Comunità
A Pantelleria conferenza sull’agricoltura sostenibile e alternative biologiche al diserbo

A Pantelleria si parla di diserbo e agricoltura sostenibile venerdì 5 febbraio.
Ospiti dell’Amministrazione Comunale i più grandi esperti italiani del settore per introdurre le alternative biologiche ai metodi tradizionali
Si terrà venerdì 5 febbraio alle ore 17,30 in diretta sui canali social del Comune (sotto i link) la videoconferenza/webinar gratuito “AGRICOLTURA SOSTENIBILE A PANTELLERIA: LE ALTERNATIVE BIOLOGICHE AL DISERBO TRADIZIONALE” organizzato dall’Amministrazione Comunale e introdotto dal Sindaco Vincenzo Campo nell’ambito degli approfondimenti inerenti alle sue deleghe all’Agricoltura.
Un’opportunità importante per quanti, sull’isola, vogliono apprendere nozioni e tecniche innovative per praticare il diserbo in modo sostenibile, biologico in alternativa a quello chimico-tradizionale.
A spiegare le novità del settore si alterneranno alcuni dei nomi più importanti del settore in ambito nazionale. Professori e Ricercatori dalle Università Federico II di Napoli, Roma Tre, di Salerno, del CREA e del CNR, in un seminario online diviso in due parti: la prima dal titolo ‘Sostanze naturali per il biocontrollo delle piante infestanti e parassite’ e la seconda dal titolo ‘Utilizzo di acidi organici nel contenimento delle erbe infestanti’.
A termine dell’incontro, gli ospiti risponderanno alle domande che potranno essere poste attraverso i commenti su Facebook e YouTube.
L’idea dell’approfondimento sui diserbanti naturali nasce da una riflessione. Come tutti sappiamo, da anni, la grandissima parte del mondo scientifico e della ricerca ci mette in guardia dai danni che l’uomo sta procurando al pianeta con le sue attività industriali intensive e politiche economiche consumistiche.
La politica mondiale da tempo si è alleata con la ricerca per trovare soluzioni, cambiare norme e aprire strade che possano provare a frenare o mitigare questi processi distruttivi. L’Europa negli ultimi anni sta investendo molto su progetti green e lo stesso enorme quantitativo di denaro che arriverà in Italia con il Recovery Fund, in buona parte, dovrà essere investito in azioni strutturali a tutela dell’ambiente, ma i tempi sono lunghi per attuare miglioramenti dall’alto, partendo da leggi che devono essere approvate e interessi che devono essere lesi o compensati.
Purtroppo il tempo stringe e oggi per salvare il futuro del pianeta serve una vera inversione dei processi degenerativi, serve una rivoluzione culturale dal basso, direttamente dalla popolazione che è l’unica che con i propri atteggiamenti e azioni quotidiane può cambiare velocemente le cose.
L’incontro cui i panteschi sono invitati a partecipare nasce da un’intuizione, quella di voler portare il mondo scientifico a servizio direttamente dei cittadini per indurli e formarli ad azioni concrete sostenibili economicamente e capaci di invertire i processi distruttivi del pianeta. Le istituzioni locali, allora, devono pensare di avere un nuovo compito: quello di diventare generatori di incontri tra il mondo della ricerca e i cittadini per suggerire metodi, sistemi, tecnologie, che siano economiche, virtuose e sostenibili per l’ambiente.
Venendo all’agricoltura e all’annoso problema del diserbo, oggetto del seminario online gratuito, quello che emerge dal confronto con il mondo scientifico, è che, se si vuole passare dalla chimica di sintesi a metodi alternativi ecocompatibili e non distruttivi, non esiste un unico prodotto efficace contro tutte le infestanti, ma è necessario combinare più metodi che vadano a creare un protocollo specifico adatto alle specie infestanti, le colture, il clima e il suolo, presenti sul territorio da trattare.
