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Economia

Attività produttive, distretto Laniero siciliano: incontro sull’alta qualità

Matteo Ferrandes

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Presidenza della Regione
La valorizzazione della lana siciliana da tosa al centro dell’incontro di oggi, promosso dal distretto Laniero siciliano e che si è svolto nella sala Bonsignore dell’assessorato regionale delle Attività produttive. 

Obiettivo dell’incontro è la trasformazione della lana siciliana da scarto a preziosa materia prima per i successivi processi produttivi, in relazione alle iniziative previste nel partenariato tra il distretto produttivo Laniero siciliano, e quelle del “Progetto Promozione lana siciliana – Ddg 953/4.S del 22/07/2022 Regione Siciliana”. 

Il distretto produttivo Laniero siciliano, che fa parte dei 23 distretti produttivi istituti nell’Isola, ha sede a Cammarata (Agrigento) nel cuore dei Monti Sicani e nasce con la volontà di dare supporto alle aziende del comparto zootecnico che operano nell’allevamento degli ovini, allo scopo di realizzare una filiera verticale per la promozione e la valorizzazione della lana siciliana come materia prima da reimmettere in altri cicli produttivi, creando valore economico, socio-occupazionale ed ambientale per l’intero territorio regionale.

Nell’ambito del programma di valorizzazione del sistema produttivo siciliano della lana di alta qualità continuano le iniziative di divulgazione e di confronto volute dal distretto Laniero con studenti e docenti, rappresentanti del mondo accademico, produttori e altri stakeholder esperti di settore per condividere know-how e best practices per la produzione e la commercializzazione della lana siciliana.

Per l’occasione sono stati anche esposti manufatti artigianali ottenuti da lana siciliana e realizzati dal gruppo di lavoro, tutto al femminile, che nel laboratorio dell’associazione “SiAmo Marcatobianco”, a Castronovo di Sicilia, in provincia di Palermo, vuole mantenere vive le antiche tecniche di preparazione, filatura e tessitura, che rischiavano di andare perse per sempre.

Ambiente

Pantelleria, nuovo Consiglio Comunale su: incendi e bilancio

Direttore

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Il 24 settembre dalle ore 12, si terrà Consiglio Comunale sui seguenti punti all’ordine del giorno

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Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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