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Cultura

Catania, Giusy Fiumano confermata segretario provinciale UGL Scuola

Marilu Giacalone

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Ugl Scuola. Consenso unanime per la riconferma di Giusy Fiumanò al vertice della federazione catanese alla presenza del segretario nazionale Ornella Cuzzupi. Domani congresso della federazione Viabilità e logistica

Consenso unanime per la professoressa Giusy Fiumanò, riconfermata nella carica di segretario provinciale della federazione Ugl Scuola di Catania, al termine dei lavori congressuali che si sono svolti ieri pomeriggio nella sala conferenze della sede di via Teatro Massimo. Alla presenza del segretario nazionale del sindacato di categoria, Ornella Cuzzupi, che ha presieduto i lavori ai quali hanno partecipato numerosi dirigenti della federazione catanese, è stata colta l’occasione anche per tracciare un bilancio di quelle che sono state sino ad ora le attività federali portate avanti. In questi anni, infatti, la Ugl Scuola ha fatto registrare una crescita esponenziale, soprattutto in provincia di Catania, poiché nell’intero panorama sindacale di settore è riuscita a diventare un credibile e fattivo punto di riferimento per docenti e personale tecnico, amministrativo ed ausiliario dell’istituzione scolastica. Questo principalmente grazie all’instancabile lavoro di Giusy Fiumanò, come ha evidenziato nel suo intervento il segretario territoriale della Ugl Giovanni Musumeci, che nel corso degli anni ha saputo brillantemente coniugare ogni aspetto legato alle esigenze degli iscritti. Da quello che riguarda la semplice assistenza sindacale in tutti gli adempimenti che la legge prevede, all’aiuto concreto in riferimento alla miriade di movimenti burocratici che il personale deve effettuare ogni anno in relazione alle graduatorie, alle assegnazioni, alle immissioni in servizio e ai passaggi tra i gradi scolastici. Un operato certosino ed attento alle necessità di ogni singolo lavoratore della Scuola – ha sottolineato Fiumanò nel suo resoconto – che ha voluto scegliere la Ugl per tutelare i propri diritti. E proprio il segretario, eletto alla fine per acclamazione, ha ringraziato tutti coloro che hanno deciso di fare parte della grande famiglia della Ugl Scuola non solo per ricevere sostegno sindacale, ma anche per offrire un contributo di idee e proposte che nel tempo si è tramutato in azioni tangibili sia a livello locale, che statale, grazie alla vicinanza costante del segretario Cuzzupi. Pensieri e parole che sono stati ribaditi, nel suo discorso conclusivo, proprio dallo stesso vertice della federazione Ugl Scuola che, nell’esprimere gratitudine a Giusy Fiumanò per quanto fatto per la realtà catanese (oltre che per il suo apporto in veste di segretario regionale e vice segretario nazionale), ha anche ricordato alcuni risultati importanti conseguiti dal sindacato nell’ultimo anno. Come ad esempio la firma di tre contratti collettivi nazionali del lavoro, tra i quali quello per le scuole paritarie, nonché una continua interlocuzione con il Ministero dell’Istruzione e del merito e, soprattutto, con il ministro Giuseppe Valditara. Cuzzupi ha inoltre voluto citare alcune battaglie che la Ugl sta portando avanti, come quella sulla eliminazione del precariato storico per personale docente ed Ata, per il tempo pieno in tutte le istituzioni scolastiche, per l’adeguamento stipendiale dei dipendenti della Scuola, per l’istituzionalizzazione in tutte le realtà scolastiche della figura dell’assistente alla comunicazione per gli studenti disabili. A queste si sono aggiunte anche le proposte sulla riforma pensionistica, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e per l’introduzione dell’educazione alla sicurezza come materia da insegnare nell’ambito dell’educazione civica. Infine Fiumanò, prima di presentare il nuovo Consiglio direttivo della federazione, ha posto un accento sul rapporto costruttivo che si è consolidato nel corso del tempo con l’Ambito territoriale di Catania dell’Ufficio scolastico regionale, ringraziando il dirigente ed i funzionari per i confronti che hanno sempre portato alla definizione positiva di innumerevoli questioni. A far parte del nuovo direttivo sono stati chiamati Carmelo La Russa, Vito Lo Monaco, Elisa Virgillito, Rita Grasso, Maria Grazia Astone, Antonella Parisi, Rosa Famoso, Giuseppa Castro, Claudia Scuto e Maria Rosaria Lipara. Intanto domani, 28 aprile con inizio alle 18, si terrà il congresso della federazione provinciale Ugl Viabilità e logistica.

