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Economia

Crollano export, consumi e negozi, comprare siciliano e sotto casa

Redazione

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Sicilia: calano l’export nel terzo trimestre e i consumi su base annua,
crollano nel terzo trimestre le imprese commerciali (-10mila).
Appello di Giuseppe Pace, presidente di Unioncamere Sicilia:
“Famiglie, aziende e ristoratori sostengano l’economia comprando
siciliano
Dare un aiuto soprattutto ai piccoli negozi di vicinato”

Palermo, 20 dicembre 2024 – L’economia siciliana torna, si spera solo
temporaneamente, in una fase calante dopo un anno di numeri positivi.
L’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia avverte che il 2024 si
chiude con una brusca frenata dell’export della Sicilia, che nel terzo
trimestre ha perso 800 milioni di fatturato (da 3 miliardi e 801 milioni
del terzo trimestre 2023 a 3 miliardi e 24 milioni di luglio-settembre
2024) facendo abbassare il bilancio dei nove mesi di vendite all’estero,
prima positivo, da 10,4 miliardi di gennaio-settembre 2023 a 9,8
miliardi di quest’anno, con una flessione significativa di -5,9%. La
perdita di quote di mercato estero ha colpito quasi tutti i settori.
La notizia apparentemente contrasta con i dati di Svimez e Istituto
Tagliacarne che fino a ieri hanno parlato di una crescita dell’Isola più
veloce che nel resto d’Italia.
In realtà non è così: c’è un “bug”, spiega Unioncamere Sicilia, che
interferisce con la crescita e che è nascosto nel commercio e nei
consumi. Infatti, l’ufficio studi di Confcommercio nazionale, diretto da
Mariano Bella, segnala che, mentre il Pil dell’Isola continua a crescere
più velocemente del resto d’Italia (+1,3% nel 2023 e +1,9% nel 2024 la
stima annua), i consumi delle famiglie sono fermi o in calo, essendo
scesi su base annua dal +1% del 2023 al +0,8% del 2024 pur in assenza di
fenomeni inflattivi scoraggianti.
La conseguenza delle minori vendite indebolisce la tenuta dell’intero
settore commerciale regionale, che, relativamente al terzo trimestre, ha
perso 6.593 unità nel 2023 e 3.264 quest’anno e che, nonostante ciò,
rappresenta ancora il 54,2% del tessuto economico della Sicilia, contro
il 20% ciascuna di agricoltura e industria.
“Ecco spiegato come mai certi numeri macroeconomici settoriali calano
malgrado la crescita generale del Pil siciliano –  commenta Giuseppe
Pace, presidente di Unioncamere Sicilia – . Questo trend conferma
l’attualità del messaggio dell’ex premier Mario Draghi, che nel
Documento europeo sulla competitività esorta a ridimensionare l’attuale 
modello economico basato prevalentemente sulle esportazioni spinte e a
riportare l’attenzione sul sostegno ai consumi interni favorendo la
nascita di nuove produzioni locali, l’aumento dell’occupazione e il
rinnovo dei contratti di lavoro per irrobustire i salari e incrementare
il potere d’acquisto delle famiglie. Gli ultimi provvedimenti dei
governi nazionale e regionale vanno in questa direzione e già stanno
dispiegando i loro effetti benefici in termini di numero di assunzioni e
di consistenza dei redditi delle famiglie, parlando, ad esempio, dei
tagli fiscali su buste paga e tredicesime e dei vari bonus”.
Il presidente di Unioncamere Sicilia, quindi, lancia un appello “a tutti
consumatori siciliani affinché prendano consapevolezza delle migliorate
condizioni generali, ritrovino fiducia e coraggio e, a partire dalle
imminenti festività, sostengano la ripartenza degli acquisti
privilegiando prodotti siciliani e, sia pure nel rispetto della libera
concorrenza, i piccoli negozi di vicinato che, stoicamente, resistono
alla diffusione delle vendite online e della grande distribuzione e,
sebbene stia soffrendo una profonda crisi, continuano a garantire quel
servizio di consulenza, assistenza e selezione di qualità che è
indispensabile per soddisfare le esigenze particolari di quella fascia
più debole della popolazione rappresentata da pensionati, anziani e
soggetti fragili”.
“Mi rivolgo anche alle imprese – conclude Pace – , a quelle
manifatturiere e in particolare modo ai ristoratori che devono preparare
i banchetti festivi:  riprendano gli investimenti utilizzando tutti gli
incentivi messi a disposizione da Stato e Regione e per le forniture
diano la preferenza al Made in Sicily”.

Cultura

VVN – Vini e Vigne del Valdinoto il 2 maggio alla Loggia del Mercato di Noto

Redazione

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Sarà un’edizione tutta serale, dedicata ai winelovers e ai molti viaggiatori che sceglieranno il Sud est della Sicilia come destinazione per il fine settimana del 1 maggio, quella di VVN – Vini e Vigne del Valdinoto 2025. L’appuntamento con il tradizionale evento annuale organizzato dalla Strada del Vino Valdinoto è per venerdì 2 maggio 2025 alla Loggia del Mercato, privilegiata sede dell’enoteca della Strada nel cuore del centro storico di Noto: a partire dalle 19 saranno aperti i banchi d’assaggio, con oltre 30 aziende partecipanti che in poche ore consentiranno agli ospiti di fare un piccolo viaggio soprattutto nella conoscenza dei vitigni autoctoni, Nero d’Avola e Moscato, percorrendo idealmente tutte le strade di questo grande territorio vitivinicolo.

