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Cultura

Catania, Prosegue Dreamaturgy Zone il progetto di Retablo: laboratori e spettacoli teatrali i quartieri di Librino, Antico Corso e Tondicello

Redazione

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 E’ in pieno svolgimento “Dreamaturgy Zone: D.e-Mo 2023 (Democracy & Electronic Movement) – Esperienze Immersive di Civiltà Aumentata”, il progetto artistico-culturale ideato dalla compagnia Retablo, che promuove la ricerca di forme avanzate di partecipazione democratica attraverso l’utilizzo creativo delle tecnologie digitali e delle arti performative.

 

Questo progetto, che rientra nella programmazione di “Palcoscenico Catania. La Bellezza senza confini” del Comune di Catania, si concluderà il 1 ottobre e coinvolge i quartieri Librino, Antico Corso e Tondicello della Plaja.

 

Sono in corso a Villa Fazio, nel quartiere Librino, due dei tre laboratori che compongono questo progetto: il primo, condotto da Turi Zinna, che è fra i fondatori della Compagnia Retablo, si chiama Hyper Dreamedy. Teatro tecnologico 4 dummies: un workshop di progettazione multimediale consente a tutti di comprendere funzionamento di quelle che possono apparire come “magie digitali” applicate alle performing arts, offre la possibilità di lavorare in gruppo per dare vita alle proprie idee e a produrre creazioni originali.

 

Il secondo si chiama Politico Poetico made in Catania, un laboratorio di cittadinanza attiva e un evento finale per immaginare una città migliore a cura del Teatro dell’Argine e condotto da Micaela Casalboni e Andrea Paolucci. 

 

In particolare, sono previste tre sessioni di laboratorio con giovanissimi abitanti del quartiere dai 9 ai 18 anni, per conoscere meglio il luogo in cui vivono, giocano e studiano e immaginare azioni reali e concrete, ma anche poetiche e visionarie per renderlo più accogliente, solidale e bello.

 

Temi come Ambiente, Disuguaglianze, Città e Comunità, sono stati trattati attraverso giochi, interviste, esercizi teatrali, per rispondere alla domanda: “Cosa possiamo fare noi, oggi, nella nostra città, nella nostra scuola, nel nostro quotidiano per costruire un futuro più sostenibile?”.

 

Tutte le idee, i progetti, i sogni e le visioni saranno raccontate alla cittadinanza durante il flash mob Speakers’ Corners. 

Il gruppo di giovani e giovanissimi partecipanti invaderanno pacificamente la città per raccontare ai loro concittadini e concittadine cosa sognano per il loro quartiere, il Librino: che cosa amano, che cosa vorrebbero cambiare, che contributo può dare ciascuno di loro a questo cambiamento e a partire da quali azioni concrete. 

Lo faranno attraverso azioni collettive e piccoli monologhi, racconti e giochi. Seguendo l’idea che la possibilità di cambiare il mondo passi dalla necessità di cambiare il proprio territorio.

Infine, al Bastione degli Infetti, nel quartiere Antico Corso, lunedì 25 settembre dalle ore 16.00 è in programma SEPHIROT®, laboratorio a cura di Chrones.: un sistema di interactive storytelling che si basa su una forma letteraria sperimentale, le Iperdrammaturgie (hyperdramaturgies), e che si sviluppa nell’ambito della narrativa non lineare, ovvero che non prevede un solo percorso da parte del lettore all’interno del racconto. Questo sistema è in grado di generare delle performance interattive in cui pubblico e performer cambiano il corso della storia in tempo reale! Oltre che da performer e pubblico, lo spazio scenico è occupato anche dalla figura del Direttore, che scandisce i ritmi delle interazioni e arbitra la partita tramite gesti codificati.

 

E’ possibile prendere parte ai laboratori (che sono gratuiti), mandando una mail a  retablo.comunicazione@gmail.com oppure inviando un messaggio whatsapp al numero +39 327 267 8002).