Cronaca

Solarino, 1866 — L’omicidio D’Agostino e il mistero dell’armadio comunale

Laura Liistro

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Le vicende riguardanti la morte di Giuseppe D’Agostino, farmacista e segretario comunale supplente, sono oggi ricostruibili grazie alla documentazione conservata presso l’Archivio Storico di Siracusa e l’Archivio Comunale di Solarino. Gli atti di stato civile, i verbali e la corrispondenza amministrativa permettono di analizzare il contesto e le circostanze del delitto, offrendo elementi utili a comprendere le dinamiche politiche e amministrative della Sicilia post-unitaria.

Il delitto nella piazza centrale

Le fonti indicano che la morte di D’Agostino avvenne nella propria casa posta nella piazza centrale, in cui tutto si muoveva, la notte del 30 settembre 1866. L’uomo fu colpito da un’arma da fuoco e rinvenuto privo di vita il giorno successivo. La piazza, fulcro della vita cittadina e luogo di transito per impiegati, contadini e notabili locali, divenne improvvisamente teatro di un fatto che interruppe la consueta routine del paese. La notizia si diffuse con rapidità, alimentando commenti e sospetti.

L’atto di morte venne registrato ufficialmente il 1º ottobre 1866 da Paolo Marabito, Sindaco facente funzioni (ff.) e Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Solarino, come risulta dagli atti conservati nell’Archivio Comunale.


Atto di morte originale

L’anno 1866, il giorno 1 ottobre, nella casa comunale di Solarino alle ore 15,
dinanzi a me Paolo Marabito, facente funzioni da Sindaco e Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Solarino, sono comparsi:
• Raffaele Gibilisco, figlio del fu Giuseppe, di anni 36, contadino, domiciliato in Solarino;
• Salvatore Miano, figlio di Santo, di anni 40, contadino, domiciliato in Solarino.

I quali hanno dichiarato:
Che alle ore quattro della notte del 30 settembre corrente, è morto nella casa di sua abitazione il signor Giuseppe D’Agostino, di anni 35, di professione farmacista, domiciliato in Solarino, figlio del fu Matteo e della fu Michela Bordonaro, coniugato con Raffaela Sculardo (o Spulardo).

La morte è avvenuta per arma da fuoco.

È stato allegato al presente atto un foglio del Giudice Mandamentale di Floridia, in data odierna, che, avendo adempiuto agli atti richiesti, ha autorizzato la sepoltura del cadavere.

Letto il presente atto ai dichiaranti, essi lo hanno confermato.

La chiave dell’armadio e i fascicoli riservati
I registri comunali evidenziano che, nei giorni successivi all’omicidio, il Prefetto chiese alla vedova, Raffaella Lombardo, la chiave dell’armadio in cui il marito custodiva documenti riservati relativi a delibere comunali e appalti post-unitari.

La donna rifiutò la consegna, dichiarando che i documenti non dovevano essere toccati in quanto in quell’armadio risiedeva la verità, senza fornire ulteriori spiegazioni.

Le annotazioni presenti nell’Archivio Storico di Siracusa confermarono che l’armadio conteneva fascicoli riguardanti forniture pubbliche, concessioni e lavori stradali, documenti in grado di compromettere interessi politici e amministrativi locali.

Attività del segretario e piste investigative

Dagli atti custoditi nell’Archivio Storico Comunale di Solarino emerge che, qualche giorno prima della morte, D’Agostino aveva partecipato attivamente e in modo critico alle discussioni durante l’ultimo consiglio comunale, opponendosi a certe proposte. Questa attività politica costituisce una delle possibili piste legate al suo assassinio.

Un’altra strada investigativa collegava il delitto a lotte interne familiari, ma il caso non fu mai risolto e rimase avvolto dal mistero.

