Cultura
BCsicilia crea il Dipartimento della Cultura rurale e alimentare siciliana
BCsicilia, associazione per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, nella consapevolezza che la tradizione enogastronomica è parte integrante del patrimonio siciliano e dell’immagine dell’Isola nel mondo, ha creato al proprio interno il Dipartimento della Cultura rurale e alimentare siciliana. Direttore della nuova struttura regionale di BCsicilia sarà Mario Liberto, agronomo, divulgatore, storico dell’enogastronomia mediterranea, scrittore e giornalista. Il cibo ha un legame profondo con la storia e le tradizioni dei nostri territori. Queste eccellenze enogastronomiche non rappresentano solo un’enorme risorsa economica, come confermano i dati dell’export agroalimentare con il record dei 41 miliardi di euro nel 2017, ma anche una straordinaria occasione per raccogliere e promuovere una grande eredità culturale. Il cibo diventa un mezzo per conoscere, condividere e confrontarsi. Un rapporto che diventa strategico anche nella promozione turistica. Basti pensare all’enoturismo o all’olioturismo, straordinari settori che sono diventati i filoni aurei del turismo nazionale e internazionale. Il mondo ci guarda e ha fame soprattutto della Sicilia, con un patrimonio strabocchevole che costituisce una risorsa espressa soltanto per un 30%. Il turismo, i beni culturali e il cibo sono l’immagine nitida della Sicilia. Oltre un miliardo e duecento milioni di viaggiatori internazionali: è questa la cifra astronomica di un mondo in movimento, che cresce oltre ogni crisi. Prima ancora che economico, (Covid19 a parte), si tratta di un enorme fenomeno umano e sociale che sta assumendo tendenze nuovissime, come emerge proprio da tutte le più recenti analisi: a muovere i viaggiatori sono sempre di più la ricerca di esperienze coinvolgenti, la curiosità ed il desiderio di conoscenza per la cultura e la tradizione, l’attenzione all’autenticità, alla sostenibilità e al benessere e nell’ultimo decennio il cibo.
Il cibo come bene culturale, ma anche come elemento caratterizzante del “turismo esperenziale”, oltre a rappresentare il territorio, attraverso donne e uomini diventa esperienza, storia, cultura. E’ la porta di accesso più immediata di un territorio, è la prima esperienza con la quale il viaggiatore contemporaneo cerca un contatto con la cultura e le tradizioni del luogo. La grande varietà dei paesaggi italiani e della loro storia riflette la numerosità dei “gate di accesso gastronomici”, tutti dotati di notorietà worldwide: per il mercato turistico: un vero giacimento di opportunità.
Il cibo siciliano è anche attrattività a forte valenza caratterizzante dell’immagine turistica della nostra terra, capace di far nascere un desiderio forte che si traduce in una motivazione al viaggio e all’esperienza enogastronomica per turisti e visitatori italiani e stranieri.
Mario Liberto (nella foto), agronomo, divulgatore, storico dell’enogastronomia mediterranea, scrittore e giornalista. E’ stato presidente regionale dell’ARGA, Associazione Regionale dei Giornalisti esperti in agricoltura, ambiente, agroalimentare, turismo rurale, pesca e territorio, organo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa, scrive per diverse testate giornalistiche nazionali. Ha insegnato Enogastronomia, Vitivinicoltura, Agroalimentare e Turismo Rurale (Terza area) presso gli Istituti Professionali Alberghieri ed Agrari: Paolo Borsellino di Palermo, Ugo Mursia, Sen. G. di Molinari di Sciacca e Calogero Don Vincenti di Bisacquino, nonché in diversi corsi di formazione di Enti Professionali. E’ stato componente come giurato di diverse gare enogastronomiche a carattere nazionale. Ha svolto l’attività di relatore in convegni nazionali e internazionali.
Ha al suo attivo circa 50 pubblicazioni tra le quali: I prodotti dell’Isola del sole, Sicilia Rurale, Guida all’Agriturismo siciliano, edizione 2007 e 2008, La Sicilia a cavallo, Sicilia the Excelland, Guida alle agevolazioni contributive e creditizie in agricoltura; La Riserva Naturale Orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio; La Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci; La Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, Il Parco dei Monti Sicani, I pani votivi di S. Giuseppe a Chiusa Sclafani; Atlante del pane di Sicilia; Cento e più idee per valorizzare le aree rurali; Cuscus: Storia, cultura e gastronomia; Legumi: gioielli d’Italia; La cucina dei Monsù nel Regno delle Due Sicilie; Couscous Koinè culturale dei popoli; Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani.
Cultura
Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica
Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro è considerata una delle figure più influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si è svolto tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca all’avanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu l’approccio interdisciplinare.
Elena operò a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative più rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilità di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integrità etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunità sorda l’ha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.
Oggi, Elena Pizzuto Antinoro è riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra d’origine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando un’eredità destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.
Laura Liistro
Cultura
Pantelleria, è tempo di bilanci al Centro Giamporcaro con chiusura gustosa come da tradizione
Un 2025 ricco di eventi e ospitate per i soci del Centro Giamporcaro, nel resoconto di Sergio Minoli e Anna Rita Gabriele
E’ tempo di bilanci, al Centro Culturale Vito Giamporcaro di Pantelleria, per l’anno associativo 2025.
Ieri, si è tenuta una riunione, durante la quale si è fatto un excursus di tutte le attività.