 

A partire dal 26 settembre, verrà dato spazio agli spettacoli teatrali: Il Labirinto (Compagnia Teatro dell’Argine) dal 26 al 29 settembre dalle ore 9:00 a Librino (Istituto Omnicomprensivo Angelo Musco); SEPHIROT®: Marino (Compagnia Chrones.) il 26 e 27 settembre alle ore 19:30 al Bastione degli Infetti (Antico Corso); Speakers’ Corners (Compagnia Teatro dell’Argine) il 30 settembre – luogo da definire; Tifeo. Il Tradimento Dell’orecchio (Compagnia Retablo) il 1 ottobre – alle 21:00 in Via del Principe n. 20.

Cultura

La Luna del Castoro che ha illuminato Pantelleria ieri sera

Direttore

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La luna più splendente del 2025

Ha fatto giusto in tempo la Superluna di novembre, ad apparire e sedurre esseri umani, animali e terrazzamenti agricoli dell’isola. 
Solo ieri sera era così visibile e vicina da avere l’impressione di poterla accarezzare e domani il maltempo torna ad investire la Sicilia e molto probabilmente anche Pantelleria.
L’autore ineguagliabile della foto, lo stimato astrofilo Leonardo Puleo, ha fatto omaggio i nostri elettori di questa immagine spettacolare, dando da esperto quale è il nome del nostro satellite: la Luna del Castoro.
Il fotografo dell’universo, con il suo occhio abile e sensibile ha realizzato la sua ennesima opera d’arte, dimostrando ancora una volta il suo talento.

Luna Piena del Castoro, che per l’occasione sarà anche una Superluna è stata la più grande e luminosa dell’intero anno, perché aveva raggiunto la distanza minima in assoluto dalla Terra, il perigeo.

Perchè si chiama Luna del Castoro

Il nome è da ricondursi, come spesso accada, alla tradizione dei nativi americani, ma in questo caso anche all’epoca del commercio delle pellicce in epoca coloniale. I grandi e simpatici roditori, in questo periodo dell’anno costruiscono le tane per rifugiarvisi durante la stagione fredda.
In questo modo diventavano facili prede sia dei nativi americani sia dei commercianti di pelli.

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Cultura

La Sicilia premiata a Roma: 24 Chef insigniti del Collare Cocorum

Barbara Conti

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A Roma la cerimonia dell’onorificenza della Federazione Italiana Cuochi che celebra 25 anni di dedizione all’Arte Culinaria

Ventiquattro chef siciliani premiati a Roma dalla Federazione Italiana Cuochi per 25 anni di eccellenza gastronomica

 Roma, 3 novembre 2025 — Il prestigioso Teatro Ghione ha ospitato la cerimonia di consegna dei Collari Collegium Cocorum, una delle più alte onorificenze conferite dalla Federazione Italiana Cuochi (FIC). Questo riconoscimento celebra gli chef che da oltre 25 anni si dedicano con passione all’Arte Culinaria, mantenendo viva la tradizione e il prestigio della cucina italiana.

Un tributo alla Sicilia gastronomica

Quest’anno, la Sicilia ha brillato con orgoglio: 24 chef siciliani, tutti membri dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, sono stati insigniti del Collare Cocorum 2025. Un riconoscimento che premia non solo la longevità professionale, ma anche l’impegno quotidiano nel custodire e innovare la cultura gastronomica dell’isola.
Per ottenere il Collegium Cocorum bisogna essere iscritti alla Federazione Italiana Cuochi in maniera continuativa negli ultimi cinque anni ed essere ultra 45enni.
I collari vengono assegnati, da quindici anni a questa parte, in genere ogni biennio, come riconoscimento di carriera e dedizione alla professione.

I premiati per provincia:

Agrigento (8): Abruzzo Calogero, Andrei Andreaa Loredana, D’Aleo Maurizio Alfredo, Butticè Giovanni, Moscato Giuseppe, Marino Concetta, Di Maggio Rosaria, Falsone Pino
Catania (1): Favara Giuseppe
Enna (3): La Monica Salvatore Angelo, Boschetto Veruska, Unbriaco Rosario Sebastiano
Palermo (5): Di Sclafani Giovanna, Pellitteri Liborio, Sacco Massimiliano, Antico Paolo, Laudicina Valentina
Trapani (7): Simonte Bartolomeo, Pace Rocco, Abrignani Angela, Adamo Andrea, Mineo Antonio, Bonomo Francesco, Lorito Vito Salvatore

Una cerimonia solenne e sentita

La consegna dei Collari è stata accompagnata da momenti di grande emozione, alla presenza di chef, professionisti e rappresentanti della FIC provenienti da tutta Italia. Il riconoscimento, ispirato alla tradizione romana imperiale, è conferito dal Consiglio dei Collari del Collegium Cocorum e rappresenta un simbolo di dedizione, maestria e rispetto per la cucina italiana.

