Salute
Covid, il 2020 un anno nero per la salute mentale dell’umanità
Che l’anno trascorso sia stato devastante sotto il profilo psicologico è ormai cosa piuttosto nota. E come spesso accade, gli studi scientifici non fanno altro che dimostrare quello che noi esseri umani sperimentiamo ogni giorno sulla nostra pelle. Tra reclusione in casa, scuole chiuse, negozi non ritenuti essenziali sbarrati, attività fisica all’aperto interdetta, colori delle regioni che cambiano più velocemente del ritmo nictemerale, tra silenziosi dissensi di una politica che parla ormai con una sola voce, la salute mentale di tutti noi ha subito, negli ultimi 12 mesi, un forte crollo verso il basso, più evidente nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni e tra le donne.
A dirlo è il primo rapporto annuale del Mental health million project (Mental-State-of-the-World-Report-2020-1), una iniziativa che ha misurato lo stato mentale globale per cercare individuare i problemi più diffusi e guidare gli interventi di salute pubblica.
Il benessere mentale va infatti ben oltre i sentimenti di felicità o soddisfazione per la nostra vita. La comprensione del nostro stare collettivamente all’interno di uno spettro di benessere mentale è un importante barometro della salute della società in cui viviamo.
Il Mental health million è stato concepito come progetto di interesse pubblico per consentire una visione globale dell’evoluzione del benessere mentale del nostro mondo con lo scopo di poterlo gestire meglio sia individualmente che collettivamente.
Il progetto ha raccolto i dati di un questionario online di autovalutazione, totalmente anonimo, e ha usato come parametro il quoziente di salute mentale (Mental health quotient, Mhq). Esso fornisce indicazioni riguardanti le facoltà cognitive e regolatorie delle emozioni, la percezione del sé, le prospettive, la qualità dei rapporti con gli altri e la connessione tra corpo e mente. Hanno aderito all’iniziativa 49.000 cittadini di età pari o superiore a 18 anni provenienti da otto paesi di lingua inglese (Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, India, Singapore).
Di seguito i principali risultati emersi dall’indagine. Il benessere mentale delle persone nell’anno 2020 è sceso dell’8% rispetto al 2019. Il rischio di incorrere in seri problemi per salute mentale è quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente (passando dal 14% del 2019 al 26% del 2020). Il 57% dei partecipanti al sondaggio ha manifestato un complesso insieme di conseguenze negative nella sfera sociale, finanziaria e relative alla salute personale. Il peggiore punteggio nel parametro Mhq è stato segnato dalle persone che soffrono già di altre patologie e da quelle con problemi economici. Sono, inoltre, più a rischio di incorrere in problemi mentali i giovani, le donne e gli omossessuali, confermando come questo tipo di problema sia strettamente legato alle condizioni di vita.
Quello che colpisce dell’indagine è scoprire che i giovani hanno ottenuto un punteggio nel valore Mhq decisamente più basso rispetto alle persone adulte (sopra ai 65 anni), con uno scaro addirittura del 27%. In altre parole, lo stato di salute mentale peggiora con il diminuire dell’età. I dati relativi ai giovani hanno mostrato una netta sfiducia nelle proprie capacità, una forte difficoltà di concentrazione e di gestione della tristezza e dello stress, pensieri sgraditi e in molti casi ossessivi.
I dati hanno anche sottolineato, ancora una volta (e pure in questo “campo”), la disuguaglianza di genere. Gli uomini hanno mostrato un maggiore benessere psicologico rispetto alle donne (soprattutto quelle giovani) che accusano, invece, una maggiore fatica psicologica. E questo dato non fa altro che confermare che sono le donne, in tutto il mondo, a sopportare l’impatto più duro del lockdown. Il doversi dividere tra professione, lavoro domestico e gestione dei figli che non vanno a scuola, ne ha duramente compromesso la lucidità e tranquillità mentale, creando forte malessere psicologico.