Diventa centrale, quindi, il ruolo delle istituzioni locali nel creare le premesse perché tale protocollo venga realizzato, validato e promosso a vantaggio del territorio e degli operatori agricoli del luogo.
L’evento di venerdì 5 febbraio ha lo scopo di informare la popolazione di Pantelleria su un progetto di ricerca che il Comune ha attivato, in collaborazione con Università e Centri di ricerca italiani di primaria competenza in materia, per l’individuazione di un protocollo di biodiserbo agricolo tarato in modo specifico per le infestanti presenti sull’isola.
Ad illustrare le novità del settore si alterneranno:
Il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, che porterà il saluto istituzionale.
Il Prof. Carlo Alberto Pratesi dall’Università Roma Tre – Dipartimento di Economia Aziendale – Ordinario di Marketing, innovazione e sostenibilità che modererà il webinar.
Per la prima parte: dall’Università di Napoli Federico II, il Prof. Antonio Evidente, Ordinario di Chimica organica, biosintesi e bioattività delle sostanze naturali – Dipartimento di Scienze Chimiche; Il Prof. Antonino Pollio, Ordinario di Botanica – Dipartimento di Biologia.
Dall’università di Salerno il Prof. Vincenzo De Feo, Ordinario di Biologia e botanica farmaceutica – Dipartimento di Biologia Farmaceutica, nonché Responsabile Gruppo Piante Officinali della Società Botanica Italiana.
Dall’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) di Bari, il Dr. Maurizio Vurro, Dirigente di Ricerca con esperienza in Scienze Agrarie, fitopatologia, lotta biologica, micologia e sostanze naturali.
Per la seconda parte: dall’Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR di Pozzuoli, la Dr.ssa Giuseppina Tommonaro, Ricercatrice con esperienza in scienze biologiche, chimica e tossicità di composti biologicamente attivi.
Dall’Istituto di Orticoltura e Florovivaismo del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) di Pescia (PT), il Dr. Domenico Prisa, Ricercatore con esperienza in Biotecnologie agro industriali, di specie vegetali e microbiche.
Cronaca
Pantelleria – Capitaneria di Porto, intervista al nuovo comandante Claudio Marrone

Marrone: “È per me una immensa emozione essere qui dinanzi a voi tutti. La vostra presenza, così numerosa ed accogliente è una manifestazione tangibile dell’affetto che nutrite nei confronti dello splendido equipaggio di questa nave che mi accingo a governare, ed in particolare nei confronti del Comandante uscente
De Falco”
Nella mattinata di ieri, 12 settembre 2025, si è tenuta la cerimonia di passaggio di consegne dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria, dall’uscente CC Vincenzo De Falco a Claudio Giuseppe Marrone, alla presenza del Comandante provinciale Guglielmo Cassone e del Sindaco Fabrizio D’Ancona, tutte le autorità civili e militari dell’isola e i cittadini.
Una celebrazione sobria ma intensa di emozioni e commozione per molti dei partecipanti.
Abbiamo voluto conoscere più da vicino il neo nominato Comandante Marrone, alla sua prima esperienza di comando e dalle prime battute abbiamo capito subito la stoffa di quest’uomo palermitano, ma con grande esperienza sul campo e in mare in quel di Trieste.
Ma andiamo con ordine.
Comandante, ci vuole raccontare come approccia al mondo della Marina Militare? “Intanto mi presento: sono Tenente di Vascello, originario di Palermo dove ho frequentato la facoltà di studi di Giurisprudenza, laureandomi con magistrale nel 2012. Mi sono abilitato ad avvocato, ma dopo poche settimane, nel 2014 sono entrato in Accademia, dapprima come ufficiale in ferma e prefissata, in quella veste ho preso lo servizio presso la Capitaneria di Trieste per un annetto e mezzo circa. Poi sono rientrato in Accademia come ufficiale a nomina diretta dei Ruoli Normali, ma da qui di nuovo mi hanno ritrasferito a Trieste per i successivi anni.
