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Cultura

Campobello di M. Proloco allestisce altare di San Giuseppe a Palazzo Accardi

Redazione

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CAMPOBELLO DI MAZARA, LA PRO LOCO ALLESTISCE L’ALTARE DI SAN GIUSEPPE A PALAZZO ACCARDI

Dopo più di 15 anni torna a essere allestito l’altare di San Giuseppe all’interno dello storico palazzo Accardi (piazza G. Garibaldi) di Campobello di Mazara. L’iniziativa è stata della Pro Loco di Campobello di Mazara e delle frazioni (Unpli), col patrocinio gratuito del Comune, che ha voluto dedicare l’allestimento alla memoria di Baldassare Stallone e Girolama Giorgi, i coniugi “mastri” d’altare per più di mezzo secolo a Campobello, scomparsi qualche anno addietro. «La tradizione si rinnova mettendo insieme le persone che si ritrovano per promuovere l’identità bella del proprio paese, fortificando e valorizzando il senso d’appartenenza», ha detto il presidente della Pro Loco, Max Firreri. In collaborazione con la figlia dei coniugi, Rosetta Stallone, sono stati chiamati a raccolta gli allievi degli anziani “mastri”: Leonarda Gabriele, Enzo Luppino, la moglie Vita Messana e poi decine di donne di Campobello che, in forma del tutto volontaria, hanno contribuito all’allestimento dell’altare. Ci sono voluti quasi due mesi di lavoro per costruire la struttura in legno, rivestire le pareti e realizzare il tetto, vera opera d’arte.

«L’iniziativa ha coinvolto tantissime famiglie di Campobello che hanno prestato veli da sposa e tovaglie pregiate – spiega il presidente Firreri – l’obiettivo dell’intero Consiglio direttivo era proprio questo: creare comunità e senso d’aggregazione su valori sani e tradizioni da non far perdere, coinvolgendo la maggior parte dei cittadini di Campobello disorientati dai recenti fatti di cronaca, a partire da gennaio 2023».

Contestualmente con l’allestimento dell’altare è stato avviato anche il laboratorio dei pani votivi che ha coinvolto cittadini di diverse generazioni. Sono state realizzate piccole opere d’arte che si potranno ammirare – insieme all’altare – già l’8, il 9 e il 10 marzo, in occasione del “Cioccofest”, in programma lungo la via Giuseppe Garibaldi a Campobello. In quei tre giorni l’altare sarà visitabile dalle 9,30 alle 20 (orario continuato). Per il 18 e il 19 marzo la Pro Loco ha invitato per le visite gli alunni dell’istituto comprensivo “San Giovanni Bosco-Luigi Pirandello”. Sabato 23 marzo, invece, si terrà il pranzo con i Santi. La funzione inizierà alle ore 11 con la celebrazione eucaristica in chiesa madre, poi il corteo sino al palazzo Accardi e l’inizio del pranzo.

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Cultura

Santo Stefano Quisquina da Comunita’ HONOS 2024 a candidata al Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa

Laura Liistro

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SANTO STEFANO QUISQUINA

Tra le pieghe morbide dei Monti Sicani, dove i profili delle colline si inseguono come onde di terra e il vento porta con sé l’eco di antichi mestieri, Santo Stefano Quisquina affida al proprio paesaggio la narrazione di un’identità collettiva che ancora oggi resiste, si rinnova e dialoga con il mondo contemporaneo.

È da questo intreccio di natura, memoria e comunità che nasce la candidatura al Premio Nazionale del Paesaggio, promosso dal Ministero della Cultura nel solco della Convenzione Europea del Paesaggio. Il paese, immerso in un ambiente che alterna boschi, pascoli e antiche vie di transumanza, conserva un tessuto umano fatto di gesti lenti e consapevoli: il lavoro dei pastori all’alba, il ritorno dei contadini lungo i terreni terrazzati, le donne anziane che raccontano proverbi legati alle stagioni. Qui il paesaggio non è solo sfondo: è protagonista, compagno quotidiano, matrice culturale che continua a modellare comportamenti, relazioni e linguaggi.

