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Cultura

π…πšπ―π’π π§πšπ§πš 𝐧𝐞π₯ π’π’π¬π­πžπ¦πš B𝐒𝐛π₯𝐒𝐨𝐭𝐞𝐜𝐚𝐫𝐒𝐨 Nazionale, 𝐫𝐒𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐒𝐳𝐳𝐚𝐭𝐒 𝐞 𝐒𝐧𝐜𝐫𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐒 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐒𝐦𝐨𝐧𝐒𝐨 π₯π’π›π«πšπ«π’π¨ 𝐞 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐒𝐳𝐒

Matteo Ferrandes

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La Biblioteca comunale di Favignana si appresta a rientrare nel Sistema bibliotecario nazionale. Nel corso degli ultimi mesi è stata riorganizzata la dotazione libraria, anche arricchendola con nuovi volumi acquistati negli ultimi due anni mediante il contributo del Ministero della Cultura, ed è stato rimodulato il catalogo informatico al fine di essere inserito nella rete provinciale e regionale. È stato anche ripristinato il servizio di prestito bibliotecario e di consultazione e sala lettura.
β€œUn risultato importante che Γ¨ stato possibile raggiungere grazie al lavoro svolto dall’Amministrazione comunale in sinergia con gli uffici e i volontari”, dice l’assessore Monica Modica, con delega alla Cultura.

Personaggi

E’ morto il MΒ° Beppe Vessicchio: il mondo dello spettacolo perde un grande personaggio

Direttore

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A diramare la notizia Γ¨ l’ospedale San Camillo Forlanini di Roma, dov’era ricoverato in rianimazione per una polmonite interstiziale precipitata rapidamente.
Aveva solo 69 anni e la sua esistenza Γ¨ stata costellata di grandi soddisfazioni professionali e personali.
Era stimatissimo e amato da chiunque abbia incrociato il suo cammino, co il suo fare elegante e garbato.

Giuseppe Vessicchio era nato a Napoli il 17 marzo 1956, era compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore tra i piΓΉ amati e riconoscibili del panorama italiano, noto per la sua grande sensibilitΓ  musicale, presenza straordinaria nei vari festival di Sanremo. Nella sua carriera ha collaborato con i piΓΉ grandi nomi italiani e internazionali, da Gino Paoli a Roberto Vecchioni, da Zucchero a Ornella Vanoni.

Immagine di copertina dal web

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Cultura

Pantelleria, l’asso degli aerosiluranti Guido Robone a La Margana – 2Βͺ parte

Orazio Ferrara

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L’azione di siluramento contro la petroliera British Lord confermΓ² le non comuni doti di aerosiluratore del tenente pilota Guido Robone. D’altronde egli a quel momento era considerato il miglior pilota della 278a Squadriglia: Fama non usurpata visti i precedenti. Ricordiamo qui soltanto il siluramento e danneggiamento, unitamente a Buscaglia, dell’incrociatore britannico Kent nella notte del 17 settembre 1940.

Alle ore 23:55 di quella notte due aerosiluranti italiani (Buscaglia e Robone) lanciarono i loro siluri contro il Kent causando danni estesi e un vasto incendio, provocando inoltre la morte di trentadue membri dell’equipaggio. Ma soprattutto l’azione del successivo 14 ottobre, quando alle ore 18:55 il comandante della 278Β°, Massimiliano Erasi, e il suo gregario, Guido Robone, silurarono l’incrociatore inglese Liverpool presso l’estremitΓ  orientale dell’isola di Creta. La parte prodiera dell’unitΓ  nemica fu letteralmente tranciata e le perdite tra l’equipaggio ammontarono a 3 ufficiali e 27 marinai uccisi e 35 feriti.
Il Liverpool restΓ² fuori servizio per oltre un anno. Per questa azione il Robone si meritΓ² la sua prima medaglia d’argento al valore, la cui motivazione abbiamo giΓ  riportato sopra. Il tenente pilota Guido Robone ebbe modo di distinguersi immediatamente anche a Pantelleria. Erano i primi di maggio e l’ammiragliato inglese aveva dato il via all’Operazione Tiger, avente quale obiettivo di far transitare in Mediterraneo una parte di un convoglio navale, in sigla WS-8, al fine di portare rifornimenti di carri armati, aerei, munizioni e carburante all’armata britannica del Nilo, attestata presso Alessandria d’Egitto.
Come sempre l’ammiragliato non aveva poi lesinato sulla scorta, impegnando al riguardo numerose unitΓ  da guerra. Alle 19:52 dell’8 maggio 1941 velivoli italiani in ricognizione lanciarono l’allarme che il convoglio inglese stava attraversando il canale di Sicilia. In quel momento non fu possibile far alzare in volo alcun aereo per contrastare le navi nemiche. Solo dal campo di Margana in Pantelleria, decollΓ² alle 22.40 un solitario Savoia-Marchetti S.M.79. Lo pilotava il tenente Robone.
Per piΓΉ di un’ora il pilota italiano volΓ² scrutando la vasta superficie del mare illuminata dalla luce lunare, ma delle navi avversarie nessuna traccia. Era scoraggiato e sul punto di far ritorno a Margana, quando verso mezzanotte scorse, nitide, le sagome delle unitΓ  del convoglio inglese. Robone scelse di puntare sulla sagoma piΓΉ grande, che a lui sembrava essere un incrociatore da battaglia tipo β€œRenown”. Alle 00:02 del 9 maggio sganciΓ² il siluro e immediatamente virΓ²,

allontanandosi rapidamente. Gli sembrΓ² poi di aver sentito un’esplosione soffocata e quindi pensΓ² di aver messo a segno il colpo.

