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Cultura

342 milioni d'investimento in Sicilia per diventare l'area più digitalizzata del Mediterraneo

Direttore

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342 milioni di investimento, di cui 106 impegnati dalla Regione Sicilia, e il rimanente dalla Comunità Europea, per investire su banda ultra larga, data center regionale, digitalizzazione dei musei, sportello digitale del cittadino, cartella clinica e fascicolo sanitario elettronico. L’imponente impegno di spesa mira a colmare ritardo digitale che separa la Sicilia al resto d’Italia, sia sul piano infrastrutturale che su quello dei servizi per la pubblica amministrazione, imprese e cittadini in genere. L’iniziativa è stata illustrata a Palermo, oggi durante il Digital day dal vicepresidente e assessore all’Economia della Regione siciliana, Gaetano Armao, con i maggiori esponenti ed esperti del settore della digitalizzazione:  232 milioni saranno riversati sulla la Banda ultra larga, il resto per  la realizzazione di un grande Data center a Palermo e nel 2020 completamento della rete divenendo l’area più digitalizzata del Mediterraneo.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Da Pantelleria ad Hammamet: il viaggio di Cucurummà il libro di Lucia Boldi

Redazione

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Il romanzo Cucurummà di Lucia Boldi, edito da Aporema Edizioni, approda il 28 ottobre alle 17,30 al Centre Culturel International de Hammamet, in Tunisia.
Ambientato tra Pantelleria e Djerba, il libro intreccia due isole diversissime ma unite dallo stesso mare: l’una, nera e ventosa, aspra e magnetica; l’altra, dolce e luminosa, con spiagge candide e brezze leggere.
Protagonista è Leontina, una donna che fugge dall’isola per cercare sé stessa e scopre, proprio lontano da casa, il senso profondo delle radici.

Il Mediterraneo non separa, ma unisce,” afferma l’autrice. “Pantelleria e Djerba sono due anime che si riconoscono.”

Con Cucurummà, Lucia Boldi porta nel mondo la voce di Pantelleria — una voce di vento, memoria e rinascita — confermando ancora una volta che l’isola non è un confine, ma un ponte tra culture.

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Cultura

Cosa vuol dire “vita lenta” a Pantelleria

Giada Zona

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“Vita lenta” è un ideale, un imperativo quotidiano, una filosofia di vita. È la cultura a rendere obbligatoria la lentezza

Sui social media sta acquisendo molto successo, già da un po’ di anni, un trend: diversi account pubblicano foto e video, con un’estetica alquanto raffinata, che diffondono l’ideale di “vita lenta”. Questo mi ha portato a riflettere su come Pantelleria, terra lenta per conformazione e natura, sperimenti quotidianamente la “vita lenta”. 

Nel pezzo di terra tra la Sicilia e la Tunisia la vita lenta è un imperativo quotidiano: alzarsi la mattina e rivolgere subito lo sguardo verso il mare, fare una passeggiata in “banchina”, gustarsi un aperitivo, farsi un giro in montagna, uscire in barca o, per i più sportivi, approfittare del paesaggio per praticare un sano esercizio sportivo. 

Insomma, quell’ideale di lentezza che si realizza anche nelle relazioni sociali: in uno sguardo, in un caffè offerto, in un saluto.  

E’ un po’ lo stile di vita pantesco, l’amata “vita lenta”, che richiede necessariamente l’ingresso in un’altra fase. Un passaggio che, dal punto di vista antropologico, richiede la separazione da un altro differente per immergerci in una nuova dimensione. In questo caso, dobbiamo prendere parte al flusso pantesco: non ci viene chiesto e spesso, infatti, nemmeno ce ne accorgiamo. 
Lo sentiamo appena atterriamo sull’isola che sta cambiando qualcosa: è il luogo che ha determinato il nostro ingresso in una nuova fase. È inevitabile. 

Sui social il trend “vita lenta” è molto popolare e questo suggerisce che, probabilmente, anche i più amanti dei ritmi frenetici sentono il bisogno di sperimentare quell’ideale di “vita lenta” che potremmo in realtà intendere come una filosofia di vita. Di fatto, è questo. 

Parlare di “vita lenta” vuol dire anche riconoscere il tessuto identitario di un luogo; il collante sociale, l’unione tra le persone, che è infatti enfatizzato dagli scambi quotidiani, appunto “lenti”, che negli spazi urbani di grandi dimensioni è più complicato ritrovare.

La “vita lenta” non è solo un ideale, ma è permessa e incoraggiata dai tratti culturali e identitari dell’isola. L’architettura del dammuso, ad esempio, esprime un legame con la terra; la coltivazione dello Zibibbo e dei capperi impone l’attesa del periodo della raccolta che, a livello quotidiano, si traduce nel rituale di prestare attenzione alla proprio terreno.
L’ideale “Vita lenta” –o, se preferite, la filosofia di vita– è anche una sfida personale: il luogo stesso ci impone di riflettere su noi stessi, incoraggiando talvolta l’autocritica. 

Giada Zona

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Spettacolo

Pantelleria, programmazione film per novembre al Cinema San Gaetano

Direttore

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Programmazione mese di novembre:

  • sabato 01 e domenica 02 novembre, ore 21,00 UNA BATTAGLIA DOPO L’ ALTRA: un gruppo di rivoluzionari si ritrova quando un perfido nemico ritorna dal passato dopo 16 di silenzio. Un cast eccezionale sotto la regia di   Paul Thomas Anderson:
  • sabato 08 e domenica 09 novembre, ore 21,00: TRON: ARES,  segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione
  • mercoledì 12, giovedì 23 e venerdì 14, ore 21: Per te: Paolo, affetto da Alzheimer precoce, cerca di restare presente per il figlio e la moglie, mentre tenta di ricucire il legame col fratello
  • sabato 15 e domenica  16 novembre, ore 21,00: TRE CIOTOLE:  Marta e Antonio sono una coppia che si separa dopo quello che sembrava un banale litigio. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce. Antonio, invece si butta completamente nel lavoro.
  • sabato 22 e domenica 23 novembre ore 21,00 AFTER THE HUNT-DOPO LA CACCIA: Una professoressa universitaria si trova a un bivio personale e professionale quando un’allieva stellare lancia un’accusa contro uno dei suoi colleghi
  • sabato 29 e domenica 30 novembre ore 21,00  LA VITA VA COSÌ: Il film è ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha impedito la costruzione di un resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda rifiutandosi di vendere un suo terreno
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