Oltre ai problemi mentali, il rapporto ha messo in evidenza tante piccole sofferenze che colpiscono la popolazione in tempi di pandemia. Molte persone soffrono di insonnia o comunque dormono male e la mancanza di rapporti sociali e di esercizio fisico hanno notevolmente peggiorato la qualità della vita. Le sfide finanziarie e l’isolamento sociale hanno avuto poi un impatto molto negativo sul benessere mentale.
Gli autori, comunque, non attribuiscono tutta la responsabilità del peggioramento della qualità della salute mentale alla pandemia e al conseguente lockdown. Prima che il Covid-19 si insinuasse nelle nostre vite, la fascia di età più giovane (tra 18 e 24 anni) era già sottoposta a forti pressioni legate alle scelte accademiche, lavorative e di relazione, con conseguenze psicologiche negative. Ma oggi, alle normali difficoltà di una fascia di popolazione giovane, si sono aggiunte le incertezze presenti e la mancanza di prospettive per il futuro.
Questi dati dovrebbe essere presi in seria considerazione dalla classe politica che obbligatoriamente volgere lo sguardo ai suoi cittadini, soprattutto i più giovani, che sono il futuro della nostra società.
(Credit immagine: Unspash Licence)
Giuliana Raffaelli
Salute
L’ASP di Trapani approva il progetto “Adenzi@ & Accur@”: un futuro di cura e crescita per Pantelleria
A nome di tutta l’Amministrazione Comunale esprimo grande soddisfazione per l’approvazione, da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Trapani, della Deliberazione N. 0001699.10-12- 2025 riguardante il Progetto “Adenzi@ & Accur@. Comunità in crescita a Pantelleria”.
Questo importante risultato è frutto dell’interlocuzione dell’Amministrazione Comunale con i vertici dell’ASP, alla cui attenzione era stata portata la necessità di un sistema integrato e diffuso di interventi sociosanitari ed educativi, per i soggetti in età evolutiva e giovanile che vivono sull’isola.
Poco più di un mese fa, il 5 Novembre, in un incontro svoltosi a Trapani, presso la sede dell’ASP, erano state infatti sollevate e discusse alcune delle criticità della sanità a Pantelleria e tra le altre era emersa la questione cruciale relativa alla mancanza di supporti per i giovani, per tenerli lontani da situazioni a rischio di dipendenze. Già in precedenza avevo avuto modo di discutere la problematica con il Dott. Francesco Lucido, che da anni presta la propria opera anche sulla nostra isola, concordando un progetto di massima, della durata di due anni, che era stato presentato all’ASP. Dopo un lungo periodo in cui del progetto non si era più parlato, proprio durante l’incontro del 5 novembre è stato da me sollecitato l’intervento dell’ASP per garantire una presenza attiva nelle scuole, tra i giovani e le famiglie. Ho trovato ampia disponibilità e sensibilità da parte dell’Azienda Sanitaria che si è mossa rapidamente, pertanto, dopo la ripresa degli esami endoscopici, l’ASP ha prodotto questo nuovo importante risultato approvando la delibera già citata.
Il progetto, promosso dal Dipartimento Salute Mentale dell’ASP, è formulato in aderenza agli obiettivi della Legge della Regione Siciliana 7 ottobre 2024, n. 26 e avrà una durata triennale, svolgendosi nell’ambito del Distretto Sanitario 51-Pantelleria. Il progetto è stato autorizzato per un importo complessivo di € 530.000,00 a valere sul fondo “Economie PSN” costituito con Deliberazione n. 1687 del 10.12.2024. È stato costituito un Gruppo di Lavoro Aziendale, che vede tra i suoi membri il Direttore del Distretto Sanitario 51, Dott. Luca Fazio, e il Responsabile U.O.S.D. Osservatorio Infanzia e Adolescenza, Dott. Francesco Lucido. Riteniamo che approvazione di ‘Adenzi@ & Accur@’ rappresenti una piccola grande vittoria per tutta la nostra comunità.