Magistralmente, Sergio Minoli, alternandosi di tanto in tanto con il presidente Anna Rita Gabriele, ci ha accompagnato in una narrazione perfetta dell’anno trascorso.
Gli eventi
La premessa era incentrata su come è nato il centro voluto dal compianto Vito Giamporcaro e l’idea di creare una raccolta di libri, da dare in prestito, nonchè sul fatto che l’associazione sia una delle poche se non l’unica sull’isola a vantare una propria sede, capace di ospitare eventi sui più svariati argomenti. E’ stata anche ricordata la prima presidente, Rosanna Gabriele, che raccontato gli albori della compagine.
Così tra conferenze sull’archeologia, organizzate presso la sede stessa del centro e con nomi altisonanti del settore, da Maurizio Cattani a Stefano Cespa per esempio; corso sull’agricoltura con Giovanni Bonomo e Luigi Rotolo, o sulla micologia, per cui il Centro è in grado di rilasciare il patentino, o ancora il corso di scacchi; interventi nelle scuole primarie, per l’avvicinamento dei bambini ai libri; ma ancora, tour per l’isola alla scoperta o riscoperta di chiese e cappellette, organizzando pullman pieni di entusiasti partecipanti. Ma a proposito di gite, non possiamo dimenticare le escursioni tra i sentieri di Pantelleria, nè le conferenze di Pietro Ferrandes, sulle specie di uccelli rare avvistate sull’isola.
E così tanti altri momenti culturali importanti, di livello da mettere a disposizione della comunità.
Non dimentichiamo, poi, la mostra di quadri, istallazioni e foto realizzata presso il Castello: l’antico maniero era costellato al suo interno di piccole opere piene di significato che arricchivano le mura medievali. L’inaugurazione ancora la menzioniamo, con una sorta di battesimo del grande M° Michele Cossyro.
Le ospitate/partecipazioni
Tante, ma tante attività, tutte creative, ben concepite, da un direttivo energico e volenteroso di fare e di esserci concretamente nel territorio.
Infatti, anche il presenziare alle attività di altri è il giusto segnale per una presenza viva sul territorio: l’ultima in ordine cronologico è stata alla scopertura del busto in onore del Dr. Michele Zurzolo, a Piazza Perugia, dove si erano radunati Circoli, Rotary Club, amministrazione comunale e tanti semplici cittadini.
A proposito di Rotary, lo scorso 11 dicembre, il Club insieme ai Lions, si è riunito presso i locali del Centro Giamporcaro per la conclusione del progetto, di quest’anno, di donazione di occhiali usati, a dimostrazione che la disponibilità e la sinergia non possono che essere costruttivi e sempre positivi, specie in piccole comunità. L’interazione, lo scambio sono crescita e la nostra associazione non fa che confermarlo con le sue larghe vedute, mai miopi ed egoriferite.
Di manifestazioni e ospitate ne potremmo annoverare ancora, ma andiamo per quelle rappresentative e più emblematiche come al Progetto da Pantelleria, di Salvatore Gabriele, che quest’anno ha visto premiato Italo Cucci, noto e grande giornalista, nonchè, negli ultimi anni, Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Pantelleria.
Come si vede, è stata, quella del 2025, una annata piena e ricca di partecipazioni preziose anche per esempio nel complesso di Pantelleria Asinabile, evento del Parco durato una settimana, durante la quale il Centro Giamporcaro era presente in Piazza Cavour con un proprio stand per promuovere la vendita di due libri, il cui ricavato andrà alla realizzazione della statua dell’asino pantesco, voluta da Lillo di Bonsulton.
Ma l’associazione ha saputo, anche in quel frangente del festival sull’asino pantesco, creare dei momenti di socialità con i giovani di Pantelleria: con stimolanti cruciverba o pensieri da scrivere venivano coinvolti studenti dalle classi primarie fino alle superiori.
Sempre in tale occasione si è potuto anche acquistare l’ultimissimo calendario di Stefano Ruggeri, ormai atteso di ano in anno. L’autore si è prestato ad esporre e anche autografare i calendari, presso il gazebo del Centro, creando un nuovo movimento.
La serata si è conclusa come da tradizione con un momento conviviale, che ha visto il suo apice nella tradizionale cuccìa di Santa Lucia, per mano dell’abile presidente Anna Rita Gabriele, cuoca e padrona di casa ineccepibili.
Teniamo a ricordare che è ancora possibile acquistare il libro “Le poesie di Lillo” pantesco e quello di Erina Monteleone “Endemiche rare e rarissime di Pantelleria” affascinanti piante endemiche, per contribuire alla realizzazione del monumento, recandosi presso la sede del Centro, sita in Via Manzoni 72. Potrebbe essere un’ottima idea regalo per questo Natale.
Cultura
Raccontare e vivere Pantelleria con un nuovo strumento digitale
Martedì 16 dicembre 2025, alle ore 11.00, presso l’Aula Consiliare, si terrà la presentazione della piattaforma digitale APP pensata per la valorizzazione del turismo locale e del patrimonio culturale dell’isola.
Un progetto che mette in connessione cittadini e visitatori, raccogliendo informazioni, servizi ed eventi in un unico spazio digitale, con l’obiettivo di rendere il territorio sempre più accessibile e riconoscibile.
L’incontro è aperto a tutti coloro che desiderano conoscere il progetto e partecipare.
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