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Cultura

Agrigento Capitale della Cultura 2025, costituita fondazione. Iniziative importanti a Lampedusa

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L’annuncio del Sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino.

Ieri al teatro Pirandello c’è stata la costituzione per atto pubblico, dinanzi al notaio Giuseppe Fanara, della fondazione di partecipazione “Agrigento 2025”.
La fondazione avrà lo scopo di realizzare il progetto approvato dal ministero della Cultura per la proclamazione della città di Agrigento quale Capitale italiana della cultura 2025.

Diverse le iniziative di elevato spessore culturale che si svolgeranno anche a Lampedusa. Ed a tal proposito abbiamo nominato quale componente del Cda, il nostro concittadino, il Prof. Giovanni Frapagane.

A guidare la Fondazione sarà il docente universitario Giacomo Minio.
Credo che il nostro Comune abbia avuto un ruolo chiave in questa vittoria. E per questo abbiamo lavorato in stretta sinergia con il collega Franco Micciché, Sindaco di Agrigento, per il bene delle nostre Comunità, ed in particolare delle nostre isole, certi che i risultati arriveranno.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Cosa vuol dire “vita lenta” a Pantelleria

Giada Zona

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“Vita lenta” è un ideale, un imperativo quotidiano, una filosofia di vita. È la cultura a rendere obbligatoria la lentezza

Sui social media sta acquisendo molto successo, già da un po’ di anni, un trend: diversi account pubblicano foto e video, con un’estetica alquanto raffinata, che diffondono l’ideale di “vita lenta”. Questo mi ha portato a riflettere su come Pantelleria, terra lenta per conformazione e natura, sperimenti quotidianamente la “vita lenta”. 

Nel pezzo di terra tra la Sicilia e la Tunisia la vita lenta è un imperativo quotidiano: alzarsi la mattina e rivolgere subito lo sguardo verso il mare, fare una passeggiata in “banchina”, gustarsi un aperitivo, farsi un giro in montagna, uscire in barca o, per i più sportivi, approfittare del paesaggio per praticare un sano esercizio sportivo. 

Insomma, quell’ideale di lentezza che si realizza anche nelle relazioni sociali: in uno sguardo, in un caffè offerto, in un saluto.  

E’ un po’ lo stile di vita pantesco, l’amata “vita lenta”, che richiede necessariamente l’ingresso in un’altra fase. Un passaggio che, dal punto di vista antropologico, richiede la separazione da un altro differente per immergerci in una nuova dimensione. In questo caso, dobbiamo prendere parte al flusso pantesco: non ci viene chiesto e spesso, infatti, nemmeno ce ne accorgiamo. 
Lo sentiamo appena atterriamo sull’isola che sta cambiando qualcosa: è il luogo che ha determinato il nostro ingresso in una nuova fase. È inevitabile. 

Sui social il trend “vita lenta” è molto popolare e questo suggerisce che, probabilmente, anche i più amanti dei ritmi frenetici sentono il bisogno di sperimentare quell’ideale di “vita lenta” che potremmo in realtà intendere come una filosofia di vita. Di fatto, è questo. 

Parlare di “vita lenta” vuol dire anche riconoscere il tessuto identitario di un luogo; il collante sociale, l’unione tra le persone, che è infatti enfatizzato dagli scambi quotidiani, appunto “lenti”, che negli spazi urbani di grandi dimensioni è più complicato ritrovare.

La “vita lenta” non è solo un ideale, ma è permessa e incoraggiata dai tratti culturali e identitari dell’isola. L’architettura del dammuso, ad esempio, esprime un legame con la terra; la coltivazione dello Zibibbo e dei capperi impone l’attesa del periodo della raccolta che, a livello quotidiano, si traduce nel rituale di prestare attenzione alla proprio terreno.
L’ideale “Vita lenta” –o, se preferite, la filosofia di vita– è anche una sfida personale: il luogo stesso ci impone di riflettere su noi stessi, incoraggiando talvolta l’autocritica. 

Giada Zona

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Spettacolo

Pantelleria, programmazione film per novembre al Cinema San Gaetano

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Programmazione mese di novembre:

  • sabato 01 e domenica 02 novembre, ore 21,00 UNA BATTAGLIA DOPO L’ ALTRA: un gruppo di rivoluzionari si ritrova quando un perfido nemico ritorna dal passato dopo 16 di silenzio. Un cast eccezionale sotto la regia di   Paul Thomas Anderson:
  • sabato 08 e domenica 09 novembre, ore 21,00: TRON: ARES,  segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione
  • mercoledì 12, giovedì 23 e venerdì 14, ore 21: Per te: Paolo, affetto da Alzheimer precoce, cerca di restare presente per il figlio e la moglie, mentre tenta di ricucire il legame col fratello
  • sabato 15 e domenica  16 novembre, ore 21,00: TRE CIOTOLE:  Marta e Antonio sono una coppia che si separa dopo quello che sembrava un banale litigio. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce. Antonio, invece si butta completamente nel lavoro.
  • sabato 22 e domenica 23 novembre ore 21,00 AFTER THE HUNT-DOPO LA CACCIA: Una professoressa universitaria si trova a un bivio personale e professionale quando un’allieva stellare lancia un’accusa contro uno dei suoi colleghi
  • sabato 29 e domenica 30 novembre ore 21,00  LA VITA VA COSÌ: Il film è ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha impedito la costruzione di un resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda rifiutandosi di vendere un suo terreno
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Cultura

Sicilia alla Borsa mediterranea del turismo archeologico a Paestum. Pantelleria all’avanguardia per stanza del mare

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L’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana partecipa anche quest’anno alla Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum, in programma dal 30 ottobre al 2 novembre, giunta alla sua XXVII edizione. L’evento, tra i più prestigiosi del settore, rappresenta un punto di riferimento internazionale per la valorizzazione e la promozione del patrimonio archeologico e culturale.

«Essere presenti in questa vetrina – sottolinea l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – rappresenta un’occasione strategica per promuovere, in un contesto internazionale, la straordinaria ricchezza culturale della nostra Isola. Ma non solo: significa valorizzare i nostri siti e parchi archeologici, assieme alle tante iniziative, agli eventi e ai progetti che mettiamo in campo per rendere la Sicilia sempre più attrattiva e competitiva sul piano culturale e turistico. La cultura è un volano di sviluppo e di identità e il governo Schifani continua a investire per farne un motore di crescita e di promozione nel mondo».

La Regione sarà presente con uno stand istituzionale che ospiterà le attività dei musei, delle soprintendenze e dei parchi archeologici dell’Isola. All’interno dello spazio espositivo sarà allestita un’area dedicata agli incontri e alle presentazioni promozionali dei singoli istituti regionali. Nel corso dei quattro giorni della manifestazione saranno illustrate le nuove modalità di fruizione del patrimonio archeologico, i laboratori e le visite a cantiere aperto, le rassegne, gli eventi e le mostre culturali in corso e in programmazione, insieme con una selezione di progetti innovativi curati dagli uffici periferici del dipartimento regionale dei Beni culturali.

Particolare attenzione sarà riservata alla Soprintendenza del Mare, che presenta una proposta all’avanguardia per la fruizione degli itinerari culturali sommersi della Sicilia. Visitando la “Stanza del mare” i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva nei fondali di Pantelleria, Ustica e Acitrezza, attraverso visori “Oculus” e immagini spettacolari realizzate in tecnologia 3D 360°. Il percorso sarà arricchito dai suoni del mare e dalla narrazione di un subacqueo che guiderà il pubblico alla scoperta dei siti archeologici e dei reperti custoditi nelle profondità marine.

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