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Cultura

Carmen Consoli a Pantelleria in “Parole al Vento” con Valentina Correani – Video

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Siamo all’ultimo episodio di “Parole al Vento” di Valentina Correani, la serie di interviste ai cantanti ospiti del Passitaly Sound Festival.

Protagonista di questa puntata è l’artista catanese Carmen Consoli, oltre che, naturalmente, Pantelleria.

La raccolta di immagini, espressioni e suggestioni è condivisa sulla pagina “L’Esortista”, nata con lo spirito di avvicinare la gente alla riscoperta della natura che magnificamente ci circonda, a valorizzarla e amarla.

 

Nell’ultimo episodio di “Parole al Vento” ho portato Carmen Consoli tra le viti di zibibbo. Di ritorni alla terra c’è bisogno, e di ritorni alla Natura, la nostra, di esseri umani che a volte si disconnettono. Grazie Carmen, perchè le tue parole in questa intervista (girata a settembre 2019, quando nessuno di noi aveva idea di quello che sarebbe successo mesi dopo) diventano ancora più preziose.

“Parole al Vento” è una trilogia di interviste naturali girate a Pantelleria. Sono davvero grata a Max GazzèIrene Grandi e Carmen Consoli per aver seguito questa vibrazione.

In questo viaggio reale e virtuale sull’isola mi hanno accompagnata Francesca Catricalá al montaggio Fran Fernandez Franiko Calavera alle musiche. In questo episodio c’è la versione strumentale di “Abuela” dei Los3saltos Ilaria Graziano per la sigla. Claudia Della Gatta per il supporto.

Parole al vento è stato girato a settembre 2019 con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pantelleria e la collaborazione di OTRlive.

 

 V I D E O

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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1 Comment

1 Comment

  1. Avatar

    Michele Manfrida

    09:18 - Maggio 19, 2020 at 09:18

    I valori di Carmen, auguriamoci che diventino i valori di tutti!

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Personaggi

Dopo “Pantelleria” di Ale D’Aietti: “Nadar”. Curiosità e ispirazioni sul secondo brano dell’EP “La Isla”

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Intervista ad Alessandro D’Aietti per l’uscita del suo secondo inedito: “Nadar”

Dopo il successo dell’uscita di “Pantelleria” Alessandro D’Aietti ci svela un nuovo brano, facente parte dell’EP “La Isla”, dal suggestivo nome Nadar.

Abbiamo approfondito anche questo lavoro dell’artista un pò pantesco e un pò cileno. A proposito una piccola parentesi: si pensi che con il padre parla in spagnolo e il genitore gli risponde in italiano.

Ci dica, cosa significa “Nadar” e in che lingua? “In spagnolo vuol dire “nuotare”, nuotare attraverso la vita.
È una canzone ispirata a una ragazza, che invito a nuotare attraverso la vita dell’amore, la invito a fluire, a lasciarsi andare, a vivere la vita con calma, serena, a viversi i momenti. 
“Ovviamente è sempre ispirata all’isola di Pantelleria, a immergersi nella natura, a farlo insieme. 

Caratteristica significativa di questo EP “The Isla” è la presenza in ogni cover di una miniatura di dammuso su uno sfondo panoramico pantesco.

Lei ci raccontava, nell’intervista precedente, di aver viaggiato molto. Sicuramente questa esplorazione del mondo lascia delle tracce nella sua arte, nella sua ispirazione. Subirà qualche contaminazione dal Cile come vai, dagli USA, Barcellona. Ciascuna di queste identità culturali rimane nella sua cultura e lei la traspone in qualche nelle sue canzoni?Esatto, anche parecchio attraverso la lingua in cui esprimo queste canzoni. Di solito sempre ho cantato in spagnolo, ultimamente essendo più in Italia qualcosa mi attira ovviamente a cantare anche in italiano. 
“In questa traccia specificamente decido anche di abbinare un po’ la mia lingua madre, la spagnola con un piccolo rap in italiano.”

“Nello stile “Nadar” somiglia al brano “Pantelleria”? Nadar è un’evoluzione riguardo la prima traccia Pantelleria,  a livello sonoro, a livello ritmico.
Seguiamo questa evoluzione ritmica, sebbene con “Pantelleria” abbiamo iniziato con uno stile funky, un pochino più sulla dance, in questo caso andiamo sempre sulla funky ma abbinandola un pochino a groove più house, più stile di pista diciamo, con i pezzi che ti coinvolgono.

Bene! questo mi piace! Ma nonostante il testo sia piuttosto romantico, che induce alla riflessione, tu però ci metti il ritmo della gioventù, quello che “spacca”, no? “Sì esatto, non andiamo tanto sulla techno ma abbiniamo un pochino di groove, tech house, una cosa che ho anche nel cuore, che mi piace tanto,  mantenendo i colori della funky.
“Si ricorda quando le parlavo dei colori della musica? Mi piace vedere nella musica, colori allegri, colori accesi, trasmessi a livello  sonoro, magari ti fai un’immagine sentendo un pezzo, ti fai un’immagine visiva anche a livello dei colori.

