Cultura
Caltgirone, “Scintille, 14 artiste in mostra”

Caltagirone. “Scintille, 14 artiste in mostra”. Venerdì 31 marzo,
alle 18.30, Corte Capitaniale, s’inaugura la collettiva e alle 20.30, al teatro Artanis, c’è il recital di e con Laura Sicignano
CALTAGIRONE. “Scintille, 14 artiste in mostra” è la collettiva proposta da “Scalamatrice 33” e curata da Giuseppe Cona con cui 14 donne si uniscono per raccontare, attraverso l’arte, tematiche sulle quali non bisogna mai distogliere l’attenzione.
Ispirata al pluripremiato spettacolo teatrale della regista genovese Laura Sicignano, la mostra “Scintille” racconta il tragico evento accaduto il 25 marzo 1911 in una fabbrica di camicie di New York. Una storia che parla di morti “bianche” e giustizia negata che, dopo più di un secolo, è sempre attuale. “Scintille” punta i riflettori sul grande sacrificio delle operaie bruciate nel rogo del 1911 a New York, ma anche sulla lunga storia di riscatto ed emancipazione femminile.
Daniela Balsamo (Palermo), Ilde Barone (Modica), Maria Buemi (Catania), Tiziana Candido (Catania), Anna D’Amico (Catania), Giovanna Gennaro (Modica), Santina Grimaldi (Caltagirone), Grazia Inserillo (Isola delle Femmine), Tamara Marino (Vittoria), Stefania Orrù (Zafferana Etnea), Cetty Previtera (Zafferana Etnea), Lucia Ragusa (Catania), Filippa Santangelo (Buccheri) e Samantha Torrisi (Catania), sono le artiste che, attraverso le loro opere, propongono una riflessione corale sulla condizione della donna. Il gruppo si completa con la presenza della poetessa Grazia Calanna.
Il vernissage si terrà venerdì 31 marzo, alle ore 18.30, nei locali della Corte Capitaniale.
Ma “Scintille” è anche il recital omonimo, di e con Laura Sicignano, che si svolgerà la stessa sera, alle ore 20.30, al teatro “Artanis”, in via Principe Umberto.
Lo spettacolo, che la Sicignano definisce con un ossimoro “Un monologo corale”, rievoca quella drammatica giornata dal punto di vista delle protagoniste, una madre e due figlie, emigrate dall’Italia in cerca di fortuna. L’evento culturale gode del patrocinio del Comune di Caltagirone.
“Scintille” Parla di donne lavoratrici sfruttate senza alcuna sicurezza e protezione. Parla di morti “bianche” e giustizia negata. Parla del sogno americano infranto. E’ una storia accaduta agli inizi del Novecento, ma potrebbe ripetersi oggi in tante parti del mondo, nonostante i diritti conquistati e spesso rimasti sulla carta. Una storia vera. Un monologo pluripremiato in Italia e all’estero, affidato all’interpretazione di un attrice da Sola in scena, spetta a lei rievocare le operaie vittime dell’orribile incendio alla TWC, che gli americani chiamano ancora emblematicamente “The Fire”, sebbene sia trascorso più di un secolo.
Il lavoro che forse la rappresenta al meglio, che esprime la sua tensione verso il teatro civile e la particolare attenzione alla condizione femminile. Di rilievo la ricerca storica condotta da Silvia Suriano per ricostruire il fatto, la brutale assurdità che lo ha generato, il contesto sociale e civile. Succedeva a New York, nel maledetto pomeriggio di quel sabato 25 marzo del 1911. Ore 16,40: manca un quarto d’ora alla chiusura della fabbrica produttrice di camicette. Sono al lavoro circa 600 persone, per lo più donne giovanissime. La maggior parte sa a malapena l’inglese: sono immigrate italiane o dall’Europa dell’Est e rappresentano il principale sostegno economico per le loro famiglie.
Una scintilla. Forse è scaturita da una delle fioche lampade a gas che illuminano le file di cucitrici, chine sulle loro macchine. In un attimo, all’ottavo piano del grattacielo che ospita la fabbrica, prendono fuoco le camicette appese sopra le teste delle lavoratrici, gli avanzi di tessuto ammucchiati in enormi cumuli negli stanzoni, i rocchetti di filo. Le porte sono sbarrate: le hanno chiuse i proprietari della fabbrica, per impedire che le lavoratrici escano prima dell’orario stabilito. Le operaie dell’ottavo, nono e decimo piano sono imprigionate dalle fiamme. Non rimane che saltare giù. Cento metri dalle finestre al marciapiede. Una cascata di corpi, ragazze in fiamme. Negli anni precedenti le operaie avevano tentato inutilmente di ottenere migliori condizioni di lavoro e sicurezza. Seguiranno una serie di processi, da cui i proprietari della fabbrica usciranno impuniti. Ma da questa vicenda si è sprigionata la scintilla della protesta. L’incendio diventerà uno degli eventi fondanti della Festa della Donna.
