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Cronaca

Condannato a 11 anni di carcere tunisino per l'omicidio Fontana a Pantelleria

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E’ stato condannato ad 11 anni di carcere Mohamed Ben Mariem, il tunisino accusato di aver ucciso a coltellate Maurizio Fontana, la sera del 9 gennaio 2018, a Pantelleria. La sentenza è stata emessa al termine del processo con rito abbreviato,  dal Gup di Marsala, che ha concesso al nordafricano l’attenuante della provocazione, dal momento che avrebbe reagito a un’aggressione. La vittima, deceduta qualche ora dopo al pronto soccorso dell’isola, avrebbe prima colpito l’aggressore in testa con una bottiglia di vetro. Il Fontana era già noto ai Carabinieri di Pantelleria dalle quali indagini sarebbe che la vittima  colpì con una bottiglia di vetro Ben Mariem, dopo che un suo amico polacco gli aveva rifetito di esser stato aggredito dal reo a colpi di bastone. Cinque i fendenti che hanno stroncato la vita del 48enne. Il Pubblico Ministero aveva derubricato l’accusa di omicidio volontario in eccesso colposo di legittima difesa, invocando una condanna a due anni di reclusione (leggi anche: Assassinio a Pantelleria. Il reo avrebbe agito per legittima difesa). Ma alla fine per il magistrato, però, si è trattato di omicidio volontario. Oltre alla pena carceraria il Giudice per l’udienza preliminare ha condannato l’imputato al risarcimento danni verso i famigliari della vittima, costituiti parte civile, pari a 100mila euro.        

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, nuova bomba rinvenuta a Monte GIbele. L’ordinanza del sindaco

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Interdizione  dei sentieri

Il Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona ha emesso in queste ore ordinanza di interdizione di Monte Gibele, per il rinvenimento di ordigno bellico.

Cos’ recita l’atto sindacale:

PREMESSO che è stata rilevata la presenza di un ordigno bellico inesploso e potenzialmente efficiente nel territorio del Comune di Pantelleria, in località Monte Gibèle (coordinate geografiche 36°46’35.4”N – 12°00’52.7”E);
CONSIDERATO che le operazioni di bonifica del residuato bellico rientrano nelle competenze del personale militare specializzato del Genio Guastatori, che interverrà secondo un programma operativo che sarà definito e comunicato a breve;
RITENUTO necessario ed urgente, a tutela dell’incolumità pubblica e privata e della sicurezza di persone, animali e cose, disporre l’immediata interdizione dell’area interessata fino al completamento delle operazioni di bonifica…

ORDINA 1. l’immediata interdizione dell’area ubicata in località Monte Gibele, lungo il tratto del sentiero CAI n. 971 dalle coordinate 36°46’32.4”N – 12°00’37.4”E fino all’intersezione con i sentieri CAI n. 971 e n. 977 (coordinate 36°46’42”N – 12°01’05”E);
È fatto divieto a chiunque non autorizzato di accedere all’area fino al completamento delle operazioni di disinnesco, bonifica e rimozione dell’ordigno bellico.

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