Serie TV

Per le serie TV, entra direttamente in vetta Welcome to Derry, la nuova serie ambientata negli anni ’60 nella cittadina del Maine. Lo show esplora le origini di Pennywise, il clown più spaventoso di sempre, e il male che infestava Derry molto prima degli eventi narrati nei film e nei romanzi.
Dopo essere entrata direttamente in testa, cede una posizione e scende al secondo posto la miniserie Il Mostro di Stefano Sollima. Composta da quattro episodi (il primo dei quali presentato al Festival di Venezia), ricostruisce la caccia al celebre “Mostro di Firenze”, il serial killer che terrorizzò l’Italia per decenni. Sollima promette un crime realistico e cupo, fedele al suo stile, capace di coinvolgere il pubblico raccontando in maniera profonda uno spaccato dell’Italia di quegli anni con tensione e atmosfere cupe.
Sale al terzo posto Slow Horses, che guadagna due posizioni. La serie segue le pecore nere dell’MI5 riunite nel team guidato da Jackson Lamb, un’unità speciale composta da agenti che hanno fallito missioni importanti. Tra rompicapo burocratici, noia e intrighi pericolosi, il team si trova sempre a fronteggiare macchinazioni, rischi e situazioni al limite.
A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.
Questa settimana JustWatch mette in evidenza la sua guida alle migliori serie crime italiane tratte da fatti realmente accaduti, perfetta per chi cerca suspense e storie di crimine reale. Rimane nelle parti alte della classifica settimanale Il Mostro, che ha catturato l’attenzione nazionale con il suo ritratto avvincente di crimine reale e tensione psicologica. L’autenticità e la profondità della serie ne fanno già una delle serie di maggior successo dell’anno tra il pubblico italiano. La lista completa è disponibile a questa pagina: https://guides.justwatch.com/it/migliori-serie-true-crime-italiane
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