Lo spettacolo rievoca quella giornata dal punto di vista delle protagoniste, una madre e due figlie, emigrate dall’Italia in cerca di fortuna. «Un monologo corale», è con un ossimoro che Laura Sicignano definisce il suo spettacolo. «Non una narrazione, ma una molteplicità di interpretazioni, dove il personaggio di una madre, Caterina, come una matrioska, contiene ed emana da sé gli altri personaggi, le figlie, e un coro di altre figure secondarie, ma non minori. Nessuno è minore in questa storia, scritta per restituire voce alle 146 operaie bruciate in 18 minuti. Bruciate come streghe ribelli, in una grandine di lucide scintille che si sono disperse nell’aria in cenere. La storia minore delle donne che hanno fatto la Grande Storia, ma sono state dimenticate. Perché? La domanda “perché” ritorna nello spettacolo, come un’accusa ad un destino che le protagoniste non riescono più a chiamare “Dio”. Che Dio è, quello che manda i suoi figli a morire?»
Perciò “The Fire” brucia ancora nella coscienza civile e nella sensibilità di ognuno di noi, come denuncia Laura Sicignano: «Esiste l’elenco delle 146 vittime: tante italiane, tutte giovanissime. Spiccano alcuni nuclei familiari. Maltese Caterina, 39 anni, Italia; Maltese Lucia, 20 anni, Italia; Maltese Rosa, 14 anni, Italia. Chi erano queste donne? Cosa sognavano quando sono partite alla ricerca del sogno americano, della terra promessa? L’attrice protagonista maneggia con amore e semplice familiarità la storia e le forbici da cucito, scorre con delicatezza da un personaggio all’altro, da un polsino ad un colletto. La madre cuce in scena due camicie: le camicie delle sue figlie bruciate. Il prezzo pagato per la consapevolezza e l’emancipazione è il grande sacrificio delle operaie bruciate. Alla fine il testimone passa allo spettatore a cui l’attrice chiede di non dimenticare, con la dolcezza dolorosa di chi ha subito un torto, ma non può da sola trovare un risarcimento».
Cultura
Torna a Palermo “L’arte ti fa bella” a cura del “Centro d’arte Raffaello”: stampe digitali di Marco Favata dal 22 al 25 maggio

Torna a Palermo “L’arte ti fa bella” a cura del “Centro d’arte Raffaello”: le stampe digitali d’autore di Marco Favata in mostra dal 22 al 25 maggio negli spazi di Leone Calzature
Un progetto che celebra due simboli iconici del cielo di Palermo: la cupola della Chiesa del Carmine Maggiore e quella della Chiesa del Gesù di Casa Professa, reinterpretati in chiave contemporanea e pop.
Si tratta di “Cup Metal Pop”, le due nuove serie firmate da Marco Favata – talento palermitano di punta del “Centro d’arte Raffaello” – che per l’intera giornata del 22 maggio saranno ospitate in anteprima assoluta nelle vetrine di Leone Calzature.
Il nuovo evento, realizzato in collaborazione con lo store di via Francesco Petrarca 1, storico punto di riferimento dello stile in città, si inserisce nel format “L’arte ti fa bella”, una serie di appuntamenti a cura del “Centro d’arte Raffaello” in cui cultura, moda e bellezza si incontrano per offrire un’esperienza esclusiva e coinvolgente, dedicata in particolare al pubblico femminile, in un momento di relax e svago raffinato.
La sinergia tra “Centro d’Arte Raffaello” e Leone Calzature si collauda con entusiasmo nel desiderio comune di offrire esperienze che superino i confini tradizionali, proponendo l’arte come stile di vita.
“Dai dipinti originali su tela, realizzati con colori acrilici – spiega Sabrina Di Gesaro, direttore artistico della galleria, che sorge al civico 9/E della vicinissima via Emanuele Notarbartolo – Marco Favata ha sviluppato otto stampe digitali d’autore su fondo monocromatico con finitura metallica”.