Dietro le quinte del gusto

Questa cerimonia è un tributo a chi lavora spesso lontano dai riflettori, ma è protagonista indiscusso della cultura gastronomica italiana. Gli chef premiati incarnano l’essenza della cucina siciliana: passione, autenticità e profondo legame con il territorio.

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Cultura

“Io che nasco immaginaria”, presentazione del libro della stilista Chiara Boni all’atelier di Valentina Costanzo a Palermo

Redazione

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Cinquant’anni di moda, una storia di forza, amicizia e coraggio, dedicata a tutte le donne che sanno fare squadra

La stilista Chiara Boni sarà protagonista del nuovo appuntamento della rubrica “Donne, incontri e confronti”, che si svolgerà all’atelier espositivo della designer Valentina Costanzo, in via Petrarca 35, a Palermo, sabato 8 novembre dalle ore 17.30.

La celebre stilista fiorentina, nonché cavaliere del lavoro, costumista e personaggio tv, presenterà la sua autobiografia “Io che nasco immaginaria”, che intreccia vita privata, carriera internazionale e le grandi trasformazioni del costume. Ad intervistare l’autrice sarà la scrittrice Francesca Maccani, pluripremiata autrice di Donne dell’Acqua Santa. Ospiti Margherita Tomasello, presidente di Terziario Donna di Confcommercio, Gigi Vinci, trend setter, Sara Nicosia, modella negli Anni ‘90. Seguirà un momento conviviale con aperitivo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni 3297874484.

La storia di “Io che nasco immaginaria”

Dalla Firenze ribelle, dove nasce all’inizio degli anni Settanta con la griffe “You Tarzan me Jane”, alla Milano degli anni ’80, fino al successo della sua iconica collezione La Petite Robe, di abiti stretch eleganti ma pratici per viaggiare perché ripiegabili in una bustina, che hanno conquistato le passerelle di New York e l’America.

“Io che nasco immaginaria”, autobiografia di più di cinquant’anni di moda di Chiara Boni, curata dal critico Daniela Fedi ed edito da Baldini+Castoldi, è un racconto appassionato di una storia di forza, amicizia e coraggio, dedicata a tutte le donne che sanno fare squadra. Un viaggio intimo e potente tra moda, passioni e crescita femminile.
Un’emozionante scalata nella montagna di ricordi della stilista che si snoda parallelamente al racconto di un’Italia che cresce e cambia nelle vicissitudini politiche, negli scontri generazionali, nella trasformazione dei costumi.

Donne, incontri e confronti all’atelier Valentina Costanzo

La rubrica
“Donne, incontri e confronti” è stata ideata dall’eclettica imprenditrice e designer nel mondo del gioiello, Valentina Costanzo, per unire arte, cultura e design, prevede momenti con autori, stilisti e personalità del territorio per creare occasioni di dialogo all’interno di un ambiente creativo e inclusivo. Iniziata lo scorso anno, ha visto la partecipazione dello scrittore Danilo Sacco edito da Feltrinelli, della stessa Maccani e degli stilisti siciliani trapiantati a Milano Giovanni Luca Lo Paro e Stefano Angarano, di JLAdore Couture, con le loro borse d’autore ispirate al Gattopardo. “Come designer, – spiega Valentina Costanzo – appartengo al mondo artistico e traggo ispirazione da qualsiasi cosa, da un libro, da un quadro, per questo ho trasformato il mio atelier in un piccolo centro di scambio culturale per mettere in connessione la gente. L’ho sempre immaginato così, abbinando l’arte orafa, il design e la creatività alla cultura”.

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