Trasporti
C&T Isole Minori risponde ai sindacati: “Rispettati impegni assunti con il Presidente Schifani”

C&T Isole Minori risponde ai sindacati: “Rispettati tutti gli impegni assunti con il Presidente Schifani. Sulla stabilizzazione delle liste CRL, rischio esuberi se basate sull’organico estivo
Messina, 24 giugno 2025 – “La convenzione con il MIT non è stata ancora formalmente revisionata. Caronte & Tourist Isole Minori non ha dunque ancora effettuato alcun “incasso” e tuttavia non ha mancato di riapplicare unilateralmente la turnazione di maggior favore preesistente, nonché di stabilizzare i lavoratori con mansioni di guardianìa, rispettando quindi in toto gli impegni assunti davanti al Presidente della Regione”. Con queste parole Caronte & Tourist Isole Minori fa chiarezza sullo stato dell’arte in una lettera di risposta firmata dal Responsabile delle Risorse Umane del Gruppo C&T, Tiziano Minuti, destinata ai segretari generali delle organizzazioni sindacali regionali che, a seguito dell’ultimo incontro del 19 giugno, avevano diffuso un comunicato dove si denunciava il comportamento aziendale.
Il 30 ottobre scorso la società di navigazione era stata costretta a congelare gli accordi sindacali a causa di un forte squilibrio economico derivante da una convenzione ministeriale ormai datata (risalente a oltre dieci anni fa) e aggravato dall’aumento generalizzato dei costi legato all’inflazione, criticità riconosciute ai tavoli tecnici e politici con Ministero dei Trasporti e presidenza della Regione. In attesa degli esiti dei nuovi accordi con il MIT – per l’appunto non ancora formalizzati, né tantomeno economicamente operativi – la società ha già ripristinato gli accordi sulle stabilizzazioni dei guardiani e sulle turnazioni dei marittimi.
Rimane un solo punto effettivamente in sospeso, quello delle nuove liste CRL, ovvero la stabilizzazione dei marittimi, sulla quale – chiariscono in C&T Isole Minori – la quantificazione proposta dalla società nel corso dell’ultimo incontro sindacale “ è modellata sul fabbisogno di personale nel periodo di bassa e media stagione, ovviamente inferiore a quello estivo nel quale è programmato il potenziamento dei servizi” .
La proposta sindacale di stabilizzare un numero di marittimi pari a quello impiegato nei mesi estivi – precisa l’azienda – comporterebbe dunque un inevitabile esubero di almeno 90 unità nei mesi da ottobre ad aprile. Una situazione che potrebbe essere gestita solo attraverso le procedure previste dalla normativa vigente in materia di esubero di manodopera e che dovrebbero essere attivate contestualmente all’adozione delle nuove liste CRL.
Qualora questa impostazione fosse condivisa dai sindacati – si legge in conclusione nella lettera – la società si dichiara pronta a procedere al ripristino integrale di quanto concordato prima del 30 ottobre scorso.
Economia
Ryanair, nuova regola per viaggiatori: addio a carta d’imbarco cartacea: “Dal 12 novembre si vola solo con quella elettronica”

Le associazioni di settore sono sul piede di guerra
La nuova regola per chi vuole volare con il vettore irlandese e che riguarderà tutti i viaggiatori, deve essere conosciuta, se non si vuole rischiare di pagare un supplemento di 55 euro a passeggero per il check in in aeroporto oppure si rischia di restare a terra.
Ryanair qualche mese fa aveva già anticipato che avrebbe messo questa nuova regola ma ora dal 12 novembre sarà ufficiale: non accetterà più le carte d’imbarco stampate e nemmeno gli screenshot delle stesse.
Quindi l’unico modo per poter imbarcarsi su un volo Ryanair sarà quello di avere la loro applicazione installata nel telefono e aver fatto il check-in online per ottenere la carta d’imbarco all’interno dell’applicazione mentre tutti gli altri metodi non verranno più accettati.
Come riferisce Il fatto quotidiano:
Secondo la compagnia quasi l’80% dei suoi 206 milioni di passeggeri utilizza la carta d’imbarco digitale: “Il passaggio al 100% digitale offrirà ai nostri clienti un’esperienza di viaggio più veloce, smart e sostenibile”, ha commentato Dara Brady, Chief Marketing Officer.
Di parere opposto è Assoutenti, che vede questa novità come un nuovi costi a carico dei viaggiatori. Secondo l’associazione, Ryanair “dimentica di specificare” le conseguenze per chi si presenterà al gate senza il documento digitale. Verificando sul sito della compagnia, emerge infatti che il supplemento per il check-in in aeroporto ammonta a 55 euro a passeggero.” Specie se taluni voli costano meno del supplemento.
Stesse perplessità e arricchite le solleverebbe anche il Codacons che chiede alla compagnia di fare un passo indietro, rischiando di trovarsi di fronte ad una misura eccessivamente coercitiva. Inoltre ritiene che il vettore debba fornire una alternativa a chi per esempio ha difficoltà con l’uso degli strumenti digitali o, come a volte accade, chi si recherà in aeroporto sprovvisto del documento di imbarco digitale, dovrà sempre avere la possibilità di ottenere la carta di imbarco direttamente in aeroporto e senza costi aggiuntivi.
Trasporti
Aeroporto di Pantelleria, Assessore Tremarco “Un nuovo capitolo per lo sviluppo dell’isola”

