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Caltanissetta, formazione in Croce Rossa per Operatori Sociali Generici

Redazione

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Nuovi Operatori Sociali Generici alla Croce Rossa Italiana di Caltanissetta. La formazione al primo posto per la migliore risposta ai bisogni del territorio.
 
 
 
Continua senza sosta l’attività formativa della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta. La vocazione sociale dell’associazione di volontariato più grande al mondo prosegue la professionalizzazione del proprio personale volontario ad aiutare i fragili. E cosi il Presidente del comitato Nicolò Piave con il formatore nazionale Area Sociale Sebastiano Vullo ed i trainer attività sociali Michele Ginevra ed Angelo Montoro hanno dato vita al corso per Operatore Sociale Generico, i cui esami si sono svolti sabato pomeriggio nella sede di via Xiboli, a Caltanissetta. Il corso ha inteso formare Operatori Sociali Generici (OSG) che in linea con le strategie del Movimento e le linee programmatiche di Croce Rossa Italiana siano in grado di utilizzare strumenti idonei all’approccio ed accoglienza di persone in situazione di disagio e supportarle nel percorso di aiuto. Attraverso la formazione i volontari sono in grado di pianificare, progettare, condurre e promuovere interventi volti alla riduzione delle cause di vulnerabilità individuali ed ambientali, nonché alla promozione dello sviluppo dell’individuo, in quanto la CRI intende contribuire alla costruzione di comunità più forti e inclusive. L’operatore sociale generico è un volontario C.R.I. impegnato nella pianificazione ed implementazione di attività e progetti volti a mitigare, prevenire e rispondere ai differenti meccanismi di esclusione sociale che ostacolano il pieno sviluppo degli individui e della società nel suo complesso. Rivolge la propria attività a soggetti disagiati e quindi vulnerabili (bambini, disabili, anziani, tossicodipendenti, extracomunitari, senza fissa dimora…) ed è in grado di realizzare attività basilari in ambito sociale ed indirizzare eventualmente l’utente verso strutture e servizi più specializzati. Tra i compiti primari del volontario CRI con qualifica di Operatore Sociale Generico c’è quello di individuare le situazioni di vulnerabilità, determinando i bisogni del singolo e della collettività e mettere in atto azioni di aiuto che tengano conto del contesto di riferimento. Attraverso questa figura, Croce Rossa Italiana di Caltanissetta intende contribuire alla costruzione di comunità più forti e inclusive.

La commissione d’esame è stata composta da Nicolò Piave, presidente del Comitato, Michele Calogero Ginevra direttore del corso, Angelo Montoro e Giusy Saporito, docenti.

Sono come sempre grato – dice Piave, Presidente del Comitato di Caltanissetta – all’opera instancabile del volontari del Comitato di Caltanissetta, che per operare in ambito sociale sono sempre pronti a formarsi ed aggiornarsi. Le attività sociali, al pari delle altre, necessitano di formazione adeguata degli operatori per essere sempre più vicini alle nuove vulnerabilità che il territorio presenta. Le necessità dei cittadini sono molteplici, e sull’intero territorio del Comitato di Caltanissetta, la presenza degli sportelli sociali rappresenta presidi di certezza ed aiuto alle popolazioni. Al corso hanno partecipato anche volontari di Sommatino, Serradifalco, Resuttano, Santa Caterina Villarmosa, in maniera tale che l’intero territorio di competenza è coperto da figure formate che possono aiutare maggiormente le popolazione più quanto già facciamo. Ringrazio il direttore del corso Michele Ginevra e le assistenti sociali Susanna Gruttaduria e Valentina Miraglia, il formatore nazionale Attività Socio Assistenziali Sebastiano Vullo, il docente Saverio Girgenti,  nonché la segreteria dello sportello sociale Chiara Sferrazza, per il grande supporto fornito e per le qualità tecniche e professionali che li contraddistinguono. A giorni partirà il nuovo corso per Operatore delle Dipendenze, per affinare maggiormente le competenze acquisite in questi due mesi di corso OSG.

Questi i volontari che hanno superato con esito positivo l’esame per Operatore Sociale Generico:

Alaimo Martina, Alfano Stefano,  Bellanca Antonio Rosario, Bellia Aurora, Bonaffini Maria, Castiglione Emanuele, Colasberna Roberto, Cucuzza Alessio, Cumbo Antonina, Di Giugno Kevin Pio, Di Pietra            Ornella, Ferrara Giulia, Fiorenza Giuseppe Oreste, Gangi Francesca,  Ghitun Mihai, Giambra Maria Beatrice, Gruttadauria Susanna, Incardona Calogero Francesco, Lazzara Mikele, Licata Stefania Matilde, Milazzo Angelo, Minnella Stefania Maria, Miraglia Valentina, Mirisola Giuseppina, Mugavero Gaia, Nespoli Antonio, Pilato Giulia, Profita Salvatore Massimiliano, Russo Angelo, Scarantino Gabriele, Scarantino Giorgio, Sferrazza Chiara, Urriani Giardina Claudio, Volo Noelia Maria;

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Sociale

Io sono Elisa: due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere

Redazione

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Canicattini Bagni / Avola – Le due giornate dell’iniziativa “Io sono Elisa”, svoltesi il 28 novembre a Canicattini Bagni e il 29 novembre ad Avola, hanno rappresentato un momento di intensa partecipazione collettiva, chiudendo simbolicamente il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne.