“Dal 2017, quindi ho prestato servizio senza interruzioni salvo qualche missione un po’ fuori dapprima come addetto al reparto operativo tra gli incarichi: addetto sezione VTS per il monitoraggio e controllo del traffico navale, per il quale tra l’altro sono pure abilitato seguendo un corso di specializzazione e dopodiché, negli ultimi tre anni sono stato capo sezione tecnica per tre anni dalla fine del 2022 fino ad adesso.”
Mi scusi ma lei è giovane, tutte queste cose in che tempo le ha fatte? “Io sono del 1986 e le dico che rispetto ai nostri colleghi di Accademia noi a nomina diretta abbiamo un’età un po’ più avanzata, perchè siamo tutti quanti laureati esternamente all’Accademia e quindi abbiamo un gap di qualche annetto. Con i colleghi dell’Accademia infatti come potete immaginare pur essendo più anziani di grado di me erano abbastanza più giovani.”
Ma questo era tutto preordinato dentro di lei, da ragazzino? “Assolutamente no!
E quindi come è nata questa attrazione per questa professione, dove è appare tutto molto poetico il mare, il vento, il fascino della divisa, però poi è anche un lavoro difficile? “E’ una scelta di vita sicuramente impegnativa ma veda io vengo da una città di mare e col mare ho sempre avuto un rapporto viscerale, potremmo dire in qualche modo e sono sempre stato appassionato di tutto quello che lo riguarda. Inoltre, sono figlio di velisti pure, quindi è connaturato un rapporto con il mare di rispetto e di amore che mi viene trasmesso anche dalla mia educazione familiare.
“Per cui nel momento in cui mi sono laureato e abilitato avvocato, mi sono guardato un po’ attorno e ho detto cosa posso fare per sfruttare al meglio quelle che sono le mie attuali conoscenze acquisite a livello accademico, universitario, e al contempo seguire le mie inclinazioni naturali? La Capitaneria di Porto mi ha offerto questa grande opportunità che io spero appunto di riuscire a onorare.”
Ma lei è sposato, ha figli? Dove li ha lasciati? “Sono qui a Pantelleria, in questo momento, mi hanno seguito mia moglie e i miei due bimbi, che sono nati a Trieste. Il grande è di novembre del 2020 e il piccolo invece è di febbraio del 2024 mia moglie è di Palermo e loro sono triestini.
Comandante Marrone, ieri c’è stato il passaggio già conosceva la Pantelleria, visto che è di Palermo? si è trovato spesato? Ieri dicevamo che quest’isola è un avamposto e quindi tosta. “Le dico che io conosco tutte le isole della Sicilia per vacanza, per diletto fino a Linosa, ma Pantelleria mi mancava quindi un po’, come ho detto anche nel discorso di ieri, un strano destino sembra che mi legasse in qualche modo all’isola, una sorta di richiamo che mi portava verso queste sponde.
“Poi da una città di vento come Trieste sono finito sull’isola Figlia del Vento in qualche modo e l’accoglienza che mi ha riservato mi ha galvanizzato. E’ un bel posto, veramente affascinante con le sue molteplici sfaccettature: il mare, la montagna io sono anche un appassionato di montagna quindi avrò anche modo di girare l’entroterra ovviamente.”
Naturalmente, lei conosce quali sono le problematiche maggiori di Pantelleria gli sbarchi, le emergenze in mare normali, lei ha una grande esperienza ma ci sono dei frangenti davvero difficili, come affronterà tutto questo? “Con lo spirito giusto: io tra le varie cose che ho fatto ho pure partecipato a queste operazioni che sono sicuramente emotivamente più impattanti per il nostro tipo di lavoro, ma è il lavoro che facciamo la ricerca e soccorso in mare e tutti noi ne siamo assolutamente consapevoli e siamo appunto anche formati, specializzati per lo più.
