Sociale
Catania, il Magnifico Rettore dell’Università visita il magazzino del Banco Alimentare della Sicilia
Nasce un percorso con il mondo accademico per combattere
lo spreco alimentare e coinvolgere i giovani studenti di UniCt
L’8 giugno il primo appuntamento nell’Aula Magna del Palazzo Centrale
CATANIA 08 APRILE 2023 – Giovedì pomeriggio il Banco Alimentare della Sicilia ha aperto il magazzino a una nuova visita, a un nuovo “Compagno di Banco”, il Magnifico Rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, che ha attraversato tutti i corridoi e visitato ogni angolo. Il rettore ha dimostrato la viva curiosità di chi sente, dal profondo, di voler comprendere appieno il lavoro che viene fatto ogni giorno, dagli operatori e dai volontari del Banco Alimentare, per rispondere con fatti concreti alle richieste di chi ha bisogno di cibo per sé e per i propri cari. A fare gli onori di casa e illustrare l’attività di recupero e distribuzione del cibo Pietro Maugeri e Domenico Messina, presidente e direttore del Banco Alimentare della Sicilia, insieme a due componenti del direttivo, Santino Scirè e Fernando Rizza.
La visita è stata lo spunto per illustrare qual è il cibo che arriva dall’Agea, quindi dalla Comunità Europea, o da percorsi più locali, come quello di Siticibo che è operativo da vent’anni ma ha ancora, soprattutto al sud, amplissimi margini di crescita. Crescita che il magnifico rettore ha intravisto nella comunicazione e in un percorso sempre più strutturato in cui ricerca, impatto sociale, innovazione e lotta allo spreco alimentare sono i punti cardine del rapporto con le imprese, gli enti e le associazioni che aiutano il Banco Alimentare. Un valore importantissimo da trasmettere alle nuove generazioni non solo per promuovere la cultura del dono ma anche per la tutela dell’ambiente. Un circolo virtuoso che passa dal recupero del cibo alla riduzione delle emissioni di Co2 nell’atmosfera e quindi a un pianeta più green.
Ecco perché l’Università, con i suoi studenti, è il soggetto ideale per questo questo percorso che muove i primi passi dall’aiuto al prossimo e si concretizza nella tutela del territorio e nella creazione di spazi nuovi e inclusivi con un ritorno positivo che coinvolge indistintamente tutti i soggetti che li vivono.
“Sono davvero contento – commenta il Rettore Francesco Priolo – di aver potuto constatare di persona e nei dettagli il meritorio lavoro che ogni giorno viene svolto dai volontari del Banco Alimentare, una struttura che svolge un compito fondamentale sia sul piano dell’assistenza verso i più deboli che del contrasto allo spreco alimentare. A mio avviso, questa attività va rafforzata e fatta conoscere sempre di più, attraverso iniziative di promozione della cultura della sostenibilità e della solidarietà, che l’Università di Catania può senz’altro contribuire a supportare”.
“Oggi abbiamo avuto l’opportunità di far toccare con mano al rettore, Francesco Priolo, la nostra realtà – afferma Pietro Maugeri, presidente del Banco Alimentare della Sicilia ODV – e la sua estrema curiosità ci ha lusingato. Lo ha colpito il modo in cui siamo organizzati ma anche la frase del Papa che ‘il bene si deve fare per bene’ alla quale cerchiamo di dare seguito in ogni aspetto della nostra attività. A me rimane l’estrema gratitudine per questa visita e la consapevolezza che bisogna fare ancora di più, con tutti. Ribadisco a me stesso, e a chi si impegna ogni giorno al Banco Alimentare, che il concetto di rete deve essere esteso a tutti gli ambiti del bene comune quindi aziende, associazioni, realtà sociali e l’Università che fa e produce cultura. L’obiettivo di oggi è quello di sviluppare ancora di più – conclude Maugeri – una cultura contro lo spreco che sia a favore della sostenibilità alimentare. Sapere di avere accanto il mondo accademico è un pungolo a fare sempre di più”.
A suggello dei buoni propositi è stato fissato un appuntamento ufficiale per il prossimo 8 giugno nell’Aula Magna dell’Università di Catania per festeggiare i 25 anni del Banco Alimentare della Sicilia e accendere i riflettori sulla lotta allo spreco alimentare e sulla sostenibilità dei territori.
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Cronaca
Truffe sanitarie via SMS e numeri 893 a sovrapprezzo
Consumerismo invita alla massima prudenza e chiede verifiche su sicurezza e gestione dei dati sanitari
Continuano a moltiplicarsi le segnalazioni di cittadini che ricevono falsi SMS o messaggi WhatsApp apparentemente inviati dal Centro Unico di Prenotazione (CUP) da parte di aziende sanitarie.
Nel testo si invita l’utente a contattare “urgentemente” un numero di telefono per verificare la propria prenotazione o risolvere presunte “anomalie” legate a prestazioni sanitarie. Ma si tratta di un raggiro.