“Ogni soggetto – precisa – è declinato in quattro varianti cromatiche, stampato in tiratura limitata di venticinque esemplari, successivamente definiti a mano dall’artista con colature e schizzi acrilici”.
Ogni pezzo è dunque unico e irripetibile.
A partire dalle 19:00, sarà presente l’artista Marco Favata, disponibile a raccontare il suo lavoro e a incontrare il pubblico.
A dialogare con lui, in una presentazione inedita e fuori dagli schemi, ci sarà Marco Amato, astrologo e studioso di Pop Baroque, che offrirà uno sguardo simbolico e inaspettato sulle opere.
Saranno presentate le otto stampe digitali, le due opere uniche da cui sono state tratte, realizzate con colori acrilici su tela e una nuova opera inedita.
Nel corso della giornata di giovedì 22, il personale del “Centro D’arte Raffaello” accoglierà tutti i partecipanti all’evento, per fornire informazioni e illustrare le opere, che rimarranno in mostra presso le vetrine di Leone Calzature fino al 25 maggio con ingresso libero.
Successivamente, saranno disponibili nella sede espositiva del “Centro d’arte Raffaello” e online su www.raffaellogalleria.com
Cultura
Fine dining e pizza d’autore: il tour gourmet che celebra la Sicilia

“The Sanpellegrino Table”, in Sicilia un tour gastronomico senza precedenti tra fine dining e arte della pizza. La Sicilia diventa teatro del gusto in un tour itinerante di esperienze stellate. Una sinergia tra fine dining e arte della pizza in 12 cene e 9 tappe diverse.
Palermo – In una Sicilia teatro di gusto e gastronomia, il progetto “The Sanpellegrino Table” celebra l’incontro tra maestria pizzaiola e creatività stellata in un tour di 12 serate senza precedenti fra le provincie di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa e Palermo. Un format senza precedenti che riproduce una serie di collaborazioni culinarie fra chef stellati e pizzaioli professionisti, con l’idea di creare un viaggio itinerante e sensoriale che ripercorre l’Isola in lungo e in largo, dando lustro alle eccellenze del territorio e ai talenti stellati provenienti dalla penisola. Il terreno d’incontro è la pietanza più amata al mondo, la pizza.
In comunione di intenti, i 24 professionisti coinvolti si cimenteranno nella creazione di una “Pizza Special” con un topping ideato a regola d’arte dagli Chef ospitati, promotori del loro racconto territoriale e personale. Dalla pizza alla romana alla napoletana, da quella al padellino alla pizza al taglio: ogni collaborazione porterà alla degustazione di una ricetta unica, proposta durante la serata a tutti i partecipanti e inserita all’interno di un menu degustazione elaborato dai patron secondo criteri e modalità differenti.
Dall’incontro tra questi due mondi, un viaggio culinario dove la convivialità si fa arte e la tavola diventa palcoscenico di contaminazioni straordinarie, grazie anche all’immancabile supporto del settore beverage che vede l’azienda Sanpellegrino coinvolta come promotore con le sue acque naturali e oligominerali Acqua Panna e S.Pellegrino. Alla presenza di un tavolo stampa con giornalisti delle più note testate locali e nazionali e influencers di settore, ogni serata sarà raccontata non come progetto gastronomico ma come manifesto di valori: condivisione, talento, creatività e amore per il territorio.
Le 12 serate e i dettagli di chef stellati e pizzaioli coinvolti
Il calendario degli eventi parte il 26 maggio da Messina, una città che rispecchia il concetto di accoglienza siciliana e collaborazione. Ad attendere il primo Chef stellato sarà Natale De Francesco, patron della “Boutique Pizzeria il Gattopardo” – una delle pizzerie più note e storiche di Messina insieme al suo team di pizzaioli – Riccardo Maggio e Roberto Mancuso – e lo Chef Anthony Sindona che ospiteranno Davide Canella, executive Chef toscano una stella Michelin del ristorante “Contrada” di Castel Monastero, a Castelnuovo Berardenga (Siena).
Nella stessa serata, nella pizzeria 3 Spicchi Gambero Rosso “L’Orso in Duomo” di Matteo La Spada è attesa Aurora Mazzucchelli, la Chef stellata proprietaria, insieme al fratello Massimo, di Casa Mazzucchelli (Sasso Marconi).