La candidatura si inserisce dunque in una visione ampia, che considera il territorio come eredità viva. Negli ultimi anni Santo Stefano Quisquina ha promosso pratiche di tutela e progetti di valorizzazione che hanno dato nuovo senso a luoghi storici e spazi rurali, mettendo al centro la sostenibilità, la partecipazione e la continuità delle tradizioni. La comunità ha fatto del proprio legame con la terra un principio guida, trasformando antichi saperi in strumenti contemporanei di gestione e cura.

Il dossier presentato — un documento che unisce rigore tecnico e profondità culturale — raccoglie questa lunga relazione tra gli abitanti e il territorio. Le descrizioni del paesaggio sono punteggiate da fotografie, mappe, testimonianze orali e racconti che restituiscono un mosaico complesso e affascinante: la Quisquina come luogo di incontro tra storia e natura, ma anche come spazio affettivo in cui ciascuno riconosce un frammento della propria identità.
L’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Francesco Cacciatore (nella foto) e dall’assessore al Turismo Anna Chillura, ha espresso profonda gratitudine a chi ha contribuito in modo volontario alla redazione del documento.

La Prof.ssa V. Scavone e le architette E. Lo Sardo, D. Toscano e J. Moscatello hanno intrecciato competenze tecniche e sensibilità territoriale, mentre la Consigliera Comunale Lucia Leto Barone e numerosi cittadini hanno offerto conoscenze, memorie e tempo, trasformando la candidatura in un vero progetto collettivo. L’esito del concorso sarà noto nei prossimi mesi. Tuttavia, per Santo Stefano Quisquina, il senso profondo di questo percorso è già evidente: la consapevolezza di abitare un paesaggio non solo da ammirare, ma da raccontare, custodire e tramandare. In un’epoca di cambiamenti rapidi, il paese rinnova così il suo impegno nel riconoscere il territorio come patrimonio culturale vissuto, luogo di appartenenza e promessa di futuro.

E così, da Comunità Honos capace di prendersi cura del proprio patrimonio umano e ambientale, Santo Stefano Quisquina approda oggi alla scena europea come esempio maturo e luminoso di un territorio che ha saputo trasformare la propria identità in valore condiviso.

Laura Liistro

Foto di Francesco Cacciatore

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Cultura

Le “sgrappolatrici” di Pantelleria sul Tg Sicilia in un servizio di Laura Spanò – V I D E O

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C’erano Rosa, Anna, Anita, Lina e le tre Marie a raccontare Pantelleria nell’operazione dello sgrappolamento

Le preziose e stupende “sgrappolatrici” tornano sotto i riflettori.
Laura Spanò, attenta e sensibile giornalista del Tg Sicilia, ha intercettato una nostra pubblicazione relativa al lavoro delle donne pantesche anche nel campo della vendemmia e della vinificazione. Meglio ancora nella produzione del passito.

Il certosino lavoro, che contribuisce alla produzione di una delle eccellenze eno-gastronomiche dell’isola, non è passato inosservato e così le signore delle contrade di Khamma e Tracino tornano a raccontare il loro compito. Si tratta di una miscela fatta di pazienza, sapienza e amicizia.
C’erano Rosa, Anna, Anita, Lina e tre Marie a tessere l’antica usanza dello sgrappolamento degli acini di zibibbo appassiti.

La Spanò, nel suo mirabile lavoro dedicato a Pantelleria, racconta le fasi di una agricoltura eroica che non ha tempo nè prezzo.

Il servizio

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Cultura

Pantelleria, al via la Novena dell’Immacolata. Calendario completo delle celebrazioni

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La Chiesa Matrice di Pantelleria ha reso noto il calendario delle messe e celebrazioni religiose in prossimità dell’Immacolata Concezione.

NOVENA DELL’IMMACOLATA DAL 29 NOVEMBRE AL 7 DICEMBRE

  • Madonna della Pace (Tracino) novena segue S. Messa – durante tutta la novena dalle ore 16:30 alle 17:00 disponibilità dei sacerdoti per le confessioni
  • San Gaetano (Scauri) novena segue S. Messa SS.Salvatore novena segue S. Messa – orari vedi nello schema eguente:

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