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Economia

Codici: vacanze di Natale tra rincari, prestiti e truffe. Invito alla prudenza per viaggiare sicuri

Matteo Ferrandes

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Il Natale è uno dei momenti dell’anno in cui si viaggia di più. C’è chi parte per regalarsi un po’ di relax e chi per raggiungere i propri cari per trascorrere le feste in famiglia. Qualsiasi sia il motivo della partenza, l’associazione Codici invita alla prudenza.

 

“È in periodi come questo che le frodi registrano aumenti pericolosi – avverte Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché i truffatori sfruttano l’aumento esponenziale di prenotazioni. È bene prestare attenzione soprattutto quando si cerca una vacanza sul web, perché è lì che è più facile cadere in trappola. Le offerte fioccano, ma non tutti i siti che le propongono sono attendibili. Prima di prenotare, che sia un volo o un hotel, è bene quindi assicurarsi che la società esista effettivamente, ad esempio con una ricerca sul web per quanto riguarda i dati relativi alla sede, e che operi correttamente, cercando i commenti pubblicati dagli utenti su siti internet specializzati in recensioni. Altro aspetto da tenere in considerazione è il metodo di pagamento: è consigliabile utilizzare quelli che garantiscono una forma di tutela, evitandoci così corse ad ostacoli per ottenere l’eventuale rimborso”.

 

All’aspetto economico è dedicata un’ulteriore riflessione. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it alla società di ricerca Emg Different, sono 11,5 milioni gli italiani che quest’anno si concederanno un viaggio durante le festività natalizie e spenderanno in media 335 euro a testa, per un totale stimato in quasi 4 miliardi di euro. Tra coloro che partiranno, il 32% ha dichiarato di avere a disposizione un budget superiore a quello dello scorso anno; di contro, il 23% ha detto che, pur non rinunciando al viaggio, ha minori risorse da dedicare a questa attività rispetto a 12 mesi fa, prevalentemente per problemi di natura economica. “Sono dati interessanti – osserva Giacomelli –, soprattutto per capire come i consumatori gestiscono le proprie risorse. Ad esempio, sebbene la maggior parte dei viaggiatori pagherà con i propri risparmi, non mancano quelli che hanno fatto ricorso ad un prestito personale. E chi ha fatto domanda di finanziamento per pagare un viaggio ha chiesto, in media, quasi 6mila euro, valore in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sottolineiamo questo aspetto perché come associazione stiamo intensificando il nostro impegno nel campo dell’educazione finanziaria. È un tema che sta assumendo un ruolo sempre più centrale alla luce delle incertezze che si registrano a livello internazionale, alimentate dai molteplici conflitti in corso. Bisogna proteggere e coltivare con attenzione i propri risparmi per reggere l’urto dell’inflazione ed i continui, improvvisi scossoni finanziari. E questo vale anche per spese che possono sembrare banali o uno sfizio, come quelle per un viaggio. Non vogliamo spaventare nessuno, ma anche la richiesta di un prestito per una vacanza, fatta in una condizione economica precaria, può creare dei problemi, che possono sfociare anche nel sovraindebitamento. Il consiglio che diamo, quindi, è quello di ponderare con attenzione le spese, a maggior ragione in periodi dell’anno, come il Natale, in cui solitamente si mette mano con più facilità al portafogli”.

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Ambiente

Pantelleria, nuovo Consiglio Comunale su: incendi e bilancio

Direttore

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Il 24 settembre dalle ore 12, si terrà Consiglio Comunale sui seguenti punti all’ordine del giorno

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Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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