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Cultura

Carini (PA), presentato programma 2025 del Circolo Vernagallo per vetture d’epoca

Redazione

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Il Circolo Vernagallo ha presentato a Carini (Pa) il programma delle iniziative del 2025 dedicate alla valorizzazione delle vetture d’epoca

Una conviviale di fine anno per celebrare l’amicizia tra i soci e annunciare i prossimi appuntamenti del 2025.

Il Circolo Vernagallo, presieduto da Antonino Mannino, ha scelto la Locanda San Giorgio in piazza Stazione a Carini, in provincia di Palermo, per il tradizionale scambio di auguri e chiudere il 2024 all’insegna degli obiettivi che da sempre ne contrassegnano l’attività: valorizzare le auto e moto d’epoca e le bellezze paesaggistiche, naturali e culturali dei territori.

L’evento, a cui hanno partecipato oltre cento persone, ha rappresentato l’occasione per illustrare il programma di massima del nuovo anno, che prenderà il via a febbraio con la benedizione delle vetture nella borgata di Romitello, a Borgetto.

L’appuntamento più importante del 2025

L’appuntamento più importante del 2025 è il XXIII Trofeo Vernagallo, che si terrà in Sicilia a giugno: il Circolo Vernagallo visiterà la provincia di Ragusa e i luoghi del Commissario Salvo Montalbano.

Un’opportunità unica per ammirare i tesori del Barocco tra Scicli e Modica, degustando anche l’ottimo e celeberrimo cioccolato prodotto nella zona.
Altri eventi si terranno tra aprile e settembre, attraversando luoghi come Menfi, Makari, Sciacca e Bagheria con le sue antiche ville e il Museo dell’Acciuga ad Aspra.

“Le manifestazioni del Circolo Vernagallo dedicate alle auto storiche – afferma il presidente Antonino Mannino – rappresentano molto più che un semplice raduno di veicoli d’epoca”.

“Sono una celebrazione del genio umano, dell’eleganza meccanica  – aggiunge –  e del patrimonio culturale che queste automobili portano con sé: ogni vettura racconta una storia unica, intrecciata con il progresso tecnologico, le mode e i momenti significativi della nostra società”.

“In un mondo in cui la mobilità sembra proiettata verso un futuro sempre più digitale ed ecologico – osserva –  guardare al passato attraverso simili iniziative ci permette di riflettere sulle radici di un percorso straordinario: le nostre vetture storiche sono testimoni di un’epoca in cui l’ingegno e l’arte si fondevano per creare capolavori su quattro ruote”.

“Sono il simbolo di un’epoca – sottolinea – in cui ogni curva di un telaio e ogni ruggito di un motore erano il frutto di passione e dedizione: ecco perché gli eventi che portiamo avanti con le vetture storiche non sono soltanto un tributo al design e alla tecnologia, ma anche un’occasione per riscoprire valori intramontabili come il rispetto per la tradizione, la cura dei dettagli e la volontà di tramandare alle nuove generazioni un’eredità tangibile e vibrante”.

“Chiunque prenda parte al nostro sodalizio – afferma il presidente –  in qualità di proprietario, appassionato o semplice curioso, contribuisce a mantenere vivo il fascino di un’epoca passata, trasformando queste giornate in momenti di condivisione e connessione”.

“Le manifestazioni del Circolo Vernagallo  – conclude Antonino Mannino – nascono dunque con il desiderio di creare un ponte tra passato e presente, celebrando non solo i mezzi, ma anche le persone che li custodiscono e li amano: a chiunque partecipi, auguro di trovare ispirazione, emozione e un pizzico di nostalgia che ci ricordi quanto sia importante preservare la bellezza della nostra storia”.

Cultura

A Pantelleria Flavia Amabile presenta “Elvira” ritratto di Elvira Coda Notari, prima donna regista in Italia

Redazione

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Flavia Amabile, giornalista de La Stampa, scrittrice e fotografa sarà presente a Pantelleria venerdì
29 agosto alle 19.00, ospite del Circolo culturale Corso Umberto, per la presentazione di “Elvira”
un ritratto di Elvira Coda Notari, la prima donna regista e produttrice in Italia. Un’anticipatrice ed
innovatrice di cui esistono pochissime testimonianze sia dell’immenso lavoro, sia della vita privata:
quattro fotografie, e solo due film e mezzo fra i sessanta girati e prodotti, oltre a un centinaio di
documentari.
L’autrice dialogherà con Irene Pollini Giolai, sceneggiatrice, mentre a è affidata a Gianni Bernardo la
lettura di alcuni brani del romanzo.
Elvira Notari, di cui ricorre quest’anno il 150esimo della nascita, fu attiva tra il 1906 e il 1929, anni
in cui fondò, insieme al marito Nicola Notari, una casa di produzione cinematografica, la Dora Film,
con sede anche a New York.
Elvira racconta la vita del popolo dei vicoli di Napoli, ma soprattutto la condizione delle donne
costrette a tacere, a rinunciare, a essere invisibili e a sacrificarsi. La regista ribalta la narrazione del
cinema muto dell’epoca e dà “voce” a queste donne, pagando in prima persona per la propria
caparbia volontà, ricevendo il disprezzo dei colleghi, la censura del regime e, in ambito privato, il
risentimento delle sue figlie che in lei vedevano solo una donna ambiziosa, poco attenta ai loro
bisogni.