L’Aeroporto di Pantelleria si appresta a entrare in una nuova fase, segnata da un cambiamento che si farà sentire non solo per la qualità dei servizi, ma anche per il suo impatto sull’intera isola.
Se guardiamo al passato, è evidente che, pur con tutte le difficoltà e le limitazioni del caso, la gestione precedente ha cercato di fare del suo meglio per far fronte alle necessità di un’infrastruttura strategica. Tuttavia, come spesso accade in situazioni di questo tipo, si è trattato di un impegno che, pur valido, non ha potuto esprimere tutto il suo potenziale.
La gestione dell’aeroporto, per quanto ben intenzionata, non ha potuto contare su risorse e strutture sufficienti per affrontare le sfide moderne.
Oggi, con l’ingresso di #ENACServizi, le prospettive sono decisamente diverse e portano con sé una visione molto più solida e orientata al futuro.
ENAC Servizi non è solo una realtà ben strutturata, ma una vera e propria garanzia di qualità. La sua esperienza e la professionalità dei suoi dirigenti sono il segno di un approccio più metodico e pianificato, capace di dare finalmente all’aeroporto di Pantelleria la gestione che merita.
Con un’organizzazione così radicata e competente, l’infrastruttura non sarà più solo una risorsa limitata, ma un elemento centrale per lo sviluppo dell’isola.
Le opportunità che si aprono non sono solo operative, ma anche politiche e #sociali, con ricadute dirette sulla qualità della vita dei residenti e sul miglioramento dei servizi offerti ai turisti e ai lavoratori.
Uno dei cambiamenti più evidenti riguarderà la gestione del personale.
Se, in passato, il lavoro all’interno dell’aeroporto era spesso condizionato da una carenza di risorse e da una visione prettamente locale, oggi le prospettive sono decisamente migliori.
Con l’arrivo di ENAC Servizi, il personale dell’aeroporto potrà finalmente contare su una formazione continua e su una struttura contrattuale più solida.
La qualità del lavoro e la crescita dei dipendenti saranno al centro di questo nuovo corso, con l’obiettivo di creare un ambiente in cui tutti, da chi lavora in prima linea a chi gestisce la struttura, possano esprimere il meglio delle loro competenze.
Un altro elemento che non va sottovalutato è il ruolo cruciale giocato dal Ministro #MatteoSalvini, il cui supporto ha avuto una spinta decisiva sul cambiamento delle prospettive per l’aeroporto.
Ma ciò che davvero cambierà, oltre alla qualità della gestione, è il ruolo che l’aeroporto avrà nell’#economia dell’isola.
Da sempre, gli aeroporti sono considerati motori di sviluppo economico per i territori che li ospitano.
Questo è ancor più vero per un’isola come Pantelleria, che, grazie alla sua posizione strategica, ha tutte le potenzialità per diventare una meta privilegiata.
Un aeroporto efficiente, ben gestito e capace di attrarre nuovi flussi turistici e commerciali, rappresenta un elemento chiave per la crescita economica.
Non solo il #turismo, ma anche i #servizi locali trarranno beneficio da una struttura che non sarà più solo un punto di arrivo e partenza, ma un vero e proprio cuore pulsante dell’economia dell’isola.
La gestione dell’aeroporto di #Pantelleria è pronta a vivere una fase di trasformazione significativa.
Non si tratta solo di un cambio di gestione, ma di un vero e proprio cambiamento di paradigma, che porterà vantaggi tangibili non solo per chi lavora nell’aeroporto, ma per tutta la comunità locale. Con ENAC Servizi, Pantelleria avrà la possibilità di sviluppare finalmente tutte le sue potenzialità, diventando un punto di riferimento non solo per il turismo, ma per un’economia che guardi al futuro con fiducia e determinazione.
Assessore Trasporti
Federico Tremarco
Trasporti
Pantelleria, definitivo Aeroporto Armani. ENAC investe 500mila euro

Nuovi passi per migliorare lo scalo pantesco: da investimenti a nomi stellati
Dopo la conferma dell’Ente Nazionale Aviazione Civile di conferire all’aeroporto di Pantelleria il nome dello stilista Giorgio Armani, ecco una novità ulteriore per lo scalo civile.
Sarà una svolta che unisce gestione e immagine: ENAC ha annunciato l’acquisizione del 51% di Gap SpA – la società che gestisce i servizi aeroportuali – portando così al 100% pubblico la gestione dello scalo.
L’investimento
L’operazione comporta un investimento di circa 500.000 euro, per rilevare le quote detenute dal gruppo SAVE (49,82%). In questo modo ENAC Servizi avrà il controllo completo, ma ora si aspetta l’ok della Corte dei Conti.
L’intitolazione ad Armani
Intanto, va avanti l’iter per intitolare l’aeroporto pantesco ad Armani. L’iniziativa è a firma del Comune di Pantelleria e ha avuto il bene placido da subito dal Ministero delle Infrastrutture. Da qui l’approvazione dell’Ente dell’aviazione . Ora sono in moto i contatti con la famiglia del compianto Giorgio, re indiscusso della moda e della nobiltà.
In conclusione, la scelta dell’ENAC di investire su Pantelleria, potrebbe migliorare i servizi dello scalo, con voli stagionali e un bacino turistico di qualità. Inoltre, il marchio Armani potrebbe rappresentare un’attrattiva turistica in più.
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