Un elemento di particolare interesse fu il legame con il caso del parroco Bordonaro, inizialmente accusato di essere il mandante dell’omicidio. La vicenda si intrecciò con la presenza della Commissione Antimafia guidata dal Commissario di P.S. SanGiorgi e con le tensioni generate dalle elezioni amministrative nel comune di San Paolo Solarino.

Nel 1877, il parroco Bordonaro fu sottoposto a ammonizione giudiziaria, con provvedimento che gli impedì di organizzare liste elettorali e di partecipare attivamente alla vita politica del territorio.

Il silenzio calato dopo dieci anni

Dopo dieci anni di indagini, grazie alla difesa assicurata da ottimi avvocati e al sostegno del deputato Agostino Bertani, la vicenda dell’omicidio D’Agostino e del caso Bordonaro cadde nel silenzio.

Bertani, figura politica di rilievo e massone del Grande Oriente d’Italia, esercitò influenza e protezione sul caso, contribuendo a chiudere l’indagine e far cadere nel silenzio l’omicidio e le accuse contro il parroco Bordonaro.

Con il suo intervento, tutto continuò nel silenzio, e l’omicidio del farmacista D’Agostino rimase un giallo irrisolto della Sicilia post-unitaria.

Analisi storica e prospettive investigative

La documentazione archivistica consente di ricostruire un quadro coerente: l’omicidio si collocò in un contesto amministrativo sensibile, caratterizzato da appalti post-unitari, lotte interne, tensioni elettorali e dinamiche di potere consolidate.

Il caso rimase ufficialmente irrisolto, e la chiave dell’armadio non venne mai acquisita dalle autorità. Le fonti archivistiche lasciano aperto il quesito centrale: la morte di D’Agostino fu un evento isolato o collegata alle scoperte effettuate nell’armadio mai aperto, dove risiedeva la verità?

L’analisi dei documenti dell’Archivio Storico di Siracusa e dell’Archivio Comunale di Solarino, unita agli elementi relativi alla Commissione Antimafia guidata dal Commissario SanGiorgi, alle elezioni amministrative di San Paolo Solarino e all’ammonizione giudiziaria subita dal parroco Bordonaro nel 1877, permette di tratteggiare con rigore storico l’evento, sottolineando la relazione tra la funzione istituzionale del segretario, le dinamiche comunali e le circostanze sospette della sua morte.

Il mistero ancora vivo

Nonostante gli atti, le indagini e le testimonianze conservate negli archivi, l’omicidio di Giuseppe D’Agostino resta ancora oggi avvolto nel mistero.

L’armadio mai aperto, la chiave mai consegnata, le tensioni politiche post-unitarie, le accuse decadute contro il parroco Bordonaro e il silenzio imposto dal sostegno politico di Bertani lasciano una scia di domande senza risposta.

La memoria di quegli eventi permane nei registri e nei documenti, tracce indelebili di un giallo siciliano che la storia non ha mai completamente svelato, testimoniando le tensioni, i conflitti e i segreti che segnarono la vita amministrativa e politica di Solarino nell’Ottocento.

Ogni fascicolo, ogni nota e ogni riga scritta nel tempo sembra suggerire che la verità, pur custodita, non sia mai stata interamente rivelata. Il caso D’Agostino rimane così un simbolo della complessità della Sicilia post-unitaria, dove potere, politica e segreti personali si intrecciarono in un mistero che ancora oggi affascina storici e investigatori.

Laura Liistro

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Cultura

Pantelleria, 7 dicembre cerimonia di svelamento del busto in bronzo in memoria del Dott. Michele Zurzolo

Redazione

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Opera del M° Michele Cossyro

La nota del nostro Sindaco Fabrizio D’Ancona

Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che il 7 dicembre, alle ore 16:00, in Piazza Perugia, nella contrada Tracino, avrà luogo la cerimonia di svelamento del busto in bronzo dedicato al Dott. Michele Zurzolo, medico che ha segnato in maniera indelebile la storia umana e sanitaria della nostra isola.

