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Economia

Agricoltura, bandi per 267,5 milioni. Sammartino: «Un grande investimento per i giovani siciliani»

Matteo Ferrandes

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Presidenza della Regione
Un investimento da 267,5 milioni di euro destinato a favorire l’insediamento di nuovi agricoltori e di giovani, a migliorare la viabilità rurale, ad agevolare la diversificazione aziendale e attuare le strategie per lo sviluppo locale.

I cinque bandi pubblicati nel sito del dipartimento regionale dell’Agricoltura – quattro a firma del direttore generale del dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta, uno (sulla viabilità rurale) a firma del direttore generale dello Sviluppo rurale, Fulvio Bellomo – nell’ambito del Piano strategico della Politica agricola comune (Pac) 2023/27, mettono in campo un piano d’investimento d’importanza strategica per lo sviluppo dell’agricoltura siciliana, secondo le direttrici individuate dall’assessore regionale Luca Sammartino.

«Si tratta di un grande piano d’investimenti specificamente indirizzato ai giovani siciliani che, finalmente, dà loro strumenti e risorse per investire e diventare protagonisti nell’agricoltura.  – afferma l’assessore Sammartino – Un settore che oggi sta vivendo una profonda trasformazione, tanto nei processi produttivi che in quelli organizzativi, sicuramente influenzati dalle opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico e da una maggiore consapevolezza del valore della sostenibilità. In questo contesto, già oggi molti giovani imprenditori agricoli stanno fornendo il loro contributo alla crescita del valore delle produzioni siciliane con il loro patrimonio di idee, di competenze, di capacità innovativa, consentendo alla nostra agricoltura, forte di una qualità media che non ha eguali, di essere sempre più competitiva nei mercati nazionali e internazionali. Con queste misure – conclude l’assessore – contiamo di portarne molti altri a investire in un settore che sempre di più si sta affermando come modello di riferimento per lo sviluppo dell’economia siciliana».

Andando nel dettaglio dei bandi, 78 milioni sono previsti per l’insediamento dei giovani agricoltori (dai 18 ai 40 anni) con la finalità di offrire opportunità e strumenti per attrarli nel settore agricolo e per consentire di attuare idee imprenditoriali innovative anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini ambientali sia in termini economici e sociali, con particolare riguardo all’acquisizione di conoscenze; 20 milioni per i nuovi agricoltori (da 41 a 60 anni); 28 milioni per la diversificazione rurale, per incentivare gli investimenti nell’agriturismo, nell’agricoltura sociale, nelle attività educative e didattiche e nella trasformazione dei prodotti agricoli; 65 milioni di euro per la viabilità rurale e, per concludere, 76,5 milioni di euro per l’attuazione di strategie di sviluppo locale, con l’obiettivo di favorire l’occupazione e l’inclusione sociale nelle aree rurale, consentendo la nascita di nuove imprese e la diversificazione delle attività con particolare attenzione al ruolo delle donne e dei giovani, di innalzare la qualità della vita, di promuovere il patrimonio forestale, storico, naturale, architettonico, puntando su un’offerta turistica integrata.

Tutte le informazioni sul bandi sono disponibili a questo link.

Ambiente

Grande adesione a “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, il progetto del Parco

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C’è tempo fino al 31 dicembre 2025 


Sono molte le adesioni che stanno giungendo sia da parte di proprietari di terrazzamenti agricoli coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e conduzione sia da parte di terzi che sono interessati a prendere in gestione tali terreni per recuperarli attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, o allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate.

L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria promuove una ricognizione su tutto il
territorio dell’isola per individuare proprietari di terrazzamenti agricoli — coltivati
ma a rischio di abbandono, oppure già incolti — interessati a renderli disponibili in
affitto per almeno 15 anni. L’obiettivo è favorire il recupero e la valorizzazione dei
terrazzamenti, privilegiando coltivazioni tradizionali come vite, cappero, ulivo,
origano, oltre ad altre produzioni mediterranee e piccoli allevamenti.
Invio delle manifestazioni di interesse:
UN’OPPORTUNITÀ IMPORTANTE PER I PROPRIETARI DEI TERRENI
E PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE PANTESCO

Di seguito il link all’avviso https://www.parconazionalepantelleria.it/news-dettaglio..

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Economia

Pantelleria isola di terra e non di mare. Un progetto per aiutare il settore pesca

Direttore

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Le condizioni favorevoli per il pescatore e l’avventore

Sin dalle origini di questa isola, l’uomo aveva intuito la sua vocazione agricola, mentre il comparto pesca, con meraviglia dei più, è praticato prevalentemente, da sempre, per diletto, per passatempo.