Un percorso che ha lasciato nei territori tre segni concreti: tre targhe commemorative destinate a custodire nel tempo la memoria di Elisa Claps e a trasformarla in un messaggio permanente di non violenza.

L’evento è stato organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica, in collaborazione con il Presidio HONOS di Canicattini Bagni, il Comune di Avola, con il sostegno diretto dei Centri antiviolenza Work in Progress (Canicattini Bagni) e Doride (Avola)e le comunità scolastiche canicattinesi che hanno dimostrato una grande partecipazione ed operatività nell’accoglienza e nel risultato conoscitivo del caso Claps.

Una sinergia fortemente radicata nel territorio, che ha unito istituzioni, scuole, forze dell’ordine e realtà sociali in un percorso comune di memoria, responsabilità e cittadinanza attiva. A Canicattini Bagni, due targhe sono state posate presso il Liceo “Leonardo Da Vinci” e l’Istituto Comprensivo “Verga”, luoghi centrali della formazione giovanile. La loro collocazione all’interno delle scuole è un gesto che supera la dimensione commemorativa: è un invito quotidiano alla riflessione, al rispetto e alla consapevolezza civile.

Le dirigenti Rita Spada e Clorinda Coppa hanno sostenuto con convinzione questo percorso, inserendo la memoria di Elisa nel cuore dei progetti educativi. Fondamentale è stata la partecipazione delle forze dell’ordine – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – e di tutte le istituzioni sociali operative nel territorio, che con la loro presenza hanno testimoniato una collaborazione solida e determinata. Una rete che rappresenta la forza della comunità quando sceglie di agire insieme, con responsabilità e fermezza, nel contrasto al femminicidio e nella costruzione di un’autentica cittadinanza attiva.

Il 29 novembre, ad Avola, la terza targa è stata posata presso il Centro antiviolenza Doride, luogo in cui la memoria trova una collocazione profondamente simbolica. Qui, la targa dedicata a Elisa diventa luce e testimonianza proprio lì dove la violenza viene affrontata quotidianamente con professionalità e cura. Un gesto voluto dal Comune di Avola e dalla sua Sindaca Rossana Cannata, che hanno scelto di intrecciare la memoria di Elisa con il lavoro prezioso svolto dal Centro Doride. Il Centro antiviolenza Work in Progress di Canicattini Bagni ha ugualmente contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, rafforzando il messaggio delle due giornate e ampliando la rete territoriale di protezione e sostegno.

La Presidente della Galleria EtnoAntropologica, Laura Liistro, ha ricordato come le targhe non siano semplici simboli, ma punti di riflessione permanente, capaci di mantenere viva la memoria di Elisa nel tempo e di trasformarla in un faro per la costruzione di una cultura della non violenza. La presenza della famiglia Claps, di Mariagrazia Zaccagnino, del giornalista Angelo Barraco e della forza luminosa di mamma Filomena ha dato alle due giornate una profondità emotiva intensa, trasformando il ricordo in un abbraccio collettivo.

Tre targhe. Tre luoghi. Due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere responsabilità condivisa: fare in modo che il nome di Elisa continui a illuminare il cammino contro la violenza sulle donne perché la memoria non si posa: cammina.
E finché cammineremo insieme, la luce di Elisa continuerà a guidarci.

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Sociale

Pantelleria – Violenza donne, tra Cinema e Circolo San Gaetano “3 panchine del rispetto”

Redazione

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Il 25 novembre 2025, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato completato il progetto “Le panchine del rispetto”.

Una collaborazione nata dall’impegno condiviso dell’ASD Scauri, del consigliere Valenza e dell’assessore Culoma, che hanno scelto di unire energie per lasciare alla comunità un segno chiaro di sensibilizzazione.

Davanti al cine-teatro San Gaetano e al Circolo sono state rinnovate tre panchine. Due sono diventate rosse, colore che richiama il contrasto alla violenza sulle donne; la terza è stata dipinta di bianco, a rappresentare la pace e il rifiuto di ogni forma di violenza.

Su ognuna è stata collocata una frase dedicata ai valori del rispetto, della dignità e della parità tra le persone.

Un gesto semplice, condiviso e visibile, che invita a fermarsi e riflettere.

Foto a cura di Clara Garsia
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Pantelleria sede di incontro tra Caritas diocesana Fonsdzione San Vito e animatori parrocchiali

Direttore

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Nei giorni scorsi si è tenuta una reunion tra Caritas diocesana con la sua direttrice, suor Chiara Seno, il presidente della Fondazione San Vito Onlus,, Vito Puccio, e gli animatori della Caritas parrocchiale di Pantelleria.

Negli accoglienti ambienti della parrocchia della Chiesa Madre Ss Salvatore, l’incontro verteva sulla conoscenza degli stessi animatori e delle esigenze della comunità da parte di Suor Chiara.

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