Ecco cos’è Nadar

“Nadar” è la nuova uscita di Ale Daietti, dunque, la seconda immersione sonora dell’EP “La Isla”
Continua il viaggio sonoro di Ale Daietti con il secondo brano del suo EP “La Isla”: oggi esce “Nadar”, una traccia dal ritmo funky house e sensuale, ispirata al misterioso paesaggio delle Favare di Pantelleria.

“Nadar” è un invito d’amore a lasciarsi andare, a fluire, come l’acqua calda che sfiata tra le rocce. I suoni si fondono tra groove profondi e melodie eteree, mentre la voce sussurra un richiamo sommerso alla libertà.

È una canzone che galleggia tra cielo e mare, tra sogno e corpo, raccontando la parte più intima e magica dell’isola: quella che si scopre solo immergendosi.
🎧 Disponibile ora su Spotify e tutte le piattaforme digitali.
📱 Instagram: @aledaietti
🎧 Spotify: Ale Daietti
#StayTuned

Clicca sul link di seguito

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Cultura

Pantelleria, un giugno di seminari tra religioni del mondo e antropologia

Redazione

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Tornano i seminari di Antropologia all’Unipant con l’approfondimento del mito del vampiro: origini, folklore, patologie, simbologia e una sorprendente fortuna nei tempi contemporanei che hanno fatto di un mostro un simbolo di sensualità
 
 Un giugno di conoscenza e curiosità quello inaugurato ieri dall’UNIPANT con il secondo seminario sulla Storia delle Religioni dedicato all’Islamismo.

Si proseguirà venerdì 6 giugno, sempre alle ore 18.30 presso la sede Unipant di Via San Nicola, 42a a Pantelleria, con il secondo seminario del ciclo antropologico La Realtà che crea miti e leggende con l’analisi del mito del vampiro.

Analogamente a quanto visto nel primo seminario che approfondiva il mito del licantropo, anche in questo caso vedremo come superstizione, religione, ignoranza medica, paura della morte e desiderio di eterna giovinezza si siano fusi nei secoli per creare quello che, paradossalmente, oggi è divenuto non più un mostro che spaventa, quando un simbolo di sensualità e una prolifica musa per cinema, videogiochi, fumetti e animazione.

Di fatto, il mito del vampiro, dall’Antica Mesopotamia, passando per la ricca Roma e il superstizioso Medioevo del Conte Vlad, ha visto la sua massima espansione di fama dal 1700, tramandandosi fino ad oggi e diventando addirittura un’icona per le nuove generazioni. Del resto, il titolo del seminario spiega bene la progressione della fortuna di questo personaggio leggendario: “Il Vampiro: l’evoluzione della figura più nobile tra i mostri. Da parassita a moderno simbolo di sensualità”.

Anche in questo caso la leggenda si mescola con le storie di serial killer storici, di malattie non conosciute in passato, di gravi forme di disturbi mentali, ma senz’altro rimangono la componente della paura della morte e il desiderio dell’eterna giovinezza gli elementi caratterizzanti che portano questo mito a comparire in luoghi e popolazioni del mondo neanche in contatto tra di loro: dall’India ai pellerossa, dalla Cina, all’Europa, dall’Africa all’Australia, fino al Gatto Vampiro giapponese, questo archetipo si ripropone in forme diverse, ma con la medesima caratteristica: bevitori di sangue e energia vitale.

Oggi, tra fans che si fanno impiantare canini posticci e prediligono un outfit dal gusto gotico, continuiamo a fare scoperte archeologiche di sepolture con mattoni in bocca, l’ultima a Venezia nel 2007… segno che il mito ancora ha molto da raccontare di se stesso e delle sue vittime.

A giugno ogni martedì alle ore 18.30 ci sarà un seminario in forma ridotta di Storia delle Religioni, il prossimo, il 10 giugno, sarà sul Buddhismo, e ogni venerdì sempre alle ore 18.30 ci sarà un seminario di Antropologia e il prossimo, il 13 giugno sarà sui fantasmi. Per tutto giugno, l’ingresso sarà gratuito, perché parte del progetto di Democrazia Partecipata.

A luglio i seminari saranno riproposti in forma estesa e completa in più parti con un piccolo contributo per sostenere le spese di affitto della sede.

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Cultura

Pantelleria, grande festa per chiusura corso di Zumba a Tracino . V I D E O

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Il corso di zumba è stato organizzato con successo dall’Associazione Madonna della Pace

L’attività si è svolta presso la Sala San Giuseppe di Tracino, in Pantelleria, grazie alla collaborazione di Souhir maestra di Zumba.
Il corso ha avuto inizio ad ottobre e si è concluso nel mese di maggio con una festa che ha visto coinvolte non solo le ” zumbine ” ma tutto il nucleo famigliare dei vari partecipanti. Per tale occasione è stata organizzata una festa finale per auffragare il consenso e l’impegno delle partecipanti in tutto questo lungo periodo.

Durante l’anno il divertimento non è mancato inoltre tutto il gruppo ha partecipato alle varie attività organizzate dalla PGS madonna della Pace: Natale, carnevale ed altre iniziative comunitarie.


Le partecipanti, oltre una ventina e derivanti anche da fuori contrada, hanno manifestato la loro soddisfazione verso questa iniziativa dalla duplice valenza: sociale e sportiva.

Un’ iniziativa molto bella, da ripetere sicuramente il prossimo anno.

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