Una terra emersa da eruzioni vulcaniche, che fino al 1892 (data dell’ultimo episodio) ha cambiato aspetto, altitudine. La riva frastagliata, di difficile approdo da un mare troppo profondo già sotto costa. Senza parlare dei frequenti fenomeni tellurici cagionanti tsunami… Meglio stare a terra, una terra generosa, seppur arida.

Così si profila questa attitudine all’agricoltura per Pantelleria, mentre il comparto pesca è praticato prevalentemente, da sempre, per diletto, per passatempo.
Eppure questa isola una piccola realtà ittica è presente e resiste. Per aiutare e tutelare la quale si sarebbe pensato ad un progetto.

Il progetto: riqualificazione zona attracco pescatori e creazione ambienti per la conservazione e lavorazione del pesce

Si parla infatti di riqualificare l’area dedicata all’attracco delle barche dei Pescatori che è allocata subito dopo il cantiere di Esposito. Con una miglioria  che prevede pensiline, banchi per la vendita al dettaglio e anche un raccoglitore hight tech della spazzatura prodotta oltre che di quella casualmente raccolta con le reti in mare. quest’area delle pescherie di Pantelleria,  farci una pensilina, attacchi di luce e acqua corrente e quanto altro si potrebbe valutare importante.

Inoltre, nell’area del mattatoio dell’Arenella, si parla di fare un capannone per  i magazzini per  i pescatori per tenere tutte le loro cose.
I locali saranno corredati di frigorifero, abbattitore, più un laboratorio di trasformazione, nel quale i pescatori potranno anche cucinare: si pensi all’estate e al turista che va a comprare il pesce o addirittura già cotto professionalmente, evitando fritti in casa, con odori e pulizia annessi.

Da questo progetto esce un sistema di valorizzazione della pesca che passa attraverso la realizzazione di condizioni favorevoli per chi vuole fare il pescatore.
 
Il pescatore, in questo assetto prende il pesce, lo conserva e lo rivende a un prezzo diverso magari in un momento diverso. 

Questo disegno potrebbe rappresentare un incentivo anche per altre persone che desiderino avvicinarsi a questo lavoro che vede spesso aiuti dalla Regione Siciliana.

In questo  modo si ha la possibilità di:

  • posto da attracco per l’imbarcazione personale
  • si vendere anche il pesce sul posto
  • conservare o  lavorare, vendendo il prodotto finito
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Economia

Caro voli- On. Carmina (M5S) “Governo nazionale e regionale intervengano subito per continuità territoriale”

Marilu Giacalone

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ON. IDA CARMINA (M5S): “ARRIVANO LE FESTE E CON LORO IL CARO VOLI, VERGOGNA CHE SI RIPETE. IL GOVERNO NAZIONALE E REGIONALE INTERVENGANO SUBITO PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ TERRITORIALE”

“Arriva il periodo delle festività natalizie e, puntuale come ogni anno, ritorna il caro voli. Da Milano alla Sicilia i biglietti partono da 300 euro andata e ritorno, da Roma da 200. Significa che una famiglia siciliana residente al Nord deve spendere anche oltre mille euro solo per poter trascorrere qualche giorno di festa con i propri cari. Una vergogna che si ripete con puntualità disarmante e che lo Stato continua a tollerare come se fosse un fenomeno inevitabile”.

A dichiararlo la deputata del Movimento 5 Stelle, Ida Carmina, che aggiunge: “Ogni anno e ad ogni festività assistiamo allo stesso copione: rincari ingiustificati, voli introvabili, e la sensazione che per tornare a casa si debba pagare un “pedaggio” insopportabile. Lo Stato, invece di garantire la continuità territoriale, abdica al suo ruolo e lascia che le compagnie aeree si muovano in un regime di fatto monopolistico, penalizzando i cittadini siciliani come se fossero cittadini di serie B. Non basta più indignarsi — prosegue —: chiederò con forza al Governo interventi urgenti per calmierare i prezzi nel periodo delle festività e per assicurare tariffe sociali stabili per i residenti fuori regione. Ma soprattutto serve una soluzione strutturale, non l’ennesima toppa emergenziale. La continuità territoriale deve essere garantita tutto l’anno, non solo evocata nei momenti di protesta. È inaccettabile che nel 2025 volare da Milano a Palermo costi più che da Milano a Londra. La Sicilia non è un’isola di serie B: è parte integrante del Paese. Se lo Stato e la Regione Siciliana non sono in grado di assicurare ai cittadini pari diritti di mobilità, allora significa che non stanno facendo il proprio dovere. “

On. Ida Carmina

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