«Abbiamo deciso di dedicare quest’edizione interamente ai wine lovers – spiegano il presidente e il direttore della Strada del Vino Valdinoto Massimo Padova e Frankie Terranova insieme al presidente del Consorzio di Tutela Valdinoto Angela Sergio – dopo due appuntamenti che nei mesi scorsi abbiamo dedicato invece agli operatori del settore, a Modica e a Siracusa, accrescendo in modo sostanziale il nostro lavoro dedicato alla promozione delle aziende in sinergia con gli altri protagonisti del sistema enogastronomico del territorio, a cominciare da ristoranti ed enoteche. Questa stagione sarà molto importante per le attività della Strada, perché intendiamo dare nuovo impulso all’attività della Loggia del Mercato, che nella sua enoteca riunisce tutte le referenze dei produttori associati, e contestualmente rafforzare la promozione degli itinerari enoturistici di questo grande territorio che racchiude la Doc Siracusa, la Doc Noto, la Doc Eloro e l’IGP Avola. Coinvolgendo i visitatori in viaggio in questo lungo ponte del 1 maggio inauguriamo un’estate di eventi organizzati direttamente dalla Strada e da tutti i nostri produttori». 

Sarà possibile partecipare a VVN con ticket da 10 o 15 euro, che daranno accesso all’assaggio rispettivamente di 3 o 5 calici. I ticket sono disponibili per l’acquisto online su stradadelvaldinoto.it.

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Economia

Bonus bebè 2025, al via le domande: attenzione alle scadenze. Innalzata soglia Isee

caterina murana

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Presidenza della Regione
Al via il bonus bebè in Sicilia. L’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha pubblicato l’avviso relativo al beneficio di mille euro per la nascita di un figlio. Come avvenuto in precedenza, per ottimizzare i criteri di assegnazione e distribuire equamente le somme per i nati nell’arco dell’anno solare, verranno predisposti due elenchi degli aventi diritto.

  • Il primo avrà una scadenza al 30 giugno e ne faranno parte i nati dell’ultimo trimestre dell’anno scorso e quelli del primo trimestre di quello attuale, coprendo così dal primo ottobre 2024 al 31 marzo 2025.
  • Il secondo elenco avrà scadenza al 31 dicembre e riguarderà i nati del secondo e terzo trimestre di quest’anno, ovvero dal primo aprile al 30 settembre.

«La Regione conferma ancora una volta il proprio impegno – dichiara l’assessore Nuccia Albanoa sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità economica in uno dei momenti più importanti e delicati della vita che è quello della nascita di un figlio. Rispetto allo scorso anno, abbiamo deciso di innalzare la soglia Isee per consentire a un numero sempre maggiore di famiglie di accedere al bonus, garantendo un aiuto immediato e mirato per affrontare le spese legate alla maternità e alla prima infanzia. Queste politiche si inseriscono in un contesto più ampio di riforme e iniziative volte a promuovere l’inclusione sociale e a contrastare le disuguaglianze, con un’attenzione particolare alle esigenze dei bambini e dei loro nuclei familiari. I neo genitori, in possesso dei requisiti richiesti, possono già presentare le domande ai Comuni di residenza».

I requisiti

Il bonus è destinato ai neo-genitori residenti in Sicilia al momento del parto o dell’adozione o a chi esercita la patria potestà a fronte di un Isee fino a 10.140 euro, corrispondente al limite massimo previsto per l’assegno di inclusione da parte del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Le richieste vanno presentate direttamente ai Comuni di residenza, i quali a loro volta inoltreranno le domande all’assessorato regionale della Famiglia. Gli uffici redigeranno quindi le graduatorie regionali e procederanno al riparto e all’assegnazione delle somme alle amministrazioni locali che, a loro volta, erogheranno il bonus ai beneficiari.

L’avviso è consultabile sul portale istituzionale della Regione Siciliana a questo link.

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Economia

Sos Pesca Siciliana: Safina e Dipasquale (PD) chiedono all’ARS tutele e risorse per un settore in ginocchio”

caterina murana

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Palermo, 17 aprile 2025 – “È arrivato il momento di dire basta all’abbandono del comparto pesca siciliano. Le nostre marinerie non possono più pagare il prezzo di una politica europea disattenta e di una concorrenza sleale che minaccia il futuro di migliaia di famiglie.”

Con queste parole i deputati regionali del Partito Democratico, Dario Safina e Emanuele Dipasquale, annunciano l’approvazione da parte della III Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana della risoluzione n. 5/III, che impegna il Governo della Regione a intervenire con urgenza in difesa del settore ittico.

“Chiediamo che vengano definiti al più presto i Piani di Gestione Locale, strumenti previsti dalla normativa regionale ma mai pienamente attuati, che permetterebbero una pesca sostenibile e compatibile con le specificità del nostro territorio. Ma non basta – aggiungono i parlamentari dem – è necessario che la Regione faccia sentire la propria voce nei tavoli nazionali ed europei, affinché si affronti il nodo delle disparità tra i pescatori siciliani e quelli provenienti dai Paesi extracomunitari”.

La risoluzione mette in evidenza un paradosso sempre più grave: mentre ai pescatori siciliani si impongono rigide regole, arresti temporanei e tagli alle attività, i prodotti ittici di dubbia provenienza continuano ad arrivare sulle nostre tavole, spesso a costi inferiori e senza garanzie di qualità o rispetto ambientale.

“È ora di agire. Il comparto pesca non può essere lasciato solo davanti a questa crisi – concludono Safina e Dipasquale –. La Sicilia ha bisogno di politiche concrete, fondi mirati e di una vera strategia mediterranea per la pesca. Chiediamo al Governo regionale di attivarsi immediatamente: il tempo delle parole è finito”.
 

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