“Tutti noi ufficiali almeno veniamo specializzati apposta in SAR, Search and Rescue, proprio per darci l’impronta giusta per affrontare questo genere di emergenze, non parlo soltanto dal punto di vista della migrazione, sebbene quest’ultima sia uno degli aspetti della ricerca e soccorso in mare, ma più in generale appunto della salvaguardia della vita umana in mare.”
In una intervista all’ex Comandante De Falco, mi ha colpita una sua risposta, rispetto al vostro impegno sul campo, l’aspetto sociale che spicca, proprio nel senso di fare assistenza sociale. “Secondo me è una cosa fondamentale quando si arriva in un posto e si creano delle dinamiche, per cui essere presenti socialmente.”
“Io ho sottolineato anche nel breve discorso d’insediamento, che ho apprezzato tantissimo l’opera svolta dal il mio stimatissimo predecessore perché ha saputo intessere veramente dei bei rapporti con tutto il tessuto sociale: dall’amministrazione comunale all’ultimo dei pescatori, questo gli fa onore va riconosciuto e io appunto conto di continuare sul solco che ha tracciato, continuare a fare in modo che la guardia costiera rappresenti un baluardo, insomma un porto sicuro per chi ha bisogno.
Quindi queste porte sono sempre aperte? “Assolutamente sì come devono essere!”
Ma ecco il discorso di insediamento del Comandante Claudio Marrone
Rivolgo il mio saluto al Capo del Compartimento Marittimo, al Comandante di
presidio, al signor Sindaco, alle Autorità Militari, Civili e Religiose, alla comunità
pantesca tutta, al personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria ed ai
Gentili ospiti che oggi affollano questa banchina.
È per me una immensa emozione essere qui dinanzi a voi tutti.
La vostra presenza, così numerosa ed accogliente è una manifestazione tangibile
dell’affetto che nutrite nei confronti dello splendido equipaggio di questa nave che
mi accingo a governare, ed in particolare nei confronti del Comandante uscente
Vincenzo De Falco.
In questi pochi giorni che hanno preceduto la cerimonia odierna, ho avuto modo di
apprezzarne la sensibilità, l’abilità ed il tratto con cui egli ha impostato la propria
azione di comando, sapientemente intrecciando rapporti di sinergia e collaborazione
con le varie istituzioni che hanno sede sull’isola, contribuendo a creare un ambiente
sereno ed una comunione di intenti con tutte le forze impegnate nel rendere questo
lembo di terra un porto sicuro.
Un bizzarro destino, legato a filo doppio ai capricci del vento, sembra avermi
condotto su queste sponde. Da un confine dell’Italia all’altro, dall’estremo nord al
suo antipodo, dalla città della bora, Trieste, dove ho prestato servizio finora, si
potrebbe quasi affermare che sia stato proprio il vento a portarmi su quest’isola,
Bent-el-rhia, per l’appunto “figlia del vento”, secondo l’etimologia araba.
Qualche giorno fa, a proposito di destino, mi è capitato di imbattermi nelle parole
che Joseph Conrad, nel suo romanzo autobiografico “La linea d’ombra” pronuncia a
proposito della sua prima esperienza di Comando e che mi sono risuonate
nell’anima come se fossero rivolte proprio a me, e che vorrei citare:
“In fondo un posto di Comando è quasi un concetto astratto, e sembrava una sorta
di prodigio minore, fino a quando non mi balenò in mente che quel prodigio
implicava la concreta esistenza di una nave. Una nave, la mia nave. Il suo richiamo
era giunto fino a me come dalle nubi, non avevo mai sospettato della sua esistenza,
non sapevo che aspetto avesse, avevo a malapena udito il suo nome, Eppure
eravamo indissolubilmente uniti per un tratto del nostro futuro”.