Originario della Calabria, il Dott. Zurzolo scelse di restare sull’isola, facendo della professione medica una vera e propria vocazione al servizio della comunità.Per decenni è stato un punto di riferimento costante per intere famiglie, raggiungendo anche le zone più difficili dell’isola con spirito di sacrificio, senso del dovere e profonda umanità. Il suo operare è stato caratterizzato da una presenza discreta ma instancabile, sempre vicino ai più fragili, spesso senza badare al compenso, ma solo al bisogno delle persone.

La realizzazione del busto rappresenta un segno concreto di riconoscenza pubblica verso un uomo che ha interpretato la medicina non solo come professione, ma come autentico servizio alla collettività, lasciando un’eredità morale che ancora oggi vive nella memoria dei panteschi.

La scelta di Tracino, luogo in cui il dottore visse e operò, conferisce a questo omaggio un valore ancora più profondo, legato al territorio e alla comunità che più direttamente ha beneficiato della sua dedizione. Un sentito ringraziamento è rivolto al maestro Michele Cossyro, autore dell’opera, che con sensibilità artistica ha contribuito a rendere permanente il ricordo di una figura così significativa per l’isola. La cittadinanza è invitata a partecipare a questo momento solenne di memoria e gratitudine collettiva.

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Cultura

Pantelleria – UNIPANT: nuova convenzione con l’Unione Professionisti per il cashback solidale

Redazione

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Prosegue l’ampliamento dell’offerta formativa accreditata con i corsi e-learning per gli Ordini Professionali: la formazione certificata che finanzia l’Educazione Informale agli Adulti

L’UNIPANT segna un altro importante passo avanti nella sua missione di arricchimento culturale e professionale del territorio. È stata ufficializzata la convenzione con Unione Professionisti, la piattaforma italiana di riferimento per la formazione tecnica online accreditata.

Questa partnership nasce con un doppio obiettivo: abbattere le barriere geografiche, portando sull’isola percorsi di aggiornamento professionale certificati di alto livello, e sostenere attivamente le iniziative culturali locali.

Formazione tecnica di eccellenza, senza vincoli 

Grazie a questo accordo, i professionisti dell’isola potranno accedere al vasto catalogo di Unione Professionisti: oltre 100 corsi e-learning pensati per Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti Industriali e Agrari, Agronomi, Geologi e Avvocati.

L’offerta formativa copre aree strategiche e attuali come Sicurezza, Energia, Progettazione, Transizione Ecologica e Digitale. La modalità è pensata per chi lavora: tutti i corsi sono on demand, senza scadenze né orari fissi. È possibile seguire le video-lezioni, scaricare il materiale didattico e sostenere i test finali in totale autonomia, ottenendo i Crediti Formativi Professionali (CFP) riconosciuti dai principali Ordini.

Un circolo virtuoso per la cultura: il “Cashback Solidale” 

La convenzione non porta solo vantaggi ai singoli professionisti, ma all’intera comunità. Il meccanismo è semplice: per ogni corso acquistato tramite i link forniti da UNIPANT, Unione Professionisti donerà il 20% del valore dell’acquisto all’associazione.

“A te non cambia niente, ma per noi fa la differenza”: il prezzo per l’utente rimane invariato (con corsi a partire da soli 9,95€ e sconti esclusivi), ma quella percentuale permetterà all’UNIPANT di finanziare e offrire gratuitamente nuove attività didattiche informali e attività culturali per tutti gli abitanti dell’isola.

Perché scegliere questa formazione?

·                Accreditamento: Rilascio di CFP validi e certificati riconosciuti.

·                Flessibilità totale: Studio online senza limiti di tempo.

·                Qualità: Materiali allineati alle normative più recenti e tutor dedicati.

·                Convenienza: Prezzi accessibili e supporto diretto alle attività dell’UNIPANT.

Come aderire Per scoprire i corsi in promozione, investire sulla propria crescita professionale e, contemporaneamente, sostenere la cultura sull’isola, è sufficiente visitare la pagina dedicata sul sito ufficiale.

Link alla convenzione e catalogo corsi: https://www.unipant.it/convenzione-unione-professionisti/

Per maggiori informazioni: UNIPANT 331 490 5245 – Email: info@unipant.it – https://www.unipant.it/formazione-certificata/

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