Economia
20 milioni di euro per rigenerazione urbana a Trapani e provincia

“Effetto Conte, arrivano le risorse per interventi di rigenerazione urbana” Sono in arrivo ingenti risorse per il Mezzogiorno e in particolare per finanziare opere di rigenerazione urbana di tantissimi comuni italiani. La norma, introdotta dal Governo Conte, con la Manovra di bilancio per il 2020, è poi confluita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e verrà quindi finanziata con i fondi in arrivo dall’Europa. L’ammontare complessivo delle risorse è di 3,4 miliardi di euro da distribuire a 483 comuni beneficiari di tutta Italia.
Per quanto riguarda la provincia di Trapani sono in arrivo: 20 milioni di euro per il Comune di Trapani, che saranno suddivisi in 16 progetti; 5 milioni ad Erice, suddivisi in 3 progetti; 10 milioni di euro a Marsala per 2 progetti e 6,3 milioni a finanziare un progetto del comune di Mazara del Vallo. Ma tante risorse sono in arrivo anche a per i comuni delle altre province siciliane. Tre sono le aree di intervento previste: manutenzione e rifunzionalizzazione di aree e strutture edilizie pubbliche per finalità di pubblico interesse; miglioramento del decoro urbano anche con la ristrutturazione di immobili; mobilità sostenibile.
Per quanto riguarda Trapani, gli interventi avranno ad oggetto l’edilizia scolastica, la mobilità sostenibile, il recupero di immobili comunali, la cultura e gli impianti sportivi. “Sono passati diversi mesi dalla caduta del Governo Conte, eppure continuano a vedersi gli effetti positivi dei provvedimenti adottati dal nostro esecutivo” afferma il senatore del MoVimento 5 Stelle, Vincenzo Maurizio Santangelo. “Tramite il finanziamento di 1.784 interventi di rigenerazione urbana dimostriamo non solo massima attenzione ai nostri territori, ma soprattutto alle aree più periferiche del Paese e al Mezzogiorno. Sicuramente oggi tutti faranno a gara per prendersene i meriti, ma non dobbiamo dimenticare che se oggi abbiamo la possibilità di spendere tutte queste risorse provenienti dai fondi europei, è grazie a Giuseppe Conte, che nel 2020 ha lottato contro tutto e tutti per ottenere per l’Italia la fetta più grande del Recovery plan europeo” ha concluso Santangelo
Economia
Pantelleria – Riqualificazione area tra aeroporto e porto affidata a Edil Costruzioni Siciliana s.r.l. Ecco a quanto

E’ pubblicata la gara di appalto con relative proposte per i lavori di riqualificazione urbana dell’area compresa tra l’aeroporto ed il porto di Pantelleria.
Valore Stimato: Euro 2.310.221,82 IVA es.
Il seggio di gara, pertanto, dichiara aggiudicataria provvisoria dell’appalto la ditta Edil Costruzioni Siciliana s.r.l. con sede in Favara, Via Mazzola snc, P. IVA01802370849, che ha offerto un ribasso del 27,862% sull’importo a base d’asta di € 2.283.557,49 e, pertanto per l’importo di € 1.647.312,70, oltre oneri della sicurezza non soggetti a ribasso pari ad € 26.664,33, per un totale di € 1.673.977,03.
Dichiara, infine, come seconda in graduatoria l’impresa Edivera srls che ha offerto un ribasso del27,819% sull’importo a base d’asta di€ 2.283.557,49e, pertanto per l’importo di € 1.648.294,63, oltre oneri della sicurezza non soggetti a ribasso pari ad € 26.664,33, per un totale di € 1.674.958,96.
La determina integrale: https://www.comune.pantelleria.tp.it/Novita/Avvisi/Lavori-di-riqualificazione-urbana-dell-area-compresa-tra-l-aeroporto-ed-il-porto-di-Pantelleria
Economia
Porto di Trapani: richiesta urgente di un Consiglio comunale straordinario e aperto