Ringrazio dunque sentitamente il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di
porto – Guardia Costiera per avermi voluto accordare il grande onore di legare un
tratto del mio futuro a quest'isola ed a questo prestigioso incarico di Comando, che
mi impegno davanti a tutti voi ma soprattutto dinanzi al mio equipaggio, ad
assolvere al meglio delle mie capacità, all'insegna della continuità con l’operato del
mio stimatissimo predecessore, dal quale, come dicevo poc'anzi, raccolgo un’eredità
estremamente rilevante e che conto di riuscire a rispettare e portare avanti con
tutto me stesso.
Caro Vincenzo, consentimi di ringraziarti per tutto quanto mi hai trasmesso in questi
giorni, ma soprattutto per l'amicizia che mi hai dimostrato e per l'accoglienza che mi
hai riservato.
Permettetemi infine di rivolgere un pensiero affettuoso alla mia famiglia, a mia
moglie (il mio caposaldo, la mia roccia, il mio tutto) ed ai miei splendidi bambini, che
mi stanno accompagnando, sUpportandomi e sOpportandomi, anche in questa
nuova fantastica avventura che oggi ha inizio.
Viva l’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Pantelleria, viva il Corpo
delle Capitanerie di porto, viva la Marina Militare, viva l’Italia.
Noi non possiamo fare altro che augurare al nostro nuovo comandante auguri di buon lavoro, buona permanenza e che Pantelleria gli porti soddisfazioni e crescita professionale e umana.
Marina Cozzo
con la collaborazione di Mariella Raffaele
Può interessare: Pantelleria – Capitaneria di Porto, Vincenzo De Falco lascia il comando a Giuseppe Marrone in una emozionante cerimonia – FOTO
Cronaca
Pantelleria a lutto per Enza Pavia, la maestra storica. Domami i funerali

Si è spenta, all’età di 82 anni, Enza Pavia, ne scrivono con dolore i figli
Con profondo dolore e tristezza, annunciamo la scomparsa della nostra amata mamma Enza Pavia di 82 anni, per tanti ragazzi della nostra comunità conosciuta come “la maestra Enza” avendo insegnato per oltre trent’anni alla Scuola Materna “Giovanni XIII” delle suore delle Poverelle di Pantelleria.
La sua dipartita lascia un vuoto incolmabile nelle nostre vite, ma ricordiamo con affetto e gratitudine la sua presenza, il suo amore e la sua guida.
I funerali si terranno domenica 14 settembre alle ore 9:00 presso la Chiesa del Santissimo Salvatore di Pantelleria capoluogo.
Siamo grati per ogni messaggio di condoglianze e per la vostra presenza in questo momento difficile.
Franco, Teresa, Tania e Giuseppe La Francesca.
La nostra redazione porge le condoglianze più sentite ai famigliari.
Personaggi
L’aeroporto di Pantelleria dedicato ad Armani

L’aeroporto isolano non ha una intestazione, per la “sezione” civile, ma solo quella militare che è dedicata al capitano pilota Italo D’Amico Cominciamo.
L’idea di togliere dall’anonimato dedicando l’aerostazione a Giorgio Armani è l’ultima uscita, dopo busti piazze e vie. Per quest’ultime la legge prevede tempi molto lunghi, esattamente 10 anni dalla morte, per l’intitolazione, a meno che una deroga non intervenga, ma per particolari motivi.
Invece, per l’aeroporto non ci sono anni predefiniti da attendere, ma dipende dalla decisione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attualmente Matteo Salvini, come avvenuto per l’Aeroporto di Milano-Malpensa, intitolato a Silvio Berlusconi nel 2024 dopo la decisione di questi enti.
Ora non resta che aspettare e capire come poter lasciare noi panteschi un segno per lo stilista che tanto ha fatto concretamente per Pantelleria anche solo per il movimento di VIP in oltre 40anni , senza parlare delle più note donazioni di macchinari sanitari, fondi per rete idrica e recupero terreni post incendio, il cinema e tante altre iniziative.
-
Ambiente4 anni ago
AMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi4 anni ago
Stasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni ago
Pantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi4 anni ago
Pantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni ago
Ultima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto4 anni ago
Pantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo