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Economia

Agroalimentare, bando per partecipare a cinque fiere internazionali

Marilu Giacalone

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Presidenza della Regione
Cinque vetrine internazionali per i prodotti di eccellenza dell’enogastronomia siciliana: l’assessorato regionale dell’Agricoltura ha approvato il programma di partecipazione alle fiere del 2023.

Il bando sarà pubblicato domani sul sito istituzionale della Regione Siciliana. «Un avviso – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino – rivolto alle aziende agroalimentari che svolgono una funzione unica e insostituibile per l’economia dell’Isola.

La Sicilia è una regione altamente specializzata nell’agroalimentare di qualità e il sostegno alle attività di internazionalizzazione delle imprese è un obiettivo fondamentale per garantire competitività negli anni futuri. Occorre assicurare una presenza qualificata delle produzioni di eccellenza all’interno degli eventi, definendo percorsi di valorizzazione basati sul brand Sicilia».

Nell’elenco ci sono:

  • “Sol & Agrifood” a Verona dal 2 al 5 aprile per l’olio extravergine di oliva,
  • “Mediterraria Expo bio & excellences” a Catania dal 27 al 29 aprile per il settore agroalimentare,
  • Sial China a Shangai dal 18 al 20 maggio (b2b per il settore food and beverage),
  • Summer Fancy Food a New York dal 25 al 27 giugno (settore agroalimentare) e
  • Anuga a Colonia dal 7 all’11 ottobre (agroalimentare).

Le produzioni di eccellenza da promuovere in queste fiere sono quelle con valore ambientale (biologico), territoriale (Dop e Igp), Qualità Sicura (QS), tradizionale (prodotti storici, antichi, eroici, legati alle pratiche locali) che differenziano e caratterizzano le produzioni in termini di qualità e di legami alla zona di produzione. Le aziende interessate dovranno far pervenire le istanze entro il giorno 28 febbraio 2023.
 
 

Ambiente

Pantelleria, nuovo Consiglio Comunale su: incendi e bilancio

Direttore

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Il 24 settembre dalle ore 12, si terrà Consiglio Comunale sui seguenti punti all’ordine del giorno

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Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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