cronaca
Castelvetrano come Pantelleria, chiude il punto nascita dell’ospedale “Vittorio Emanuele II”

Castelvetrano come Pantelleria.
Se n’è parlato tanto e adesso, purtroppo, è realtà. Il punto nascita dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano chiude.
La causa è, apparentemente, molto semplice: mancano i medici pediatri. Motivo per cui il capo del Dipartimento materno-infantile dell’Asp di Trapani Peppino Clemente e il Direttore Sanitario Aziendale Gioacchino Oddo hanno stabilito che il reparto Neonatologia e Pediatria di Castelvetrano si dovrà trasferire all’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo.
Ma la decisione non ha placato le proteste verso la scelta dell’Asp di Trapani. Proteste che, giorno dopo giorno, arrivano da Comitati, da politici e dagli stessi cittadini che non condividono la chiusura del punto nascite e non si rassegnano all’ipotesi che l’Ospedale del Belice si svuoti pian piano.
Nella giornata di ieri è stata anche organizzata una protesta pacifica davanti l’ospedale di Castelvetrano, dove il Presidente del Comitato “Orgoglio Castelvetranese” ha bloccato un mezzo della ditta di traslochi che non ha potuto, dunque, iniziare il lavoro di trasferimento delle attrezzature del reparto di pediatria.
E mentre il sindaco di Campobello di Mazara ha parlato di «azione scellerata», il primo cittadino di Castelvetrano ha dichiarato che la città merita più attenzione dalle istituzioni, soprattutto dal Governo Regionale. Proprio per questo, i sindaci della zona del Belice hanno deciso di recarsi, in queste ore, davanti al Palazzo d’Orleans a Palermo per chiedere un incontro urgente con il Presidente della Regione Nello Musumeci.
La chiusura del Punto Nascita di Castelvetrano è, senza dubbio, un affronto al diritto alla salute e all’identità territoriale. Un problema, scaturito dall’attuazione esecutiva del Piano Razza, che ritorna prorompente e colpisce ancora un altro comune della provincia di Trapani. Un disagio che l’Isola di Pantelleria, più di qualunque altro, vive da ormai molto tempo e a cui sembra non esserci mai soluzione.
Maria Chiara Conticello
Ambiente
Pantelleria 2030. Strategie e visioni per un futuro sostenibile

Il 17-18 ottobre 2025 al Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo
Dopo il primo incontro di maggio scorso, prosegue con due giornate dedicate al confronto
e alla co-progettazione sul futuro dell’isola il percorso partecipativo Pantelleria 2030 –
Strategia di Sviluppo Sostenibile.
Venerdì 17 ottobre, alle ore 17.00, presso il Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo, si
terrà il secondo incontro pubblico, un momento aperto alla cittadinanza e agli stakeholder
locali per condividere suggestioni, esperienze e idee su temi centrali come la gestione
delle risorse, la biodiversità, la partecipazione e lo sviluppo locale.
L’incontro, promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, rappresenta una nuova
tappa del cammino verso la costruzione condivisa della Strategia di Sviluppo Sostenibile in
linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la Strategia Nazionale e quella Regionale per
lo Sviluppo Sostenibile.
Durante la serata interverranno Donatella Bianchi, giornalista, autrice e conduttrice di
Linea Blu su Rai 1, da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente e del mare.
Ambasciatrice della biodiversità e voce autorevole della divulgazione ambientale, porterà a
Pantelleria una riflessione su come unire conoscenza, comunità e cura dei territori per
costruire insieme un futuro sostenibile.
Seguirà l’intervento di Antonio Abalsamo, architetto e urbanista, esperto di pianificazione
partecipata e tutela del paesaggio. La sua visione unisce architettura, comunità e
sostenibilità, invitando a ripensare il futuro dell’isola con uno sguardo collettivo e
rigenerativo.
La serata sarà arricchita dalla proiezione del cortometraggio “Gocce di Rugiada”, che
intreccia il racconto di una giovane in cerca di soluzioni con la potenza dei saperi naturali.
Barbara Sarnari ci racconterà come l’acqua può diventare fonte di ispirazione per
sviluppare comunità e partecipazione, invitando tutti a riflettere sul valore dell’acqua e sul
nostro rapporto con le risorse del Pianeta.
Il percorso prosegue sabato 18 ottobre dalle 9.00 con un workshop di co-progettazione a
gruppi ristretti, nel quale i partecipanti saranno guidati in due momenti principali:
– lo sviluppo di visioni, in cui cittadini e realtà locali immaginano scenari desiderabili
per il futuro dell’isola, mettendo a fuoco valori e priorità comuni;
– la proposta di idee, fase in cui le visioni vengono tradotte in proposte e soluzioni
concrete per trasformarle in azioni realizzabili sul territorio.
Alle ore 18.00 di sabato 18 ottobre è previsto un momento di restituzione pubblica, aperto
alla cittadinanza, durante il quale saranno presentati gli elementi conclusivi più significativi
emersi dai lavori di gruppo e dalle riflessioni condivise.
Per maggiori informazioni sul percorso e sugli eventi, visitare la pagina dedicata:
�� https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=191
Ambiente
Pantelleria, da domani distribuzione acqua a Khamma e Tracino – calendario ottobre 2025

E’ pubblico il calendario di distribuzione dell’acqua nelle contrade di Khamma e Tracino. SI parte domani, giovedì 16 ottobre 2025
Economia
Borghi marinari, un milione di euro per interventi di recupero e valorizzazione

Contributi a fondo perduto per interventi di restauro e riqualificazione di edifici, porti, spazi pubblici e altre aree legate alla pesca
È questo l’obiettivo dell’avviso da un milione di euro pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.
«Questa iniziativa – dichiara l’assessore Luca Sammartino – rappresenta un’opportunità importante per stimolare lo sviluppo sostenibile delle piccole comunità costiere siciliane. L’obiettivo è quello di preservare e valorizzare il patrimonio storico e culturale legato ai borghi marinari della Sicilia, rafforzando la loro identità e promuovendo un turismo sostenibile. Gli interventi proposti dovranno contribuire alla creazione di percorsi culturali, strutture turistiche, musei, aree espositive e spazi di fruizione dedicati sia alla pesca che alle tradizioni artigianali locali: una grande occasione per la nostra Isola».
Ogni progetto può ricevere un contributo massimo di 250 mila euro, che coprirà fino al cento per cento dei costi, permettendo così di mettere in atto iniziative di grande valore per la conservazione e la promozione dei borghi marinari. Possono presentare la propria candidatura Comuni, enti pubblici, Gal della pesca, associazioni culturali e soggetti privati senza scopo di lucro che sono già attivi nel settore e che possiedono beni riconosciuti nel Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari (Reimar).
La partecipazione è aperta anche in forma associata, favorendo così la collaborazione tra enti pubblici e privati per interventi di maggiore impatto. Le proposte dovranno essere presentate entro il 3 novembre prossimo. Le richieste vanno inviate tramite Pec all’indirizzo dipartimento.pesca@certmail.regione.sicilia.it.
Per maggiori dettagli è possibile consultare l’avviso a questo link.
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