Alla luce della crescente preoccupazione per il futuro del porto di Trapani – i cui lavori di dragaggio risultano ancora fermi per motivi legati a vicende giudiziarie – e prendendo spunto dall’articolo pubblicato oggi sul Giornale di Sicilia, relativo alla lettera del sindaco Giacomo Tranchida indirizzata alla Commissaria straordinaria dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, avv. Annalisa Tardino, nella quale si annuncia un imminente incontro con gli operatori portuali, esprimiamo soddisfazione per questa iniziativa. Allo stesso tempo, tuttavia, riteniamo indispensabile e non più rinviabile la convocazione di un Consiglio comunale straordinario e aperto, interamente dedicato alla situazione dello scalo trapanese, con particolare attenzione al tema del pescaggio e allo stato dei lavori di dragaggio.
Il porto di Trapani, anche in termini di fatturato e di occupazione, rappresenta la più grande industria di tutta la Sicilia occidentale e, proprio per queste ragioni, non può essere considerato soltanto un’infrastruttura destinata agli operatori portuali, ai lavoratori, ai tecnici o ai marittimi che vi operano quotidianamente. Il porto riguarda l’intera comunità trapanese, la città nella sua interezza, la sua anima, la sua storia e il suo futuro.
Già lunedì scorso il dott. Filippo Amodeo, delegato di Sicindustria Trapani, aveva formalizzato la richiesta di convocazione del Consiglio comunale e, in precedenza, sia il Presidente del Consiglio comunale sia il Sindaco avevano condiviso la necessità di affrontare pubblicamente questa tematica cruciale.
Il porto costituisce la principale “industria” della città di Trapani e, grazie all’indotto e alle attività produttive collegate, rappresenta una risorsa strategica per l’intera Sicilia occidentale. Tuttavia, è sotto gli occhi di tutti come, sul fronte degli investimenti, Trapani non abbia ricevuto la stessa attenzione e lo stesso impegno riservati ad altri scali, come quello di Palermo. Ancora più grave è la situazione attuale, segnata dal blocco dei lavori di dragaggio e delle opere connesse, una condizione ormai insostenibile e non più procrastinabile.
Per queste ragioni chiediamo con forza la convocazione di un Consiglio comunale straordinario e aperto, che coinvolga istituzioni, operatori del settore, associazioni di categoria, cittadini e rappresentanti dell’Autorità portuale. Il porto non è solo una questione tecnica o settoriale: è una questione di interesse collettivo, che riguarda la città nella sua dimensione economica, sociale e identitaria.
Oggi più che mai è necessario un confronto pubblico, trasparente e costruttivo per affrontare il tema del pescaggio e le sue profonde implicazioni economiche. I milioni di euro già investiti non possono tradursi in un porto fermo a un pescaggio di appena otto metri. È urgente definire un cronoprogramma chiaro, pubblico e verificabile, che consenta agli imprenditori di pianificare, agli armatori di investire e alle istituzioni di monitorare l’effettivo avanzamento degli interventi.
In assenza di certezze, il rischio concreto è quello di vanificare gli sforzi compiuti fino a oggi. Se necessario, si intervenga anche a livello governativo per sbloccare le autorizzazioni e superare le lentezze burocratiche che continuano a rallentare un’opera strategica per il futuro del nostro territorio.
Siamo convinti che, per il suo valore economico, strategico e sociale, il porto rappresenti oggi il tema politico più serio e urgente per la città di Trapani. Per questo motivo chiediamo che il Consiglio comunale straordinario venga convocato con la massima urgenza, a tutela degli interessi della città e a sostegno delle future attività dell’Autorità di Sistema Portuale.
Gaspare Panfalone
Delegato provinciale ASAMAR Sicilia
Economia
Borghi marinari, un milione di euro per interventi di recupero e valorizzazione

Contributi a fondo perduto per interventi di restauro e riqualificazione di edifici, porti, spazi pubblici e altre aree legate alla pesca
È questo l’obiettivo dell’avviso da un milione di euro pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.
«Questa iniziativa – dichiara l’assessore Luca Sammartino – rappresenta un’opportunità importante per stimolare lo sviluppo sostenibile delle piccole comunità costiere siciliane. L’obiettivo è quello di preservare e valorizzare il patrimonio storico e culturale legato ai borghi marinari della Sicilia, rafforzando la loro identità e promuovendo un turismo sostenibile. Gli interventi proposti dovranno contribuire alla creazione di percorsi culturali, strutture turistiche, musei, aree espositive e spazi di fruizione dedicati sia alla pesca che alle tradizioni artigianali locali: una grande occasione per la nostra Isola».
Ogni progetto può ricevere un contributo massimo di 250 mila euro, che coprirà fino al cento per cento dei costi, permettendo così di mettere in atto iniziative di grande valore per la conservazione e la promozione dei borghi marinari. Possono presentare la propria candidatura Comuni, enti pubblici, Gal della pesca, associazioni culturali e soggetti privati senza scopo di lucro che sono già attivi nel settore e che possiedono beni riconosciuti nel Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari (Reimar).
La partecipazione è aperta anche in forma associata, favorendo così la collaborazione tra enti pubblici e privati per interventi di maggiore impatto. Le proposte dovranno essere presentate entro il 3 novembre prossimo. Le richieste vanno inviate tramite Pec all’indirizzo dipartimento.pesca@certmail.regione.sicilia.it.
Per maggiori dettagli è possibile consultare l’avviso a questo link.
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