E’ la dimostrazione che un dialogo costruttivo con l’Azienda Sanitaria può portare a risultati concreti, assicurando ai nostri giovani e alle famiglie l’assistenza sociosanitaria di cui hanno bisogno. A nome di tutta l’Amministrazione Comunale ringrazio l’ASP di Trapani e confido nella risoluzione delle altre problematiche evidenziate, con la certezza che la sinergia instauratasi possa portare ulteriori risultati a beneficio dell’intera comunità.
L’assessore alla Salute
Prof.ssa Adele Pineda
Salute
Nuovo accordo per medicina generale nelle isole minori. Casano segnala anche carenza pediatri
È stato siglato il nuovo accordo integrativo per la medicina generale che presenta al suo interno un articolo proprio sulle isole minori.
“Con il nuovo accordo– spiega il segretario generale provinciale della Fimmg, dott.Angelo Casano– si rende maggiormente attrattivo il lavoro nelle cosiddette aree interne e zone disagiate come le isole, prevedendo indennità aggiuntive per quei medici che sceglieranno di lavorare in questi luoghi”.
Una misura che punta a contrastare la carenza di medici di medicina generale. Pantelleria ne è la prova, dove al momento operano 5 medici di assistenza primaria e appena 3 titolari di continuità assistenziale.
Da anni vengono messi a bando 2/3 posti per la medicina generale e 2 posti per la continuità assistenziale e rimangono vacanti, quindi non assegnati.
A questo si aggiunge anche la mancanza di un pediatra di libera scelta ormai da anni. “Mi auguro che anche nel prossimo contratto di lavoro dei pediatri – continua Casano- si possa giungere a misure analoghe di quanto fatto sulla medicina generale. Con le misure contenute nel nuovo contratto che ne aumentano le indennità puntando su un nuovo assetto organizzativo- conclude il segretario Fimmg- si spera di poter tornare ad essere attrattivi e colmare le criticità”.
Salute
Pantelleria, a Natale torna la campagna AIL
Torna in tutte le piazze d’Italia e anche nella nostra isola la Campagna AIL rivolta a raccogliere fondi per la ricerca sulle malattie del sangue (Leucemie, linfomi e mielomi).
Prossimi ormai al Natale, l’AIL raccoglierà fondi utili alla ricerca attraverso la vendita dei buonissimi panettoni al prezzo simbolico di € 16 che, quest’anno, si potranno scegliere sia tradizionali con canditi e uvetta sia classici al cioccolato. Acquistare un panettone è un gesto concreto e solidale che sosterrà fattivamente le centinaia di ricercatori e medici che, ogni giorno, si prodigano instancabilmente a rendere sempre più curabili queste patologie e malattie del sangue.
L’AIL ha aiutato e aiuta tuttora migliaia di persone a curarsi e ci auguriamo che, nel futuro, queste malattie possano essere sempre più curabili o finalmente essere debellate e perché ciò accada, ognuno di noi dovrà fare la sua parte così come avviene con le migliaia di volontari di tutta l’Italia che credono e sostengono l’associazione proprio come farebbe un buon padre di famiglia. Anche i volontari AIL dell’isola contribuiscono alla ricerca proponendo solidariamente al pubblico i panettoni che potranno essere acquistati sotto il capannone del Bar Tikirriki domenica 07 dicembre p.v. dalle ore 10 alle 13, grazie anche alla disponibilità di Davide Valenza e Samuel Gorgone. Vi aspettiamo tutti per aiutare la Ricerca a sconfiggere definitivamente queste malattie.
Per informazioni sulle attività dell’AIL potrete contattare la dott.ssa Marisa di Piazza: 328.4672604o Stefano Ruggeri: 333.2570314
Stefano Ruggeri Volontario AIL
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