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Cultura

Alessia Cannizzaro al BukRomance Festival “Without you”

Redazione

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La giornalista e scrittrice palermitana sarà presente al festival del romance che si terrà a Roma, a Cinecittà World, il 25 novembre
La giornalista e scrittrice palermitana Alessia Cannizzaro sarà presente al BukRomance, il festival del romance che si terrà a Roma, a Cinecittà World, il 25 novembre, con il suo romanzo d’esordio Without you, pubblicato da Land editore.

Giunto alla sua terza edizione, il Festival riunisce oltre 100 espositori tra editori, autori e professionisti del settore e si conferma punto di riferimento per il genere romance nel centro-Italia. Tra gli autori presenti in questa edizione anche Erin Doom, autrice del bestseller Salani Il fabbricante di lacrime, e Mercedes Ron, autrice di È colpa mia, la cui trasposizione cinematografica è disponibile su PrimeVideo.

Dopo la presentazione in anteprima al Salone internazionale del libro di Torino, dove ha registrato un clamoroso sold out, e dopo Una marina di libri e Il mare colore dei libri, per la Cannizzaro ora è la volta del BukRomance.

Il commento della scrittrice Alessia Cannizzaro

“Sono molto felice di essere stata selezionata per un evento così importante – precisa Alessia Cannizzaro – e anche emozionata di essere al fianco di autori di fama internazionale. Avrò l’opportunità di parlare del mio romanzo e di conoscere molti dei lettori che in questi mesi mi hanno subissato di messaggi e commenti. Festeggerò con loro il mio compleanno e non potevo chiedere di meglio”.

La storia di Without you

Without you racconta la storia di Melissa Thompson, giovane agente dell’Fbi alla sua prima missione. Una missione che in realtà le servirà per scoprire qualcosa del suo passato. Rimasta orfana a 8 anni, i suoi genitori sono morti in circostanze misteriose e mai del tutto chiarite. Quella di Mel è una vita vissuta in solitudine, proiettata verso un unico obiettivo: trovare la verità. Ma non tutto andrà secondo i piani. Un imprevisto di nome Daniel le farà mettere in discussione molte delle sue certezze e le farà capire che vivere è un’altra cosa.

Il romanzo è diviso idealmente in due parti, con una prima prettamente thriller incentrata sulla missione, e una seconda dedicata alla ricerca di sé. La protagonista dovrà fare i conti con il suo passato e rimettere in sesto i cocci di due vite andate in frantumi, dovrà togliere via la maschera che ha indossato per 20 anni e fare i conti con le proprie insicurezze e con un disperato bisogno di normalità.

Il successo di vendite e su Amazon

Dopo essere entrato nella classifica Amazon delle novità più interessanti prima e dei bestseller dopo, oggi si conferma uno dei libri più venduti del mese della casa editrice Land editore.

“Sono tantissimi i lettori che dopo aver letto la storia mi cercano e mi contattano sui social per descrivermi le emozioni provate – racconta l’autrice – ed è una cosa che mi commuove sempre. Raccontando questa storia ho voluto descrivere un percorso di crescita e rinascita, ho cercato di regalare un’emozione, facendoli immergere nella storia della mia protagonista. E invece sono loro che continuano ad emozionarmi”.

L’appuntamento è dunque al 25 novembre al BukRom

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Sociale

Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

Redazione

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Cultura

Pantelleria – Ripristino campanile, Comunità di Tracino-Khamma ringraziano amministrazione e Cons. Maddalena

Direttore

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La comunità di Khamma – Tracino ringrazia il sindaco Fabrizio D’Ancona e l’amministrazione tutta per il ripristino del campanile della Chiesa Madonna della Pace.
L’ apparecchio delle vecchie campane era stato installato nel 2006/2007 ,con le offerte fatte da diverse famiglie locali. Da qualche anno il dispositivo che governa il tutto si era danneggiato e purtroppo non è stato possibile ripararlo.

In tutto questo il Consigliere Comunale Giuseppe Maddalena si è fatto portavoce di un gruppo di parrocchiani, che ha fortemente voluto che le campane tornassero a suonare dopo qualche anno di silenzio.
Grazie a quest’ultimo e a questa amministrazione, la contrada può svegliarsi e scandire le ore del giorno con il tocco delle campane.

Gli abitanti di Khamma- Tracino

Foto a cura di Simone Raffaele

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Cultura

Pantelleria, tornano a suonare le campane della chiesa di Tracino

Redazione

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La Chiesa Madonna della Pace torna a far sentire la sua voce

Un sentito ringraziamento al Sindaco.

Grazie al supporto dell’amministrazione e con la collaborazione dei consiglieri comunali finalmente le campane della Chiesa Santa Maria della Pace tornano a risuonare, riportando nel nostro paese un simbolo di tradizione, fede e unione. 
Era molto tempo che la felice contrada di Tracino non sentiva scadenzata la propria vita dall’armonico suono del campanile.

Le campane non sono soltanto un suono: sono un richiamo alle nostre radici, un segno di vita e di comunità che continua a crescere e a guardare al futuro con fiducia. Il ripristino del loro funzionamento coincide con il magico periodo natalizio, sapendolo rendere più suggestivo.

Grazie di cuore a chi ha reso possibile tutto questo.
Invitiamo tutti a condividere la notizia e a partecipare ai prossimi momenti comunitari nella nostra amata chiesa di Tracino

Jean Rizzo
Segretario comunale Forza Italia

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