L’unitΓ  presa di mira dal Robone non era affatto un incrociatore da battaglia, ma nientemeno che la corazzata Queen Elizabeth, orgoglio della Royal Navy. Solo la prontezza del comandante, il capitano di vascello Claud Barrington Barry, e l’abilitΓ  del suo equipaggio evitarono una triste fine alla corazzata. Infatti con una pronta e subitanea manovra si riuscΓ¬ ad evitare il siluro, passato poi a pochissimi metri dallo scafo. Quel giorno la fortuna non fu certo dalla parte di quel solitario S.M.79 della 278a Squadriglia, pilotato dal tenente Robone, che per il suo coraggio avrebbe meritato senz’altro il successo.

Comunque la sua solitaria straordinaria missione bellica Γ¨ degna di essere tramandata negli annali della storia dell’aviazione militare italiana. Guido Robone ebbe poi modo di distinguersi anche durante le fasi dell’Operazione Substance, nome in codice di una delle consuete missioni di rifornimento degli inglesi per l’isola di Malta, che si svolse dall’11 al 28 luglio 1941. Nel pomeriggio del 23 luglio Robone si alzΓ² in volo col suo S.M.79 dal campo di Margana e alle ore 17:30 attaccΓ² con la solita determinazione delle navi nemiche di ritorno da Malta e dirette a Gibilterra.

La contraerea avversaria fu come sempre rapida e violenta e il velivolo italiano fu colpito diverse volte, sempre però in parti non vitali. Ma Robone non si scoraggiò affatto e proseguì. Giunto a distanza utile, sganciò il suo siluro, che andò a colpire in pieno un grosso piroscafo. Si trattava della petroliera Hoegh Hood di 9.351 tonnellate, al comando del capitano Gustav Saanum.

La Hoegh Hood, benchΓ© gravemente danneggiata, riuscΓ¬ fortunosamente a proseguire, sebbene con velocitΓ  ridotta. Per questa azione Robone ebbe la sua terza medaglia d’argento. Motivazione: β€œCapo equipaggio di apparecchio aerosilurante, compiva numerose azioni contro unitΓ  navali. Avvistato un numeroso convoglio nemico fortemente scortato, si lanciava decisamente all’attacco, e, malgrado la violenta reazione contraerea, che colpiva ripetutamente il velivolo, riusciva, con grande perizia ed audacia, a portarsi in posizione utile per il lancio del siluro che colpiva affondandola una grossa unitΓ  navale. Cielo del Mediterraneo centrale, 23 luglio 1941-XIX”.
In realtΓ  la nave inglese non era affondata, ma soltanto danneggiata. Comunque la coraggiosa e temeraria azione meritava senz’altro una medaglia al valore.

Il tenente Guido Robone proseguΓ¬ poi il conflitto con altri tipi di velivoli, meritando anche una medaglia di bronzo, con la seguente motivazione: β€œA Robone Guido – Capitano Pilota.

Arditissimo pilota aerosilurante, trasferitosi per un nuovo impiego della sua specialitΓ  su apparecchio da caccia dimostrava ancora le sue eccelse doti di coraggio e di aggressivitΓ . Il 12 giugno 1942 incurante della rabbiosa reazione contraerea, guidava una formazione all’attacco di una portaerei fortemente scortata. portandosi ad una distanza talmente ravvicinata da sorvolare il ponte di volo.
“Combattente versatile, in ardite azioni di mitragliamento al suolo, di attacco in picchiata e nella difesa di Napoli dava prova della sua eroica determinata volontΓ  di sacrificio. Negli innumeri combattimenti sostenuti contro preponderanti forte nemiche, collaborava all’abbattimento di molti velivoli avversari.

“Esempio purissimo delle piΓΉ nobili eroiche tradizioni della nostra gente. Cielo del Mediterraneo. 6 agosto 1942-21 giugno 1943”.
Uscito indenne dalla guerra, continuΓ² a servire l’Aeronautica Militare italiana, raggiungendo il grado di generale di Squadra Aerea.

Orazio Ferrara (2 – fine)

Per leggere la prima parte:Β Un asso della Luftwaffe a Margana di Pantelleria

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Cultura

Pantelleria, con San Martino il finissage della mostra “Resistenza” di Carlotta Vigo

Redazione

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RESISTENZA di Carlotta Vigo > Finissage 09.11.2025 ore 18
nella Galleria β€žLe alcove di van der Grinten *spaces for the urban artsβ€œΒ 

Con “Resistenza” Carlotta Vigo mette in mostra l’ultimo baluardo di chi si oppone a una societΓ  sempre piΓΉ assoggettata all’omologazione industriale e tecnologica che, in maniera lenta ma inesorabile, va annichilendo l’uomo, privandolo delle proprie abilitΓ  artigiane e di pensiero critico.

Al centro dell’obiettivo i volti e gli sguardi di partigiani postmoderni, ambasciatori di un messaggio politico da salvaguardare e sostenere. Pescatori, macellai, apicultori e artigiani che, per affinitΓ  elettiva, hanno deciso di restare umani mantenendo vivo il peso della tradizione. Merito, anche, di Pantelleria e della sua natura ancora “audace” e profonda, in stretta connessione con chi la abita.

Non Γ¨ un caso che su quest’isola la tradizione del Carnevale sia sacra, un patrimonio umano teatro di aggregazione ed espressione di antichi rituali dionisiaci.

“Il giorno in cui questo Paese perderΓ  contadini e artigiani, non avrΓ  piΓΉ storia”, diceva Pier Paolo Pasolini.

Luisa Indelicato

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