Giorno 27 ci si sposta nella zona sudorientale dell’Isola, fra Siracusa e Ragusa. A Ispica, Claudio Mauceri, nella sua “Incavò”, la pizzeria in una grotta di 400 metri di fronte al Parco Forza, 2 Spicchi Gambero Rosso, ospiterà lo Chef campano Ciro Sicignano del Ristorante una stella Michelin “Lorelei”, elegante terrazza che si affaccia sul Golfo di Sorrento.
Nella greca Siracusa, Friedrich Schmuck, pizzaiolo romano di origini altoatesine e titolare della pizzeria 3 Spicchi Gambero Rosso “Piano B” unirà la sua verve creativa a quella di Marco Baglieri, Chef patron del “Ristorante Crocifisso” di Noto, una stella Michelin.
Nella serata successiva del 28 Maggio ci si sposterà nel vivacissimo centro storico della città etnea, Catania. Anche qui due appuntamenti in contemporanea: una collaborazione tutta siciliana vedrà coinvolti il figlio d’arte cresciuto in pizzeria Francesco Bellia di “Volù”, che attenderà lo Chef locale Alessandro Ingiulla del Ristorante “Sapio”, stella Michelin catanese conquistata a soli 25 anni.
L’estroso Maestro pizzaiolo Lele Scandurra, nella sua pizzeria 2 Spicchi Gambero Rosso “L’Evoluzione” ospiterà invece lo Chef Pierluigi Gallo che arriva direttamente dalla Capitale dove conduce il suo ristorante “Achilli al Parlamento” che vanta una storia familiare lunga 53 anni.
Le ultime due tappe della zona orientale della Sicilia avranno luogo il 29 maggio: anche Modica vedrà protagonisti le eccellenze del territorio siciliano da “Convivio Food Devotion” di Salvatore Cerruto e il suo socio Gianni Occhipinti, con il pizzaiolo Luigi Lanza che accoglieranno lo Chef Giuseppe Causarano del ristorante una stella Michelin “VotaVota”, situato nella bellissima Marina di Ragusa.
Ad Acireale, il giovane Giuseppe Pavone pizza chef della pizzeria ‘internazional popolare’ “Magatama” sarà in collaborazione con lo Chef Francesco Patti del Ristorante Coria di Catania, anch’esso una Stella Michelin.
Il 3 giugno, il via alle tappe della provincia palermitana, partendo proprio dal capoluogo. La pizzeria 3 spicchi Gambero Rosso “Ammodo”, del Maestro Pizzaiolo Daniele Vaccarella darà il via a una collaborazione con lo Chef locale Giuseppe Costa, del Ristorante una stella Michelin di Terrasini “Il Bavaglino”.
Nella stessa serata, Marco Sciarrino della pizzeria 2 Spicchi Gambero Rosso “Cagliostro” accoglierà la Chef Giuliana Germiniasi del Ristorante una stella Michelin “Capriccio”, a Manerba del Garda da ben 60 anni.
A seguire, Bagheria attende il 4 giugno al “Binario 450” di Salvatore Meola – la particolare pizzeria 2 Spicchi Gambero Rosso sulle rotaie – Salvatore Avallone, lo chef salernitano Patron del “Ristorante Cetaria” di Baronissi (Salerno) una stella Michelin.
Il gran finale giorno 10 giugno dove il tour vedrà la sua conclusione nella località di mare Altavilla Milicia da “Saccharum”, la pizzeria di Gioacchino Gargano 3 Spicchi Gambero Rosso, che accoglierà lo chef trabiese Antonino Ferreri del Ristorante una stella Michelin “Limu” di Bagheria.
Cultura
Pantelleria a suon di fisarmonica: imperdibili serate tra Khamma e Scauri

I suoni e le melodie delle fisarmoniche a Pantelleria il 5 e 6 giugno 2025
In un luogo dove il suonar di fisarmonica rappresentava, nella storia e nella tradizione, un richiamo verso il ballo, feste indimenticabili in mise eleganti, capelli freschi di parrucchiere e parure sgargianti e rumorose come nacchere. Il richiamo verso seducenti incontri, verso la felicità di una notte.
La prima settimana di giugno sarà caratterizzata da due serate imperdibili con grandi artisti della fisarmonica in cornici suggestive e storiche.
Con la straordinaria partecipazione di:
Gianluca Campi
Eugenia Cherkazova
Walter Losi
giovedì 5 giugno ore 21:00 Contrada Khamma – via Dolores Plessi
venerdì 6 giugno ore 21:00 Contrada Scauri – Piazza S. Gaetano
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