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Sociale

8 milioni di euro per alunni con disabilità, dalla Regione

caterina murana

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Presidenza della Regione
Otto milioni di euro dall’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali per gli alunni con disabilità che frequentano le scuole siciliane. In particolare, 5 milioni sono stati destinati ai distretti socio-sanitari per gli allievi delle scuole comunali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, e 3 milioni di euro alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi comunali per le secondarie di secondo grado.

«Attraverso queste somme, che vengono aggiunte allo stanziamento già previsto per l’anno in corso nel bilancio regionale – dice l’assessore Nuccia Albano – manteniamo il livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni esistenti, scongiurando eventuali interruzioni di servizi essenziali che mirano a migliorare la qualità della vita dell’alunno con disabilità, favorendone l’integrazione nel contesto scolastico».

I distretti socio-sanitari avevano già ricevuto 5 milioni di euro per gli alunni delle scuole comunali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. L’importo viene assegnato sulla base del numero, fornito dai singoli distretti, dei minori con disabilità gravissime e riconosciuti come “ad alta intensità di cura” dall’unità di valutazione multidisciplinare o dal medico specialista dell’Asp di residenza dell’alunno. Le Città metropolitane e i Liberi consorzi comunali avevano già ricevuto 35 milioni di euro sulla base del numero degli alunni con disabilità delle scuole secondarie di secondo grado assistiti.

Cultura

Pantelleria, grande consenso per il corso “Tagghia e cusi” della PGS Madonna della Pace

Direttore

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“Tagghia e cusi” è stato realizzato del progetto Democrazia Partecipata

Il corso “Tagghia e cusi”, rientrante nell’ampio contesto della Democrazia partecipata, si è concluso dopo tre mesi di incontri durante i quali tutte le corsiste hanno avuto modo di imparare le principali nozioni del cucito.

Sotto la guida attenta e abile di Albina, Annamaria ed Antonella tutte le partecipanti  hanno avuto modo di realizzare dei manufatti molti apprezzati.
In questo contesto, molto importante è l’aspetto relazionare che si è instaurato tra tutte, desiderose di ripetere l’esperienza.

Il corso, a titolo gratuito, si è svolto a Khamma, presso l’asilo Pietro Ganci ed è stato organizzato dalla PGS madonna della Pace la quale ringrazia quante abbiano aderito, contribuendo al successo dell’iniziativa.

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Sociale

Sicilia – Reddito di povertà, Giambona “Con nostro emendamento ripristinata giustizia sociale per 500 famiglie”

caterina murana

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PALERMO (4 giugno 2025) – “Oggi pomeriggio con un nostro emendamento abbiamo evitato una grave ingiustizia sociale e restituito dignità a cinquecento famiglie escluse ingiustamente da un prezioso sostegno economico nonostante ne avessero diritto”. Così Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana, ha commentato con soddisfazione il potenziamento delle risorse previste per il reddito di povertà in sede di variazione di bilancio, grazie ad un emendamento da un milione di euro voluto fortemente dal Partito Democratico. 

“Grazie al lavoro del Partito Democratico, l’intervento correttivo approvato consente l’erogazione di maggiori risorse al fondo per il reddito di povertà – spiega -. Una modifica che permette a 500 nuclei familiari, inizialmente rimasti fuori dalla misura nonostante il possesso dei requisiti, di accedere finalmente al contributo. Un risultato concreto, che testimonia l’attenzione del PD verso le fasce più fragili e l’impegno a non lasciare nessuno indietro”. 

Giambona poi continua il suo intervento sottolineando come “questa battaglia non è politica ma morale. Le risorse inizialmente stanziate dal governo regionale, pari a 30 milioni di euro, non sono state sufficienti a rispondere a un bisogno ben più ampio, con quasi 100.000 domande presentate e solo 7.000 accolte. Siamo intervenuti per correggere una stortura e continueremo a farlo” e aggiunge che “la povertà non si combatte con gli annunci, ma con visione, risorse adeguate e coinvolgimento delle realtà sociali che ogni giorno operano sul campo. Mi riferisco ad esempio alla Caritas e alla Conferenza Episcopale Italiana”. 

Il deputato si dice soddisfatto ma con uno sguardo al futuro. “Ringrazio l’apprezzamento di tutto il Parlamento siciliano. Sono felice che la nostra proposta sia stata accolta con favore, ma non possiamo fermarci qui. È stato raggiunto un risultato importante, ma è solo l’inizio di un impegno più ampio”.

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Sociale

Supporto alle donne vittime di violenza, via alle domande per il reddito di libertà

Redazione

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Presidenza della Regione
Al via la presentazione delle domande per richiedere un contributo di 10 mila euro per supportare le donne che stanno cercando di uscire da situazioni di violenza. L’assessorato regionale della Famiglia e politiche sociali ha pubblicato l’avviso, rivolto ai Comuni, relativo al cosiddetto “Reddito di libertà”, che prevede lo stanziamento totale di 236 mila euro. Il finanziamento, fino a esaurimento fondi, andrà alle amministrazioni che, in sinergia con i centri antiviolenza o con le strutture di accoglienza a indirizzo segreto iscritte all’albo regionale, vogliono avviare un progetto personalizzato in favore delle donne vittime di abusi e maltrattamenti, anche con figli minori o disabili, aiutandole a ricostruire la propria autonomia.

«Anche quest’anno abbiamo finanziato il reddito di libertà – dichiara l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano – un intervento concreto volto a sostenere le donne che stanno cercando di uscire da situazioni di violenza. Questo sostegno mira a favorire la loro autonomia, offrendo le risorse necessarie per ricostruire una vita più sicura e indipendente. Il governo Schifani continuerà a lavorare per promuovere politiche di tutela e supporto alle vittime di violenza e per creare un ambiente più sicuro e solidale, in cui ogni donna possa sentirsi protetta e sostenuta nel suo percorso di rinascita».

Il “Reddito di libertà” per la realizzazione di un progetto personalizzato in favore della donna vittima di violenza non potrà superare l’importo di 10 mila euro per ciascuna persona e verrà erogato a sportello fino a esaurimento della disponibilità finanziaria. Le destinatarie del contributo sono le donne che hanno subito abusi, già in carico ai centri antiviolenza e/o alle strutture di accoglienza a indirizzo segreto, residenti nel territorio della Regione Siciliana, senza reddito, disoccupate, inoccupate o con un reddito, calcolato secondo il metodo dell’indicatore Isee, inferiore alla soglia di povertà assoluta come stabilita dall’Istat. Tra le spese ammissibili, il contributo al pagamento del canone di affitto per abitazione o attività lavorativa, le spese di attivazione delle utenze, le polizze assicurative e l’apertura e la tenuta di un conto corrente dedicato bancario o postale. 

L’istanza, firmata dal legale rappresentante del Comune richiedente, dovrà essere trasmessa in formato pdf, esclusivamente tramite invio con posta certificata all’indirizzo dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it, entro il prossimo 31 luglio.

L’avviso è stato pubblicato sul portale della Regione Siciliana ed è consultabile al seguente link.

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