Oggi Elvira Notari, dopo un lungo e incomprensibile periodo di oblio, torna alla ribalta grazie al
libro, edito da Einaudi, di Flavia Amabile che racconta di questa giovane donna che, all’inizio del
‘900, entra in un cinematografo per la prima volta a 27 anni e decide che il cinema sarà la sua vita.
Il rinnovato interesse per questa interessante figura è testimoniato anche dalla presenza alla
Mostra del cinema di Venezia, del documentario “Elvira Notari. Oltre il silenzio” di Valerio Ciriaci
che sarà proiettato in anteprima domenica 31 agosto.
Flavia Amabile è nata a Salerno e vive a Roma. E’ scrittrice e giornalista de “La Stampa”, dove si
occupa di attualità. Ha pubblicato numerosi romanzi e libri di viaggio tra cui I Baroni di Aleppo, Il
Profumo del Mediterraneo , I contadini volanti, libro fotografico pubblicato nell’ambito di un
progetto che raccoglie diversi reportage sul tema dell’agricoltura eroica. Tra questi anche la
coltivazione dello zibibbo a Pantelleria, Il limone sfusato di Amalfi, lo Sciacchetrà delle Cinque
Terre. La giornalista ha incontrato i coltivatori per fotografarli e filmare i loro gesti, le tecniche, il
loro sapere antico per portare alla luce l’opera, la fatica, e l’insostituibile ruolo nella preservazione
del territorio. Eccezionalmente il 29 agosto sarà possibile visitare una mostra ospitata dal Micro
Spazio Hydra (Corso Umberto n.17) con 20 foto in b/n dei raccoglitori di limoni della costiera
amalfitana e della coltivazione dell’alberello pantesco.

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Cultura

Pantelleria com’era: il 28 agosto l’Unipant presenta una conferenza per scoprire l’isola nella storia

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Attraverso gli studi di Anthony H. Galt, Nuccia Farina ci parlerà della stratificazione sociale dell’isola, delle sue particolarità rispetto al resto del Sud Italia e delle sue tradizioni

Com’era Pantelleria nel XVIII e XIX secolo e poi dopo? Che significa che Pantelleria basava la sua organizzazione sociale su classe, onore e burocrazia? Perché a Pantelleria i Circoli hanno una connotazione egalitaria a differenza dei circoli siciliani che ne hanno una elitaria? Perché a Pantelleria si facevano meno figli in un’Italia in cui il sud aveva il record di nascite? Qual era l’importanza del Carnevale sulla società pantesca? E qual era l’uso del malocchio su quest’isola?

A queste e a tante altre domande cercherà di rispondere la conferenza storica che si terrà domani, giovedì 28 agosto alle ore 19.00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Pantelleria. Un evento del progetto Unipant PANTESCHITÁ ESTATE 2025, patrocinato dal Comune di Pantelleria e dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, dal titolo “Pantelleria com’era: lo sguardo di Anthony H. Galt. Memorie di Pantelleria negli anni 1968-74”.

La conferenza sarà tenuta dalla Vicepresidente dell’Unipant, Nuccia Farina, che partendo da quanto registrò in una serie di articoli per delle riviste etnologiche americane, Anthony H. Galt tra il 1968 e il 1974, ci parlerà di quello che era in origine l’humus sociale e storico dell’isola a partire dal 1700 per arrivare alla Pantelleria degli anni ’70, dando anche una spiegazione a tante caratteristiche che anche oggi distinguono l’indole pantesca da quella siciliana, come gli stessi isolani ci tengono a sottolineare.

Un piccolo assaggio di una serie più ampia di appuntamenti che si terrà nella stagione invernale all’Unipant, ma che darà modo a panteschi, isolani e turisti di capire meglio l’isola, le sue abitudini, le sue tradizioni e perché è tanto diversa e unica rispetto ad altre realtà della Sicilia e più in generale delle culture mediterranee.

All’inizio della conferenza sarà letto anche un saluto di Janice Galt, moglie del giornalista e storico ormai scomparso. L’ingresso è libero.

Pantelleria, 27 agosto 2025

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Cultura

Pantelleria, a Khamma la proiezione del documentario “Se l’isola si perde nel tempo”

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Un viaggio nella memoria e nell’identità di Pantelleria attraverso lo sguardo di Nello La Marca.
Venerdì 5 settembre 2025
Ore 21:00
Circolo Trieste – Khamma
Un’occasione per rivivere la Pantelleria che era e che non è più, tra ricordi, tradizioni e testimonianze che raccontano l’anima profonda dell’isola.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Evento a cura dell’Università Popolare di Pantelleria – Unipant, nell’ambito del progetto Panteschità Estate, con il patrocinio del Comune di Pantelleria e del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.

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