Numeri a pagamento e finti CUP
I messaggi riportano numeri che iniziano con il prefisso 893, talvolta camuffati come recapiti “ufficiali” di uffici amministrativi (es. “Uffici CUUP” o “Servizio CUP Regionale”).
In realtà, i numeri 893 sono numeri a tariffa speciale con sovrapprezzo, utilizzati per addebitare costi elevati al chiamante.
“Chi richiama rischia di vedersi addebitati importi anche molto alti sul credito telefonico o in bolletta. È la classica truffa del richiamo: un messaggio credibile, un nome istituzionale e un numero a pagamento mascherato da servizio pubblico”, spiega Giovanni Riccobono, direttore generale di Consumerismo No Profit e Responsabile dello Sportello +Tutela di Trapani.
Il fenomeno è stato segnalato anche da diversi cittadini trapanesi, che hanno ricevuto messaggi contenenti falsi riferimenti a prenotazioni sanitarie realmente effettuate, inducendo così la vittima a credere alla veridicità della comunicazione.
I consigli di Consumerismo
Consumerismo invita i cittadini a prestare massima attenzione e a non rispondere mai a messaggi che chiedono di chiamare numeri con prefissi 893, 895 o 899, o che contengono link sospetti.
In caso di ricezione di questi SMS:
1. Non cliccare e non richiamare.
2. Bloccare il numero e segnalare l’SMS alla Polizia Postale (www.commissariatodips.it).
3. Contattare direttamente il CUP della propria ASP utilizzando solo i numeri ufficiali reperibili sul sito istituzionale.
Chi gestisce dati deve garantire sicurezza, non vulnerabilità – conclude Riccobono – la priorità, in un mondo in cui i dati rappresentano il nuovo petrolio, deve essere quella di garantire sistemi di sicurezza all’avanguardia da parte di chi li tratta. Ogni soggetto che gestisce informazioni personali e sanitarie deve essere consapevole della propria responsabilità: una falla nella protezione dei dati non è solo un problema tecnico, ma un rischio concreto per i cittadini, che possono diventare vittime di frodi e truffe digitali»
Qual è, quindi, il problema?
Nonostante le tecnologie facciano ormai parte delle nostre vite, talvolta ci troviamo impreparati di fronte alle truffe. A livello collettivo, manca ancora una presa di coscienza di un’alfabetizzazione digitale che, in questo caso, riuscirebbe a proteggerci da questi messaggi e ad aumentare la nostra capacità critica.
Da un lato è quindi necessario un maggiore controllo che eviti queste spiacevoli situazioni e dall’altro, invece, è necessario che i cittadini abbiano la capacità di difendersi.
Bisognerebbe prestare più attenzione a queste tematiche tra i banchi di scuola, per esempio, in modo che le future generazioni non solo utilizzino questi strumenti ma siano anche consapevoli di come sia corretto utilizzarli.
Ed è anche necessario sensibilizzare un’altra fascia di popolazione, quella più adulta, che probabilmente è quella più soggetta a questo tipo di truffe.
Giada Zona
Salute
Pantelleria, Rotary Club e Amministrazione Comunale insieme nella Giornata Mondiale della Polio
La Torre del Comune illuminata con il logo End Polio Now
Come ogni anno, oggi 24 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della polio, data che ricorda la nascita di Jonas Salk, lo scienziato che sviluppò il primo vaccino antipolio nel 1955. Il Rotary International è in prima linea nel sensibilizzare sull’importanza della vaccinazione contro questa malattia e celebra i progressi compiuti nel suo processo di eradicazione globale.
Una lotta alla poliomielite formalizzata dal Rotary e dai suoi partner nel 1988 con il lancio della Global Polio Eradication Initiative. I progressi di questa battaglia hanno permesso nel 2002 di dichiarare l’Europa libera dalla polio. Nel 2019, poi, il poliovirus è stato eradicato a livello mondiale ma risulta ancora endemico in alcune regioni dell’Asia quali Pakistan e Afghanistan.
Ogni anno i Rotary Club organizzano eventi di raccolta fondi e altre iniziative per sostenere il progetto End Polio Now. Quest’anno il Rotary Club Pantelleria, presieduto da Enza Pavia, ha chiesto la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura e alla Salute coordinato dal Vicesindaco Adele Pineda per illuminare di rosso la facciata del Palazzo Comunale nella giornata del 24 ottobre come avverrà anche in altri Comuni italiani e per proiettare il logo del progetto sulla facciata dell’orologio.
World Polio Day anche a Pantelleria, un semplice gesto per sensibilizzare sul progetto che vedrà altri eventi durante l’anno.
Sociale
Pantelleria, ecco quando portare indumenti alla Caritas
La Chiesa Forania di Pantelleria ha reso noto il calendario di deposito indumenti usati, presso la Caritas presso la Parrocchia SS Salvatore del Capoluogo.
Il nuovo calendario avrà inizio da Lunedì 27 Ottobre nei giorni di:
LUNEDI
MERCOLEDI
VENERDI
dalle ore 9:30 alle 11:00.
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